Vai al contenuto

Astro circumpolare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sfera celeste con evidenziati in azzurro l'emisfero visibile, in blu quello invisibile, in beige l'orizzonte, in verde la calotta di perpetua visibilità, in giallo quella di perpetua invisibilità. P è il polo celeste elevato, P' quello depresso.

Un astro circumpolare è un astro che, nel moto apparente diurno di rotazione della volta celeste,[1] non tramonta mai. Analogamente, astri che non sorgono mai sono detti anticircumpolari mentre quelli che sorgono e tramontano sono detti occidui. L'appartenenza a una di queste tre categorie dipende dalla posizione dell'astro sulla sfera celeste e da quella dell'osservatore sulla superficie terrestre.[2]

L'arco di cerchio percorso nell'emisfero visibile dagli astri occidui si chiama arco visibile, quello nell'emisfero invisibile arco invisibile.

Astri circumpolari

[modifica | modifica wikitesto]
Animazione della zona circumpolare della volta celeste per un osservatore posto alle medie latitudini dell'emisfero boreale. Il polo celeste elevato è quello Nord. Le costellazioni schematizzate sono l'Orsa Maggiore e Cassiopea. La stella Polare, nell'Orsa Minore, è al centro.

In astronomia si chiamano circumpolari gli astri e gli enti matematici compresi all'interno della calotta sferica di perpetua visibilità che ha per centro il polo celeste elevato e raggio pari all'altezza del polo sull'orizzonte. Nel moto diurno[3] non tramontano mai: sono visibili a qualsiasi ora del giorno e della notte, in ogni periodo dell'anno. Il cerchio che delimita questa calotta risulta tangente all'orizzonte nel punto cardinale omonimo al polo elevato e si chiama massimo degli apparenti.

Il Sole è un astro circumpolare a nord del circolo polare artico e a sud del circolo polare antartico per almeno un giorno all'anno.

Astri anticircumpolari

[modifica | modifica wikitesto]

Simmetricamente, quelli compresi in analoga calotta con centro nel polo celeste depresso sono anticircumpolari e non sorgono mai. Sono quindi sempre invisibili. Il cerchio che delimita la calotta di perpetua invisibilità risulta tangente all'orizzonte nel punto cardinale omonimo al polo depresso e si chiama massimo degli occulti.

Il Sole risulta essere un astro anticircumpolare almeno una volta all'anno a nord del circolo polare artico e a sud del circolo polare antartico.

Astri occidui

[modifica | modifica wikitesto]
Fotografia a lunga posa che evidenzia l'effetto del moto di rotazione siderale verso Nord. La Polare è al centro.

Gli astri che non sono né circumpolari né anticircumpolari sono detti occidui e risultano compresi nella fascia sferica di parziale visibilità delimitata dal massimo degli apparenti e dal massimo degli occulti. Sorgono e tramontano quotidianamente perciò risultano a volte visibili e a volte invisibili, a seconda dell'ora e della stagione.

Poiché l'altezza del polo sull'orizzonte è pari alla latitudine, gli astri circumpolari anticircumpolari e occidui dipendono dalla posizione dell'osservatore sulla superficie terrestre. All'equatore nessun astro è circumpolare o anticircumpolare, tutti sono occidui. Ai poli gli astri dell'emisfero celeste omonimo sono tutti circumpolari, quelli dell'emisfero opposto sono tutti anticircumpolari, nessuno è occiduo. Alle latitudini temperate boreali, come in Italia, si annoverano tra le costellazioni circumpolari più note l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, Cassiopea, Cefeo, il Dragone e altre; sono invece anticircumpolari la Croce del Sud, l'Ottante, il Dorado, il Camaleonte e altre. Viceversa accade alle latitudini temperate australi.

In prossimità dei poli celesti gli astri appaiono quasi immobili se osservati a occhio nudo, perciò attualmente la stella Polare[4] sembra il punto attorno al quale ruotano gli astri visti dall'emisfero boreale.

  1. ^ Giuliano Romano, Sfera celeste, in Introduzione all'astronomia, 3ª ed., Padova, Muzzio, 2006, p. 14, ISBN 88-7413-140-2.
  2. ^ Norton, A. P. Norton's 2000.0 Star Atlas and Reference Handbook, Longman Scientific and Technical, (1986) p.39-40
  3. ^ Diurnal Motion | COSMOS, su astronomy.swin.edu.au. URL consultato il 27 maggio 2021.
  4. ^ I.A. Usenko, V. G. Klochkova, Polaris B, an optical companion of the Polaris (α UMi) system: Atmospheric parameters, chemical composition, distance and mass, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, Letters 387, 2008, pp. L1.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Astronomia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronomia e astrofisica