Leed e Materiali Da Costruzione

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I Quaderni

di Edilio

Crediti Leed
e
L
materiali da costruzione
a scelta di prodotti o materiali
con determinate caratteristiche può
contribuire ad ottenere la certificazione
di sostenibilità di un edificio
A cura di Alberto Lodi, responsabile Certificazione edifici ICMQ
articoli di Enrica Roncalli e di Ilaria Minora, project managers Certificazione edifici ICMQ

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numero 16 | novembre 2011


{
I QUADERNI DI EDILIO - APPUNTI PER LA PROGETTAZIONE 2

3 Introduzione
Conoscere la struttura della certificazione Leed (Leader in Energy and Environmental
Design), le aree tematiche e il sistema dei crediti, è necessario per valutare quale può
essere il contributo di un materiale o prodotto al punteggio totale.

Dall’edificio sostenibile ai materiali sostenibili


4 Un prodotto di per sé non può essere certificato Leed, ma può essere congruente con lo
standard Leed e se utilizzato all’interno di un progetto può contribuire a raggiungere un
determinato punteggio.

I crediti Leed che interessano i materiali


6 Una panoramica sui crediti delle sezioni MR (Materiali e risorse) e IEQ (Qualità ambienta-
le interna) in cui le caratteristiche dei materiali possono giocare un ruolo importante.

Crediti MR 2.1 e 2.2 – Gestione dei rifiuti da costruzione


8 Questo credito è finalizzato ad evitare che i rifiuti siano gettati in discarica e inceneritori,
a reimmettere le risorse riciclabili nel processo produttivo e a conferire i materiali riuti-

indice lizzabili in appositi siti di raccolta.

Crediti MR 4.1 e 4.2 – Contenuto riciclato


11 Aumentare la domanda di materiali e prodotti da costruzione che contengano materiale
riciclato, riducendo in tal modo gli impatti derivanti dall’estrazione e dalla lavorazione di
materiali vergini, è l’obiettivo di questo credito.

Crediti MR 5.1 e 5.2 – Materiali regionali


15 Questo credito mira a incrementare la domanda di materiali e prodotti da costruzione
estratti e lavorati in ambito regionale, sostenendo in tal modo l’uso di risorse locali e
riducendo gli impatti sull’ambiente derivanti dal trasporto.

17 Crediti IEQ 4.1, 4.2, 4.3, 4.4 – Materiali basso emissivi


Ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi
per il comfort ed il benesse¬re degli installatori e degli occupanti. Questa la finalità del
credito IEQ 4.

La certificazione dei materiali sostenibili


20 La certificazione volontaria di prodotto sostenibile ICMQ ECO ha l’obiettivo di verificare
che un prodotto possieda caratteristiche tali da rispettare i principi generali di sostenibi-
lità ambientale e possa contribuire ad ottenere punteggi nell’ambito dei crediti Leed.

Si ringrazia Micheletto S.a.s. per l’immagine di copertina

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introduzione
Conoscere la strut sistema si basa sull’attribuzione di crediti per La struttura di crediti Leed comprende sette
tura della certificazione ciascuno dei requisiti caratterizzanti la soste- aree tematiche:
Leed (Leader in Ener nibilità dell’edificio; dalla somma dei crediti 1. Sostenibilità del sito (SS);
gy and Environmental deriva il livello di certificazione ottenuto. 2. Gestione delle acque;
Design), le aree tematiche e il sistema dei Lavorando sull’intero processo, dalla proget- 3. Energia e atmosfera;
crediti, è necessario per valutare quale può tazione fino alla costruzione vera e propria, 4. Materiali e risorse;
essere il contributo di un materiale o prodotto Leed richiede un approccio olistico pena il 5. Qualità ambientale interna;
al punteggio totale. non raggiungimento degli obiettivi preposti: 6. Innovazione nella progettazione;
solo con un ampio sforzo di progettazione in- 7. Priorità regionale.
Leed, acronimo di Leadership in Energy and tegrata e di coordinamento è infatti possibile Per ciascuna area tematica i crediti sono sud-
Environmental Design, è un sistema di valu- creare un edificio armonioso in tutte le fasi divisi in prerequisiti, crediti centrali e crediti
tazione delle prestazioni energetiche ed am- operative. per l’innovazione. L’edificio in fase di certifi-
bientali degli edifici mirato a promuovere la I vantaggi competitivi per coloro che adotta- cazione deve soddisfare tutti i prerequisiti ri-
diffusione di edifici “verdi” caratterizzati da no gli standard Leed, siano essi professionisti chiesti, in quanto obbligatori, mentre i crediti
elevata sostenibilità energetica ed ambien- o imprese, sono identificabili soprattutto nella vengono attribuiti in base al livello raggiun-
tale. grande qualità finale del manufatto, nel note- to dai requisiti considerati, valutati secondo
Il sistema Leed nasce in America nel 1993, vole risparmio di costi di gestione che questi criteri stabiliti. Il punteggio finale si ottiene
promosso dall’organizzazione US Green Bu- edifici permettono di ottenere se comparati sommando i punteggi conseguiti all’interno
ilding Council (Usgbc), associazione no-profit con edifici tradizionali e nella certificazione di ogni area tematica e determina il diverso
costituita da più di 11 mila membri. da parte di un ente terzo. livello di certificazione ottenuta:
L’adesione allo schema Leed, totalmente vo- La certificazione Leed, infatti, fornisce al mer- • Base 40 – 49 punti
lontaria, permette di ottenere una certifica- cato un approccio condiviso, su cui basare le • Argento 50 – 59 punti
zione degli edifici che attesta il raggiungi- scelte ed uno standard misurabile per ogni • Oro 60 – 79 punti
mento di elevati livelli prestazionali a livello aspetto trattato. Si tratta di uno standard vo- • Platino 80 punti e più
energetico ed ambientale ed il rispetto di lontario e che come tale va molto oltre la co-
determinati requisiti di eco-compatibilità. Il genza normativa.

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daLL’ ediFiCio sosteniBiLe
ai materiaLi sosteniBiLi
Un prodotto di per sé non può essere certificato Leed, ma Così come l’intero edificio, anche i singoli materiali impie-
può essere congruente con lo standard Leed e se utilizzato gati nella costruzione devono corrispondere a determinati
all’interno di un progetto può contribuire a raggiungere un requisiti: devono essere idonei, resistenti e durevoli, sicuri
determinato punteggio. nell’impiego e, in caso di incendio, la loro produzione e la-
Nonostante spesso venga erroneamente riportato che un vorazione non deve comportare rischi per l’ambiente e per
prodotto è certificato Leed, non esistono prodotti certi- i lavoratori; durante la loro permanenza nell’edificio non
ficati, ma soltanto congruenti con lo standard Leed, cioè dovrebbero esercitare effetti negativi sulla salute degli oc-
prodotti che, se utilizzati all’interno del progetto, possono cupanti e, infine, dovrebbero essere smaltibili o riciclabili
contribuire a raggiungere un determinato punteggio. senza causare forti impatti ambientali.
Infatti, anche se un prodotto specifico possiede tutte le ca- Per tutto il ciclo della loro vita, i materiali usati in edilizia
ratteristiche richieste dai crediti, non può da solo assicura- hanno un impatto ambientale più o meno forte ed eserci-
re un punteggio, perché questo viene raggiunto valutando tano degli effetti, positivi o negativi, sull’ambiente in cui si
la complessità dei materiali utilizzati. trovano inseriti. Effetti che non dipendono solo dalla natu
Alcuni prodotti contribuiscono ad un solo credito, altri in- ra dei materiali, ma anche dall’adeguatezza e dalla corret-
vece possono essere sfruttati per avere punti in più crediti tezza con la quale vengono impiegati.
diversi. Il ciclo di vita dei materiali edili può essere suddiviso in

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cinque fasi: provocheranno problemi, e cioè materiali che siano:


1. estrazione delle materie prime; • durevoli ed idonei all’applicazione;
2. produzione; • ottenuti da materie prime rigenerabili o abbondan
3. lavorazione e messa in opera; temente disponibili;
4. permanenza nell’edificio, manutenzione, sostituzione; • prodotti in processi sicuri per i lavoratori e sostenibili
5. rimozione, demolizione, smaltimento e/o riciclaggio. per l’ambiente;
Gli impatti ambientali di molti materiali moderni sono • prodotti con poca energia non rigenerabile;
difficilmente valutabili, poiché al momento della costru- • privi di sostanze tossiche ed inquinanti, salubri e sicuri
zione ben poco si sa in merito al loro comportamento a per gli occupanti;
lungo termine e non si conoscono le tecnologie future • applicabili con tecniche sicure per i lavoratori;
di riciclaggio. Per questo motivo bisogna sensibilizzare i • innocui in caso d’incendio;
singoli produttori a fornire la più vasta quantità di infor- • riutilizzabili e riciclabili o smaltibili con metodi sicuri.
mazioni possibili, in modo da poter conoscere ogni carat- In ambito Leed questi punti sono spiegati esaustivamente
teristica dei materiali in questione. all’interno della Reference Guide, dove troviamo molti
Considerando i probabili rischi dovremmo in primo luogo riferimenti ai materiali, sia per quanto riguarda le loro
usare quei materiali di cui sappiamo con certezza che non caratteristiche, sia per quanto riguarda l’utilizzo e lo smaltimento.

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i Crediti Leed
CHe interessano i materiaLi
Una panoramica sui crediti delle sezioni MR (Mate- Ora vedremo nello specifico le finalità di ogni credi- in modo da ridurre la domanda di materiali vergi-
riali e risorse) e IEQ (Qualità ambientale interna) in to, ciascuno dei quali riguarda un aspetto differente ni e la produzione di rifiuti, limitando in tal modo
cui le caratteristiche dei materiali possono giocare del materiale, dall’utilizzo allo smaltimento, alle ca- gli impatti ambientali associati all’estrazione ed ai
un ruolo importante. ratteristiche intrinseche. processi di lavorazione delle risorse primarie.

I crediti Leed in cui le caratteristiche dei materiali


possono giocare un ruolo importante appartengo- Gestione dei rifiuti da costruzione Contenuto riciclato
no alle sezioni MR (Materiali e risorse) e IEQ (Quali- Evitare che i rifiuti di costruzione, demolizione e Aumentare la domanda di materiali e prodotti da
tà ambientale interna) della Reference Guide: pulizia del terreno siano gettati in discarica e in- costruzione che contengano materiale riciclato, ri-
MR Credito 2 Gestione dei rifiuti da costruzione ceneritori. Reimmettere le risorse riciclabili nuova- ducendo in tal modo gli impatti derivanti dall’estra-
MR Credito 3 Riutilizzo dei materiali mente nel processo produttivo. Conferire i materiali zione e dalla lavorazione di materiali vergini.
MR Credito 4 Contenuto riciclato riutilizzabili in appositi siti di raccolta.
MR Credito 5 Materiali regionali
MR Credito 6 Materiali rapidamente rinnovabili Materiali regionali
MR Credito 7 Legno certificato Riutilizzo dei materiali Incrementare la domanda di materiali e prodotti
IEQ Credito 4 Materiali basso emissivi Riutilizzare i materiali ed i prodotti da costruzione da costruzione estratti e lavorati in ambito regio-

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nale, sostenendo in tal modo l’uso di risorse locali Materiali basso emissivi
e riducendo gli impatti sull’ambiente derivanti dal Ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che
trasporto. risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per il comfort
ed il benessere degli installatori e degli occupanti.

Materiali rapidamente rinnovabili Nelle pagine seguenti esamineremo nel dettaglio


Ridurre l’uso e lo sfruttamento delle materie prime alcuni di questi crediti.
e dei materiali a lungo ciclo di rinnovamento, sosti-
tuendoli con materiali rapidamente rinnovabili.

Legno certificato
Incoraggiare l’uso ecologico e responsabile della
gestione forestale.

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Crediti mr 2.1 e 2.2
Gestione dei riFiuti da Costruzione
Questo credito è finalizzato ad evitare che i rifiuti siano in discarica e negli inceneritori, in modo da favorire la re-
gettati in discarica e inceneritori, a reimmettere le risorse immissione delle risorse riciclabili nel processo produtti-
riciclabili nel processo produttivo e a conferire i materiali vo, conferendo i materiali riutilizzabili in appositi siti di
riutilizzabili in appositi siti di raccolta. raccolta.

Il mercato dei rifiuti speciali da costruzione e demolizione Per poter conseguire questi due crediti, è necessario rici-
ha conosciuto un rilevante sviluppo nell’ultimo decennio, clare e/o recuperare almeno il 50% (credito 2.1) o il 75%
sostenuto dalla lunga espansione del settore delle costru- (credito 2.2) dei materiali di costruzione e demolizione
zioni, oltre che da norme volte a favorire una gestione a non pericolosi, sviluppando ed implementando un Piano
minore impatto ambientale degli scarti prodotti dall’atti- di gestione dei rifiuti di costruzione.
vità edilizia. La gran parte di tali rifiuti è oggetto di un Il terreno di scavo e le macerie di risulta dalla pulizia del
importante processo di recupero dei materiali, e quindi terreno non contribuiscono a questi crediti. I calcoli posso-
non destinata ad operazioni di smaltimento, presentando no essere fatti secondo il peso o il volume. La documenta-
vantaggi economici per una molteplicità di attori. zione da presentare deve comprendere:
L’obiettivo di questi due crediti è evitare che i rifiuti di co- • le tabelle per il calcolo dei rifiuti da costruzione ade
struzione, demolizione e pulizia del terreno siano conferiti guatamente compilate con la descrizione di ogni tipo/

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categoria di rifiuti prodotti, la localizzazione del ricicla materiali ad enti caritatevoli o di recuperarli all’interno del
tore/discarica e le quantità; sito di costruzione.
• una relazione che descriva l’approccio di gestione dei In termini strategici il Piano di gestione dei rifiuti deve es-
rifiuti del progetto di costruzione e che deve compren sere periodicamente revisionato in relazione al progredire
dere il Piano di gestione rifiuti. delle fasi di cantiere, poiché in funzione delle attività svol-
Nel Piano è necessario considerare il riciclaggio di cartone, te devono essere valutati, per esempio, la nuova localizza-
metallo, mattoni, pannelli isolanti, cemento, plastica, legno zione e il numero dei cassoni di raccolta, sulla base delle
pulito, vetro, pannelli in cartongesso, teli e materiali da tipologie di rifiuti prodotte nelle diverse fasi.
coibentazione, e destinare una o più aree specifiche in can-
tiere per la raccolta separata o indifferenziata di materialiPer quanto riguarda la verifica del rispetto da parte di tutti
riciclabili, documentando gli sforzi attuati per il riciclaggio
i subappaltatori delle procedure di raccolta differenziata, è
durante le fasi di costruzione. necessario eseguire controlli periodici, durante i quali ven-
gono compilate apposite schede di valutazione, per moni-
Questo processo di gestione di materiali include l’identifi- torare e documentare il corretto andamento del Piano di
cazione dei soggetti che effettueranno trasporto e riciclo gestione dei rifiuti. Tutti i formulari di accompagnamento
dei materiali designati, ma anche la possibilità di donare dei rifiuti in uscita dal cantiere devono essere raccolti e

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archiviati al fine di ricostruire inequivocabilmente il codi- titativi, sia in termini di obiettivi di riciclaggio raggiunti,
ce CER di identificazione, i quantitativi di rifiuti prodotti, i riportando nello specifico: il luogo di ricezione dei rifiuti,
soggetti trasportatori e i destinatari finali. per ogni tipologia di rifiuti i quantitativi inviati a re
cupero/riciclo, il destinatario finale che riceve le frazioni
La complessità è data dalla necessità di coordinamento recuperate/riciclate.
tra:
• i subappaltatori, i quali hanno l’onere di servirsi degli
appositi cassoni presenti nelle aree di raccolta, di sepa
rare i rifiuti secondo le frazioni stabilite e fornire tutta la
documentazione relativa al processo di gestione dei ri
fiuti;
• i soggetti trasportatori e riciclatori/smaltitori dei rifiuti,
ai quali è richiesto di massimizzare la percentuale di
rifiuti avviati a recupero/riciclo e di fornire, con cadenza
mensile, una dichiarazione che descriva la situazione
dei rifiuti prodotti, sia in termini di tipologie e quan

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Crediti mr 4.1 e 4.2
Contenuto riCiCLato
Aumentare la domanda di materiali e prodotti da costru- (credito 4.1) o il 20% (credito 4.2) del valore economico
zione che contengano materiale riciclato, riducendo in tal totale, considerando esclusivamente nel calcolo i materiali
modo gli impatti derivanti dall’estrazione e dalla lavora- installati permanentemente nel progetto.
zione di materiali vergini, è l’obiettivo di questo credito. Il materiale post-consumo è definito come scarto prodotto
dagli occupanti degli edifici residenziali, oppure da strut-
In relazione alle attività di costruzione l’obiettivo di questi ture commerciali, industriali e istituzionali nel loro ruolo
due crediti è aumentare la richiesta di prodotti che conten- di utenti finali dei prodotti, che non possono essere ulte-
gano materiali riciclati, riducendo in questo modo gli im- riormente utilizzati per il loro scopo.
patti derivanti dall’estrazione e dalla lavorazione di mate- Il materiale pre-consumo è definito come materiale deri-
riali vergini. Gli inerti derivanti dai rifiuti delle demolizioni vato dal flusso dei rifiuti durante il processo di fabbrica-
nel campo dell’edilizia e delle grandi opere strutturali, in- zione. È escluso il riutilizzo di materiali provenienti dalla
sieme con gli scarti provenienti dai processi di produzione rilavorazione, rigranulazione oppure ritagli generati in un
di elementi, componenti e manufatti prefabbricati, rappre- processo e in grado di essere riutilizzati all’interno dello
sentano oggi una fonte secondaria di immensa importan- stesso.
za per la realizzazione di nuove opere, nel rispetto della Il contenuto di riciclato deve essere definito in conformi-
tutela dell’ambiente. tà con lo standard internazionale Iso 14021 “Etichette e
Riciclare i rifiuti inerti, infatti, significa: dichiarazioni ambientali – Asserzioni ambientali auto-di-
• ridurre il prelievo indiscriminato di inerti naturali da at chiarate (etichettatura ambientale di Tipo II)”.
tività estrattive mal regolamentate e di materie prime La documentazione da presentare, pertanto, include:
non rinnovabili, con conseguente preservazione ed otti • il calcolo del costo totale di tutti i materiali da costru
mizzazione dello sfruttamento dei giacimenti; zione;
• creare materiali sostitutivi delle materie prime naturali • una tabella contenente per ciascun materiale con conte
(ghiaia e sabbia) dalle prestazioni equivalenti almeno nuto almeno in parte riciclato utilizzato nel progetto, una
nel settore dell’ingegneria non strutturale; descrizione del materiale, il produttore, il costo del ma
• evitare lo smaltimento dei rifiuti in discariche (spesso teriale, la percentuale di contenuto riciclato pre-consu
abusive); mo e/o post-consumo e la fonte dei dati relativi al con
• consentire un abbassamento dei costi di smaltimento. tenuto riciclato.
Tutti i materiali e i prodotti da costruzione utilizzati nel Per effettuare il calcolo necessario alla valutazione della
progetto devono contenere una quantità di materiale ri- conformità con i requisiti di questi crediti, in primo luogo
ciclato tale che la somma dei materiali post-consumo e bisogna determinare il valore del contenuto riciclato per
di metà di quelli pre-consumo costituisca almeno il 10% ogni tipologia di materiale installato permanentemente

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nel progetto, che deve essere determinato in base Il calcolo finale della percentuale di contenuto ri- che ed a modificare capitolati ormai datati;
al peso utilizzando la seguente equazione: ciclato del progetto viene effettuato attraverso • forte resistenza culturale all’impiego di aggrega
l’equazione: ti riciclati, perché generalmente si è portati a pen
sare ad aggregati con caratteristiche e requisiti
Successivamente può essere calcolato il costo to- prestazionali inferiori a quelli tradizionali ampia
tale dei materiali utilizzati per il progetto moltipli- mente collaudati;
cando il costo totale di costruzione per 0,45 (valore Senza dubbio, dal punto di vista della “valorizzazio- • inesistenza di adeguate normative volte a favori
di default) oppure in base al costo reale di tutti i ne” dei rifiuti, il settore dell’edilizia rappresenta un re sia l’utilizzo di materiali riciclati, sia la loro in
materiali installati. La prima metodologia in genere esempio importante e significativo per l’impiego di novazione su larga scala.
permette di ottenere con maggiore facilità il dato numerosi manufatti realizzati con materiali riciclati.
necessario, ma con minor precisione; al contrario la In Italia, però, l’utilizzo di questi materiali presenta Nonostante da alcuni anni si stia sperimentando
seconda metodologia è più vantaggiosa nel caso in ancora alcuni problemi, relativi a: il reimpiego in edilizia di rifiuti inerti provenienti
cui i costi reali dei materiali siano inferiori al 45% • collocazione e smaltimento dei rifiuti da costru dalle diverse fasi del processo edilizio (attività di
dei costi totali, risultando perciò più semplice il zione e demolizione, dovuti alla lentezza delle costruzione, demolizione ed estrattive), in realtà si
raggiungimento della soglia del 10% o 20% richie- amministrazioni a recepire le innovazioni tecni è molto lontani da un loro utilizzo su larga scala.
sta dai crediti.

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Crediti mr 5.1 e 5.2
materiaLi reGionaLi
Questo credito mira a incrementare la domanda di mentare la domanda di materiali e prodotti da co- percentuale (in peso) contribuirà al valore finale.
materiali e prodotti da costruzione estratti e lavora- struzione estratti e lavorati in ambito regionale, Sono inclusi nel calcolo esclusivamente i materiali
ti in ambito regionale, sostenendo in tal modo l’uso sostenendo in tal modo l’uso di risorse locali e ri- installati permanentemente nel progetto, mentre
di risorse locali e riducendo gli impatti sull’ambien- ducendo gli impatti sull’ambiente derivanti dal tra- le componenti meccaniche, elettriche, idrauliche e
te derivanti dal trasporto. sporto. articoli speciali, quali ascensori e impianti, non de-
vono essere inclusi.
L’impatto di un prodotto sull’ambiente non dipen- I materiali e prodotti da costruzione devono perciò
de soltanto dai materiali che lo costituiscono, ma essere estratti, raccolti o recuperati, nonché lavorati, Il credito richiede di fornire tutta la documentazio-
in gran parte è dovuto al trasporto necessario per entro un raggio dal sito di costruzione di circa 800 ne in merito:
spostare le materie prime dal luogo di estrazione Km (500 miglia) secondo lo standard statunitense • al costo complessivo del progetto, applicando il
al luogo di produzione e distribuzione sul mercato. e di circa 350 Km via gomma secondo lo standard fattore di default del 45% oppure il totale dei costi
La riduzione di questo impatto può essere perse- Leed Italia, per un minimo del 10% (credito 5.1) o dei materiali. Il valore riportato deve essere co
guita nel momento della scelta dei materiali, pri- del 20% (credito 5.2) del valore economico totale erente con quello relativo ai crediti MR 4.1 e 4.2;
vilegiando quelli estratti, raccolti, recuperati e pro- dei materiali. Se solo una frazione di un prodotto o • al calcolo del materiali regionali compilando la
dotti localmente. di un materiale viene estratto, raccolto, recuperato tabella dei Templates, con il nome del prodotto
Lo scopo dei crediti MR 5.1 e 5.2 è proprio incre- o lavorato localmente, allora solo quella frazione per ciascun materiale rintracciabile, il produttore,

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il costo totale, la percentuale in peso che soddi- della distanza tra il progetto ed il luogo di estrazio- rio utilizzare la seguente equazione:
sfa sia i criteri di estrazione che di lavorazione, la ne delle materie prime e della distanza tra il pro-
distanza tra il sito di estrazione /raccolta /recu- getto ed il luogo di produzione dei materiali.
pero /produzione e il sito di progetto.
Per i materiali riutilizzati e recuperati, inclusi nel Per ottemperare ai requisiti dei crediti in esame, i
La scelta di prodotti e materiali deve prendere in calcolo, si assume come luogo di produzione il luo- subappaltatori sono tenuti a inserire all’interno di
considerazione tutti i possibili aspetti legati ai fat- go dove sono stati recuperati, mentre come luogo apposito modulo di reportistica la provenienza di
tori ambientali, economici e prestazionali. Una vol- di estrazione si assume il luogo dove sono stati ori- ciascun materiale e il luogo di fabbricazione. Per i
ta stabilito l’obiettivo di progetto relativamente ai ginariamente utilizzati. materiali con più di un luogo di estrazione e lavo-
materiali acquisiti localmente, è necessario identi- razione, devono essere elencati tutti i diversi luoghi
ficare i materiali e i fornitori in grado di contribuire Perché un materiale possa essere considerato re- in cui le materie prime sono state estratte, e in cui
al raggiungimento di tale obiettivo, per i quali deve gionale, entrambe le distanze sopra citate devono i materiali hanno subito parte della lavorazione fi-
essere quantificata la percentuale totale richiesta. essere all’interno del raggio di riferimento indica- nale.
to dallo standard Leed applicato dal cantiere dove
Questo calcolo implica in primo luogo l’identifica- verrà realizzato il progetto. Per calcolare la percen-
zione, per ogni prodotto a provenienza regionale, tuale di materiali regionali del progetto è necessa-

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Crediti ieQ 4.1, 4.2, 4.3, 4.4
materiaLi Basso emissiVi
Ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano l’acronimo Voc (Volatile Organic Compounds), sono costitu-
odorosi, irritanti e/o nocivi per il comfort ed il benesse¬re iti da una grande quantità di sostanze, tra cui prevalgono
degli installatori e degli occupanti. Questa la finalità del gli idrocarburi aromatici e clorurati, i terpeni, le aldeidi. I
credito IEQ 4. Voc sono sempre presenti in ambienti chiusi e alcuni sono
particolarmente nocivi per l’uomo, come per esempio la
La grande diffusione, avvenuta negli ultimi cinquanta anni, formaldeide - presente nel fumo di tabacco e nella esala-
dell’industria chimica nel settore edilizio e di materiali zione da schiume poliuretaniche - che per concentrazioni
sintetici per gli arredi, le tappezzerie e le pavimentazioni, dell’ordine dei 2 mg/mc ha effetti irritanti per le vie respi-
ha comportato l’emissione nell’aria degli edifici di compo- ratorie. Per questo motivo, l’utilizzo di prodotti naturali e
sti altamente tossici (dai cancerogeni agli allergizzanti), atossici sulle superfici è una delle prime regole da seguire
composti irritanti, composti che causano un’inaccettabile per salvaguardare la salute degli abitanti.
qualità dell’aria (odori sgradevoli) e composti con scono-
sciute proprietà tossiche. L’ eccesso di emanazioni gassoseL’ obiettivo di questo gruppo di crediti è ridurre all’interno
provenienti dalla superficie dei prodotti è una delle princi-
dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti
pali cause di inquinamento indoor e il maggiore elemento e/o nocivi per il comfort ed il benessere degli installato-
di diffusione degli idrocarburi dopo il traffico veicolare.ri e degli occupanti, definendo gli standard di riferimento
per i limiti di emissività di Voc per le seguenti tipologie di
Le tipologie di sorgenti di sostanze inquinanti sono mol- prodotti:
teplici, fra cui: • adesivi, sigillanti e sigillanti primer, credito 4.1 EQ;
• materiali per le costruzioni; • vernici e rivestimenti, credito 4.2 EQ: vernici architet
• materiali e prodotti per le finiture; toniche, rivestimenti e primer applicati a muri e soffitti
• materiali di arredo e corredo; interni; vernici anti-corrosione e anti-ruggine applica
• impianti di climatizzazione e riscaldamento; te ai substrati metallici e ferrosi interni; finiture in legno
• macchine e strumenti di lavoro; chiaro, rivestimenti dei piani e mordenti applicati agli
• prodotti di largo consumo per la pulizia e la manuten elementi interni, rivestimenti anti corrosione;
zione; • moquette, credito 4.3 EQ;
• persone, animali e piante (batteri, residui del ricambio • legno composito e truciolare, credito 4.4 EQ.
naturale come peli, forfora);
• attività umane (fumo, pulizia, combustione). Per questi crediti è necessario procurare una lista di tutti
i prodotti installati all’interno dell’edificio, includendo il
I composti organici volatili, comunemente indicati con nome del produttore, il contenuto di Voc per ogni prodotto

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e il corrispondente limite Voc standard. dei composti organici volatili totali (Tvoc) può essere un
Le strategie da adottare per l’ottenimento dei crediti rela- mezzo per verificare gli effetti di un ambiente inquinato
tivi ai materiali a basse emissioni riguardano la scelta di sulla salute o sul benessere dell’uomo, come indicatore
prodotti a basso contenuto di Voc e con assenza di resine della qualità dell’aria. Occorre tuttavia ancora un certo
contenenti urea-formaldeide per tutte le tipologie sopra- grado di cautela nello stabilire scale di valori e ciò sia per
elencate. la non univoca definizione dei Voc stessi, sia per la scarsa
confrontabilità dei metodi di misura. Per esempio, è ancora
Al fine di raggiungere questo obiettivo, nella fase di design dibattuto il problema se i Tvoc misurati con le tecniche at-
i requisiti di credito devono essere chiaramente indicati in tuali siano o non siano la somma di tutti i singoli Voc pre-
ogni sezione delle specifiche di progetto, fissando esplici- senti. Le tecniche di misurazione inoltre sono complesse o
tamente i limiti per i Voc e i requisiti per i test sul prodotto possono condurre a risultati diversi.
e/o certificazioni all’interno dei documenti di costruzione.
I limiti ammessi in un dato volume di prodotto sono fissati
in base alla quantità di Voc e sono generalmente espressi
in grammi su litro (g/l).

In questi ultimi anni, grazie a una crescente preoccupazio-


ne per l’inquinamento ambientale, lo studio dei possibili
effetti nocivi imputabili all’uso di vernici o pitture ottenute
con l’impiego di prodotti sintetici è stato accuratamente
documentato. Di pari passo, la ricerca di alternative valide
sia dal punto di vista della sicurezza per la salute e per
l’ambiente sia della resa qualitativa, ha fatto importanti
passi in avanti. Sono infatti ormai diverse le possibilità
offerte dal mercato per il trattamento delle superfici con
prodotti bioecologici e i cataloghi di ditte produttrici, sia
italiane che straniere, ne offrono una vasta gamma. Non va
però dimenticato che anche i prodotti ecologici non sono
del tutto innocui e che il loro uso da parte dei consuma-
tori deve essere sempre oculato e prudente. Poiché i Voc
sono sempre presenti negli edifici residenziali, la misura

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La CertiFiCazione dei
materiaLi sosteniBiLi
La certificazione volontaria di prodotto sostenibile ICMQ Il marchio di sostenibilità ICMQ ECO viene rilasciato alle
ECO ha l’obiettivo di verificare che un prodotto possieda aziende che certificano le caratteristiche prestazionali dei
caratteristiche tali da rispettare i principi generali di soste- prodotti unitamente alle caratteristiche che rispondono ai
nibilità ambientale e possa contribuire ad ottenere pun- principi di sostenibilità ambientale come ad esempio la
teggi nell’ambito dei crediti Leed. durabilità, la presenza di materiale riciclato, il valore di ri-
flettanza, il valore delle emissioni di componenti o sostan-
L’ attenzione verso tutti questi aspetti sta indirizzando la ze nocive per l´ambiente o per le persone. La presenza del
filiera delle costruzioni all’utilizzo sempre più frequente marchio ICMQ ECO sul prodotto assicura pertanto, attra-
di prodotti e materiali “sostenibili”, nonché di metodologie verso controlli periodici sul prodotto stesso e sui processi
che possano prevenire lo sfruttamento di risorse esauribili, produttivi, che tutta la produzione oggetto di certificazio-
diminuire l’inquinamento e ridurre il quantitativo di mate- ne è conforme nel tempo a quanto dichiarato dal produt-
riale smaltito in discarica, mediante l’utilizzo di materiali tore. Tipicamente la certificazione è suddivisa in quattro
riciclati. In questo scenario, i prodotti da costruzione e, in livelli, determinati in base al numero e alla tipologia di
particolare, le loro caratteristiche di sostenibilità, assumo- caratteristiche dichiarate dal produttore: ICMQ ECO, ICMQ
no un ruolo fondamentale così come gli strumenti finaliz- ECO Silver, ICMQ ECO Gold e ICMQ ECO Platinum.
zati a garantire e valorizzare, rispettivamente, la veridicità Gli schemi di certificazione già attivi riguardano:
e la peculiarità delle prestazioni dichiarate dal produttore. • masselli e lastre in calcestruzzo per pavimentazione;
Ecco quindi che diventa fondamentale per l’azienda po- • calcestruzzo preconfezionato;
ter dimostrare agli operatori settoriali e ai consumatori • malte e intonaci;
l’attendibilità delle proprie dichiarazioni ambientali - va- • laterizi.
lorizzando la propria immagine e guadagnando in com-
petitività - e la certificazione di parte terza indipendente
è lo strumento corretto per poter attestare il rispetto dei
requisiti dichiarati.

La certificazione volontaria di prodotto sostenibile ICMQ


ECO ha proprio l’obiettivo di verificare che il prodotto pos-
sieda caratteristiche tali da rispettare i principi generali di
sostenibilità ambientale e possa contribuire a soddisfare i
criteri codificati dai principali protocolli per la certificazio-
ne di edifici sostenibili, come Leed.

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