240507.1 Lezione1.1

CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI
Legislazione in materia di
prevenzione incendi
IL CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

1.1OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

• AGENDA
 Organizzazione del CNVVF e
competenze in materia di
prevenzione incendi
 Obiettivi della prevenzione
incendi
 Valutazione del rischio
incendio
 Mitigazione del rischio
ORGANIZZAZIONE
DEL CORPO
NAZIONALE DEI
VIGILI DEL FUOCO
1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

ORGANIZZAZIONE DEL CNVVF
Il CNVVF è inserito nell’organizzazione del
Strutture Centrali Ministero dell’interno

Il DIPARTIMENTO
Strutture Centrali ASSICURA…il servizio di
soccorso pubblico e di
prevenzione ed estinzione
degli incendi su tutto il
territorio nazionale…
Direzioni dedicate ai
compiti istituzionali
Direzioni dedicate al
funzionamento
dell’organizzazione

Strutture periferiche
DIREZIONI REGIONALI COMANDI PROVINCIALI
Sono presenti nei capoluoghi di Effettuano a livello territoriale sub-
regione e sono deputate alla regionale le attività istituzionali:
pianificazione e a) servizi di soccorso pubblico;
coordinamento, a livello
regionale, del soccorso b) servizi tecnici ed operativi in
pubblico, della prevenzione genere;
incendi, della protezione civile c) servizi di prevenzione incendi;
e della difesa civile. d) attività di formazione interna;

COMPETENZE DEL CNVVF IN MATERIA DI
PREVENZIONE INCENDI
Le principali competenze sono attribuite e
descritte nel D.Lgs. 139 del 2006:
• Elaborazione di norme di prevenzione
incendi
• Rilascio di atti di autorizzazione, di
benestare tecnico, di collaudo e di
certificazione, attestanti la conformità
alla normativa di prevenzione incendi

PREVENZIONE INCENDI
Rilascio a professionisti, enti,
laboratori e organismi di atti di
abilitazione, iscrizione ed
autorizzazione a svolgere attività
di certificazione, ispezione nella
prevenzione incendi;

PREVENZIONE INCENDI
Studio, la ricerca, la sperimentazione e
le prove su materiali, strutture,
impianti ed apparecchiature.

PREVENZIONE INCENDI
Partecipazione all'attività di produzione
normativa nell'ambito dell'Unione
europea e delle organizzazioni
internazionali e alla relativa attività di
recepimento in ambito nazionale.
Partecipazione alle attività di

organismi collegiali, istituiti presso le
pubbliche amministrazioni, l'Unione
europea o le organizzazioni
internazionali,

PREVENZIONE INCENDI
• Lavoratori incaricati dell’attuazione delle
misure di prevenzione incendi e lotta
antincendio, di evacuazione dei lavoratori
Attività di (addetti antincendio);
formazione, di • Componenti di squadre di vigili del fuoco
aziendali in stabilimenti industriali;
addestramento • Responsabili del servizio di prevenzione e
e le relative protezione;
• Addetti al servizio di prevenzione e
attestazioni di protezione;
idoneità. • Datori di lavoro;
• Rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza;
• Addetti alla sicurezza in impianti sportivi.

PREVENZIONE INCENDI
• Informazione, la
consulenza e l'assistenza;
• Servizi di vigilanza
antincendio nei locali di
pubblico spettacolo ed
intrattenimento e nelle
strutture caratterizza da
notevole presenza di
pubblico;
• Vigilanza sull'applicazione
delle norme di
prevenzione incendi
PREVENZIONE
INCENDI
1.1. OBIETTIVI DELLA PREVENZIONE INCENDI
PREVENZIONE INCENDI
Definizione intuitiva:
Prendere tutte le precauzioni
necessarie perché l’evento negativo
e dannoso, quale è l’incendio, non si
verifichi ..
Per esempio con una

