Bollette A 28 Giorni - Cassazione SS - UU. N. 26164/2022
Bollette A 28 Giorni - Cassazione SS - UU. N. 26164/2022
Bollette A 28 Giorni - Cassazione SS - UU. N. 26164/2022
ORDINANZA
- ricorrente -
contro
CODACONS - COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI
COMITATI DI TUTELA DELL'AMBIENTE E DEI DIRITTI DEGLI UTENTI E
- controricorrenti -
regolamentare».
Lamenta che tale «potere nominato» di natura inibitoria-
conformativa-indennitaria, quale <<rimedio generale posto dalla
attribuisce all'Autorità».
Lamenta che l'ecceso di potere giurisdizionale si sostanzia
argomento.
Si duole che il travalicamento da parte del giudice amministrativo
dei «limiti della propria giurisdizione anche rispetto al potere
dell'Autorità Giudiziaria ordinaria» trovi ulteriore menifestazione
nell'adozione di <<misure ripristinatorie imposte dall'Autorità»
incidenti «sui rapporti e sulle situazioni sostanziali», imponendosi
norma creata ad hoc (v. Cass., Sez. Un., 31/5/2016, n. 11380) tali da
ridondare in denegata giustizia ( cfr. Cass., Sez. Un., 14/11/2018, n.
29285 ).
L'eccesso di potere giurisdizionale nei confronti del legislatore è
27/6/2018, n. 16974 ).
Il sindacato di queste Sezioni Unite sulle decisioni del giudice
amministrativo ( e del giudice contabile ) è quindi circoscritto alla
2604).
Orbene, dei suindicati principi il giudice amministrativo d'appello
ha nell'impugnata sentenza fatto piena e corretta applicazione, e le
dedotte ipotesi di violazione dei limiti esterni della giurisdizione
amministrativo nella specie non risultano invero integrate.
di merito.
Nello stigmatizzare l'<<eccentricità della scelta, comune a tutti i
principali operatori di telefonia, verso una fatturazione dei servizi
erogati con cadenza a 28 giorni, anziché, com'è sempre stato e lo è
comunque dall'entrata in vigore della novella recata dall'art. 19-
rimodulazione dell'offerta».
A tale stregua, il «passaggio dalla fatturazione a cadenza
mensile a quella a 28 giorni, quantunque annunciata dall'appellante
alla sua clientela, determinò una violazione del principio di trasparenza,
rendendo meno intellegibile l'effettivo costo del servizio al fine di non
fatturazione a cadenza mensile ... con la refusione dei disagi subiti dagli
utenti», in quanto volto «ad evitare che la scelta unilaterale degli
operatori di telefonia ... incida senza controllo sula sfera giuridica degli
utenti >>, quale forma di «cd. tutela amministrativa dei diritti o
public enforcement».
Ha quindi sottolineato come il successivo intervento legislativo
(art. 19 quinquiesdecies D.L. n. 148 del 2017) abbia in realtà
<<completato quello che l'atto di regolazione aveva già stabilito»,
espressamente regolamentando un potere già desumibile dalle norme
anteriormente vigenti, prevedendo la cadenza mensile quale
«periodicità temporale d'uso per i pagamenti nei contratti di
P.A.
Quanto al legislatore, in ragione della ravvisata sussistenza del
potere dell'Agcom di imporre agli operatori di TLC lo storno dei giorni
erosi, a tal fine asseritamente creando una norma di diritto del tutto
nuova ed avulsa dal quadro legislativo e regolamentare, atteso che solo
121/2017 CONS.
Quanto al giudice ordinario, per indebita ingerenza a fronte della
tutela apprestata dal Codice del consumo, compresa l'azione di classe
ex art. 140.
Quanto all'autorità ammnistrativa, per avere il giudice
amministrativo invaso la sfera di attribuzione dell'Agcom, sostituendo
quest'ultima.
Orbene, relativamente al dedotto eccesso di potere
giurisdizionale nei confronti del legislatore, anche eurounitario, va
osservato che nell'impugnata sentenza il giudice ammnistrativo
d'appello ha posto in rilievo che nella specie «in base all'art. 2, co.
20, lett. d), l'Agcom non ha esercitato un vero e proprio potere
escluderlé.
In ordine al dedotto eccesso di potere giurisdizionale nei confronti
Ai sensi dell'art. 13, co. 1-quater, d.p.r. 30 maggio 2002, n. 115, come
Roma, 23/11/2021