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sabato 11 dicembre 2010

CHI PORTA I DONI?

Il compleanno di Q è appena passato (e la festa con gli amichetti è stata un successone!) e in famiglia R c'è già di nuovo "profumo" di regali!

Già, perché lunedì arriverà Santa Lucia!
Forse non tutti sanno che in alcune parti del Nord-Est d'Italia (oltre che in Sicilia) Santa Lucia è la gift-givers ufficiale!

Da noi non arriva Babbo Natale, non c'è mai stata questa tradizione: il momento in cui arrivano i doni è la vigilia del 13 dicembre.
Santa Lucia passa per la case a portare doni ai bambini vestita completamente di bianco e con un velo che le copre il viso, perché è cieca. E' accompagnata e guidata da un uomo chiamato Castaldo e da un asinello che trasporta i regali.

Sono molte, in Italia e all'estero, le tradizioni "alternative" a Babbo Natale, che è diventato un fenomeno di massa solo negli ulitmi 50, 60 anni grazie alla forza della pubblicità della famosa bevanda scura con le bollicine.

Qui a Londra abbiamo scoperto San Nicola (o Nicolò), celebrato anche in alcune zone d'Italia, che porta i doni la vigilia del 6 dicembre.

S.Nicola celebrato nella nostra parrocchia londinese
San Nicola, anziano vescovo vissuto nel III sec., viene ricordato per aver riempito di soldi la calza di una ragazza che non poteva sposarsi per mancanza di dote.
Vi ricorda qualcuno? :) Eh si, Babbo Natale, detto anche Santa Klaus (da San Nicolaus) nasce proprio da questa figura!

Ma i gift-givers sono tantissimi! La befana, i Re Magi.....

E lì da voi? Chi li porta i doni?

martedì 7 dicembre 2010

LA NOSTALGIA HA I COLORI DELL'ESTATE

Si avvicinano le vacanze di Natale, e tra non molto prenderemo l'aereo per ritornare in Italia, a passare le feste con le nostre famiglie.

Per alcune piccole cose mi dispiace "sospendere" questa esperienza.
Innanzitutto per l'inglese. Temo che tre settimane di solo italiano saranno devastanti per il mio newborn english... 
E poi ammetto che mi piacerebbe molto vivere il Natale a Londra, dev'essere magico! Già ora, durante i preparativi, la città si sta trasformando in un enorme mare di luci e addobbi!

Ma, ovviamente, su questi piccoli particolari trionfa il grande desiderio di tornare a casa, ad abbracciare la mia famiglia, i miei otto nipoti (quanto mi siete mancati!!!), gli amici carissimi :)

Questa nostalgia ha uno strano particolare.

Dovete sapere che io, fino ad ottobre di quest'anno, sono vissuta sempre nello stesso grande paesotto. Non mi sono trasferita per studiare, non mi sono allontanata per sposarmi (ho sposato un compaesano, con il quale sono andata a vivere a circa cinquecento metri da casa dei miei!!!). Quindi conosco perfettamente il mio paesotto, le sue caratteristiche, il suo clima, le sue peculiarità...

Eppure, in questi giorni, ogni volta che mi capita di pensare a "casa", me la immagino con il colore e il calore dell'estate! Assurdo!
Penso di tornare al caldo settembrino che ho abbandonato, penso di tornare a vestire leggero, ad andare in bici con Q al parchetto, a cenare sul terrazzo di casa...

Non prendetemi per pazza! So, nella mia mente, so perfettamente che in Italia mi aspetteranno freddo, gelo, piogge, nebbie... ma alla nostalgia non si comanda.
E la mia ha i colori dell'estate!

martedì 9 novembre 2010

GRAZIE

Oggi è il mio compleanno, e come tutti gli anni c'è una cosa sola che voglio dire:


GRAZIE MAMMA E PAPÀ


Quest'anno addirittura su internet! :)

venerdì 5 novembre 2010

"VUOI GIOCARE CON ME?"


Mi torna in mente all'improvviso un episodio della scorsa estate.
Mia sorella e la sua famigliona (quattro figli... si avete capito giusto: quattro figli!) è in vacanza al mare e noi andiamo a trovarli, per farci una giornata di sole e per far conoscere a Q l'acqua salata.
Nel bungalow di fronte a quello di mia sorella c'è una famiglia olandese, con un bambino che ha circa tre anni, la stessa età di M, il mio nipote più piccolo.

Dopo pranzo, seduta su una sedia all'ombra, davanti al portico, guardo M attraversare la strada e avvicinarsi al bungalow di fronte. Il coetaneo lo raggiunge e, al centro della stradina, iniziano a giocare.
Non sarebbe bello essere come loro?

Mi piacerebbe pensare di avere qualcosa da dire e da dare anche a chi non mi comprende.
A volte, quando parlo in inglese, mi sembra di avere la testa incredibilmente vuota. La poca padronanza del linguaggio mi inaridisce i pensieri.

Ma ho ancora qualcosa da dire, e lo voglio dire anche in inglese.
Come si dice "vuoi giocare con me" in english? :)