Nuovi Obiettivi Epbd

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La nuova direttiva EPBD: i prossimi obiettivi

di efficienza energetica negli edifici

Webinar 22 Febbraio 2024

Ing. Nicolandrea Calabrese ([email protected])


Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
Evoluzione della strategia energetica Nazionale

1976 - LEGGE 30 marzo 1976, n. 373: Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici

1991 - LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10: Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia

2005 - DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n. 192: Attuazione della direttiva 2002/91/CE (EPBD) relativa al
rendimento energetico nell'edilizia
2013 - DECRETO-LEGGE 4 giugno 2013, n. 63: Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva
2010/31/UE (EPBD II) del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica
nell'edilizia (Entrata in vigore del provvedimento: 06/06/2013. Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 3 agosto 2013, n. 90)
Decreto interministeriale 26 giugno 2015: Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche
e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici

2020 - DECRETO LEGISLATIVO 10 giugno 2020, n. 48: Attuazione della direttiva 2018/844/UE (EPBD III)
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla
prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (EED)

2020 - DECRETO LEGISLATIVO 14 luglio 2020, n. 73: Attuazione della direttiva 2018/2002/UE
1976 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (EED).
2
Evoluzione della strategia energetica europea

DL 48/20

DL 73/20

Fonte: www.infobuildenergia.it 3
Evoluzione della strategia energetica europea

2016 - Accordo di Parigi - Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21)
mantenere l’innalzamento della temperatura sotto i 2° e – se possibile – sotto 1,5°
rispetto ai livelli pre-industriali

2016 2019 2021 2022


Clean Energy Package Green Deal europeo Fit for 55% Repower EU
Obiettivi al 2030: • Riduzione delle Pacchetto legislativo per Revisione pacchetto
• Riduzione emissioni emissioni del 55% conseguire gli obiettivi legislativo "Pronti per il
del 40% entro il 2030 rispetto del Green Deal 55%"
• Quota FER 32% ai livelli del 1990
• Efficienza energetica • Neutralità climatica
32,5% entro il 2050
Revisione direttive:
RED, EED EPBD
RED II: DIRETTIVA 2018/2001/UE Renewable Energy Directive

EED: DIRETTIVA 2023/1791/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 settembre 2023 sull'efficienza energetica e
che modifica il regolamento (UE) 2023/955 (rifusione)
4
Proposta di nuova direttiva EPBD
Precedenti edizioni/revisioni della direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive):
- Direttiva 2002/91/CE (EPBD) - Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 + decreti attuativi
- Direttiva 2010/31/UE (EPBD II) - Legge 3 agosto 2013, n. 90 + decreti attuativi (DM 26 giugno 2015)
- Direttiva 2018/844/UE (EPBD III) - Decreto Legislativo 10 giugno 2020, n. 48

NUOVA DIRETTIVA EPBD IV (rifusione)


(quarta edizione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici – Energy Performance of Buildings Directive)

Il testo non è ancora definitivo

La data per la votazione in plenaria del Parlamento europeo della nuova EPBD IV si terrà tra l’11 e il 14 marzo.
Il 7 dicembre 2023 la Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici ha finalmente concluso la fase dei Triloghi, ossia
di confronto tra il Consiglio dell’Unione, il Parlamento Europeo e la Commissione. La commissione Industria, ricerca ed
energia (Itre) del Parlamento europeo, con 38 voti a favore, 20 contrari e 6 astenuti, ha confermato l’accordo raggiunto
lo scorso dicembre dal Parlamento EU, Consiglio e Commissione.
Per seguire l’evoluzione e leggere le bozze del documento:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/HIS/?uri=COM%3A2021%3A802%3AFIN 5
Proposta di nuova direttiva EPBD
Iter di approvazione della Direttiva Commissione
Testo approvato dal
Parlamento con
emendamenti
Proposta della (2023)
Commissione (2021)
La proposta è inviata a
Triloghi
Parlamento e Consiglio

Consiglio Parlamento

Consiglio (impostazione più flessibile) Accordo sul testo definitivo


predisposizione degli orientamenti
generali

i due co-legislatori adotteranno la


direttiva congiuntamente
6
Proposta di nuova direttiva EPBD

14 marzo 2023: APPROVAZIONE Parlamento Europeo

6 giugno 2023: PRIMO TRILOGO. Discussione su MEPS e APE

31 agosto 2023: SECONDO TRILOGO. Compromesso su BACS, SRI e alcune definizioni (TBS)

