Books by Massimiliano Di Fazio
Quasar, 2020
Premessa
Introduzione
I DATI
1. Le fonti letterarie
2. Topografia e cultura materiale
LE ANALIS... more Premessa
Introduzione
I DATI
1. Le fonti letterarie
2. Topografia e cultura materiale
LE ANALISI
3. Società, lingua, religione
4. Chi erano i Volsci?
5. Spazi e tempi dei Volsci
CONCLUSIONI
Verso un'immagine dei Volsci
Bibliografia
Abstract
ell'aprile dell'anno 598 d.C. papa Gregorio Ma o decide di scrivere una accorata lettera di ri ia... more ell'aprile dell'anno 598 d.C. papa Gregorio Ma o decide di scrivere una accorata lettera di ri iamo al vescovo di Terracina, Agnello. Eran fatti giunte al suo orecchio voci secondo cui ne rritorio terracinese si praticavano culti nefasti ntrari al Cristianesimo, tra i quali l'adorazion gli alberi 1 . Come ben rilevato da Carlo Ginz rg, quando una notizia del genere non prove va da aree periferiche e "barbare" come la Galli la Corsica, ma da una campagna non distant Roma, la reazione di un papa come Gregori n poteva non essere dura ed angosciata. a notizia fa parte di un ampio dossier di infor azioni sul fenomeno della sopravvivenza di cult gani in epoche postclassiche, di cui conosciam € 22,00
Edited books by Massimiliano Di Fazio
The present volume is the outcome of the third conference of the series E pluribus unum? Italy fr... more The present volume is the outcome of the third conference of the series E pluribus unum? Italy from the Pre-Roman fragmentation to the Augustan Unity, held at the University of Oxford in October 2016; it deals with the specific moments of conscious rediscovery of conquered peoples’ contribution to Roman culture from the late Republic and during the Empire. These influences can be recognized particularly during the Late Republic and Augustan period, and the final outcome is the formation of a connective tissue, which can be described as the cement of the "unaccomplished identity" of ancient Italy.
The volume investigates the issue from different perspectives in order to avoid the adoption of a Romanocentric perspective.
Underpinning the 'E pluribus unum?' project was the idea of bringing historians, archaeologists, linguists and specialists of Latin literature together to collaboratively create a comprehensive picture of these significantly multifaceted and sometimes even conflicting topics.
Biblioteca di Athenaeum, 61
EGeA VOL.3 'ROMANIZZAZIONE' EGeA VOL.3 ABERSON, BIELLA, DI FAZIO, SÁNCHEZ, WULLSCHLEGER Nel 2011 ... more EGeA VOL.3 'ROMANIZZAZIONE' EGeA VOL.3 ABERSON, BIELLA, DI FAZIO, SÁNCHEZ, WULLSCHLEGER Nel 2011 Michel Aberson, Maria Cristina Biella, Massimiliano
Papers by Massimiliano Di Fazio
Dependency and Social Inequality in Pre-Roman Italy Edited by: Martin Bentz and Patrick Zeidler, 2024
Il contributo è incentrato sull’Italia centrale in età preromana, e prende in considerazione in p... more Il contributo è incentrato sull’Italia centrale in età preromana, e prende in considerazione in particolare due sfere che erano cruciali per le comunità antiche: pas- torizia e guerra. L’attività pastorale e quella bellica sono elementi cruciali per una defi- nizione degli assetti sociali e politici, anche perché si intersecano con questioni di tipo economico e religioso: ciò fa sì che una analisi di questi temi diventi basilare per avere una migliore comprensione delle comunità dell’Italia antica e della complessa dialettica tra egemonia e subalternità che era in atto al loro interno. Nel contributo si propone innanzitutto di dimostrare come in entrambi i casi l’immagine che deriva dalle fonti letterarie sia piuttosto distorta (anche se non sempre del tutto falsa) rispetto al quadro che si può tratteggiare basandosi sulla cultura materiale. Tra i temi più specifici di cui si tratta, per quanto riguarda la pastorizia, vi sono le effettive tracce (archeologiche e archeozoologiche) di queste attività nelle aree appenniniche e il loro collegamento con la transumanza. Sul piano della guerra invece si approfondisce l’aspetto simbolico dell’arma come indicatore di status sociale e di genere, soprattutto per quanto riguarda casi apparentemente anomali di sepolture femminili con armi.
