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con ordinanza del 4 gennaio 2020 il giudice del capoluogo ligure ha ribadito il consolidato orientamento giurisprudenziale in forza del quale, ai fini dell'utile esperimento dell'azione di manutenzione (art. 1170 c.c.), è necessario che la molestia presenti un apprezzabile e congruo contenuto di disturbo, tale da rendere oggettivamente impossibile, o più gravoso, il godimento materiale della cosa, con la conseguenza che ne restano escluse quelle condotte le quali, pur costituendo un'ingerenza, non risultino incompatibili con l'esercizio del possesso.

Con ordinanza del 4 gennaio 2020 il Tribunale di La Spezia ha ribadito il consolidato orientamento giurisprudenziale in forza del quale, ai fini dell'utile esperimento dell'azione di manutenzione (art. 1170 c.c.), è necessario che la molestia presenti un apprezzabile e congruo contenuto di disturbo, tale da rendere oggettivamente impossibile, o più gravoso, il godimento materiale della cosa, con la conseguenza che ne restano escluse quelle condotte le quali, pur costituendo un'ingerenza, non risultino incompatibili con l'esercizio del possesso.

La riflessione giovanile di Hans Kelsen sulla filosofia politica di Dante è di particolare interesse per lo studioso, poiché consente di cogliere un profilo intellettuale del giurista praghese "eccentrico" rispetto a quello a cui si è abituati. Infatti, nella riflessione sullo Stato in Dante, Kelsen dismette i panni del giurista positivo per assumere quelli dello storico. Le ragioni di una simile scelta si possono rinvenire innanzitutto nel clima culturale in cui Kelsen stesso si formò e nei problemi che agitavano la riflessione giuridica tedesca a cavallo del secolo. Proprio qui risiede l'importanza della riflessione giovanile per inquadrare lo sviluppo del pensiero kelseniano. Il titolo scelto per questo contributo ha infatti un duplice significato: cronologico e scientifico. Sotto il primo profilo, vale sottolineare che l'opera in parola fu pubblicata nel 1905, quando l'Autore aveva 24 anni, e costituì una rielaborazione della sua tesi di laurea 1. La collocazione del lavoro sul pensiero politico dantesco agli inizi del percorso intellettuale di Kelsen consente, quindi, di esplorare il momento di origine della ricerca del giurista intorno ai fondamenti del diritto e della sovranità. D'altro canto, si cercherà di dimostrare che il confronto con l'ideale di pax universalis promosso dal Poeta fiorentino ha direttamente influenzato una costante della ricerca kelseniana, ossia l'individuazione della fondazione giuridica unitaria di un ordine internazionale in grado di garantire la coesistenza pacifica tra gli Stati. Il tema, peraltro, era ben vivo nel clima culturale in cui Kelsen si formò, già oggetto delle riflessioni del suo maestro, Georg Jellinek. La riflessione di quest'ultimo incentrò uno dei suoi snodi fondamentali proprio sul problema della fondazione del diritto internazionale, cui volle trovare un fondamento oggettivo che sfuggisse alla tradizionale concezione delle sovranità statale, risalente a Hobbes, secondo cui la volontà dello Stato sfuggirebbe concettualmente ad autolimitazioni 2. Proprio qui si incentra uno dei punti più interessanti della riflessione di Kelsen sul pensiero dantesco: l'individuazione dei caratteri fondamentali della riflessione medievale sullo Stato e la sovranità, concetti che erano al centro anche della riflessione giuridica del suo tempo e che sarebbero stati un tratto caratterizzante in tutto il percorso di ricerca del giurista. Come è stato acutamente messo in luce 3 , il pensiero medievale conosce una vivace riflessione sulla sovranità, sulle prerogative e sui limiti che ineriscono tale concetto. Il primo pregio dell'analisi di Kelsen, soprattutto per il periodo in cui fu scritta, è stato quindi quello di rimettere al centro della riflessione le peculiarità delle 1 V. Frosini, Prefazione all'edizione originale Kelsen e Dante, in Atti del Convegno su Dante e la Magna Curia, Palermo 1965 p. 21. L'Autore fa peraltro osservare che la Monarchia era l'opera di Dante meglio conosciuta nel mondo tedesco. La prima edizione risale infatti al 1559, e precede di circa due secoli quella della Commedia, avvenuta solo nel 1767. Cfr. Ivi p. 17. 2 G. Scotto Prefazione in G. Jellinek-La natura giuridica degli accordi fra Stati. Contributo all'edificio giuridico del diritto internazionale 2012 3 M. Fioravanti Costituzione Bologna 2015 p. 46

