Juventus Football Club 1969-1970
Juventus FC | |
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Stagione 1969-1970 | |
Sport | calcio |
Squadra | Juventus |
Allenatore | Luis Carniglia[1], poi Ercole Rabitti[2] |
Presidente | Vittore Catella |
Serie A | 3º (in Coppa delle Fiere) |
Coppa Italia | Quarti di finale |
Coppa delle Fiere | Sedicesimi di finale |
Maggiori presenze | Campionato: Furino (30)[3] |
Miglior marcatore | Campionato: Anastasi (15)[3] |
Stadio | Comunale |
Abbonati | 8 851[4] |
Media spettatori | 37 366[5]¹ |
considera le partite giocate in casa in campionato. Si invita a seguire il modello di voce
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1969-1970.
Stagione
[modifica | modifica wikitesto]La stagione vide il libero Salvadore divenire di fatto il nuovo capitano dei bianconeri,[6] ereditando la fascia dal compagno di reparto Castano ormai sul viale del tramonto e alla sua ultima delle tredici stagioni trascorse a Torino.
Nel frattempo iniziò a prendere forma anche il nuovo assetto, sportivo e societario, che nel successivo decennio riporterà la Juventus ai vertici. Nel mercato estivo, all'arrivo della talentuosa ma discontinua mezzala Bob Vieri, di un mestierante come la mezzapunta Leonardi e di un Marchetti considerato all'epoca poco più di un rincalzo, seguirono infatti gli ingaggi di nomi destinati a fare le fortune bianconere degli anni 1970; vedi lo stopper Morini prelevato dalla Sampdoria onde raccogliere l'eredità di Bercellino,[7] e il giovane mediano Furino cresciuto nel vivaio,[8] cui si aggiunse nella sessione autunnale il promettente Cuccureddu[9] – il quale aveva destato l'interesse dei piemontesi in occasione di un incontro settembrino di Coppa Italia contro il Brescia, in cui il diciannovenne jolly neutralizzò con successo il più navigato del Sol.[10] Al di fuori del rettangolo verde, arrivò invece in novembre la nomina dell'ex bandiera juventina Giampiero Boniperti ad amministratore delegato del club.[11]
In campionato la Juventus incappò in una partenza disastrosa:[12] dopo un'affermazione all'esordio[13] cui fecero tuttavia seguito due pari e ben tre sconfitte, inclusa la stracittadina,[12] già a fine ottobre arrivò l'avvicendamento in panchina tra l'argentino Luis Carniglia,[14] questi mal sopportato dalla rosa bianconera[12] – «aveva il vizio di parlare male di noi giocatori alle nostre spalle. Non ho un buon ricordo di lui. Ma nemmeno la società, visto che lo licenziò quasi subito», ricorderà a posteriori Anastasi –,[15] ed Ercole Rabitti. Il tecnico italiano, tra le altre cose, ebbe l'intuizione di puntare senza remore sul giovane Furino (da lui già allenato in passato nel settore giovanile bianconero), il quale, reduce da alcune esperienze in prestito in giro per l'Italia, fin lì non aveva ancora convinto appieno la società torinese.[8]
Dalla trasferta di Cagliari del 16 novembre 1969 iniziò la risalita, con un 1-1 raggiunto allo scadere grazie alla prima rete in maglia juventina di Cuccureddu:[16][17] «ci trovammo sotto [...], la gente urlava "Serie B, Serie B".[10][18] Nel finale mi giunse fra i piedi la palla buona e infilai Albertosi. Quel gol rappresentò molto, fu una specie di trampolino...»[19]
Nel prosieguo dell'annata i piemontesi scalarono infatti la classifica sino a dare filo da torcere alla capolista Cagliari, arrivando a ridurre il distacco a una sola lunghezza a metà febbraio,[20] senza tuttavia riuscire a piegare l'undici sardo ormai prossimo allo scudetto: in particolare, nello scontro diretto di Torino del 15 marzo 1970, un dubbio calcio di rigore fischiato dalla giacchetta nera Lo Bello per un presunto fallo di Salvadore sul centravanti rossoblù Riva,[6][21] permise agli ospiti di pareggiare 2-2 spegnendo così le speranze juventine.[20] I bianconeri, usciti sconfitti la settimana dopo dal campo di Firenze, mollarono mentalmente chiudendo il torneo al terzo posto, facendosi sopravanzare in dirittura d'arrivo dall'Inter.[22]
In Coppa Italia la Juventus si spinse in maniera non esaltante fino ai quarti di finale: dopo aver primeggiato in un girone eliminatorio su Atalanta, Brescia e Mantova, superando questo ultimo unicamente per la miglior differenza reti,[23] la squadra bianconera perse il sorteggio con i concittadini del Torino per accedere tra le migliori otto qualificate direttamente alla fase a eliminazione diretta,[24] dovendo quindi giocare un'ulteriore gara di spareggio contro il Foggia che la vide vittoriosa al Flaminio di Roma;[25] ottenuto l'accesso ai quarti di finale, qui i piemontesi vennero battuti alla ripetizione sul neutro di Como dal Bologna[26] poi trionfatore finale dell'edizione.