Quaderni del Ramo d'Oro, 2023
The contribution deals with the populations of central Italy in pre-Roman times, and in particula... more The contribution deals with the populations of central Italy in pre-Roman times, and in particular with the role that animals played in what we might call, in a certain sense, their 'mythology'.
Literary sources (in particular the so-called ‘ver sacrum’ tradition) offer insights into the 'totemic' role of certain animals in the ethnogenetic traditions of these cultures. Fantastic animals also appear on some representations on pottery and metal objects, mainly weapons, where they sometimes interact with warrior figures; these scenes seem to suggest the existence of heroic or fantastic tales, although interpretation is not straightforward due to the lack of direct literary sources. An anthropological approach to the issue allows us to take a few steps forward and suggests some lines of interpretation that may be tested by further studies in the future.
Scienze dell'Antichità 28,2, 2022
The contribution focuses on the question of the emporium, which is considered here not only as a ... more The contribution focuses on the question of the emporium, which is considered here not only as a place of trade, but rather as the hub of a network of political, cultural and religious relationships established between different cultures. In the light of this more specific definition, the author attempts to show that the places that can be defined as emporia in ancient Italy are not, in fact, so numerous. They then proceed to consider
one specific example, namely that of the sanctuary of the goddess Marica at the mouth of the river Garigliano, which in the past has often been defined as an emporium in spite of the fact that it did not have the
characteristics of such a site. The case of Marica serves not only to better clarify some aspects of the concept of emporia, but also provides an opportunity to develop some more general considerations on the link be‑
tween the economy and religion in pre-Roman Italy.
A. Cristilli et al. (eds), Experiencing the Landscape in Antiquity 2, BAR S3107, 2022
The concept of identity has played a relevant role in the studies of recent decades. The case of ... more The concept of identity has played a relevant role in the studies of recent decades. The case of ancient Italy, with its mix of peoples, exemplifies the most critical aspects of this concept. The paper focuses on the border between Lazio and Campania, where sources place Volsci, Aurunci, and Sidicini. It aims to analyse the landscape as a sum of natural and anthropogenic elements. Places such as sanctuaries, in their intentional placement and connection with the environment, can help us to understand both the perception 'external' and the 'self-perception' of these societies. The sanctuary of Marica at the mouths of Garigliano is an example of a context that could be better understood in the light of new approaches.
M.C. Biella (c.), Displacements. La gestione della continuità e della discontinuità urbana nell’Italia centrale tirrenica, Quasar, Roma, 2020
Ad Arte Calcata teatro cine-festival (foto M. Van der Maden). Calcata, BSR Photographic Archive, ... more Ad Arte Calcata teatro cine-festival (foto M. Van der Maden). Calcata, BSR Photographic Archive, J.B. Ward Perkins Collection, wpset-00413 (dettaglio). Falerii Novi, planimetria (da Keay et al. 2000). ©2020 Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l. via Ajaccio 41-43 00198 Roma tel.
Omnium Annalium Monumenta: Historical Writing and Historical Evidence in Republican Rome, 2018
CHAPTER 13 * Kaj Sandberg and Christopher Smith have improved both language and contents of my te... more CHAPTER 13 * Kaj Sandberg and Christopher Smith have improved both language and contents of my text: I am extremely grateful to them. Opinions and flaws remain of course entirely my responsibility. 1 This question was already briefly posed by Pallottino (1993), 26: he emphasized the importance "dei ritrovamenti epigrafici quali indizi delle condizioni storiche di Roma arcaica aventi il duplice valore di testimonianza contemporanea degli avvenimenti (come ogni dato offerto dall'archeologia) e in pari tempo di testimonianze 'parlanti' (a differenza di ogni altro dato archeologico)". 2 Colonna (2002). On Pallottino and his excavations at Veii, see Bartoloni (2007). For a recent overview of Portonaccio in the context of the Veientine territory, see Di Sarcina (2012), 351-352.