Studia giurisprudenza a Padova nel quadriennio 1851-55, per poi entrare come uditore negli invisi apparati austriaci. L'odio per lo straniero gli costa la fuga a Torino, ove trova in Mancini lo sprone per dedicarsi all'avvocatura. La nascita del Regno d'Italia segna il suo ritorno alla magistratura: ascoltante nel 1862 a Bergamo, torna a Venezia nel 1866 come sostituto procuratore generale al tribunale provinciale, dopo aver ricoperto l'incarico ad Arezzo. Rimane nella laguna sino al trasferimento a Torino, come sostituto procuratore presso la Corte d'Appello, per poi passare nel 1892 alla locale Cassazione.

Background  Endemic pemphigus foliaceus or fogo selvagem is an autoimmune skin disease characterized by the presence of subcorneal superficial blisters and antibodies of the immunoglobulin G4 (IgG4) class specific for the desmosomal glycoprotein, desmoglein 1. In Peru, no studies have been published on the seroprevalence of antibodies against desmoglein 1 in healthy subjects from endemic foci.Subjects and methods  This was a cross-sectional study. The sample included 82 healthy subjects, 41 from the Pueblo Libre community, a focus of endemic pemphigus foliaceus, and 41 from a nonendemic urban area in Pucallpa City. Enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA) was used to determine the presence of antibodies against desmoglein 1. Samples were processed and tested at the Department of Dermatology and Cutaneous Surgery, School of Medicine, University of Miami, Miami, Florida.Results  It was found that 31.7% of healthy individuals (13 subjects) from the endemic focus had anti-desmoglein 1 antibodies. A statistically significant association was found between the distance from the endemic focus and the presence of antibodies against desmoglein 1 in subjects living within the endemic focus [Mantel–Haenszel odds ratio (OR), 3.34; P = 0.03; 95% confidence interval (CI), 1.06–10.48]. Agriculture as an occupation showed a statistically significant association with the presence of antibodies against desmoglein 1 (Mantel–Haenszel OR, 7.84; P < 0.001; 95% CI, 2.47–24.87).Conclusions  Antibodies against desmoglein 1 are present in healthy subjects exposed to an endemic focus of pemphigus foliaceus (fogo selvagem). Agriculture is associated with a high risk of development of antibodies against desmoglein 1 in the endemic focus of the Pueblo Libre community.

Minority share acquisitions between competitors have been mistakenly considered of concern only in case they result in a change of control. First the economic theory, closely followed by courts and doctrine, explained and demonstrated that even the acquisition of non-controlling shareholdings may distort competition and requires a close scrutiny by competition authorities. This article analyzes the impact of minority shareholdings on the incentives of rival firms and ascertains whether the authorities are provided with adequate tools to investigate and address the potential anti-competitive effects. The results of the economic theory are the starting point to assess whether the legal treatment of minority shareholdings under the EU and US antitrust systems is appropriate and adequate.

The present study focuses on the analysis of the anti-competitive incentives arising from the creation of structural and personal links between competitors. The study builds on the results of the economic theory, widely acknowledged by authorities and courts, to proceed with the analysis of the application of competition law. The exam of the legislation and of the interpretation given by courts and authorities over the years presents gaps and inconsistencies motivating the renewed interest by the legislator, both at the national and EU level.

Perspectiva histórica sobre el alcohol La disponibilidad de bebidas alcohólicas fue apartir de finales del periodo mesolitico o principios del neolítico, que permitió el proceso de fermentación de jugos vegetales y el almacenamiento de sustancias líquidas. En algunas pinturas de esa época ya se plasmaban los efectos tóxicos de las bebidas alcohólicas. º