Redazionale Uni en 12464

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LA NORMATIVA UNI EN 12464-1:2021 E LE CERTIFICAZIONI

LEED E WELL

L’evento dà diritto all’attribuzione di 6 CFP. Per iscriversi e per ulteriori informazioni


cliccare qui. Di seguito una panoramica su quanto prevedono la normativa UNI EN
12464-1:2021 e le certificazioni LEED e WELL.

LA NUOVA NORMATIVA UNI EN 12464-1:2021


Nel giugno 2011 il Consiglio europeo ha emanato l’ultimo aggiornamento alla
norma del 2008 “Light and Lighting – Lighting of work places – Part 1: Indoor work
places” come riferimento normativo per tutti i paesi Ue in merito all’illuminazione
negli ambienti di lavoro. La norma è stata recepita dall’Italia nel luglio 2011.
La UNI EN 12464-1:2021 sostituisce dunque la precedente 10.380. Nella norma
vengono indicati i requisiti illuminotecnici degli ambienti di lavoro, con
l’obiettivo di garantire il comfort e le prestazioni visive. La norma non prescrive
invece i parametri illuminotecnici relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro, per i
quali si rinvia alla legge 696/94.

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IL COMFORT VISIVO
Un lavoratore può non essere in grado di svolgere adeguatamente la sua mansione
se in ufficio c’è un’illuminazione che produce abbagliamento. Al contrario,
un’illuminazione di qualità garantisce una sensazione di benessere sul luogo di
lavoro.

LA PRESTAZIONE VISIVA
Allo stesso modo, con un’illuminazione non adeguata, possono venire meno
efficienza, accuratezza e velocità di scrittura e lettura, anche con videoterminale, il
che ha un impatto negativo sulla produttività lavorativa.

La normativa UNI EN 12464-1:2021 indica i parametri fondamentali da rispettare


per raggiungere un’illuminazione ottimale all’interno dell’ambiente di lavoro. Ecco
i principali indicatori.
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1. DISTRIBUZIONE DELLE LUMINANZE

La luminanza è il rapporto tra flusso luminoso emesso, o riflesso, da una superficie


per unità di angolo solido in una determinata direzione e la superficie emittente
proiettata su un piano perpendicolare alla direzione stessa. E’ necessario evitare
contrasti di luminanze troppo elevati, che potrebbero aumentare l’abbagliamento,
o troppo bassi, che potrebbero invece creare un ambiente di lavoro poco stimolante.

Fattori di riflessione consigliati per il calcolo delle luminanze:


• soffitto: da 0.6 a 0.9
• pareti: da 0.3 a 0.8
• piani di lavoro: da 0.2 a 0.6
• pavimento: da 0.1 a 0.5.

2. ILLUMINAMENTO

L’illuminamento è il rapporto tra flusso luminoso incidente su una superficie e la


superficie stessa (lx). La norma UNI EN 12464-1:2021 fornisce i parametri per la
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definizione dell’illuminamento medio (E m), per garantire confort e prestazioni visive


in ufficio. Per zone occupate in modo continuativo, l’illuminamento mantenuto non
deve essere minore di 200 lx.

Il compito visivo è l’insieme degli elementi visivi (dimensioni della struttura,


contrasto e durata) che riguardano il lavoro effettuato.

La zona del compito è la parte del posto di lavoro nella quale viene svolto il compito
visivo.

La zona immediatamente circostante è una fascia di 0,5 metri intorno alla zona del
compito.

L’illuminamento delle zone circostanti al compito può essere più basso di quello del
compito, ma non minore dei seguenti valori:

Compito (lx) Zone circostanti (lx)


≥ 750 500
500 300
300 200
≤ 200 E compito
Uniformità ≥ 0.7 Uniformità ≥ 0.5
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3. ABBAGLIAMENTO MOLESTO

L’abbagliamento molesto o diretto è provocato direttamente dagli apparecchi


di illuminazione o dalle finestre. Esso impedisce una visione corretta del compito
visivo e deve essere valutato utilizzando il metodo CIE dell’indice unificato di
abbagliamento UGR - Unified Glare Rating.

4. ASPETTI DEL COLORE

I fattori per descrivere le proprietà cromatiche della sorgente luminosa sono due:
- la temperatura di colore, che indica l’apparenza;
- l’indice di resa del colore, che misura il colore di un oggetto illuminato artificialmente;

L’apparenza del colore: è definita dalla temperatura di colore correlata:

• W (warm) luce bianco calda, minore di 3000 K;


• N (intermediate) luce bianco neutra, da 3300 a 5300 K;
• D (daylight) luce bianchissima maggiore di 5300 K;

Quando si parla di resa del colore (Ra) bisogna tener presente che il valore massimo
è 100 e si abbassa al diminuire della qualità della resa del colore.
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5. SFARFALLAMENTO ED EFFETTI STROBOSCOPICI

La norma raccomanda di progettare impianti d’illuminazione che limitino lo


sfarfallamento e gli effetti stroboscopici. Gli sfarfallamenti che superano i 70Hz
possono provocare distrazioni, emicranie, malesseri. L’effetto stroboscopico si
percepisce sopra i 100Hz e modifica la percezione del movimento.

