5 Ursae Minoris

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 24 ago 2024 alle 20:41 di Franco3450 (discussione | contributi) (Osservazione: linguaggio)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
5 Ursae Minoris
5 Ursae Minoris
Classificazionegigante arancione
Classe spettraleK4 III[2]
Distanza dal Sole359 anni luce
CostellazioneOrsa Minore
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta14h 27m 45,57s[1]
Declinazione+75° 41′ 16,9″[1]
Lat. galattica+39,993°[3]
Long. galattica115,388°[3]
Dati fisici
Raggio medio16 [4] R
Massa
1,86[4] M
Velocità di rotazione
(v sin i)
1,9 km/s[5]
Temperatura
superficiale
Luminosità
Indice di colore (B-V)1,457[4]
Metallicità-0,16 dex
Età stimata2 miliardi di anni[4]
Dati osservativi
Magnitudine app.4,25[6]
Magnitudine ass.-0,96[7]
Parallasse9,09±0,13 mas[1]
Moto proprioAR: +8,79[1] mas/anno
Dec: +21.76[1] mas/anno
Velocità radiale+9,34 km/s[4]
Nomenclature alternative
5 UMi, Choo Tsze[6], HD 127700, NSV 6687, BD +76°527, FK5 1379, HIP 70692, SAO 8024, HR 5430, WDS J14275+7542A

5 Ursae Minoris (nota con il nome di Choo Tsze[6] e con l'abbreviazione 5 UMi) è una stella gigante arancione nella costellazione dell'Orsa Minore. Dista circa 359 anni luce dal Sistema solare.

Data la sua declinazione fortemente boreale (circa 75°), è circumpolare da buona parte dell'omonimo emisfero, e visibile da tutto quell'emisfero terrestre e anche da una piccola porzione dell'emisfero australe.[7]

La sua magnitudine apparente di circa +4,25 la rende difficile da individuare dai grandi centri urbani. Un cielo non eccessivamente inquinato da luci artificiali dovrebbe permettere la sua individuazione.[8]

Proprietà fisiche

[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una cosiddetta gigante arancione evoluta (classe spettrale K4 III), ovvero di una stella di media grandezza (da 0,3 a 8 masse solari[9]) alla fine della sua evoluzione stellare. Essendo di classe spettrale K, è leggermente più fredda del Sole (4905 K[4] contro i 5800 della nostra stella). Si tratta di una stella al bario, e questo potrebbe indicare che la stella ha una nana bianca come compagna[10]. La sua massa è 1,86 volte quella solare, ma il suo raggio è 16 volte quello della nostra stella; la sua luminosità è circa pari a 447 luminosità solari.

Questa stella è inoltre povera di litio[11].

La variabilità di questa stella non è confermata: la sua magnitudine apparente sembrerebbe variare tra +4 e +4,8 (per questo la stella è stata inserita nel New Catalogue of Suspected Variable Stars)[3]. Il satellite Hipparcos registra tale magnitudine come costante[3].

  1. ^ a b c d e (EN) F. van Leeuwen, Validation of the new Hipparcos reduction, in Astronomy and Astrophysics, vol. 474, n. 2, 2007, pp. 653–664, DOI:10.1051/0004-6361:20078357.
  2. ^ (EN) HD 5430, su vizier.cds.unistra.fr. URL consultato il 20 agosto 2024.
  3. ^ a b c d (EN) VSX: Detail for NSV 6687, su aavso.org. URL consultato il 21 agosto 2024.
  4. ^ a b c d e f g h (EN) R.Earle Luck, Abundances in the Local Region. I. G and K Giants, in Astronomical Journal, vol. 150, n. 3, 2015, DOI:10.1088/0004-6256/150/3/88.
  5. ^ (EN) J.R. De Medeiros et al., Rotation and lithium in single giant stars, in Astronomy & Astrophysics, vol. 363, novembre 2000.
  6. ^ a b c (EN) 5 UMi (Choo Tsze), su wikisky.org. URL consultato il 20 agosto 2024.
  7. ^ a b (EN) 5 UMi (Star), su in-the-sky.org. URL consultato il 20 agosto 2024.
  8. ^ (EN) "Apparent Magnitude", su lco.global. URL consultato il 22 agosto 2024.
  9. ^ (EN) Adams, Graves e Laughlin, Red Dwarfs and the End of the Main Sequence, in Revista Mexicana de Astronomía y Astrofísica, vol. 22, dicembre 2004, pp. 46-49.
  10. ^ (EN) Jorissen et al., Barium and related stars, and their white-dwarf companions, in Astronomy & Astrophysics, vol. 626, giugno 2019.
  11. ^ (EN) Brown et al., A Search for Lithium-rich Giant Stars, in Astrophysical Journal Supplement, vol. 71, ottobre 1989, p. 293.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) 5 UMi, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 22 agosto 2024.
  Portale Stelle: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di stelle e costellazioni