12 ottobre 2023: TERZO TRILOGO. Compromesso parziale su MEPS, APE, ZEB, solar-ready,
infrastrutture EV

7 dicembre 2023: QUARTO TRILOGO. Trilogo finale con il raggiungimento di un accordo politico sulla
EPBD IV

Norme minime di prestazione energetica degli edifici (Minimum Energy Performance Standards - MEPS)
Attestati Prestazione Energetica (APE)
Building & Automation Control System (BACS)
Smart readiness indicator (SRI)
Technical building systems (TBS)

7
Proposta di nuova direttiva EPBD
7 dicembre 2023: QUARTO TRILOGO. Trilogo finale con il raggiungimento di un accordo politico sulla EPBD IV

Consiglio

8
Perché una nuova direttiva EPBD
Gli edifici nell’UE La decarbonizzazione
Rappresentano il: necessaria del parco
immobiliare dell'Unione
richiede ristrutturazioni
energetiche su larga scala:
40% 36%
del consumo di energia delle emissioni di gas a effetto quasi il 75% del parco è
finale serra legate all’energia inefficiente

Il gas naturale rappresenta circa il 42% dell'energia


utilizzata per il riscaldamento degli ambienti nel
settore residenziale

42 %

9
Perché una nuova direttiva EPBD
Tipo di impianto utilizzato per riscaldamento in Italia

FONTE DI ALIMENTAZIONE DEL SISTEMA PREVALENTE DI RISCALDAMENTO.


Anno 2021, per 100 famiglie dotate di riscaldamento. (Fonte: ISTAT)

Secondo il rapporto ISTAT, il metano è la fonte di alimentazione più diffusa per il riscaldamento (68%)

10
Proposta di nuova direttiva EPBD
Decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050
Contrasto alla povertà energetica per una transizione giusta verso la neutralità climatica
Disincentivo all’utilizzo di combustibili fossili e incentivo all’installazione di fonti rinnovabili
Sostenibilità durante l’intero ciclo di vita degli edifici
Il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici deve portare benefici ambientali economici e sociali.
Dal testo del 14/12/2023 “Proposal for a DIRECTIVE OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on the
energy performance of buildings (recast) - Analysis of the final compromise text with a view to agreement”

(48) «Gli edifici inefficienti sono spesso legati alla povertà energetica e a problemi sociali. Le
famiglie vulnerabili sono particolarmente esposte all'aumento dei prezzi dell'energia, in quanto
spendono una quota maggiore del loro bilancio in prodotti energetici. Riducendo gli importi eccessivi
delle bollette energetiche la ristrutturazione edilizia può sollevare le persone dalla povertà energetica
e anche prevenirla. (…)
Gli incentivi finanziari e altre misure politiche dovrebbero quindi essere destinati in via prioritaria alle
famiglie vulnerabili, alle persone in condizioni di povertà energetica e alle persone che vivono in
alloggi di edilizia popolare, e gli Stati membri dovrebbero indicare nei propri piani nazionali di
ristrutturazione degli edifici le misure da adottare per prevenire gli sfratti dovuti alle ristrutturazioni,
come ad esempio i limiti agli aumenti degli affitti».

11
Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD
Tali disposizioni puntano entro il 2030 ad edificare solo ZEB (Zero Eission Buildings = edifici ad emissioni zero): Articolo 7

Per gli edifici pubblici di nuova costruzione, si è fissato che dovranno essere ad emissioni nulle già a partire dal 2028.

Invece per gli edifici esistenti si proroga il raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero al 2050

Articolo 2: Per "edificio a emissioni zero" si intende un edificio ad altissima prestazione energetica che richiede zero o una quantità
molto bassa di energia, produce zero emissioni di carbonio in loco da combustibili fossili e produce zero o una quantità molto bassa
di emissioni operative di gas a effetto serra, conformemente ai requisiti di cui all'articolo 9 ter;

Articolo 9: Standard minimi di prestazione energetica e


traiettorie di ristrutturazione progressiva edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