Scienze dell'Antichità 27,2, 2021
Il contributo è una riflessione sui meccanismi ed i processi della cosiddetta “romanizzazione rel... more Il contributo è una riflessione sui meccanismi ed i processi della cosiddetta “romanizzazione religiosa”, intesa letteralmente come fenomeno di diffusione di aspetti religiosi da Roma al resto dell’Italia antica. La riflessione parte dai concetti di base, incluse le stesse idee di “religione”, “Roma” e “Italia antica”, per poi passare a riflettere sulle differenze tra rituali e la sfera che per convenienza si definisce ‘teologica’ (ovvero ciò che è direttamente collegato agli dei). Una breve disamina di casi dall’Italia antica sembra mostrare che i rituali sono ben codificati, con caratteristiche di forte rigidità e ancorati a specifiche realtà locali, mentre la ‘teologia’ appare più sfumata e fluida, con figure divine non precisamente delineate ma anzi spesso sovrap‐ ponibili. Da ciò deriva che gli dei possono aver giocato un ruolo importante come strumento di comunicazione nei più ampi processi di reciproci scambi ed influenze culturali, nell’ambito dei quali la cosiddetta “romanizzazione religiosa” è solo uno dei tanti possibili percorsi.
Livio ad Urbem Condendam: riletture del passato in età augustea, 2021
M.G. Benedettini – A.M. Moretti (c.), Un grande santuario interetnico: Lucus Feroniae, ETS, Pisa 2020, pp. 213-224. , 2020
Volume pubblicato con un contributo dei fondi di ricerca del Premio Internazionale Balzan per l'A... more Volume pubblicato con un contributo dei fondi di ricerca del Premio Internazionale Balzan per l'Archeologia Classica 2014 www.edizioniets.com Indice Le armi e il costume militare (M. Gilda Benedettini) 665 L'instrumentum e altri manufatti metallici 677 -Coltelli (M. Gilda Benedettini) 677 -Spiedi e alari (Giovanni Ligabue) 679 -Asce (M. Gilda Benedettini) 682 -Cunei (M. Gilda Benedettini) 684 -Borchie di bronzo (Giovanni Ligabue) 685 -Anelli di bronzo e ferro (Giovanni Ligabue) 687 -Chiodi (Giovanni Ligabue) 692 -Oggetti in metallo di incerta identificazione (M. Gilda Benedettini) 700 -Frammenti di bronzo e ferro non riconducibili a forme note (M. Gilda Benedettini) 710 Gli strumenti per la tessitura e filatura: pesi da telaio, fuseruole e rocchetti (Andrea Carini)
Roma e l’Italia tirrenica Magistrature e ordinamenti istituzionali nei secoli V e IV a.C. a cura di E. Bianchi e C. Pelloso, 2020
È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compr... more È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 della Legge n. 633 del 22.IV.1941. Tavola delle abbreviazioni Per le abbreviazioni dei titoli delle riviste si rimanda all'elenco dei periodici dell'Année Philologique; i titoli non indicizzati nell'Année Philologique sono invece citati sempre per esteso. AE = L'Année épigraphique: revue des publications épigraphiques relatives à l'antiquité romaine,
Etruscan Literacy in its Social Context, Accordia Specialist Studies 18, 2020
History of Classical Scholarship , 2019
Charles Godfrey Leland was an American polymath, active during the second half of the 19th centur... more Charles Godfrey Leland was an American polymath, active during the second half of the 19th century: a journalist, writer, poet, and student of folklore and popular traditions. This article focuses on the latter aspect of his work. Leland wrote two books and several articles in which he asserted to have found traces of ancient Etruscan religion still alive in the Italian countryside, notably in Tuscany. This paper seeks to assess the degree of reliability and significance of Leland's work against the backdrop of the debates on the role of Etruscans in Italian 19th century popular culture.
Charles Godfrey Leland fu un poligrafo americano, attivo nella seconda metà del diciannovesimo secolo: giornalista, scrittore, poeta, e studioso del folklore e delle tradizioni popolari. Il presente articolo si concentra in particolare su quest'ultimo aspetto. Leland scrisse due libri e alcuni articoli nei quali sostenne di avere scoperto tracce dell'antica religione etrusca nella campagna italiana del suo tempo, particolarmente in Toscana. Questo lavoro tenta di valutare il grado di affidabilità e l'intrinseca rilevanza dell'opera di Leland nel contesto dei dibattiti sul ruolo degli Etruschi nella cultura popolare italiana del XIX secolo.