Ancor più breve fu il cammino in Coppa delle Fiere, competizione da cui i torinesi, dopo aver superato al primo turno i bulgari del Lokomotiv Plovdiv, vennero estromessi ai sedicesimi di finale dai tedeschi dell'Hertha Berlino, causa la sconfitta 1-3 patita nella gara di andata a Berlino Ovest[27] e l'inutile 0-0 (con recriminazioni bianconere per due legni colpiti da del Sol e Furino) nella sfida di ritorno al Comunale.[28]
Divise
[modifica | modifica wikitesto]In questa stagione la Juventus confermò il set di uniformi che utilizzò con più frequenza nel precedente quarto di secolo, ovvero una tradizionale casacca casalinga a strisce verticali bianconere, abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi, e un completo di cortesia spezzato, composto da maglia e pantaloncini bianchi inframezzati da pantaloncini neri.[29]
Tuttavia, per quanto concerne la prima divisa, con il girone di ritorno del campionato ne venne introdotta una nuova versione, che per la prima volta abbandonò l'idea delle ampie casacche – di fatto delle camicie – stabilmente in uso a Torino dalla fine degli anni 1950:[30] la nuova uniforme casalinga, «adesso al passo con i tempi», venne realizzata in lana, «aderente al corpo», e si caratterizzò soprattutto per l'insolito disegno asimmetrico della sua palatura; tale soluzione stilistica, rimasta un unicum nella storia delle maglie juventine dal secondo dopoguerra in poi, sopravvisse lo spazio di pochi mesi prima di finire nel dimenticatoio con la stagione seguente.[31]
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Rosa
[modifica | modifica wikitesto]Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Serie A
[modifica | modifica wikitesto]Girone di andata
[modifica | modifica wikitesto]Torino 14 settembre 1969, ore 16:30 CEST 1ª giornata | Juventus | 4 – 1 referto | Palermo | Stadio Comunale
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Verona 21 settembre 1969, ore 16:00 CEST 2ª giornata | Verona | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Marcantonio Bentegodi
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Torino 28 settembre 1969, ore 15:00 CET 3ª giornata | Juventus | 1 – 1 referto | Bologna | Stadio Comunale
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Genova 5 ottobre 1969, ore 15:00 CET 4ª giornata | Sampdoria | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Luigi Ferraris
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Torino 12 ottobre 1969, ore 15:00 CET 5ª giornata | Juventus | 1 – 2 referto | Torino | Stadio Comunale
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Vicenza 19 ottobre 1969, ore 14:30 CET 6ª giornata | L.R. Vicenza | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Romeo Menti
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Torino 26 ottobre 1969, ore 14:30 CET 7ª giornata | Juventus | 2 – 1 referto | Inter | Stadio Comunale
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Napoli 9 novembre 1969, ore 14:30 CET 8ª giornata | Napoli | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio San Paolo
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Cagliari 16 novembre 1969, ore 14:30 CET 9ª giornata | Cagliari | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Amsicora
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Torino 30 novembre 1969, ore 14:30 CET 10ª giornata | Juventus | 2 – 0 referto | Fiorentina | Stadio Comunale
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Milano 7 dicembre 1969, ore 14:30 CET 11ª giornata | Milan | 0 – 2 referto | Juventus | Stadio San Siro
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Brescia 14 dicembre 1969, ore 14:30 CET 12ª giornata | Brescia | 0 – 1 referto | Juventus | Stadio Mario Rigamonti
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Torino 21 dicembre 1969, ore 14:30 CET 13ª giornata | Juventus | 2 – 1 referto | Lazio | Stadio Comunale
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Roma 28 dicembre 1969, ore 14:30 CET 14ª giornata | Roma | 0 – 3 referto | Juventus | Stadio Olimpico
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Torino 4 gennaio 1970, ore 14:30 CET 15ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Bari | Stadio Comunale
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Girone di ritorno
[modifica | modifica wikitesto]Palermo 11 gennaio 1970, ore 14:30 CET 16ª giornata | Palermo | 1 – 3 referto | Juventus | Stadio La Favorita
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Torino 18 gennaio 1970, ore 14:30 CET 17ª giornata | Juventus | 3 – 0 referto | Verona | Stadio Comunale
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Bologna 25 gennaio 1970, ore 14:30 CET 18ª giornata | Bologna | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Torino 1º febbraio 1970, ore 14:30 CET 19ª giornata | Juventus | 2 – 0 referto | Sampdoria | Stadio Comunale