buona cartellonistica …
1.1. OBIETTIVI DELLA PREVENZIONE INCENDI

Art. 13 D.Lgs 139/2006
PREVENZIONE INCENDI
La definizione della
Definizione normativa norma fornisce molte
“1. La prevenzione incendi è la funzione di parole chiave:
preminente interesse pubblico diretta a conseguire,
secondo criteri applicativi uniformi sul territorio
nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana,
di incolumità delle persone e di tutela dei beni e
dell'ambiente attraverso la promozione, lo studio, la
predisposizione e la sperimentazione di norme,
misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di
azione intesi ad evitare l'insorgenza di un incendio e
degli eventi ad esso comunque connessi o a
limitarne le conseguenze”
CORSO
O BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI
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1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI
Art. 32. LaDI PREVENZIONE
Repubblica tutela la saluteINCENDI
come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della
PREVENZIONE INCENDI collettività, e garantisce cure gratuite
agli indigenti. […]
“funzione di preminente interesse Art. 35. La Repubblica
pubblico” tutela il lavoro in tutte le
sue forme ed applicazioni.
L’interesse pubblico trova il suo fondamentoCura la formazione e
negli artt. 32, 35 e 41 della Costituzione l'elevazione professionale
dei lavoratori.
(tutela della salute come diritto del cittadino,[…]
tutela del lavoro..) e pertanto lo Stato ha
scelto di fare proprie le attività legate alla
prevenzione incendi. Art. 41. L'iniziativa economica privata è
libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità
sociale o in modo da recare danno alla
salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla
libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli
PREVENZIONE INCENDI
“obiettivi”
1. Sicurezza della vita
umana
2. Incolumità delle
persone
3. Tutela dei beni e
dell’ambiente

Occorre distinguere tra pericolo, rischio e
PREVENZIONE INCENDI danno!
“evitare l’insorgenza…limitarne le
conseguenze…”
Il raggiungimento degli obiettivi
precedenti si raggiunge cercando di
prevenire l’inizio di un incendio e di
limitare i danni che esso può
produrre.
ovvero cercando di diminuire
il RISCHIO DI INCENDIO…
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO
PERICOLO (art. 2, lettera r, D.Lgs.

81/08 )
Proprietà o qualità intrinseca di un
determinato fattore avente il
potenziale di causare danni.
Il pericolo è una proprietà intrinseca (della
situazione, oggetto, sostanza, ecc.) non
legata a fattori esterni; è una situazione,
oggetto, sostanza, etc. che per le sue
proprietà o caratteristiche ha la capacità di
causare un danno alle persone.
Il rischio è un concetto probabilistico, è la

probabilità che accada un certo evento
capace di
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO causare un danno alle persone.
La nozione di rischio implica l’esistenza di
una sorgente di pericolo e delle possibilità
RISCHIO (art. 2, lettera r, D.Lgs.
che essa si trasformi in un danno.
81/08 )
Probabilità di raggiungimento del
livello potenziale di danno nelle
condizioni di impiego o di
esposizione ad un determinato
fattore o agente oppure alla loro
combinazione.
Il danno è la conseguenza di un'azione o
di un evento che causa la riduzione
quantitativa o funzionale di un bene, un
VALUTAZIONE DEL RISCHIO valore, un
DI attrezzo,
INCENDIO una macchina, un
immobile o qualsiasi altra cosa abbia un
Il danno rappresenta valore economico, affettivo, morale
una perdita o una lesione fisica o
danno alla salute
(norma UNI- EN -ISO 12100-1)
Il danno è qualunque
conseguenza negativa derivante
dal verificarsi dell’evento
(norma UNI 11230)

PERICOLO RISCHIO DANNO
Cavo libero sul Inciampare Slogatura del

pavimento polso…
Carico sospeso Caduta del carico Schiacciamento

sopra le persone
Morte
Cavo elettrico non Elettrocuzione Ustioni

isolato
Morte

VALUTAZIONE DEI RISCHI
(art. 2, lettera q, D.Lgs. 81/08 )
Valutazione globale e documentata di tutti i
rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori
presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui
essi prestano la propria attività, finalizzata ad
individuare le adeguate misure di
prevenzione e di protezione e ad elaborare il
programma delle misure atte a garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di salute e
sicurezza.