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Books by Massimiliano Di Fazio
Introduzione
I DATI
1. Le fonti letterarie
2. Topografia e cultura materiale
LE ANALISI
3. Società, lingua, religione
4. Chi erano i Volsci?
5. Spazi e tempi dei Volsci
CONCLUSIONI
Verso un'immagine dei Volsci
Bibliografia
Abstract
Edited books by Massimiliano Di Fazio
The volume investigates the issue from different perspectives in order to avoid the adoption of a Romanocentric perspective.
Underpinning the 'E pluribus unum?' project was the idea of bringing historians, archaeologists, linguists and specialists of Latin literature together to collaboratively create a comprehensive picture of these significantly multifaceted and sometimes even conflicting topics.
Papers by Massimiliano Di Fazio
Literary sources (in particular the so-called ‘ver sacrum’ tradition) offer insights into the 'totemic' role of certain animals in the ethnogenetic traditions of these cultures. Fantastic animals also appear on some representations on pottery and metal objects, mainly weapons, where they sometimes interact with warrior figures; these scenes seem to suggest the existence of heroic or fantastic tales, although interpretation is not straightforward due to the lack of direct literary sources. An anthropological approach to the issue allows us to take a few steps forward and suggests some lines of interpretation that may be tested by further studies in the future.
one specific example, namely that of the sanctuary of the goddess Marica at the mouth of the river Garigliano, which in the past has often been defined as an emporium in spite of the fact that it did not have the
characteristics of such a site. The case of Marica serves not only to better clarify some aspects of the concept of emporia, but also provides an opportunity to develop some more general considerations on the link be‑
tween the economy and religion in pre-Roman Italy.
Charles Godfrey Leland fu un poligrafo americano, attivo nella seconda metà del diciannovesimo secolo: giornalista, scrittore, poeta, e studioso del folklore e delle tradizioni popolari. Il presente articolo si concentra in particolare su quest'ultimo aspetto. Leland scrisse due libri e alcuni articoli nei quali sostenne di avere scoperto tracce dell'antica religione etrusca nella campagna italiana del suo tempo, particolarmente in Toscana. Questo lavoro tenta di valutare il grado di affidabilità e l'intrinseca rilevanza dell'opera di Leland nel contesto dei dibattiti sul ruolo degli Etruschi nella cultura popolare italiana del XIX secolo.
Introduzione
I DATI
1. Le fonti letterarie
2. Topografia e cultura materiale
LE ANALISI
3. Società, lingua, religione
4. Chi erano i Volsci?
5. Spazi e tempi dei Volsci
CONCLUSIONI
Verso un'immagine dei Volsci
Bibliografia
Abstract
The volume investigates the issue from different perspectives in order to avoid the adoption of a Romanocentric perspective.
Underpinning the 'E pluribus unum?' project was the idea of bringing historians, archaeologists, linguists and specialists of Latin literature together to collaboratively create a comprehensive picture of these significantly multifaceted and sometimes even conflicting topics.
Literary sources (in particular the so-called ‘ver sacrum’ tradition) offer insights into the 'totemic' role of certain animals in the ethnogenetic traditions of these cultures. Fantastic animals also appear on some representations on pottery and metal objects, mainly weapons, where they sometimes interact with warrior figures; these scenes seem to suggest the existence of heroic or fantastic tales, although interpretation is not straightforward due to the lack of direct literary sources. An anthropological approach to the issue allows us to take a few steps forward and suggests some lines of interpretation that may be tested by further studies in the future.
one specific example, namely that of the sanctuary of the goddess Marica at the mouth of the river Garigliano, which in the past has often been defined as an emporium in spite of the fact that it did not have the
characteristics of such a site. The case of Marica serves not only to better clarify some aspects of the concept of emporia, but also provides an opportunity to develop some more general considerations on the link be‑
tween the economy and religion in pre-Roman Italy.
