De fortuna Romanorum
De fortuna Romanorum | |
---|---|
Titolo originale | Περὶ τῆς Ῥωμαίων τύχης |
Altri titoli | Sulla fortuna dei Romani |
Busto moderno di Plutarco nella sua Cheronea. | |
Autore | Plutarco |
Periodo | I-II secolo |
Genere | saggio |
Sottogenere | oratoria |
Lingua originale | greco antico |
Serie | Moralia |
Il De fortuna Romanorum (in greco antico: Περὶ τῆς Ῥωμαίων τύχης?) è un'opera letteraria di Plutarco, catalogata all'interno dei Moralia, strutturata come una orazione [1].
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Il saggio di Plutarco sulla fortuna dei romani, come molti altri, è chiaramente un'orazione epidittica. Dove e quando o se sia stato recitato, non abbiamo mezzi per accertarlo.
La tesi che la Fortuna fosse responsabile del grande impero romano difficilmente sarebbe stata gradita ai romani, ma Plutarco è attento a sottolineare che l'elevato carattere di molti singoli romani contribuì anche al successo romano. In effetti il saggio potrebbe benissimo portare il doppio titolo di Sulla fortuna o virtù dei Romani, come l'omonimo saggio su Alessandro Magno. Plutarco conosceva perfettamente le interpretazioni della storia romana allora di moda, e in quest'operetta fornisce uno schizzo di quanto servirà al suo scopo. Molto di ciò che è qui può essere trovato anche altrove negli scritti plutarchei.
Il saggio giunge a una conclusione alquanto brusca e molti l'hanno ritenuto incompiuto; lo stesso vale per i saggi immediatamente successivi. Possiamo notare, tuttavia, che queste orazioni sono di lunghezza piuttosto diseguale.
Edizioni italiane
[modifica | modifica wikitesto]- Plutarco, Tutti i Moralia, a cura di Emanuele Lelli e G. Pisani, Collana Il pensiero occidentale, Milano, Bompiani, 2017, ISBN 978-88-4529-281-1.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 316b-326c.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 220657525 · BAV 492/79908 · LCCN (EN) n97002046 · GND (DE) 4251120-3 · BNF (FR) cb17824312q (data) |
---|