È solo la fine del mondo. |
- Sai che sono capace di giocare dieci partite a scacchi contemporaneamente?
- Perbacco! E come ci riesci?!
- Le perdo tutte e dieci.
La barzelletta mi è tornata in mente durante i titoli di coda di È solo la fine del mondo, mentre osservavo che Xavier Dolan ha lavorato a questo film in veste di:
- regista
- sceneggiatore (da una storia di Jean-Luc Lagarce)
- consulente costumista
- curatore dei sottotitoli in inglese
- curatore della colonna sonora non originale
- montatore.
Può anche darsi che mi sia perso qualcosa eh. Comunque, a parte il fatto che perfino Hitchcock delegava qualcosina ogni tanto, quello che conta alla fine della fiera non è tanto il numero di palline che il giocoliere è capace di far roteare, ma la qualità dello spettacolo. E riguardo alla qualità dell'ultimo spettacolo di Dolan purtroppo le notizie non sono buonissime.
Ma facciamo un passo indietro.
Quattro o cinque anni fa un carissimo amico mi raccomandò la visione di Ho ucciso mia madre (2009). Si trattava, mi disse, del film di esordio di un ventenne regista canadese, una promessa del cinema mondiale, un autentico enfant prodige oltre che terrible, espressioni queste che in seguito avrei ritrovato più e più volte associate a Xavier Dolan. Ebbene, seguii il consiglio del mio amico e trovai il film... carino, né più né meno. La regia per la verità mi sembrò piuttosto piatta, ma in compenso mi conquistarono l'esuberanza ingenua dei dialoghi ed il coraggio con cui veniva affrontata l'omosessualità evidentemente autobiografica del protagonista, interpretato dallo stesso Dolan. Diciamo che per essere un'opera prima, e in più di un regista così giovane effettivamente non era male. Il mio giudizio sarebbe stato lo stesso se il film fosse stato un'opera quarta, o se il regista avesse avuto qualche lustro di più sul groppone? Assolutamente no, l'avrei liquidato senza tante subordinate concessive. Dopodiché, impegnato com'ero a seguire altri registi che mantenevano oltre che promettere, cosa che apprezzo molto in quanto essere umano con un'aspettativa di vita non illimitata, mi dimenticai di Xavier Dolan e della sua promettente carriera.