12
Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD
Articolo 9: Standard minimi di prestazione energetica e
traiettorie di ristrutturazione progressiva edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Unità abitative residenziali: gli Stati membri devono stabilire una traiettoria nazionale per la progressiva ristrutturazione del parco
edilizio residenziale in linea con la tabella di marcia nazionale e gli obiettivi per il 2030, 2040 e 2050. Tale traiettoria deve essere
espressa come una diminuzione del consumo medio annuale di energia primaria (espressa) in kWh/m2 dell'intero parco edilizio
residenziale nel periodo dal 2020 al 2050 e deve identificare il numero di edifici e unità immobiliari o superfici da ristrutturare
annualmente, compreso il numero di edifici e unità immobiliari o superfici con le peggiori prestazioni (almeno il 55% della riduzione
dovrà riguardare gli edifici a prestazione peggiore).
Deve essere garantito che, a partire dal 2020, il consumo medio annuale di energia primaria in kWh/m2

a) diminuisca di almeno il 16% entro il 2030;


b) diminuisca di almeno il 20-22% entro il 2035;
c) entro il 2040, e successivamente ogni 5 anni, è equivalente o inferiore al valore determinato a livello nazionale derivante da una
progressiva diminuzione del consumo medio di energia primaria dal 2030 al 2050 in linea con la trasformazione del parco edilizio
residenziale in un parco edilizio a emissioni zero.

13
Applicazione Direttiva EPBD

Testo nuova Direttiva EPBD (dicembre 2023)

Gli Stati membri stabiliscono norme minime di prestazione energetica che garantiscano che gli edifici non residenziali non superino la
soglia massima di prestazione energetica specificata, di cui al comma 3, espressa da un indicatore numerico del consumo di
energia primaria o finale in kWh/(m2*y), entro le date specificate al comma 6.

Come indicatore utilizziamo l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile, calcolato in modalità standard (da APE)

Analisi banca dati SIAPE


Approfondimento settore residenziale

Unità abitative in Italia e loro distribuzione per zone climatiche. Fonte: ISTAT 2021

Ripartizione % Superficie
Zona Climatica n. unità abitative Superficie (m2)
unità abitative media (m2)
A 15.963 0,05% 96,7 1.543.622
B 1.994.541 5,65% 96,7 192.872.115
C 7.222.347 20,48% 91,5 660.844.751
D 8.526.489 24,17% 103,2 879.933.665
E 15.655.799 44,39% 105,4 1.650.121.215
F 1.856.690 5,26% 81,1 150.577.559
Totale 35.271.829 100,00% 100,2 3.535.892.926

15
Approfondimento settore residenziale

Possiamo considerare il SIAPE rappresentativo del settore residenziale nazionale?

Dati SIAPE degli attestati emessi al 31/12/2019 Dati SIAPE degli attestati emessi al 31/12/2023

% rispetto alle % rispetto alle


Zona Ripartizione% Zona Ripartizione%
n. APE unità abitative n. APE unità abitative
Climatica APE Climatica APE
(ITALIA) (ITALIA)

A 23 0,00% 0,14% A 1.139 0,02% 7,14%


B 180 0,01% 0,01% B 124.552 2,70% 6,24%
C 52.193 3,23% 0,72% C 388.514 8,43% 5,38%
D 240.829 14,91% 2,82% D 917.317 19,89% 10,76%
E 1.231.280 76,24% 7,86% E 2.951.166 64,00% 18,85%
F 90.416 5,60% 4,87% F 228.724 4,96% 12,32%

Totale 1.614.921 100,00% 4,58% Totale 4.611.412 100,00% 13,07%

16
Approfondimento settore residenziale

Possiamo considerare il SIAPE rappresentativo del settore residenziale nazionale?

ZONA CLIMATICA ZONA CLIMATICA ZONA CLIMATICA


1400000 3.500.000 18.000.000
76,24% 44,39%
64,00%
1200000 3.000.000 16.000.000
14.000.000
1000000 2.500.000
12.000.000
800000 2.000.000
10.000.000
24,17%
600000 1.500.000 8.000.000 20,48%

400000 1.000.000 19,89% 6.000.000


14,91%
8,43% 4.000.000
200000 3,23% 5,60%
500.000 4,96% 5,65% 5,26%
2,70% 2.000.000
0,00% 0,01% 0,02% 0,05%
0 0
0
A B C D E F A B C D E F
A B C D E F

APE EMESSI TRA IL 2015 E IL 2019 APE EMESSI TRA IL 2015 E IL 2023 TOTALE ABITAZIONI (FONTE ISTAT)
Totale APE residenziale: 1.614.921 Totale APE residenziale: 4.611.412 Totale unità abitative: 35.271.829
(Estrazione dati 8 gennaio 2024) (Estrazione dati 8 gennaio 2024)

