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Gratinatura

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Cozze gratinate
Gratin di zucca trombetta

La gratinatura è un tipo di cottura che consente di ottenere un piatto ben croccante in superficie e non troppo asciutto all'interno[1][2].

Per ottenere ciò è necessario far raggiungere alla pietanza una temperatura abbastanza elevata, solitamente oltre i 180 °C, condizione in cui si verificano delle reazioni dette di "Maillard", nel minor tempo possibile[1].

I risultati migliori si ottengono usando un buon forno a convezione, precedentemente scaldato, meglio ancora un attrezzo più professionale detto "salamandra", e coprendo la superficie dei cibi, specialmente quelli che contengono più acqua, con preparazioni "gratinanti" a base di formaggio, o pane grattugiato aromatizzato, e del grasso di cottura, olio o burro.

La gratinatura si ottiene cospargendo degli alimenti, quali pesce, verdure con un composto chiamato "gratin" fatto con pane grattato, olio, prezzemolo[2]. Viene cosparso sugli alimenti poi infornato fino ad ottenere una colorazione dorata. Invece per paste, lasagne ecc. gli alimenti vengono cosparsi di grana grattugiato e fiocchetti di burro poi posti in forno[3].

  1. ^ a b Gratinatura, su gustissimo.it. URL consultato il 29 maggio 2018.
  2. ^ a b gratin, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 29 maggio 2018.
  3. ^ 5 errori da non fare: gratin, su Dissapore. URL consultato il 29 maggio 2018.

Voci correlate

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