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Torino 8 febbraio 1970, ore 14:30 CET 20ª giornata | Torino | 0 – 3 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Torino 15 febbraio 1970, ore 15:00 CET 21ª giornata | Juventus | 4 – 0 referto | L.R. Vicenza | Stadio Comunale
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Milano 1º marzo 1970, ore 15:00 CET 22ª giornata | Inter | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio San Siro
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Torino 8 marzo 1970, ore 15:00 CET 23ª giornata | Juventus | 0 – 0 referto | Napoli | Stadio Comunale
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Torino 15 marzo 1970, ore 15:00 CET 24ª giornata | Juventus | 2 – 2 referto | Cagliari | Stadio Comunale
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Firenze 22 marzo 1970, ore 15:00 CET 25ª giornata | Fiorentina | 2 – 0 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Torino 29 marzo 1970, ore 15:00 CET 26ª giornata | Juventus | 3 – 0 referto | Milan | Stadio Comunale
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Torino 5 aprile 1970, ore 15:30 CET 27ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Brescia | Stadio Comunale
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Roma 12 aprile 1970, ore 15:30 CET 28ª giornata | Lazio | 2 – 0 referto | Juventus | Stadio Olimpico
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Torino 18 aprile 1970[32], ore 21:15 CET 29ª giornata | Juventus | 1 – 1 referto | Roma | Stadio Comunale
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Napoli 26 aprile 1970, ore 15:30 CET 30ª giornata | Bari | 2 – 1 referto | Juventus | Stadio San Paolo[33]
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Coppa Italia
[modifica | modifica wikitesto]Primo turno
[modifica | modifica wikitesto]Mantova 31 agosto 1969, ore 19:30 CEST 1ª giornata | Mantova | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Danilo Martelli
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Bergamo 3 settembre 1969, ore 21:00 CEST 2ª giornata | Atalanta | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Torino 7 settembre 1969, ore 21:00 CEST 3ª giornata | Juventus | 3 – 1 referto | Brescia | Stadio Comunale
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Roma 22 ottobre 1969, ore 14:30 CET Spareggio | Juventus | 2 – 1 referto | Foggia | Stadio Flaminio
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Quarti di finale
[modifica | modifica wikitesto]Torino 14 gennaio 1970[35], ore 14:45 CET Andata | Juventus | 0 – 0 referto | Bologna | Stadio Comunale
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Bologna 25 febbraio 1970, ore 15:00 CET Ritorno | Bologna | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Como 8 aprile 1970, ore 15:00 CET Ripetizione | Bologna | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Giuseppe Sinigaglia (11 486 spett.)
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Coppa delle Fiere
[modifica | modifica wikitesto]Torino 17 settembre 1969 Trentaduesimi di finale - Andata | Juventus | 3 – 1 | Lokomotiv Plovdiv | Stadio Comunale
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Plovdiv 1º ottobre 1969 Trentaduesimi di finale - Ritorno | Lokomotiv Plovdiv | 1 – 2 | Juventus | Stadio Lokomotiv
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Berlino 12 novembre 1969 Sedicesimi di finale - Andata | Hertha Berlino | 3 – 1 | Juventus | Olympiastadion
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Torino 26 novembre 1969 Sedicesimi di finale - Ritorno | Juventus | 0 – 0 | Hertha Berlino | Stadio Comunale
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 1ª-6ª
- ^ 7ª-30ª
- ^ a b Melegari, p. 509.
- ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1962-63 to 1973-74, su stadiapostcards.com. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ a b Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Sandro SALVADORE, su tuttojuve.com, 29 novembre 2013 (archiviato il 4 maggio 2016).
- ^ Tanti auguri a Morini e Iuliano, su juventus.com, 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
- ^ a b Stefano Bedeschi, Giuseppe FURINO, su ilpalloneracconta.blogspot.it, 5 luglio 2015 (archiviato il 28 ottobre 2017)., cfr. Nicola Calzaretta, La mia favola in bianconero, in Guerin Sportivo, n. 8, agosto 2013, pp. 62-69.
- ^ Il centrocampista Cuccureddu in comproprietà alla Juventus, in La Stampa, 30 ottobre 1969, p. 21 (archiviato il 15 agosto 2017).
- ^ a b Moretti, 2014, Antonello Cuccureddu.
- ^ Bruno Bernardi, Boniperti ufficialmente nominato amministratore delegato della Juve, in La Stampa, 6 novembre 1969, p. 18 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ a b c Germano Bovolenta, L'ultimo esonero bianconero? Carniglia nel '69, in La Gazzetta dello Sport, 8 ottobre 2008.