17
Approfondimento settore residenziale
Indici di prestazione energetica medi, calcolati sulla base degli APE presenti sul SIAPE

EPgl,nren medio pesato (kWh/m2), calcolato sulla base EPgl,nren medio pesato (kWh/m2), calcolato sulla base
degli APE emessi fino al 31/12/2019 degli APE emessi fino al 31/12/2023

Somma prodotti Somma prodotti


Somma superfici EPgl,nren Somma superfici EPgl,nren
Zona superfici utili Zona superfici utili
utili riscaldate medio utili riscaldate medio
climatica riscaldate ed climatica riscaldate ed
(m2) (kWh/m2) (m2) (kWh/m2)
EPgl,nren (kWh) EPgl,nren (kWh)
emessi <= 2019/12/31

emessi<= 2023/12/31
A 2.208,30 576.942,09 261,3 A 100.967,41 12.311.579,22 121,9
B 17.972,86 2.217.657,15 123,4 B 11.485.431,75 1.580.410.395,10 137,6
C 3.992.001,07 596.277.421,99 149,4 C 32.865.339,71 5.162.689.283,67 157,1
D 20.219.299,73 3.291.747.260,64 162,8 D 78.678.961,88 13.115.276.956,14 166,7
E 112.707.973,90 22.832.486.665,15 202,6 E 270.272.496,62 52.153.138.614,39 193,0
F 7.490.095,29 1.834.652.892,56 244,9 F 18.947.619,04 4.427.257.748,14 233,7
TOT 144.429.551,15 28.557.958.839,57 197,7 TOT 412.350.816,41 76.451.084.576,65 185,4

18
Approfondimento settore residenziale
Indici di prestazione energetica medi, calcolati sulla base degli APE presenti sul SIAPE

2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 2031 2032 2033 2034 2035
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0 11,0 12,0 13,0 14,0 15,0
197,7 194,2 191,3 188,3 185,4 182,5 179,5 176,6 173,6 170,7 166,1 164,8 161,9 159,0 156,0 154,2

- 22% Rif. 2020


- 16% Rif. 2020

Riduzione del consumo medio di


energia primaria
EPgl,nren = 185,4 (kWh/m2), calcolato sulla base 250,0
degli APE emessi fino al 31/12/2023 200,0
150,0
100,0 y = -2,9373x + 197,14
EPgl,nren medio pesato (kWh/m2), calcolato sulla base 50,0
degli APE emessi fino al 31/12/2019 0,0
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

19
Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD
Articolo 9: Standard minimi di prestazione energetica e
traiettorie di ristrutturazione progressiva edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Gli Stati membri stabiliscono norme minime di prestazione energetica che garantiscano che gli edifici non residenziali non superino la
soglia massima di prestazione energetica specificata, di cui al comma 3, espressa da un indicatore numerico del consumo di
energia primaria o finale in kWh/(m2*y), entro le date specificate al comma 6.
Le soglie massime di prestazione energetica sono stabilite sulla base del parco immobiliare non residenziale al 1° gennaio 2020,
sulla base delle informazioni disponibili e, se del caso, di un campionamento statistico.
La "soglia del 16%" è fissata in modo che il 16% del parco immobiliare nazionale superi tale soglia e la "soglia del 26%" è fissata in
modo che il 26% del parco immobiliare nazionale superi tale soglia. Le soglie di prestazione energetica massima possono essere
differenziate tra diverse tipologie e categorie di edifici.
Il rispetto delle soglie da parte dei singoli edifici deve essere verificato sulla base degli attestati di prestazione energetica o, se del
caso, di altri mezzi disponibili. Gli Stati membri possono fissare le soglie a un livello corrispondente a una specifica classe di
prestazione energetica, a condizione che siano conformi al livello delle soglie di cui al comma 3.
Gli standard minimi di prestazione energetica devono almeno garantire che tutti gli edifici non residenziali siano inferiori a:
(a) la soglia del 16% al 2030;
(b) la soglia del 26% al 2033.

