S. Martinelli Tempesta, D. Speranzi, F. Gallo, Libri e biblioteche di umanisti tra Oriente e Occidente, 2019
Il saggio prende in esame i 27 manoscritti greci appartenuti al sacerdote e grammatico Pietro da ... more Il saggio prende in esame i 27 manoscritti greci appartenuti al sacerdote e grammatico Pietro da Montagnana e ne analizza forme, contenuti e provenienze. In particolare si evidenziano nella raccolta due gruppi di codici: sei vergati da un anonimo cretese attivo a Padova nel 1460-’75, sette copiati o annotati da Giovanni Argiropulo (sue note si rilevano anche in diversi manoscritti latini appartenuti al Montagnana). In appendice si discute la paternità di un lessico bilingue copiato dall’anonimo cretese, che si riconduce a una redazione umanistica (veneta?) del Lexicon Cyrilli.
The paper focuses upon the 27 Greek manuscripts belonged to Pietro da Montagnana and evaluates their forms, contents, origins. It highlights two subgroups: six manuscripts written in Padua around 1460-’75 by an anonymous Cretan scribe, seven copied or annotated by John Argyropoulos (also several Latin manuscripts in Montagnana’s library have his notes). Appendix dwells on the authorship of a bilingual lexicon copied by the Cretan scribe, and brings it back to a humanistic (Veneto?) version of the Lexicon Cyrilli.
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Papers by Eleonora Gamba
The paper focuses upon the 27 Greek manuscripts belonged to Pietro da Montagnana and evaluates their forms, contents, origins. It highlights two subgroups: six manuscripts written in Padua around 1460-’75 by an anonymous Cretan scribe, seven copied or annotated by John Argyropoulos (also several Latin manuscripts in Montagnana’s library have his notes). Appendix dwells on the authorship of a bilingual lexicon copied by the Cretan scribe, and brings it back to a humanistic (Veneto?) version of the Lexicon Cyrilli.
Books by Eleonora Gamba
Da alcuni decenni Terra di San Marco, Bergamo procurava a Venezia lavoratori di scarsa specializzazione, in particolar modo quei facchini che permettevano la logistica di tutte le attività commerciali e portuali. Se Arlecchino e la lingua ‘facchinesca’ – lingua del riso – sottolineano una condizione di miseria e sfruttamento, non mancarono tuttavia bergamaschi portatori di preziose competenze professionali, tra i quali mastri tipografi.
In questo contesto devono essere inseriti i dieci bergamaschi che negli ultimi decenni del Quattrocento ebbero una propria tipografia o promossero la pubblicazione di testi in qualità di editori: Bernardino Celeri, Marco Catanello, Bernardino Benali, Boneto Locatelli, Simone da Lovere, Vincenzo Benali, Pietro Quarenghi, Pietro Benali, Giovanni di Lorenzo e Antonio Zanchi.
Partendo dalle centinaia di edizioni che realizzarono in pochi decenni, il libro ripercorre le vicende di questi prototipografi e getta luce sulla fitta rete di relazioni professionali e personali alla base di ogni loro pubblicazione.
Talks by Eleonora Gamba
The paper focuses upon the 27 Greek manuscripts belonged to Pietro da Montagnana and evaluates their forms, contents, origins. It highlights two subgroups: six manuscripts written in Padua around 1460-’75 by an anonymous Cretan scribe, seven copied or annotated by John Argyropoulos (also several Latin manuscripts in Montagnana’s library have his notes). Appendix dwells on the authorship of a bilingual lexicon copied by the Cretan scribe, and brings it back to a humanistic (Veneto?) version of the Lexicon Cyrilli.
Da alcuni decenni Terra di San Marco, Bergamo procurava a Venezia lavoratori di scarsa specializzazione, in particolar modo quei facchini che permettevano la logistica di tutte le attività commerciali e portuali. Se Arlecchino e la lingua ‘facchinesca’ – lingua del riso – sottolineano una condizione di miseria e sfruttamento, non mancarono tuttavia bergamaschi portatori di preziose competenze professionali, tra i quali mastri tipografi.
In questo contesto devono essere inseriti i dieci bergamaschi che negli ultimi decenni del Quattrocento ebbero una propria tipografia o promossero la pubblicazione di testi in qualità di editori: Bernardino Celeri, Marco Catanello, Bernardino Benali, Boneto Locatelli, Simone da Lovere, Vincenzo Benali, Pietro Quarenghi, Pietro Benali, Giovanni di Lorenzo e Antonio Zanchi.
Partendo dalle centinaia di edizioni che realizzarono in pochi decenni, il libro ripercorre le vicende di questi prototipografi e getta luce sulla fitta rete di relazioni professionali e personali alla base di ogni loro pubblicazione.