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Il Gotico

Il Gotico è uno stile artistico e architettonico nato nel XII secolo nella regione
Ile de France in Francia, per poi diffondersi in altri paesi europei (es.
Inghilterra, Germania, Scandinavia, Spagna) arrivando anche in Italia in forma
lieve (Gotico temperato).
Il Gotico presenta quattro fasi: Primo Gotico, quello primordiale diffusosi
nell’Ile de France; il Gotico classico che si conclude nel XII secolo (Cattedrale
di Chartres); il Gotico rayonnant, contraddistinto dalla presenza dominante
della luce (Sainte Chapelle); il Gotico flamboyant, caratterizzato dall’
esuberanza degli elementi decorativi, è lo stile che più si diffonde
geograficamente.

Struttura della Cattedrale


La chiesa raggiunge dimensioni molto grandi (150 metri di lunghezza) e appare
leggera e verticale, a differenza del Romanico.
La maggiore differenza con il Romanico è l’utilizzo degli archi a sesto acuto al
posto degli archi a tutto sesto. Questi sono formati da due mezzi archi che si
intersecano tra loro formando una punta. Dall’intersezione di due archi si
origina una volta a crociera archiacuta, detta ogivale.
Il peso della struttura non ricade sulle mura, bensì su uno scheletro costituito da
volte a crociera ogivali, pilastri, archi rampanti, contrafforti coronati dai
pinnacoli con sopra le guglie. Le mura sono leggere e su di esse c’erano vetrate
per conferire luminosità all’ambiente, oppure erano decorate con mosaici che
narravano storie dell’antico e nuovo Testamento per narrare gli insegnamenti
sacri a chi non sapeva leggere o scrivere.
In facciata il portale è strombato e sopra di esso c’è una lunetta e un rosone.
All’interno la pianta è a croce latina, il transetto divide l’ambiente in due parti:
il piedicroce e il capocroce. Il piedicroce è la zona antistante il transetto e
comprende anche il portico, è generalmente suddiviso in tre navate. Nel
capocroce c’è il coro, un prolungamento della navata, con l’abside traforata
intorno alla quale ci sono deambulatori che si aprono in una cappella.

Chiesa Sainte Chapelle


Piccola cappella mononave caratterizzata da numerose vetrate sulle mura.
Presenta un reticolo di pilastri polistili per aprire le finestre dei muri. Sono
conservate numerose reliquie, come se fosse uno scrigno di oggetti preziosi.
Chiesa Notre-dame de Chartres
Il pavimento è realizzato a mo’ di labirinto con mosaici, i quali simboleggiano il
percorso tortuoso dei fedeli per raggiungere la salvezza.
Chiesa Saint-Denis
Primo esempio di Gotico puro, è un martyrium.

Cimabue
È di origine fiorentina ed è stato il maestro di Giotto.

Christus triumphans VS Christus Patiens


Il tema del crocifisso si colloca fra Romanico e Gotico. Inizialmente non si
voleva “azzardare” nel rappresentare Cristo morto, per cui viene rappresentato
in fin di vita per simboleggiare il suo trionfo sulla natura umana. A partire da
Cimabue, Cristo è morto inchiodato alla croce.
Basilica di Assisi
Basilica ad Assisi costruita a partire dal 1228 dedicata a san Francesco,
canonizzato a soli due anni dalla sua morte. Si tratta di un progetto politico
perché lo scopo della Chiesa è affermare il suo potere sull'ordine francescano.
È costituita da due chiese mononave di uguali dimensioni sovrapposte una sopra
l’altra. Quella inferiore è tendente al romanico e massiccia, questo per
sorreggere il peso di quella superiore. Presenta archi a tutto sesto e sotto l’altare
è deposta la tomba di San Francesco.
La chiesa superiore, invece, è gotica: è luminosa, leggera e caratterizzata da
ampie finestre bifore con vetrate. L’abside è poligonale.
La facciata è a capanna, nel portale c’è il rosone e il timpano.

L’apparato decorativo della basilica


Nel transetto sinistro c’è la Crocifissione di Cimabue.
Le tre campate all’altezza del presbiterio sono realizzate da vari pittori romani.
Nelle pareti della navata ci sono tre registri di affresco e lo zoccolo alla base. I
primi due registri sono stati dipinti da diversi pittori, Giotto si è occupato
soltanto del terzo. Giotto ha dipinto 28 affreschi che costituiscono un ciclo
dedicato alla vita di San Francesco. Ogni campata presenta 3 scene in facciata
separate da colonne tortili dipinte, però le campate vicino al transetto ne hanno
4. Gli episodi vanno letti dalla prima campata destra vicino al transetto, fino alla
controfacciata, per poi procedere lungo la parete sinistra fino al transetto. A
sinistra sono narrate scene del nuovo Testamento, a destra del nuovo. Ogni
affresco è delimitato da una cornice. Tramite l’orientamento dei modiglioni,
Giotto conferisce una prospettiva empirica alla scena.
Nello zoccolo c’è un decoro aniconico, di incastrazioni di finto marmo con
motivi geometrici.
Affresco Presepe di Greccio, Giotto
La scena è ambientata a Greccio, vicino Rieti. Un cavaliere riconosce in
Francesco il vero Gesù.
La scena ha luogo nel presbiterio di una chiesa. È presente un ciborio (una sorta
di baldacchino in evidenza sull’altare) ispirato interamente dal ciborio di
Arnolfo di Cambio. L’abside è alle spalle ed è appesa una croce lignea di retro
che pende da una navata. Il presbiterio è anche arricchito con arredi liturgici.
Tra la navata e l’abside c’è il jubé, una “staccionata” bianca che separa le due
aree.