Charles Godfrey Leland fu un poligrafo americano, attivo nella seconda metà del diciannovesimo secolo: giornalista, scrittore, poeta, e studioso del folklore e delle tradizioni popolari. Il presente articolo si concentra in particolare su quest'ultimo aspetto. Leland scrisse due libri e alcuni articoli nei quali sostenne di avere scoperto tracce dell'antica religione etrusca nella campagna italiana del suo tempo, particolarmente in Toscana. Questo lavoro tenta di valutare il grado di affidabilità e l'intrinseca rilevanza dell'opera di Leland nel contesto dei dibattiti sul ruolo degli Etruschi nella cultura popolare italiana del XIX secolo.
Given that for most of these divinities and their cult we have very few elements in the sources, to what extent are we allowed to look for useful information in the physical setting of their cult, i.e. in what is normally called the ‘religious landscape’?
https://www.degruyter.com/view/product/204450
Mobility and Territoriality in Pre-Roman Italy Routes, Objects, Ideas
En réunissant anthropologues, philologues et historien.ne.s de religion, la rencontre scientifique permettra d’aborder plusieurs questions méthodologiques fondamentales pour l’étude de l’Antiquité grecque et romaine. Une attention particulière sera consacrée à la dimension interspécifique de la relation homme-animal comme point de départ pour l’élaboration symbolique ainsi qu’à la nécessité d’une approche interdisciplinaire et comparatiste visant à comprendre la présence des animaux dans le domaine religieux des polythéismes anciens. Le phénomène religieux sera interrogé à partir d’une confrontation stimulante entre plusieurs approches : analyse critique des textes anciens (comédie, poésie, traités scientifiques), prise en compte de la donnée archéologique et iconographique, élaboration critique des catégories de la science des religions et apport de l’anthropologie culturelle concernant les mêmes phénomènes dans d’autres contextes ethnographiques.
Les doctorant.e.s auront la possibilité de participer aux journées en exposant une partie de leur recherche doctorale, mais aussi de profiter des discussions qu’ils/elles dirigeront. Chaque section des deux journées prévues sera ouverte par une conférence méthodologique (modèle ‘master class’). La formule de la rencontre scientifique sera structurée autour de petits ateliers de recherche permettant aux doctorants non seulement d’établir un contact scientifique constructif avec les invité.e.s, mais aussi d’avoir une occasion pour apprendre à gérer le dialogue dans de contexte de table ronde, d’organiser un argumentaire et de s’exprimer en public.
Les deux journées seront reparties selon les deux points focaux de la thématique, ils prévoient des conférences des spécialistes, des séances de discussions ainsi que des sessions des présentations des recherches doctorales en cours.
Compte tenu de la richesse et de l’étendue du sujet, les journées seront articulées principalement autour de deux axes - qui ne doivent de toute manière pas être considérés comme exclusifs, toute autre proposition d’intervention au sujet de la présence animale dans les contextes antiques sera considérée comme pertinente :
a) le travestissement et le masque à sujet animal
b) l’association des animaux aux divinités et leur présence dans les noms et dans le déroulement énonciatif de l’action rituelle ou du récit mythique.
université de Fribourg
https://meet.google.com/ivj-spzp-qkd
Anton Bierl (Universität Basel); Massimiliano Di Fazio ( Università di Pavia); François Lissarrague (EHESS – Paris); Vinciane Pirenne- Delforge (Collège de France); Zoé Pitz (Université de Liège)
Depuis quelques décennies les études en sciences humaines et sociales démontrent la nécessité épistémologique de considérer le partage entre nature et culture comme une construction de l'histoire de la pensée moderne occidentale, qui ne retrouverait ni en d'autres cultures ni en d'autres époques. En partant d'un tel constat, la rencontre scientifique 'Apparaître en animal' se propose d'aborder les multiples facettes de la relation que les religions et plus en générale les cultures antiques ont élaboré avec les animaux. Les êtres vivants de toutes les espèces jouent un rôle primaire dans la construction de l'expérience religieuse et dans l'imaginaire aussi bien en Grèce qu'en Italie antiques.