• Nell’ambito della VALUTAZIONE DEI
RISCHI prevista dal D.Lgs. 81/08, il
datore di lavoro dovrà prendere in
considerazione anche il rischio di
incendio ed adottare tutte le misure
utili alla sua riduzione.
La valutazione dei rischi di incendio e la
conseguente definizione delle misure di
prevenzione, di protezione e gestionali per
la riduzione del rischio di incendio
costituiscono parte specifica del
documento di cui all'art. 17, comma 1,
lettera a), del decreto legislativo 9 aprile
2008, n. 81. (art. 2 c. 1 DM 3 settembre

La valutazione del rischio di incendio rappresenta un’analisi
della specifica attività, finalizzata ad individuare le più
severe, ma credibili ipotesi di incendio e le relative
conseguenze per gli occupanti, i beni e l’ambiente. (DM 3
agosto 2015)
I criteri generali per identificare, misurare e ponderare il
rischio incendio sono specificati nelle seguenti norme:
• DM 3 agosto 2015 per i luoghi di lavoro in generale
• DM 3 settembre 2021 per i luoghi di lavoro a basso rischio
di incendio

Criteri generali per la valutazione
del rischio:
• Individuare i pericoli di incendio (es.
sorgenti di innesco, materiali
combustibili o infiammabili, possibili
atmosfere esplosive…)
• Descrivere il contesto e l’ambiente
nel quale i pericoli sono inseriti (es.
layout aziendale, superfici, aerazioni,
complessità geometrica dell’edificio,
lavorazioni..)

del rischio:
• Determinare quantità e tipologia di
occupanti esposti al rischio di incendio;
• Individuare i beni esposti al rischio di
incendio

del rischio:
• Valutare qualitativamente o
quantitativamente delle conseguenze
dell’incendio su occupanti, beni e
ambiente
• Individuare le misure preventive che
possano rimuovere o ridurre i pericoli
che determinano rischi significativi

Possibili metodi per condurre una
valutazione del rischio incendio:
• Analisi storica: consiste nell’analisi di
incidenti già avvenuti in ambiti di
attività simili, dei quali si conoscono
cause, conseguenze e modifiche
organizzative/procedurali/
strutturali/impiantistiche;

• Check-List: liste di argomenti, spesso
sotto forma di questionari da
esaminare per eseguire una rapida
verifica della rispondenza alla
progettazione, ad adempimenti o
norme specifiche;

Un'analisi What-If per la valutazione del rischio di
sicurezza è una tecnica strutturata di brainstorming
utilizzata per effettuare l'analisi dei pericoli e la
valutazione del rischio nelle industrie di processo
Possibili metodi per condurre come petrolio e gas, prodotti chimici, produzione di
energia e strutture simili.
una valutazione del rischio
incendio:
• What-If : analisi di tipo
qualitativo, operata anche
in gruppo, consistente
nell’analisi delle risposte
alla domanda “Che cosa
accade se…..’”
1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DILa FMEA

PREVENZIONE INCENDI
(o Analisi dei modi e degli effetti dei
guasti, dall'inglese Failure Mode and Effect Analysis)
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO è una metodologia utilizzata per analizzare
le modalità di guasto o di difetto di un
processo, prodotto o sistema, analizzarne le cause e
Possibili metodi per condurre una valutare quali sono gli effetti sull'intero
valutazione del rischio incendio: sistema/impianto.
• FMEA (Failure Modes and Effects

Analysis): tecnica strutturata,
consistente nell’identificazione ed
analisi delle modalità di
guasto/anomalia di un sistema, delle
cause che la generano, degli effetti e
dell’individuazione dei
modi/strumenti con i quali
identificare guasti/anomalia e
mitigarne/correggerne gli effetti.

