Ugo Gaudino
University of Kent, School of Politics and International Relations, PhD Candidate - Graduate Teaching Assistant
PhD in International Relations (University of Kent)
Master's Degree in International Relations at Università La Sapienza (Rome)
Master of Arts in Economy and institutions of islamic countries at Università LUISS (Rome)
Master's Degree in International Relations at Università La Sapienza (Rome)
Master of Arts in Economy and institutions of islamic countries at Università LUISS (Rome)
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Papers by Ugo Gaudino
of the National Vision 2030. The small Emirate is using shari’a-compliant financial activities as part of its widespread regional and global financial influence, above all through the Qatar Investment Authority. The choice to abide by Quranic norms in financial activities strengthens Doha’s soft power in the Islamic geographical space and enriches the Emirate’s global reputation, together with other crucial tools – like the mediatic giant Al Jazeera and the “sport diplomacy”.
Mediterranean neighbours of North Africa and
Middle East have gone through different phases
over the last 25 years, swinging between an
impetus of idealism and stages of pragmatic
realism.
protezione specifici per i migranti climatici, ma
allo stesso tempo sottolinea che tanto
l’estensione degli scopi della Convenzione di
Ginevra del 1951, quanto l’allargamento dei
Guiding Principles per gli IDP del 1998 non
rappresentano scenari realisticamente
percorribili. Quali sono dunque i meccanismi di protezione potenziali ?
non esiste nessuno strumento che si rivolga agli
individui costretti ad emigrare, attraversando il
confine statale, per via delle conseguenze di
disastri ambientali e/o del cambiamento
climatico. Si potrebbe parlare di “rifugiati”
solo ed esclusivamente se, oltre alla ratio
ambientale e climatica alla base dell’emigrazione,
vi fosse anche uno degli elementi chiave della
Convenzione di Ginevra del 1951 e del
Protocollo aggiuntivo del 1967, in particolare il
criterio della “persecuzione”.
ELMED condurrà ad una maggiore integrazione dell'area euro-mediterranea e soddisferà le esigenze europee in tema di sicurezza energetica, intesa non solo come disponibilità di approvvigionamenti, ma pure in termini di competitività economica e di sostenibilità ambientale.
Inoltre, il corridoio sarà parte del progetto industriale MEDGRID, un network elettrico più esteso che contribuirà a rifornire di energia solare le popolazioni del Nord Africa.
Questa strategia, che è una risposta all’aumento demografico previsto per i prossimi decenni, ridurrà l’impatto ambientale dei consumi energetici crescenti, in un’area che peraltro sarà fortemente colpita dai cambiamenti climatici, e potenzialmente avrà effetti vantaggiosi per la stabilità tunisina.
of the National Vision 2030. The small Emirate is using shari’a-compliant financial activities as part of its widespread regional and global financial influence, above all through the Qatar Investment Authority. The choice to abide by Quranic norms in financial activities strengthens Doha’s soft power in the Islamic geographical space and enriches the Emirate’s global reputation, together with other crucial tools – like the mediatic giant Al Jazeera and the “sport diplomacy”.
Mediterranean neighbours of North Africa and
Middle East have gone through different phases
over the last 25 years, swinging between an
impetus of idealism and stages of pragmatic
realism.
protezione specifici per i migranti climatici, ma
allo stesso tempo sottolinea che tanto
l’estensione degli scopi della Convenzione di
Ginevra del 1951, quanto l’allargamento dei
Guiding Principles per gli IDP del 1998 non
rappresentano scenari realisticamente
percorribili. Quali sono dunque i meccanismi di protezione potenziali ?
non esiste nessuno strumento che si rivolga agli
individui costretti ad emigrare, attraversando il
confine statale, per via delle conseguenze di
disastri ambientali e/o del cambiamento
climatico. Si potrebbe parlare di “rifugiati”
solo ed esclusivamente se, oltre alla ratio
ambientale e climatica alla base dell’emigrazione,
vi fosse anche uno degli elementi chiave della
Convenzione di Ginevra del 1951 e del
Protocollo aggiuntivo del 1967, in particolare il
criterio della “persecuzione”.
ELMED condurrà ad una maggiore integrazione dell'area euro-mediterranea e soddisferà le esigenze europee in tema di sicurezza energetica, intesa non solo come disponibilità di approvvigionamenti, ma pure in termini di competitività economica e di sostenibilità ambientale.
Inoltre, il corridoio sarà parte del progetto industriale MEDGRID, un network elettrico più esteso che contribuirà a rifornire di energia solare le popolazioni del Nord Africa.
Questa strategia, che è una risposta all’aumento demografico previsto per i prossimi decenni, ridurrà l’impatto ambientale dei consumi energetici crescenti, in un’area che peraltro sarà fortemente colpita dai cambiamenti climatici, e potenzialmente avrà effetti vantaggiosi per la stabilità tunisina.