20
Il settore civile

CONOSCENZA DEL PARCO IMMOBILIARE NAZIONALE

DESTINAZIONI D’USO CIVILI


RESIDENZIALE (pubblico e privato) TERZIARIO (pubblico e privato)
1.576.159; 11% - Settore uffici (pubblici e privati);
- Settore commercio;
Edifici residenziali - Settore ricettivo;
- Ospedali;
Edifici non residenziali
(compreso uso
12.187.698; 89% - Scuole;
produttivo) - Altro …
Fonte dei dati: ISTAT 2011

21
Analisi dati SIAPE: settore Pubblico/Uso Pubblico
APE presenti sul SIAPE al 12/12/2023

Numero totale unità immobiliari Tot. Fonte Tot. Fonte Tot. Fonte Tot. Fonte Tot. Fonte
N.B. Sono solo le u.i. pubbliche, escluse MEF: MEF: MEF: MEF: MEF:
quelle private a uso pubblico. 676.370 51.894 9.600 20.618 46.335

Numero APE 5,0% 13,0% 15,5% 19,8% 13,8%

22
Analisi dati SIAPE: settore Pubblico/Uso Pubblico
APE presenti sul SIAPE al 12/12/2023

Numero totale unità immobiliari Tot. Fonte Tot. Fonte Tot. Fonte Tot. Fonte Tot. Fonte
N.B. Sono solo le u.i. pubbliche, escluse MEF: MEF: MEF: MEF: MEF:
quelle private a uso pubblico. 676.370 51.894 9.600 20.618 46.335

Superficie totale 85.850.758 41.443.752 39.737.703 13.451.107 89.116.861


mq mq mq mq mq
23
Approfondimento strutture scolastiche

ZONA CLIMATICA
30000

44%
25000

20000

25%
15000
20%

10000

5000 6%
4%
0,0%
0
Zona A Zona B Zona C Zona D Zona E Zona F

APE EMESSI TRA IL 2015 E IL 2019 APE EMESSI TRA IL 2015 E IL 2023 TOTALE EDIFICI SCOLASTICI (FONTE STREPIN)
Totale APE scuole: 5.031 Totale APE scuole: 12.524 Totale edifici: 56.049
(Estrazione dati 8 gennaio 2024) (Estrazione dati 19 gennaio 2024)

24
Approfondimento strutture scolastiche
APE EMESSI Distribuzione per classe energetica degli APE con sup. > 250 m2
TRA IL 2015 E IL 2019
Totale APE scuole: 5.031

APE EMESSI
TRA IL 2015 E IL 2019
Con Sup > 250 m2: 4.390

25
Approfondimento strutture scolastiche
SCENARIO 2030:
Analisi su banca dati SIAPE con APE emessi tra ottobre 2015 e dicembre 2019 – Estrazione dati 8 gennaio 2024

Gli standard minimi di prestazione energetica devono almeno garantire che tutti gli edifici non residenziali siano inferiori a

(a) la soglia del 16% al 2030; e

(b) la soglia del 26% al 2033.

Es. Interveniamo sugli edifici con classe energetica E, F o G e valore di EPglnren > 380 kWh/m2 anno

Il 10% degli APE ha l’Epglnren


superiore alla soglia ma classe
energetica migliore della E.

16%
«peggiore»

26
Approfondimento strutture scolastiche
SCENARIO 2033:
Analisi su banca dati SIAPE con APE emessi tra ottobre 2015 e dicembre 2019 – Estrazione dati 8 gennaio 2024

Gli standard minimi di prestazione energetica devono almeno garantire che tutti gli edifici non residenziali siano inferiori a

(a) la soglia del 16% al 2030; e

(b) la soglia del 26% al 2033.

Es. Interveniamo sugli edifici con classe energetica E, F o G e valore di EPglnren > 280 kWh/m2 anno

Il 22% degli APE ha l’Epglnren


superiore alla soglia ma classe
energetica migliore della E.

26%
«peggiore»

27
Approfondimento strutture scolastiche

VALUTAZIONE DEL NUMERO DI STRUTTURE E DELLA SUPERFICIE DA RIQUALIFICARE

Totale scuole1 56.049 Fonte: STREPIN

Totale superficie lorda scuole (m2) 84.338.970 Fonte: STREPIN

Superficie media (m2) 1.505

Scuole da riqualificare (16%) 8.968


OBIETTIVI 2030
Superficie da riqualificare (m2) 13.494.235

Scuole da riqualificare (26%) 14.573


OBIETTIVI 2033
Superficie da riqualificare (m2) 21.928.132
1Scuole pubbliche e private

28
Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 9a: Solar Energy in buildings


Gli Stati membri dovranno garantire che i nuovi edifici siano “solar-ready”, ovvero
idonei a ospitare impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti. L’installazione di impianti di
energia solare diventerà la norma per i nuovi edifici.