Gli audit consentono di verificare costantemente l’applicazione
delle misure di prevenzione adottate e la loro adeguatezza
rispetto ai rischi presenti. Intercettare tempestivamente criticità
generate dalla violazione delle norme in materia di salute e
sicurezza dei lavoratori è fondamentale, perchè potrebbero
essere fonte di responsabilità delle organizzazioni

• Audit di sicurezza: ispezione basata
su interviste, questionari e verifiche
con l’obiettivo di evidenziare le
carenze di una organizzazione
1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI L'analisi

DI PREVENZIONE
della sicurezza sul INCENDI
lavoro (JSA) è una
procedura sistematica che suddivide ciascun
lavoro/attività in sequenze di formazione chiave,
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO identifica gli elementi di sicurezza di ciascuna fase di
lavoro/attività e istruisce il dipendente su come
evitare potenziali rischi per la sicurezza.
• Job Safety Analysis: sintesi di più
metodologie con il coinvolgimento
diretto degli addetti ad ogni in modo
che essi stessi compiano la
valutazione del rischio della propria
mansione/attività

Il Sistema Gestione Sicurezza è uno strumento
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO gestionale che le aziende a rischio incendio sono
tenute a predisporre per assicurare un elevato
Possibili metodi per condurre una livello di sicurezza dei propri impianti, e quindi ai
valutazione del rischio incendio: propri dipendenti ed alla popolazione limitrofa.
• Valutazione del SGS: ovvero del

sistema di gestione della sicurezza, è
basata su interviste, questionari e
verifiche per evidenziare carenze,
difetti di una sistema organizzativo,
che potrebbero evolvere in un
potenziale pericolo

Rischio residuo: Rischio rimanente a
MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO seguito del trattamento del rischio. Il
rischio residuo comprende anche i rischi
non identificabili.
IL RISCHIO NON PUO’ ESSERE ELIMINATO

L’OBIETTIVO E’ PORTARLO A LIVELLI MINIMI
Rischio tollerabile: rischio accettato in seguito alla
ponderazione del rischio. Il rischio tollerabile è
anche detto “rischio non significativo” o “rischio
accettabile”.
Il rischio tollerabile non dovrebbe richiedere
ulteriore trattamento
MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

IL RISCHIO E’ MITIGATO SE SONO STATI RAGGIUNTI I SEGUENTI
OBIETTIVI PRIMARI
⓵
La riduzione al
minimo delle
occasioni di
incendio.

OBIETTIVI PRIMARI
⓶
La stabilità delle
strutture portanti
per un tempo utile
ad assicurare il
soccorso agli
occupanti.

OBIETTIVI PRIMARI
⓷
La limitata
produzione di fuoco
e fumi all'interno
delle opere e la
limitata
propagazione del
fuoco alle opere
vicine.

OBIETTIVI PRIMARI
⓸
La possibilità che
gli occupanti
lascino l'opera
indenni o che gli
stessi siano
soccorsi in altro
modo.

OBIETTIVI PRIMARI
⓹
La possibilità per le
squadre di
soccorso di
operare in
condizioni di
sicurezza.
Ri = P × M
Il Rischio Incendio (R i ) è dato dalla
Probabilità per la Magnitudo
Ri = P × M
P = probabilità che si verifichi l’evento
dannoso
M = magnitudo dell’evento dannoso

MITIGARE IL RISCHIO SIGNIFICA DIMINUIRE R OVVERO
PORTARE IL RISCHIO AD UN LIVELLO RESIDUALE
RAGGIUNGENDO COSI’ GLI OBIETTIVI PRIMARI
PREVENZIONE
AGISCE RIDUCENDO LA PROBABILITA’
DI ACCADIMENTO CIOE’ P
Ri = P × M
PROTEZIONE
DIMINUENDO LA
MAGNITUDO DELLE
CONSEGUENZE CIOE’ M

L'attuazione di tutte le
misure per ridurre il rischio
mediante la riduzione della
sola frequenza viene
comunemente chiamata
"prevenzione"
• IMPIANTI (ELETTRICI, DI PROCESSO..)

