Papers by Alessandro Roncaglia
Livio ad urbem condendam. Riletture del passato in età augustea, 2021
Durante le campagne contro Daci e Bastarni M. Licinio Crasso, proconsole della Macedonia dal 29 ... more Durante le campagne contro Daci e Bastarni M. Licinio Crasso, proconsole della Macedonia dal 29 a.C. e nipote del triumviro caduto a
Carrhae, sconfisse in un confronto all’ultimo sangue Deldona, re dei
Bastarni. Questa vittoria avrebbe dovuto inserire Crasso nel novero
dei conquistatori delle spoglie opime, l’antichissimo onore che consentiva al comandante in capo dell’esercito romano di dedicare le
armi dell’omologo nemico, ucciso in duello sul campo battaglia, nel
tempio di Giove Feretrio sul Campidoglio: il rito risaliva addirittura a
Romolo ed aveva visto solamente altri due precedenti oltre a quello del fondatore, quello di Cornelio Cosso nel 437 a.C. e quello di M.
Claudio Marcello nel 222 a.C. La tradizione però non ricorda Crasso in
un elenco dal quale sarebbe stato escluso ufficialmente per la mancanza di requisiti formali, ma ufficiosamente per volere di Augusto,
che al contempo avrebbe imposto a Livio (IV, 19-20) una rilettura storica favorevole alla sua decisione.
Scopo del contributo sarà quello di riflettere sull’episodio inserendolo nel contesto politico della prima età augustea e mettendolo in relazione con la testimonianza liviana per inquadrarne finalità e
caratteri.
Atti del Convegno Internazionale: Per il recupero di una giusta prospettiva dell'"histoire batailles". grandi battaglie come "momenti spartiacque" della Storia umana. Bologna, 15-16 giugno 2017, 2018
The campaign on the Rhine between A.D. 11 and A.D. 16 are usually seen as a key moment both for R... more The campaign on the Rhine between A.D. 11 and A.D. 16 are usually seen as a key moment both for Roman foreign policy in Germany and the state of relationships among Tiberius and Germanicus: in this timeframe, indeed, the decision to give up the planned reconquest project of German lands beyond the river could have arisen along with the first hints of Germanicus’ resentment against his uncle and emperor. This paper will retrace the different phases of the war with the aim of gaining a deeper comprehension of the events and, possibly, of reinterpreting their characters, processes and goals.
Rivista Storica dell'Antichità, 2018
Julius Caesar’s murder opened the way to the rise of Octavianus, the nephew of Julia the younger ... more Julius Caesar’s murder opened the way to the rise of Octavianus, the nephew of Julia the younger – one of the sisters of the dictator – and hence his grandnephew: the young man was chosen to inherit most of his belongings and, above all, he was adopted as son. It is not usually held in the due account that Octavianus was not the only, although the main, heir: in addition to him, two of his relatives – Lucius Pinarius and Quintus Pedius, following Suetonius – were destined to receive one third of the assets. In the first part of this paper the author tries to identify and to outline these characters, aiming at the comprehension of their familial and political framework; in the second he intends to show how even seemingly marginal figures – such as the two secondary Caesarean heirs – could give an important contribution in the understanding of the events and dynamics of the late Roman Republican history. Pinarius and Pedius’ careers and background allow, indeed, to realize that political advance was strictly connected with a continuous search for advantageous alliances, which were established through marriage unions. It appears that, although they were part of families aligned and linked to Caesar to the point of being considered in the testamentary disposition, they probably chose not to follow Octavianus’ faction. This demonstrates that parental ties did not prevent to align with other groups, even divergent.
Acta Classica Universitatis Scientiarum Debreceniensis, 2018
Rivista di studi militari, 2017
Strutture di potere, territorio ed economia nel mondo antico, medievale e moderno. A cura di: Malatesta, Maria ; Rigato, Daniela ; Cappi, Valentina. Bologna: Dipartimento di Storia Culture Civiltà - DiSCi, 2014
Strutture di potere, territorio ed economia nel mondo antico, medievale e moderno. A cura di: Malatesta, Maria; Rigato, Daniela; Cappi, Valentina. Bologna: Dipartimento di Storia Culture Civiltà - DiSCi, 2014
Giving Nuova Serie n.4, Thematic Issues on Philanthropy and Social Innovation, 2013
Book Chapters by Alessandro Roncaglia
Livio ad urbem condendam. Riletture del passato in età augustea , 2021
Durante le campagne contro Daci e Bastarni M. Licinio Crasso, proconsole della Macedonia dal 29 ... more Durante le campagne contro Daci e Bastarni M. Licinio Crasso, proconsole della Macedonia dal 29 a.C. e nipote del triumviro caduto a
Carrhae, sconfisse in un confronto all’ultimo sangue Deldona, re dei
Bastarni. Questa vittoria avrebbe dovuto inserire Crasso nel novero
dei conquistatori delle spoglie opime, l’antichissimo onore che consentiva al comandante in capo dell’esercito romano di dedicare le
armi dell’omologo nemico, ucciso in duello sul campo battaglia, nel
tempio di Giove Feretrio sul Campidoglio: il rito risaliva addirittura a
Romolo ed aveva visto solamente altri due precedenti oltre a quello del fondatore, quello di Cornelio Cosso nel 437 a.C. e quello di M.
Claudio Marcello nel 222 a.C. La tradizione però non ricorda Crasso in
un elenco dal quale sarebbe stato escluso ufficialmente per la mancanza di requisiti formali, ma ufficiosamente per volere di Augusto,
che al contempo avrebbe imposto a Livio (IV, 19-20) una rilettura storica favorevole alla sua decisione.