Per gli edifici pubblici e non residenziali esistenti l’energia solare dovrà essere installata
gradualmente (in funzione della superficie), a partire dal 2027, laddove ciò sia
tecnicamente, economicamente e funzionalmente fattibile. Tali disposizioni entreranno
in vigore in momenti diversi a seconda della tipologia e delle dimensioni dell’edificio.

29
Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 10: Introduzione del PASSAPORTO DI RISTRUTTURAZIONE

Documento che fornisce una tabella di marcia su misura per la ristrutturazione


profonda di un determinato edificio, in un numero massimo di fasi che lo
trasformeranno in un edificio a zero emissioni entro il 2050. Il passaporto per le
ristrutturazioni è rilasciato in un formato digitale adatto alla stampa da parte di un
esperto qualificato o certificato, a seguito di una visita in loco.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 11: Technical building systems

Estensione delle disposizioni per i sistemi tecnici per l’edilizia (TBS), con
l’inserimento, oltre ai sistemi di building automation (BACS), anche degli impianti di
riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, acqua calda sanitaria, illuminazione
incorporata, energia rinnovabile in loco (produzione e stoccaggio), di certo cruciali per
aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 11: BACS


Estensione dei requisiti per i sistemi di controllo e automazione degli edifici, quali
l’adozione obbligatoria dei sistemi BACS per:

• edifici residenziali nuovi e ristrutturazione profonda dalla data di trasposizione della


Direttiva stessa;
• edifici non residenziali con impianti termici di potenza >290 kW dal 2025 come da
requisiti introdotti dalla precedente EPBD III, estensione a >70 kW dal 2030 per
edifici medio-piccoli.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 11: indoor environmental quality standards in buildings

Gli Stati Membri stabiliranno i requisiti per l’attuazione di adeguati standard IEQ negli
edifici “al fine di mantenere un clima interno sano” oltre a definire i requisiti di “IEQ
ottimale”.

Nuove disposizioni sulla qualità dell’ambiente interno (IEQ) garantiranno che la salute
e il comfort dei cittadini non vengano sacrificati durante le ristrutturazioni energetiche.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 12: Infrastrutture per la mobilità sostenibile


Introduzione di prescrizioni più stringenti per l’implementazione di infrastrutture di
ricarica elettrica per la mobilità sostenibile nelle diverse tipologie di edifici, a seconda se
residenziali o non residenziali, se nuovi o esistenti o in riqualificazione importante, in
funzione del numero complessivo di posti auto disponibili.
Ad esempio:
• per edifici non residenziali esistenti con più di 20 posti auto viene previsto 1 punto di
ricarica ogni 10 posti auto entro il 1° gennaio 2027;
• per edifici ad uso uffici nuovi e soggetti a riqualificazione importante con più di 5
parcheggi viene previsto 1 punto di ricarica ogni 2 posti auto.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
2050
Tutti edifici
ZEB

Articolo 13: Smart Readiness Indicator (SRI)

Adozione obbligatoria dello schema comune europeo Smart Readiness Indicator (SRI):

• Ad esempio, per edifici non residenziali aventi impianti termici di potenza >290 kW da
luglio 2027, previa adozione di un atto delegato ed esecutivo che ne prescrivano
l’applicazione e l’attuazione.

Questo stimolerà l’ulteriore diffusione delle tecnologie intelligenti negli edifici.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
? 2050
Tutti edifici
Nuovi APE ZEB

Articoli 16-19 e Allegato V, modificati dagli emendamenti del Parlamento Europeo:


• L'attestato di prestazione energetica è conforme al modello di cui all'allegato V.
• Gli Stati membri specificano la classe di prestazione energetica dell'edificio su una scala chiusa che
usa solo le lettere da A (corrisponde agli edifici a emissioni zero) a G.
• Nell’attestato è espresso oltre all’indicatore di prestazione energetica (consumo di energia primaria in
kWh/(m2.a)) un indicatore che esprime le emissioni di gas a effetto serra nel corso del ciclo di vita
(GWP).