- ^ Paolo Bertoldi, I bianconeri incassano un fulmineo gol, reagiscono e travolgono il Palermo: 4-1, in Stampa Sera, 15 settembre 1969, p. 7.
- ^ Guido Lajolo, Licenziato Carniglia, i bianconeri a Boniperti, in Corriere dello Sport, 22 ottobre 1969, p. 9 (archiviato il 26 febbraio 2015).
- ^ Stefano Bedeschi, Pietro ANASTASI, su ilpalloneracconta.blogspot.it, 7 febbraio 2016 (archiviato il 3 giugno 2016)., cfr. Nicola Calzaretta, Guerin Sportivo, maggio 2015.
- ^ Giovanni Arpino, Cuccureddu, gol provvidenziale, in Stampa Sera, 17 novembre 1969, p. 7 (archiviato il 27 novembre 2015).
- ^ Moretti, 2013, Cuccureddu profeta in patria.
- ^ Moretti, 2013, La vendetta con le basette lunghe.
- ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Antonello CUCCUREDDU, su tuttojuve.com, 4 ottobre 2013 (archiviato il 4 marzo 2016).
- ^ a b Barreca, p. 80.
- ^ Bruno Bernardi, Salvadore si discolpa, "No, col rigore non c'entro", in Stampa Sera, 16 marzo 1970, p. 9 (archiviato il 24 dicembre 2015).
- ^ Chiesa, p. 98.
- ^ Che confusione questo torneo!, in Stampa Sera, 8 settembre 1969, p. 7 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ Anche nel sorteggio il derby è granata, in La Stampa, 18 ottobre 1969, p. 20 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ Giulio Accatino, Reti di Zigoni e Anastasi, eliminato (2-1) il Foggia, in La Stampa, 24 ottobre 1969, p. 21 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ Giulio Accatino, Un gol di Perani a 7' dalla fine risolve Bologna-Juventus: 1 a 0, in La Stampa, 9 aprile 1970, p. 18 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ Paolo Bertoldi, La Juventus (Anastasi infortunato) non regge al ritmo dell'Hertha: 3-1, in La Stampa, 13 novembre 1969, p. 19 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ Paolo Bertoldi, Due pali salvano l'Hertha: 0-0, in La Stampa, 27 novembre 1969, p. 18 (archiviato il 14 maggio 2016).
- ^ Calzaretta, p. 79.
- ^ Calzaretta, p. 40.
- ^ Calzaretta, pp. 66-67.
- ^ Gara disputata in anticipo serale su richiesta della Roma per l'impegno infrasettimanale dei giallorossi nello spareggio per l'accesso alla finale di Coppa delle Coppe UEFA; cfr. La partita Juventus-Roma si gioca domani in notturna, in La Stampa, 17 aprile 1970, p. 18. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Gara disputata a Napoli anziché allo stadio della Vittoria di Bari per la squalifica del campo dei pugliesi in seguito a lancio di oggetti e incidenti in occasione di Bari-Verona del 29 marzo 1970 (26ª giornata di Serie A); cfr. n.p., Tre turni al campo del Bari (decisa la lotta per la retrocessione?), in La Stampa, 2 aprile 1970, p. 18. URL consultato il 26 aprile 2021. Cfr., ancora, Bari-Juventus si giocherà a Napoli, in La Stampa, 19 aprile 1970, p. 18. URL consultato il 26 aprile 2021.
- ^ Secondo alcune fonti, il pareggio barese sarebbe stato frutto di un'autorete di Del Sol, presunto autore del tocco decisivo su tiro di Fara; cfr., ad esempio, Juventus Sconfitta dal Bari, in Corriere della Sera, 27 aprile 1970, p. 8.
- ^ Partita rinviata per neve dall'arbitro Pieroni il 31 dicembre 1969 (inizio previsto alle ore 14:45); cfr. Bruno Bernardi, Neve contro la Coppa Juve-Bologna rinviato, in La Stampa, 2 gennaio 1970, p. 13. URL consultato il 14 gennaio 1970.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Barreca, Gli scudetti dimenticati: Cagliari 1969-70 - L'isola balla, Calcio 2000, dicembre 1998, pp. 76-86, ISBN non esistente.
- Carlo F. Chiesa, Gli outsider rompono l'assedio, in Il grande romanzo dello scudetto, 20ª puntata, Calcio 2000, ottobre 2003, pp. 88-105, ISBN non esistente.
- Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco Illustrato del Calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2004.
- Claudio Moretti, 1001 storie e curiosità sulla grande Juventus che dovresti conoscere, Roma, Newton Compton, 2013, ISBN 978-88-541-6172-6.
- Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
- Claudio Moretti, I campioni che hanno fatto grande la Juventus, Roma, Newton Compton, 2014.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Serie A 1969/1970, su calcio.com.