Scopo del contributo sarà quello di riflettere sull’episodio inserendolo nel contesto politico della prima età augustea e mettendolo in relazione con la testimonianza liviana per inquadrarne finalità e
caratteri.
Sulle tracce di Augusto, a cura di A. Busetto e E. Bedin, Trieste , 2016
Proceedings by Alessandro Roncaglia
Atti del IV Convegno Internazionale di Studi Veleiati, Veleia-Lugagnano Val d'Arda, 20-21 Settembre 2013, 2014
Reviews by Alessandro Roncaglia
Storicamente. Laboratorio di Storia, 2018
Books by Alessandro Roncaglia
Uploads
Papers by Alessandro Roncaglia
Carrhae, sconfisse in un confronto all’ultimo sangue Deldona, re dei
Bastarni. Questa vittoria avrebbe dovuto inserire Crasso nel novero
dei conquistatori delle spoglie opime, l’antichissimo onore che consentiva al comandante in capo dell’esercito romano di dedicare le
armi dell’omologo nemico, ucciso in duello sul campo battaglia, nel
tempio di Giove Feretrio sul Campidoglio: il rito risaliva addirittura a
Romolo ed aveva visto solamente altri due precedenti oltre a quello del fondatore, quello di Cornelio Cosso nel 437 a.C. e quello di M.
Claudio Marcello nel 222 a.C. La tradizione però non ricorda Crasso in
un elenco dal quale sarebbe stato escluso ufficialmente per la mancanza di requisiti formali, ma ufficiosamente per volere di Augusto,
che al contempo avrebbe imposto a Livio (IV, 19-20) una rilettura storica favorevole alla sua decisione.
Scopo del contributo sarà quello di riflettere sull’episodio inserendolo nel contesto politico della prima età augustea e mettendolo in relazione con la testimonianza liviana per inquadrarne finalità e
caratteri.
Book Chapters by Alessandro Roncaglia
Carrhae, sconfisse in un confronto all’ultimo sangue Deldona, re dei
Bastarni. Questa vittoria avrebbe dovuto inserire Crasso nel novero
dei conquistatori delle spoglie opime, l’antichissimo onore che consentiva al comandante in capo dell’esercito romano di dedicare le
armi dell’omologo nemico, ucciso in duello sul campo battaglia, nel
tempio di Giove Feretrio sul Campidoglio: il rito risaliva addirittura a
Romolo ed aveva visto solamente altri due precedenti oltre a quello del fondatore, quello di Cornelio Cosso nel 437 a.C. e quello di M.
Claudio Marcello nel 222 a.C. La tradizione però non ricorda Crasso in
un elenco dal quale sarebbe stato escluso ufficialmente per la mancanza di requisiti formali, ma ufficiosamente per volere di Augusto,
che al contempo avrebbe imposto a Livio (IV, 19-20) una rilettura storica favorevole alla sua decisione.
Scopo del contributo sarà quello di riflettere sull’episodio inserendolo nel contesto politico della prima età augustea e mettendolo in relazione con la testimonianza liviana per inquadrarne finalità e
caratteri.
Proceedings by Alessandro Roncaglia
Reviews by Alessandro Roncaglia
Books by Alessandro Roncaglia
Carrhae, sconfisse in un confronto all’ultimo sangue Deldona, re dei
Bastarni. Questa vittoria avrebbe dovuto inserire Crasso nel novero
dei conquistatori delle spoglie opime, l’antichissimo onore che consentiva al comandante in capo dell’esercito romano di dedicare le
armi dell’omologo nemico, ucciso in duello sul campo battaglia, nel
tempio di Giove Feretrio sul Campidoglio: il rito risaliva addirittura a
Romolo ed aveva visto solamente altri due precedenti oltre a quello del fondatore, quello di Cornelio Cosso nel 437 a.C. e quello di M.
Claudio Marcello nel 222 a.C. La tradizione però non ricorda Crasso in
un elenco dal quale sarebbe stato escluso ufficialmente per la mancanza di requisiti formali, ma ufficiosamente per volere di Augusto,
che al contempo avrebbe imposto a Livio (IV, 19-20) una rilettura storica favorevole alla sua decisione.
Scopo del contributo sarà quello di riflettere sull’episodio inserendolo nel contesto politico della prima età augustea e mettendolo in relazione con la testimonianza liviana per inquadrarne finalità e
caratteri.
Carrhae, sconfisse in un confronto all’ultimo sangue Deldona, re dei
Bastarni. Questa vittoria avrebbe dovuto inserire Crasso nel novero
dei conquistatori delle spoglie opime, l’antichissimo onore che consentiva al comandante in capo dell’esercito romano di dedicare le
armi dell’omologo nemico, ucciso in duello sul campo battaglia, nel
tempio di Giove Feretrio sul Campidoglio: il rito risaliva addirittura a
Romolo ed aveva visto solamente altri due precedenti oltre a quello del fondatore, quello di Cornelio Cosso nel 437 a.C. e quello di M.
Claudio Marcello nel 222 a.C. La tradizione però non ricorda Crasso in
un elenco dal quale sarebbe stato escluso ufficialmente per la mancanza di requisiti formali, ma ufficiosamente per volere di Augusto,
che al contempo avrebbe imposto a Livio (IV, 19-20) una rilettura storica favorevole alla sua decisione.
Scopo del contributo sarà quello di riflettere sull’episodio inserendolo nel contesto politico della prima età augustea e mettendolo in relazione con la testimonianza liviana per inquadrarne finalità e
caratteri.