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
? 2050
Tutti edifici
Nuovi APE ZEB

Articoli 16-19 e Allegato V, modificati dagli emendamenti del Parlamento Europeo:


• Gli Stati membri possono definire una classe di prestazione energetica A+ corrispondente agli edifici
con una soglia massima di fabbisogno energetico inferiore di almeno il 20% alla soglia massima
per gli edifici a emissioni zero e che generano annualmente in loco una quantità di energia
rinnovabile superiore al loro fabbisogno annuo totale di energia primaria. Per gli edifici esistenti
ristrutturati in classe A+, gli Stati membri devono garantire che il potenziale di riscaldamento globale
(GWP) durante il ciclo di vita sia stimato e reso noto attraverso l'attestato di prestazione energetica
dell'edificio.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD

Miglioramento progressivo delle prestazioni


energetiche per gli edifici esistenti
? 2050
Tutti edifici
Nuovi APE ZEB

Articoli 16-19 e Allegato V, modificati dagli emendamenti del Parlamento Europeo:


La Direttiva EPBD conferma anche l’importanza dell’APE e ne va ad ampliare il contenuto. Il nuovo
Attestato di prestazione energetica potrebbe contenere altre informazioni sull’immobile a cui si riferisce,
ad esempio:
• la presenza di sistemi di automazione e di sensori che rilevano la qualità dell’aria;
• il recupero del calore delle acque reflue;
• il “passaporto di ristrutturazione”, un documento che individua i lavori da eseguire per raggiungere le
prestazioni energetiche ottimali;
• le caratteristiche architettoniche dell’immobile;
• la presenza di punti di ricarica dei veicoli.
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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD
Articolo 9 comma 6: Deroghe all’applicazione delle Norme minime di prestazione energetica:
 Gli Stati membri possono decidere di non fissare o di non
applicare i requisiti minimi di prestazione energetica agli edifici
protetti in virtù del loro particolare valore architettonico o
storico, a chiese e luoghi di culto, a siti industriali, officine,
depositi, stazioni di approvvigionamento infrastrutturale e
fabbricati agricoli non residenziali, a edifici utilizzati
temporaneamente, a fabbricati isolati con superficie inferiore a
50 m2, edifici di proprietà delle forze armate o del governo
centrale che servono a scopi di difesa nazionale, ad eccezione
di abitazioni singole o edifici per uffici per le forze armate e altro
personale impiegato dalle autorità di difesa nazionale. (L’elenco
dettagliato delle tipologie di edifici cui è concessa la deroga è
specificato all’Articolo 9).

 Agli Stati membri sarà consentito, per una percentuale limitata di


edifici e comunque non oltre una certa data, di adeguare i nuovi
obiettivi in funzione della fattibilità economica e tecnica delle
ristrutturazioni e della disponibilità di manodopera qualificata.

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Cosa prevede la bozza della nuova direttiva EPBD
Progressiva eliminazione degli impianti di riscaldamento a combustibili fossili
II. MAIN ELEMENTS OF THE FINAL COMPROMISE TEXTS:
- Direttamente collegato all'articolo 3, l'allegato II della direttiva contiene un modello rivisto
per i piani nazionali di ristrutturazione edilizia, con una serie di indicatori obbligatori e
facoltativi. Tra questi, come nell'approccio generale, vi è l'obbligo di includere politiche e
misure per la decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento, anche
attraverso reti di teleriscaldamento e raffreddamento, e l'eliminazione graduale dei
combustibili fossili per il riscaldamento e il raffreddamento, in vista di una completa
eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040.
- (14) Come primo passo, non dovrebbero essere concessi incentivi finanziari per
l'installazione di caldaie autonome alimentate da combustibili fossili a partire dal 2025, ad
eccezione di quelle selezionate per gli investimenti, prima del 2025, nell'ambito dello
Strumento per la ripresa e la resilienza, del Fondo europeo di sviluppo regionale e del
Fondo di coesione. Dovrebbe essere ancora possibile concedere incentivi finanziari
per l'installazione di sistemi di riscaldamento ibridi con una quota considerevole di
energia rinnovabile, come la combinazione di una caldaia con il solare termico o con una
pompa di calore.

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Prospettive future
Edifici di nuova generazione:
- Involucro e impianti ad altissima prestazione energetica e sostenibilità ambientale
- Maggiore «intelligenza» dei sistemi
- Tendenza al vettore elettrico
- Sempre maggiore utilizzo di rinnovabili

• Le pompe di calore abbinate a sistemi di


produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili rappresentano uno strumento
prioritario per la sfida della decarbonizzazione.
• Indispensabile l’installazione di sistemi di
monitoraggio dei consumi e di automazione
degli impianti.

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ing. Nicolandrea Calabrese
[email protected]

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