En réunissant anthropologues, philologues et historien.ne.s de religion, la rencontre scientifique permettra d'aborder plusieurs questions méthodologiques fondamentales pour l'étude de l'Antiquité grecque et romaine. Une attention particulière sera consacrée à la dimension interspécifique de la relation homme-animal comme point de départ pour l'élaboration symbolique ainsi qu'à la nécessité d'une approche interdisciplinaire et comparatiste visant à comprendre la présence des animaux dans le domaine religieux des polythéismes anciens. Le phénomène religieux sera interrogé à partir d'une confrontation stimulante entre plusieurs approches : analyse critique des textes anciens (comédie, poésie, traités scientifiques), prise en compte de la donnée archéologique et iconographique, élaboration critique des catégories de la science des religions et apport de l'anthropologie culturelle concernant les mêmes phénomènes dans d'autres contextes ethnographiques.
Les doctorant.e.s auront la possibilité de participer aux journées en exposant une partie de leur recherche doctorale, mais aussi de profiter des discussions qu'ils/elles dirigeront. Chaque section des deux journées prévues sera ouverte par une conférence méthodologique (modèle 'master class'). La formule de la rencontre scientifique sera structurée autour de petits ateliers de recherche permettant aux doctorants non seulement d'établir un contact scientifique constructif avec les invité.e.s, mais aussi d'avoir une occasion pour apprendre à gérer le dialogue dans de contexte de table ronde, d'organiser un argumentaire et de s'exprimer en public.
Les deux journées seront reparties selon les deux points focaux de la thématique, ils prévoient des conférences des spécialistes, des séances de discussions ainsi que des sessions des présentations des recherches doctorales en cours.
Compte tenu de la richesse et de l'étendue du sujet, les journées seront articulées principalement autour de deux axes - qui ne doivent de toute manière pas être considérés comme exclusifs, toute autre proposition d'intervention au sujet de la présence animale dans les contextes antiques sera considérée comme pertinente :
a) le travestissement et le masque à sujet animal dans la poésie épique ou comique grecque, surtout dans la composition du chœur caractérisant l'identité de la comédie ancienne dans l'Athènes classique ; dans certaines références aux formes de théâtre italique comme l'Atellana ; avec une attention particulière aussi à la comédie latine de la palliata qui semble avoir conçu certains de ses personnages comme s'ils étaient des masques à sujet animal, notamment à partir de leurs noms tels que Curculio (le 'charançon'), Simia (le 'singe'), Pardalis, (la 'panthère') etc. L'appropriation de l'animal et de ses parties de la part de l'homme dans l'iconographie grecque de l'âge classique et de celle gréco-romaine de la période impériale fera aussi l'objet de l'enquête.
b) l'association des animaux aux divinités et leur présence dans les noms et dans le déroulement énonciatif de l'action rituelle ou du récit mythique. Bien que les représentations des dieux soient généralement anthropomorphes, certains animaux sont présents dans des épiclèses ou leurs présence préannonce parfois celle de la divinité : quand on voit une colombe, on suppose Aphrodite ; quand on voit une couette, Athéna ; tandis que la louve et le pivert sont dits être les animaux de Mars.
Lundi 7 Septembre
Miséricorde – Salle 2118
15h30 Francesca Prescendi, Paris, EPHE / Genève et Marco Vespa, Fribourg
Introduction
PRÉSIDENCE DE SÉANCE : Francesco Massa, Fribourg
16h00 Zoé Pitz, Liège / Collège de France
Liens « dieux - animaux » : l’apport de l’étude des sacrifices dans les textes épigraphiques grecs.
16h45 Massimiliano Di Fazio, Pavia
Popoli del lupo e del picchio. Il ruolo degli animali nella ‘mitologia’ dei popoli italici
17h30 Pause-café
PRÉSIDENCE DE SÉANCE : Véronique Dasen, Fribourg
17h45 Fabio Spadini, Fribourg
Allusions animalières aux divinités planétaires dans les « recettes magiques » des Cyranides
18h30 Vinciane Pirenne-Delforge, Collège de France
Quels serpents pour quels dieux et quels héros en Grèce ancienne ?
