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Erinome (astronomia)

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Erinome
(Giove XXV)
Erinome ripreso dal Canada-France-Hawaii Telescope nel dicembre 2001
Satellite diGiove
Scoperta23 novembre 2000
Parametri orbitali
Semiasse maggiore22 986 000 km
Periodo orbitale-711,965 giorni
Inclinazione
sull'eclittica
164°
Inclinazione rispetto
all'equat. di Giove
162°
Eccentricità0,2552
Dati fisici
Dimensioni~3,2 km
Massa
~4,513 kg
Densità media2,6×103 kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie~0,0012 m/s²
Temperatura
superficiale
  • ~172 K (media)
Albedo0,04
Dati osservativi
Magnitudine app.22,8

Erinome, o Giove XXV, è un satellite naturale del pianeta Giove.

Di dimensioni modeste, orbita attorno al pianeta madre in direzione retrograda ed appartiene al novero dei satelliti gioviani irregolari.

È stato scoperto nel 2000 da una squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii guidata da Scott S. Sheppard. Al momento della scoperta ha ricevuto la designazione provvisoria S/2000 J 4.[1][2]

Denominazione

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Nell'ottobre 2002, l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) gli ha assegnato la denominazione ufficiale in riferimento a Erinome, un'amante di Giove secondo la mitologia romana.[3][4]

Parametri orbitali

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In base ai suoi parametri orbitali, Erinome è considerato appartenere al gruppo di Carme, costituito dai satelliti naturali di Giove irregolari caratterizzati da un moto retrogrado attorno al pianeta, da semiassi maggiori compresi fra 23 e 24 milioni di km e da inclinazioni orbitali prossime ai 165° rispetto all'eclittica.

Il satellite è caratterizzato da un moto retrogrado; ha un diametro di circa 3 km e orbita attorno a Giove in 682,8 giorni, a una distanza media di 22,986 milioni di km, con un'inclinazione di 164° rispetto all'eclittica (162° rispetto al piano equatoriale del pianeta) e un'eccentricità orbitale di 0,2552.

  1. ^ IAUC 7555: Satellites of Jupiter, su cfa-www.harvard.edu, 5 gennaio 2001 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2002). (scoperta)
  2. ^ MPEC 2001-A28: S/2000 J 2, S/2000 J 3, S/2000 J 4, S/2000 J 5, S/2000 J 6, su minorplanetcenter.net, 5 gennaio 2001. (scoperta e efemeridi)
  3. ^ USGS Gazetteer of Planetary Nomenclature.
  4. ^ C. M. C. Green (2007), Roman Religion and the Cult of Diana at Aricia, p. 214, fn. 7; Joseph Fontenrose (1981), Orion: The Myth of the Hunter and the Huntress, p. 170–172.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • M.P.C. 127088 (PDF), in Minor Planet Circular, Minor Planet Center, 17 novembre 2020.
  • Scott Sheppard, Scott S. Sheppard - Jupiter Moons, in Department of Terrestrial Magnetism, Carnegie Institution for Science. URL consultato il 27 novembre 2020.
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