Psallite! Musica e Liturgia
Psallite! Musica e Liturgia
Psallite! Musica e Liturgia
05 Dicembre 2024
NE
N EW
W
Pagine di riflessione e approfondimenti; sussidi musicali; informazioni utili; una guida per gli animatori musicali della liturgia.
dossier
Parlare di violoncello nell’attuale pratica liturgica è, indubbiamente, un lusso che ben pochi o quasi
nessuno si può permettere. Oggi quale ruolo avrebbe questo strumento a fianco di un coro liturgico quando
lo stesso è, magari, ben sostenuto dall’organo a canne?
Per rispondere, anche solo in parte, al quesito posto sopra occorre soffermarci innanzitutto sul ruolo che
ha avuto il violoncello nel Meridione Italiano nel corso dei secoli, un autentico protagonista a fianco delle
voci. Qualche cenno storico-analitico di come questo strumento abbia preso piede in modo così
considerevole ci aiuta ad analizzare la letteratura esistente.
Nella Napoli barocca la musica rivestiva un ruolo di prim’ordine, sia a livello culturale che sociale. Le
centinaia di chiese e confraternite che davano lavoro a musicisti, cantanti e costruttori di strumenti erano
in competizione fra loro al fine di potersi fregiare, almeno alcune volte all’anno, della presenza delle
eccellenze cittadine, sia come compositori che come interpreti. In questo frangente nascono delle vere e
proprie pietre miliari della storia della musica come, ad es., lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
www.psallite.net Pag. 1
Tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo le La pratica della diminuzione strumentale ebbe
principali Cappelle Musicali cittadine (Cappella breve durata; il Trattato didattico di Francesco
Reale e Tesoro di San Gennaro) dispongono una Supriani applica la diminuzione al violoncello che,
sorta di “modernizzazione” degli strumenti; nella insieme alle 11 diminuzioni su basso di Mottetto
Cappella del Tesoro di San Gennaro alcuni del Greco, rappresenta l’unica testimonianza per
strumenti in auge fino ad allora, arpa barocca, violoncello di questa antica pratica
cornetto e viola da gamba sono sostituiti da altri particolarmente cara alla viola da gamba.
più perfezionati; la viola da gamba, arrivata a
Napoli nel corso del XVI secolo per opera dello Di tutt’altro orientamento è il violinista Gaetano
spagnolo Diego Ortiz, sarà praticata fino al 1717 da Francone il quale dedica al violoncello Dieci brevi
Rocco Greco, ultimo violista delle due maggiori pezzi di carattere profano chiamati Passagagli
Cappelle Musicali citate sopra. Negli ultimi anni di ovvero dieci piccole passacaglie o ciaccone in stile
vita vide affiancarsi un violoncello in organico, vagamente iberico che offrono un virtuosismo
strumento che, potendo esprimersi in modo tecnico di vaga derivazione violinistica. Strutturati
diverso, prese il sopravvento tanto da decretare la armonicamente in modo uniforme, propongono
fine dell’antico strumento tastato. Parallelamente, uno stile accattivante e sempre diverso anche se
arrivando a Napoli il violinista romano Giovanni fondati tutti sul medesimo basso continuo in
Carlo Cailò (1659ca-1722), viene impiantata una diverse tonalità.
moderna scuola di violoncello che, in breve, darà
eccellenti risultati riscontrabili in Francesco Paolo La maggior parte dei brani di Greco e Francone
Supriani (1678-1753) e Francesco Alborea sono eseguibili con un violoncello a 4 corde ma tre
chiamato Francischiello (1691-1739). diminuzioni ed un Passagaglio necessitano di una
quinta corda grave, dimostrazione del difficile
Musicisti della Cappella del Tesoro di San Gennaro passaggio dalla viola da gamba al violoncello che
come Rocco Greco (1650ca-1717) ed il violinista stava avvenendo a Napoli in quegli anni.
Gaetano Francone (1650ca-1717) sono chiamati a
scrivere pagine per il nuovo strumento; nasce così Violoncello e viola da gamba compaiono ancora
una prima letteratura unica nel suo genere ma insieme in alcune composizioni liturgiche di
esemplificativa dell’interesse che il violoncello Gaetano Veneziano (1656-1716), il Salmo 110
aveva suscitato. Confitebor tibi Domine e alcune Lezioni per la
Settimana Santa dove la viola da gamba è
Rocco Greco si cimenta in una raccolta oltremodo “relegata” al basso continuo mentre il violoncello
unica nella storia della musica: redige ben undici (due, nel Salmo) è uno strumento concertante.
virtuosistiche diminuzioni sul basso continuo di Uno dei compositori che ha dato maggior spazio al
Mottetti vocali su testo di Antifone dei II Vespri. violoncello è stato indubbiamente Nicola Antonio
L’autore dei Mottetti, precedenti al lavoro del Zingarelli (1752-1837) il quale ha favorito in modo
Greco, è identificabile in Erasmo Di Bartolo, protagonistico lo strumento in oltre dieci
illustre musicista napoletano dell’ordine dei composizioni.
Filippini chiamato “Padre Raimo” (1606-1656)
attivo nell’Istituto dei “Girolamini”, ubicato tra la Anche se positivamente affascinante, citare ogni
Cattedrale ed il Conservatorio dei Poveri di Gesù autore e le sue opere diventerebbe pedissequo per
Cristo su via dei Tribunali (di fronte alla facciata l’elevato numero. Possiamo solo riassumere che
della chiesa dei Filippini) dove il Greco insegnava e da qui in poi il violoncello diventa un autentico
gli allievi prestavano servizio presso l’istituto protagonista della liturgia partenopea avendo
stesso. ricevuto il favore da innumerevoli compositori,
per lo più dimenticati, i quali fino a tutto il XIX
A noi è pervenuta solo una copia della parte di secolo hanno incrementato la letteratura sacra di
violoncello e basso continuo datata 1699 ed questo strumento con pagine di ragguardevole
inserita in un elegante volume contenente la importanza, sia a livello estetico che tecnico.
prima letteratura per violoncello a Napoli
depositato nell’Archivio dell’Abbazia di
Montecassino.
www.psallite.net Pag. 2
www.psallite.net Pag. 3