L'ORA DELLA NANNA

Sono le sei di sera, la tv è accesa su CBebiees. Il conduttore è in pigiama e sta dicendo: "Io sono pronto per andare a dormire, sei pronto anche tu?"

Mi guardo intorno: giochi sparsi ovunque, tavola disordinata, nessun abbozzo di cena pronta. A dormire? Adesso?

Eh si, sul canale per bambini della BBC dalle 18 alle 19 c'è la Bedtime Hour, una serie di programmi che si conclude con un bel good night. Perché qui, nella terra della precisione e della puntualità, l'ora della nanna per i bambini è tra le 18.30 e le 19. Sorpresi?


Ma invece in Italia come funziona?
Perché quando io ho fatto il corso pre-parto, in Italia, sono state spese camionate di parole sull'allattamento, l'addormentamento, il contatto fisico, ecc ecc. Ma di orari nessuno mi ha parlato mai. Quasi fosse un tabù, un retaggio di una cultura repressiva e superata, di una mentalità nemica del bambino e delle sue necessità.

E mi rendo conto, infatti, che molte mamme italiane (io compresa) vanno un po' in confusione quando si tratta di decidere a che ora mettere a letto i bambini. Nei primi mesi anch'io, come credo una qualsiasi mamma media, aspettavo... Aspettavo che il bambino avesse sonno, aspettavo che il bambino si addormentasse... e capitava che arrivassero le 10.30, 11 di sera...

Ecco, nel mondo anglosassone questa "attesa" non c'è. Nell'educazione in generale l'atteggiamento è un pochino più rigidino e io, devo dire la verità, ho scoperto che molte cose sono da apprezzare.

Io ho iniziato a prendere in mano le "redini" degli orari del mio bambino leggendo il libro di Tracy Hogg, (che, guarda caso, è inglese) e scoprendo che inserendo i bambini in una routine ordinata e ripetitiva si dà sicurezza a loro e tranquillità alla mamma.

Grazie a Tracy Hogg ho scoperto che i bambini spesso non dimostrano di avere sonno, anche quando sono molto stanchi.

Ho scoperto che i bambini assonnati spesso si agitano e sembrano più svegli che mai.

Ho scoperto che per un bambino andare a letto presto significa dormire meglio, dormire più a lungo alla mattina (strano ma vero!) e avere più energie e buonumore il giorno successivo.

Ho scoperto che mettere a letto presto i bambini regala un pezzo di serata libera a mamma e papà :) E scusate se è poco!

Ed ho pure scoperto che non è così difficile modificare l'orario della nanna, se si inizia presto (per me è stato intorno ai 3 mesi), impostando una routine pre-nanna rilassante ed efficace.

Certo, da brava italiana ho scelto di non mettere a letto Q alle sette di sera, come propone anche Tracy Hogg, quando in Italia rischiamo quasi quasi che il sole sia allo zenit! L'orario della nanna, per noi, è sempre stato quello delle otto e un quarto.

Certo, ci sono gli svantaggi, per esempio diventa più difficile uscire di sera.
E' vero: abituare i bambini ad una determinata routine significa poi fare una bella fatica quando si vuole modificarla o variare un po' gli orari. E questa è stata una delle più persistenti critiche che ho ricevuto nel primo anno di vita di Q: stai crescendo un automa, mi dicevano...

Ma in realtà mi sono accorta che basta solo lasciare un po' di tempo al tempo... Se fino a qualche mese fa una qualsiasi variazione lo avrebbe mandato in tilt, ora che ha 15 mesi, è diventato molto più elastico.
L'orario della nanna si è spostato un po' più avanti (verso le 21) e quando è necessario sa anche ritardarlo un po'. Se usciamo alla sera non è una tragedia, sa adattarsi alle variazioni di ambiente e di orari, magari si addormenta con un po' di fatica, o ha qualche risveglio notturno in più, ma niente che non si possa recuperare nel giro di una notte e un giorno.

Certo non possiamo fare mezzanotte, ma i tempi delle seratone fuori fino a tardi fanno parte di un'altra vita, ormai! :)

E voi? A che ora mettete a letto i vostri bimbi? Avete impostate una routine stabile o lasciate che la serata vi trasporti pian piano al momento della nanna? Raccontatemi!