Un disegno ritrae due mani, un chiaro-scuro semplice e pulito, dietro uno sfondo appena accennato, nient'altro.
Mi chiedi di guardare l'immagine e descrivere le sensazioni che trasmette , cosa mi raccontano queste mani. Dubbiosa, incuriosita, cerco di indovinare la domanda, ma anche di sentire quello che l'immagine mi suggerisce ma vengo attratta/distratta dal tratto di quella matita morbida sul foglio, quella tecnica l'adoro e conosco e ancora provo a immaginare se l'artista è un uomo o una donna.
Ci penserò, prometto con un sorriso.
Conservo l'immagine nella mia cartella-raccolta.
Lì rimane a lungo, ben conservata, come si conservano le cose importanti, gelosamente, con l'intento di scriverci un post al momento giusto e con l'ispirazione più appropriata, penso io.
Penso invece di non aver scritto nessun post con queste mani.
Quasi avevo rimosso questa immagine, forse la sentivo troppo impegnativa....troppo forte il suo impatto .
Quasi avevo rimosso questa immagine, forse la sentivo troppo impegnativa....troppo forte il suo impatto .
Ieri decido di frugare nel mio blog, spinta da un miscuglio di sensazioni, forse anche la nostalgia per i tempi che ho dedicato al blog con maggiore passione , dedizione e un pizzico di follia e immaginazione.
Queste mani ora m'interrogano, sono mani della stessa persona o invece appartengono a due persone diverse?
Perchè diversamente cambia il senso e il linguaggio di quello che vogliono raccontarci.
Se sono entrambe della stessa persona potrebbero appartenere ad una persona che troviamo in attesa di qualcosa, un evento importante, la nascita di un figlio, la chiamata per un incarico lavorativo....un viaggio importante e tanto desiderato.
Oppure potrebbero essere di una madre (o un padre) che con apprensione aspettano il rientro dei figli .
o invece sono le mani di una persona anziana che ripensa alla sua giovinezza e ne rievoca le decisioni prese e le molte altre occasioni perse... ripercorrendo con la mente le gioie e le sofferenze di ogni giorno.
O una persona che passivamente subisce su di sè le sorti del mondo incredulo per tanta malvagità, delusa perchè la storia ancora una volta non ha insegnato molto alle nuove generazioni e si sente impotente .
Oppure potrebbero essere di una madre (o un padre) che con apprensione aspettano il rientro dei figli .
o invece sono le mani di una persona anziana che ripensa alla sua giovinezza e ne rievoca le decisioni prese e le molte altre occasioni perse... ripercorrendo con la mente le gioie e le sofferenze di ogni giorno.
O una persona che passivamente subisce su di sè le sorti del mondo incredulo per tanta malvagità, delusa perchè la storia ancora una volta non ha insegnato molto alle nuove generazioni e si sente impotente .
Ma sarebbe bello anche immaginare che possono essere le mani di una persona che seduta all'ombra di un grande albero con gratitudine e gioia gusta attimo per attimo la sua vita e in quel gesto di tenersi le mani una con l'altra è come se volesse stringere a sè, ancora più forte, quella vita che con generosità le ha donato tanto e che continuamente regala doni! La immagino ancora giovanile e fiera mentre con orgoglio guarda il giardino della sua casetta e ammira la bellezza di quello che ha realizzato, felice del suo sogno realizzato con tanta tenacia caparbietà e sacrificio!
Se fossero le mani di due persone differenti, sembrano propense a sfiorarsi con delicatezza, per stringersi e dire all'altro/a:
" ci sono!", probabilmente quelle mani hanno imparato che si può parlare e trasmettere più di tante parole e nel silenzio del loro contatto arrivano dove le parole non hanno accesso e si fermano per rispetto dell'altro/a.
Sono mani silenziose, rispettose, rare. Belle. Pure. Protettive. Rassicuranti. Calde.
Sono mani che avvicinano e uniscono pur rispettando le distanze, gli spazi vitali, l'anima di chi è accanto.
" ci sono!", probabilmente quelle mani hanno imparato che si può parlare e trasmettere più di tante parole e nel silenzio del loro contatto arrivano dove le parole non hanno accesso e si fermano per rispetto dell'altro/a.
Sono mani silenziose, rispettose, rare. Belle. Pure. Protettive. Rassicuranti. Calde.
Sono mani che avvicinano e uniscono pur rispettando le distanze, gli spazi vitali, l'anima di chi è accanto.
Sono mani comuni, sono le nostre , sono le mie sono le tue.
Tutte si cercano nella confusione di tutti i giorni, chiedono un gesto anche piccolo di umanità, semplicità, solidarietà, chiedono Amore , qualche volta compassione.
Mai pietà. Mai commiserazione.
Tutte si cercano nella confusione di tutti i giorni, chiedono un gesto anche piccolo di umanità, semplicità, solidarietà, chiedono Amore , qualche volta compassione.
Mai pietà. Mai commiserazione.
Ma talvolta non vengono riconosciute, ascoltate, guardate, sentite, curate.
Con queste parole....abbraccio e stringo le vostre mani,virtualmente ma sinceramente.
Ci sono, anche se raramente.
Ci sono, anche se raramente.