Mardi 8 Septembre
Miséricorde – Salle 2118
PRÉSIDENCE DE SÉANCE : Marco Vespa, Fribourg
09h00 Anton Bierl, Basel
From Men to Birds in a Metaphoric Shift and the Performativity of the Chorus
09h45 Élodie Paupe, Neuchâtel
Des coqs et des poules au service de la satire dans le Gallus pugnans de Vadianus (1514)
10h30 Pause-café
PRÉSIDENCE DE SÉANCE : Francesca Prescendi, Paris, EPHE / Genève
11h00 François Lissarrague, Paris - EHESS
Métaphores animales dans l’image du guerrier héroïque
11h45 Elodie Bauer, Fribourg
"Faire l'ourse" au sanctuaire de Brauron : la crocote safran au travers des données iconographiques, textuelles et matérielles
12h30 Pause repas
14h00 Kyriaki Katsarelia, Fribourg
Des chevaux pour les enfants ?
14h45 Alessandra Scali, Genève
«Specie caeleste resumpta». Serpents et divinités à Rome : le cas d’Esculape dans les Fastes d’Ovide.
We are glad to announce the publication of the inaugural issue of History of Classical Scholarship, a new Open Access journal exclusively devoted to the history of the studies on the Greek and Roman world.
We invite contributions on any aspects of the history of classical studies, in any geographical context, from the Middle Ages to the twentieth century, and are keen to host papers covering the whole range of the discipline: from ancient history to literary studies, from epigraphy and numismatics to art history and archaeology, from textual criticism to religious and linguistic studies. We also welcome editions of significant items from the Nachlässe of classical scholars, including letters and documents that may shed light on matters of historical or historiographical interest.
We publish papers in English, French, German, Italian, and Spanish.
The contents of the journal are accessible at https://www.hcsjournal.org. Submissions and informal queries may be addressed to the Editors, Lorenzo Calvelli ([email protected]) and Federico Santangelo ([email protected])
***
HCS 1 (2019) – Table of Contents
Lorenzo CALVELLI, Federico SANTANGELO, A New Journal: Contents, Methods, Perspectives
Gerard GONZÁLEZ GERMAIN, Conrad Peutinger, Reader of Inscriptions: A Note on the Rediscovery of His Copy of the Epigrammata Antiquae Urbis (Rome, 1521)
Ginette VAGENHEIM, L'épitaphe comme exemplum virtutis dans les macrobies des Antichi eroi et huomini illustri de Pirro Ligorio (1512 c. - 1583)
Massimiliano DI FAZIO, Gli Etruschi nella cultura popolare italiana del XIX secolo. Le indagini di Charles G. Leland
Judith P. HALLETT, The Legacy of the Drunken Duchess: Grace Harriet Macurdy, Barbara McManus and Classics at Vassar College, 1893-1946
Luciano CANFORA, La lettera di Catilina: Norden, Marchesi, Syme
Christopher STRAY, The Glory and the Grandeur: John Clarke Stobart and the Defence of High Culture in a Democratic Age
Ilse HILBOLD, Jules Marouzeau and L'Année philologique: The Genesis of a Reform in Classical Bibliography
Ben CARTLIDGE, E.R. Dodds' Lecture Notes on Hesiod's Works and Days
Werner ECK, An Overseas Look at British Scholars: Prosopographie und Administration des Imperium Romanum
Oswyn MURRAY, Between East and West: Memories of the Cold War
Si visiterà il tempio di Diana Nemorense, il Santuario di Iuno Sospita Mater Regina a Lanuvio e i Musei Civici di Velletri.
Sarà possibile per laureandi e dottorandi in discipline umanistiche esporre contestualmente le proprie ricerche in corso inerenti al tema dell’incontro.
In basso potete trovare il programma nei suoi dettagli e indicazioni puntuali in merito alle quote e alle modalità di iscrizione. Le quote di iscrizione possono essere rateizzate.
A presto
Info
Locandina:
https://drive.google.com/file/d/14hyLuHoa2eh8gIbO435ka1gbUWyhPzQ_/view?usp=sharing
Dépliant:
https://drive.google.com/file/d/1wlq2lNwreiNr_hVckqzTuUsucY-CCuqS/view?usp=sharing
Per informazioni sull’attività didattica: [email protected]
Per informazioni su quanto attinente al soggiorno: [email protected]