ESEGUITI SECONDO REGOLA
PREVENZIONE DELL’ARTE
• CORRETTA PROGETTAZIONE E
AGISCE RIDUCENDO LA PROBABILITA’ REALIZZAZIONE DELLE AREE A
DI ACCADIMENTO
RISCHIO SPECIFICO (ES. CENTRALI
TERMICHE, PUNTI DI RICARICA DEI
L’EVENTO INCENDIO NON E’ ANCORA CARRELLI ELEVATORI..)
AVVENUTO, L’OBIETTIVO DELLA
• CORRETTA PROGETTAZIONE
PREVENZIONE E’ EVITARE CHE
ACCADA ANTINCENDIO DELL’INTERA ATTIVITA’
• ….


Mentre l'attuazione di tutte
le misure tese alla riduzione
della sola magnitudo viene,
invece, chiamata
"protezione"
PROTEZIONE MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA

IMPLICANO L’INTERVENTO (AZIONE) UMANO
AGISCE DIMINUENDO LA O DI UN IMPIANTO (L’AZIONE E’ COMPIUTA
MAGNITUDO DELLE DA UN SENSORE, RIVELATORE ETC)
CONSEGUENZE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA

L’EVENTO INCENDIO SI E’ NON IMPLICANO UNA AZIONE, SONO
VERIFICATO STRETTAMENTE CORRELATE CON LA
PROGETTAZIONE (ES. DISTANZE DI SICUREZZA,
L’OBIETTIVO E’ LIMITARE I
COMPARTIMENTAZIONE..)
DANNI

LE MISURE DI PREVENZIONE E LE MISURE DI PROTEZIONE

FUNZIONANO SOLO SE SONO CORRETTAMENTE “APPLICATE”
PER MITIGARE IL RISCHIO SONO NECESSARIE ANCHE:
FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEI

MISURE DIPENDENTI E DEGLI OCCUPANTI
CONTROLLO E MANUTENZIONE DI SISTEMI,
PRECAUZIONALI IMPIANTI, ATTREZZATURE RILEVANTI AI FINI
DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO
DI ESERCIZIO CONTROLLO E GESTIONE DEGLI ACCESSI
ALL’ATTIVITA’
…….….
Bibliografia e sitografia
Decreti:
• Decreto 3 agosto 2015
• Decreto 3 settembre 2021
• Decreto Legislativo 81/2008
Sitografia
• https://www.vigilfuoco.it/aspx/home.aspx
• https://www.inail.it/cs/internet/attivita/ricerca-e-tecnologia/area-sicurezza-sul-lavoro/valutazione-e-gestion
e-del-rischio-sicurezza/valutazione-e-gestione-del-rischio-incendio.html
Immagini
• Immagini varie prelevate dalla rete

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CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI

IL CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

1.1OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

Partecipazione alle attività di

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI DELLA PREVENZIONE INCENDI

Per esempio con una

1.1. OBIETTIVI DELLA PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

PERICOLO (art. 2, lettera r, D.Lgs.

Il rischio è un concetto probabilistico, è la

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

Cavo libero sul Inciampare Slogatura del

Carico sospeso Caduta del carico Schiacciamento

Cavo elettrico non Elettrocuzione Ustioni

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DILa FMEA

• FMEA (Failure Modes and Effects

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

Possibili metodi per condurre una

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI L'analisi

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

• Valutazione del SGS: ovvero del

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

IL RISCHIO NON PUO’ ESSERE ELIMINATO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO

1.1. OBIETTIVI E FONDAMENTI DI PREVENZIONE INCENDI

MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO