7_Prestazioni energetiche degli edifici
7_Prestazioni energetiche degli edifici
7_Prestazioni energetiche degli edifici
L’EPBD (Energy Performance Building Directive) ha come obiettivo il miglioramento del rendimento
energetico degli edifici della comunità europea ed è composta da 17 articoli che definiscono una
metodologia per il calcolo del rendimento energetico di edifici, l’applicazione di requisiti minimi a edifici di
nuova realizzazione o di ristrutturazione, la frequenza delle ispezioni periodiche di caldaie e sistemi di
condizionamento dell’aria, la certificazione energetica degli edifici. La Direttiva Europea 2002/91/CE
recepita in Italia con il D.lgs 192/05 2 311/06 e da altri decreti sviluppati dalle singole regioni. Con la
finanziaria del 2006 sono state introdotte detrazioni fiscali del 55% per interventi di riqualificazione
energetica. Sono stati emanati nuovi Decreti Ministeriali e sono stati ammessi incentivi ad alcune tipologie
di intervento, quali “Serramenti ed infissi, caldaie a condensazione e biomassa, pannelli solari, pompe di
calore, coibentazione di pareti e coperture e riqualificazione globale”. Le detrazioni possono essere ripartite
tra 3 e 10 anni a scelta del contribuente e con un tetto fissato dal tipo di intervento. Il problema è che lo
stato e le regioni hanno competenze concorrenti in materia di energia: se lo stato non emana quadri
generali, le regioni possono muoversi in modo autonomo e quindi non omogeneo tra loro oppure
aspettano che arrivi qualcosa. La conseguenza di tale situazione è che il panorama nazionale è fortemente
variegato tra regione e regione. La nuova normativa europea, in fase di preparazione, è articolata secondo
la seguente classificazione:
- Calcolo dell’energia termica netta (trasmissione termica, ricambi d’aria, apporti interni, apporti
solari, microclima interno ed esterno).
- Calcolo dell’energia erogata (automazione e controllo, illuminazione, acqua e servizi igienico
sanitari, impianti di riscaldamento, impianto di raffrescamento, impianto di ventilazione).
- Calcolo del fabbisogno totale di energia dell’edificio.
- Calcoli di supporto (prestazioni termiche dei componenti edilizi, ventilazione e infiltrazioni d’aria).
- UNI TS 11300-1: permette il calcolo del fabbisogno mensile per il riscaldamento ed il raffreddamento (di
progetto, standard, in esercizio).
- UNI TS 11300-2: permette il calcolo del fabbisogno energetico per la preparazione dell’acqua calda
sanitaria, fabbisogno annuo energetico per la climatizzazione invernale e la preparazione dell’acqua calda
sanitaria, rendimento medio stagionale, rendimento dei singoli sottosistemi dell’impianto.
- UNI TS 11300-3: permette il calcolo del rendimento dei sottosistemi dell’impianto di climatizzazione,
rendimento globale medio stagionale, fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione estiva.
- UNI TS 11300-4: disciplina l’utilizzo di energie rinnovabili, utilizzo di energia da altre fonti (pompe di
calore, teleriscaldamento, cogenerazione).
I tipi di valutazione sono effettuati in base al tipo di uso previsto (di progetto, adattata all’utenza, standard,
d’esercizio).
La UNI EN 15217 enuncia i metodi per il calcolo delle performance energetiche degli edifici e per le
certificazioni energetiche degli edifici: indicatori per esprimere le prestazioni energetiche degli edifici e
formule per calcolarli, modi per esprimere i requisiti energetici delle nuove costruzioni, modi per
implementare nuovi schemi di certificazione energetica. Tra gli indicatori globali di prestazione energetica
troviamo: Energia erogata, Energia primaria, Emissioni di CO 2, Costo energetico totale. Occorre però
definire diversi valori di riferimento per diverse categorie di edificio e per diverse zone climatiche. La
performance energetica di un edificio è calcolata come l’energia utilizzata per ogni m 2 di superficie per la
climatizzazione invernale (130 kWh/m2). Si possono valutare Prestazioni Energetiche, Prestazioni
Ambientali Indoor, Prestazioni Ambientali Outdoor: se tutte le prove vengono verificate, si può procedere
all’assegnazione degli ECOLABEL agli edifici. Tuttavia, assegnato il marchio ECOLABEL, il comfort percepito
dagli abitanti non è a pieno considerato come parametro, e non appaiono appieno sfruttati i marchi
ECOLABEL in edifici per il turismo. Le prestazioni indoor dovrebbero esser considerate nella procedura di
assegnazione del marchio come uno dei prerequisiti necessari per l’assegnazione di tale riconoscimento di
eccellenza ambientale. Inoltre sarebbe opportuno riferirsi ad uno standard comunitario per l’individuazione
dei requisiti minimi indoor sufficientemente alti per l’assegnazione del marchio agli edifici.
La norma EN ISO UNI 15251:2007 consente di valutare ai singoli ambienti di un edificio una categoria di
qualità per i vari aspetti del comfort indoor (ad eccezione di quello visivo ed acustico). Fornisce alcuni
metodi di valutazione per determinare la classe di un intero edificio per i vari fattori di comfort (ad
eccezione dell’aspetto visivo ed acustico), ma ultimamente sono stati sviluppati alcuni metodi (da
Politecnico di Torino ed Università Mediterranea di Reggio Calabria) per definire un indice integrato della
qualità indoor degli edifici.
Politecnico di Torino: sei ambiti di prestazioni ambientali: benessere termico invernale, benessere termico
estivo, qualità dell’aria indoor, illuminamento, cambi d’aria, acustica). Per ogni fattore si fanno misure o
simulazioni e si determina la classe dell’edificio. All’edificio viene assegnata un’unica classe, che dipende
dalle diverse classi in cui ricade ciascuno dei sei fattori.
Università Mediterranea di Reggio Calabria: definisce due indici sintetici di qualità ambientale IQA (indice
di qualità dell’ambiente) IQE (indice di qualità dell’edificio). Ci sono 7 valori. Sulla base che IQA e IQE
possono assumere determina la classe dell’intero edificio o dei singoli ambienti. Due formule consentono di
calcolare rispettivamente i due indici.
È una metodologia condivisa tra i vari paesi europei, ma è troppo lunga e complessa, non univoca, e alcune
specifiche sono troppo generiche.