6. FATTORE DI MANUTENZIONE

Il progettista lo stabilisce sulla base delle caratteristiche dell’impianto.


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LE CERTIFICAZIONI LEED E WELL

I protocolli LEED e WELL sono certificazioni ambientali. La prima focalizzata


su ambiente ed energia, la seconda sul benessere di chi occupa gli edifici.
Sono perciò due certificazioni complementari, che consentono di progettare
e costruire un edificio altamente performante sotto i punti di vista energetico e
ambientale, garantendo il benessere delle persone che usufruiranno degli spazi. Le
certificazioni possono essere applicate a qualsiasi tipo di edificio, sia commerciale
che residenziale, o anche pubblico, come ospedali e scuole.

LA CERTIFICAZIONE LEED
La certificazione LEED, acronimo di Leadership in Energy and Environmental
Design, è stata introdotta in Italia nell’aprile 2010 ed ha l’obiettivo di certificare
edifici sostenibili ed efficienti, definendone le modalità di costruzione già in fase di
progettazione. È il protocollo più utilizzato al mondo, applicato in circa 170 Paesi.
Per ottenere la certificazione, il progetto dovrà ottenere il massimo punteggio per
ciascuna delle otto aree previste:
• Trasporto e ubicazione;
• Sostenibilità del sito;
• Efficienza risorse idriche;
• Energia e atmosfera;
• Materiali e risorse;
• Qualità degli ambienti interni;
• Innovazione;
• Priorità regionale.
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PLATINUM, GOLD, SILVER O BASE


Il punteggio massimo che si può ottenere è di 110 punti e corrisponde alla
certificazione LEED Platinum. Il punteggio minimo per certificarsi è 40 punti,
utili al conseguimento della certificazione LEED di base (che arriva fino a 49). La
certificazione Gold ha un punteggio che va da 60 a 79, la Silver da 50 a 59. In termini
di punteggio, solitamente viene dato il maggior peso (30%) all’aspetto energetico,
seguito dall’area ‘ambienti interni’ e ‘ubicazione e trasporto’ (che insieme hanno un
peso di circa un altro 30%).

La certificazione LEED può essere ottenuta solo da un edificio nel suo complesso e
non da un prodotto. I prodotti, però, insieme ai materiali, possono contribuire ad
aumentare i crediti necessari per conseguire la certificazione.

LA CERTIFICAZIONE WELL
Un edificio può essere sostenibile per l’ambiente, ma non garantire il benessere di chi
ci abita. La certificazione WELL, cioè Well Building Standard, si pone proprio questo
obiettivo: stabilire come deve essere progettato e costruito un edificio per far star
bene i suoi occupanti. La certificazione è stata lanciata nel 2014 dall’International
WELL Building Institute ed è ancora in fase di sviluppo.
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Le 10 categorie, chiamate ‘concept’, su cui intervenire per migliorare il benessere


delle persone che vivono e lavorano nell’edificio sono le seguenti:
1. Acqua
2. Nutrizione
3. Luce
4. Movimento
5. Comfort termico
6. Suono
7. Materiali
8. Mente
9. Comunità

Per quanto riguarda il concept ‘luce’, l’obiettivo è sostenere l’adozione di strategie


che migliorino il comfort visivo di chi occupa l’edificio, fornendo un’illuminazione
di qualità, sostenibile, efficiente e adeguata in tutti gli ambienti indoor. Sfruttando
luce naturale e artificiale insieme è possibile ottenere un’illuminazione che porta a
benefici per chi vive e lavora nell’edificio.

Come la LEED, anche la WELL certifica l’edificio e non i prodotti, ma questi


ultimi contribuiscono al raggiungimento dei requisiti necessari per ottenere la
certificazione.
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COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE WELL


Il primo passo da fare per conseguire la certificazione WELL è registrarsi sul sito
https://www.wellcertified.com ed inviare la documentazione richiesta. La Green
Business Certification Inc. assegnerà un ‘WELL assessor” al progetto, che lo valuterà.
In caso di documentazione mancante, sarà possibile inviare il materiale integrativo.
Seguiranno le analisi del rispetto degli standard previsti e i risultati saranno inseriti
in un unico report. Gli edifici che avranno rispettato tutti gli standard otterranno la
certificazione (Silver, Gold o Platinum). A seguito del superamento di un esame di
abilitazione, i professionisti possono diventare WELL AP (Accredited Professional).
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