Affresco Rinuncia agli averi, Giotto


La scena ha luogo in un ambiente cittadino, si deduce dallo sfondo
caratterizzato da edifici urbanistici fantasiosi seguendo sempre il gusto
medievale. Per realizzarlo non sono stati effettuati studi prospettici. Sulla destra
è rappresentato Francesco senza vestiti, coperto soltanto con un drappo da un
vescovo, si rivolge verso l’alto per comunicare col suo nuovo padre: Dio. Sulla
sinistra c’è il padre che osserva il figlio con uno sguardo arrabbiato.

Affresco Crocifissione, Cimabue


Realizzata da Cimabue con la sua bottega di artisti, situata nel transetto della
basilica superiore di Assisi.
Al centro c’è il Cristo morto crocifisso, circondato da angeli che lo soccorrono
intorno a lui. In basso a sinistra ci sono le pie donne, Giovanni e Maria. Fra loro
spicca Maddalena, la quale tende disperatamente le braccia verso l’alto. I tre
personaggi sono sempre presenti nelle scene più strazianti della vita di Cristo.
La tecnica dell’affresco si basava sull’utilizzo della biacca, un colore bianco a
base di piombo ed era vicina a quella bizantina. A causa di un processo di
ossidazione, ad oggi i colori dell’opera si sono invertiti: ciò che era scuro adesso
è bianco e viceversa.

Cappella degli Scrovegni


Si tratta di una Cappella privata addossata al palazzo signorile degli Scrovegni
(che non c’è più), a Padova. Gli affreschi di essa sono stati commissionati a
Giotto dal banchiere Enrico Scrovegni, il cui padre era usuraio. Decide di farsi
costruire questa Chiesa per espiare i peccati di famiglia.
In relazione alla struttura interna, essa è costituita da un’unica navata con
un'abside poligonale e coperta da una volta a botte.
Sulla controfacciata è rappresentato il Giudizio Universale e sulle pareti della
navata incontriamo tre registri sovrapposti di affreschi con lo zoccolo.
Gli affreschi della parete sinistra riguardano le Storie di Gioacchino e Anna, i
genitori di Maria. I due non riescono ad avere figli, Gioacchino veniva
disprezzato al punto da venire cacciato dal tempio. Miracolosamente Anna
riesce a dare alla luce Maria, di cui viene narrata la sua storia, come la scena di
lei che incontra per la prima volta Giuseppe. Sono vicende contenute in Vangeli
Apocrifi, storie non ufficiali scritte dagli apostoli degli apostoli.
Invece, quelli a destra, trattano delle Storie di Cristo: infanzia (es. battesimo),
vita pubblica (es. nozze di Cana) e passione.
Lo zoccolo è costituito da decorazioni a finto marmo sui toni del blu. In esso
sono rappresentate le personificazioni dei Vizi e delle Virtù, contrapposti fra
loro. Un esempio di vizio è l’Invidia: una donna da cui sbuca un serpente dalla
nuca che entra negli occhi, bocca e orecchie, ha le orecchie grandi e arde nel
fuoco. Un esempio di virtù è la Carità: una donna dall’aspetto benevolo che con
una mano regge un cestello di cibo, con l’altra ne porge un po’ a un angelo
collocato in alto a destra e ai suoi piedi ci sono delle pagnotte. È interessante
notare come tra i vizi non ci sia l’avidità, che guarda caso è il peccato
commesso dal padre di Enrico Scrovegni.
La volta a botte è derivata dall’intersezione di due archi a tutto sesto ed è dipinta
di blu e decorata con delle stelline, come un cielo stellato. Era usuale adornare
la botte così, infatti era l’affresco che copriva la volta della Cappella Sistina
prima che la dipingesse Michelangelo.

Affresco Il compianto su Cristo morto


La scena si svolge all’aperto in un ambiente naturale. Lo sfondo è caratterizzato
da un cielo blu dove c’è un gruppo di angeli disperati, e da un costone di roccia
sulla destra. Sopra di esso vi è un albero spoglio e rinsecchito.
Cristo è morto e giace disteso a terra in basso a sinistra, circondato dai suoi cari.
Maria lo sostiene abbracciandolo; Giovanni si piega in avanti spalancando le
braccia; la Maddalena inginocchiata accarezza i suoi piedi. Sulla destra ci sono
in piedi Pietro e Paolo, il primo più sofferente e il secondo più rassegnato.
Giotto cerca di attirare l’attenzione dello spettatore su Cristo. Lo fa collocando
un costone di roccia a destra e due figure di spalle in basso a sinistra. Nel
complesso è un’opera fortemente drammatica ed espressiva.

Affresco Il giudizio universale


Al centro in alto è collocato Cristo che siede entro una mandorla dipinta coi
colori dell’arcobaleno. Sotto di lui c’è una croce lignea che divide i beati, alla
destra di Cristo, e i dannati, alla sua sinistra. Ai piedi della croce nella schiera
dei salvati, giace Enrico Scrovegni che dona il modellino della cappella alla
Vergine. Sempre fra i beati è rappresentato Dante, che dedicò a Giotto dei
famosi versi del Purgatorio in cui ne riconosceva la fama.
Il tema del giudizio universale era molto frequente nelle lunette delle chiese
gotiche.

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