XRD 2019 Presentazione Beltrami
XRD 2019 Presentazione Beltrami
XRD 2019 Presentazione Beltrami
Caratterizzazione dei
Materiali
C.D.L. IN INGEGNERIA BIOMEDICA
A.A.2018/2019
u Indagine composizionale
1. Spettroscopia ad effetto fotoelettrico (XPS)
u Indagine strutturale:
1. Diffrattomtria ai raggi X (XRD)
2. Spettroscopia agli infrarossi in trasformata di Fourier (FT-IR)
3. Analisi termomeccaniche (DSC, TGA, DMA)
u In cosa consiste:
1. Tecnica di caratterizzazione superficiale
2. Analisi strutturale dei materiali
3. Indagine non distruttiva
u A cosa serve:
1. Struttura cristallina del campione
2. Stato superficiale ( formazione di ossidi, transizioni di fase,
ricristallizzazione)
3. Direzioni di crescita
4. Analisi qualitativa degli stress residui
Interazione luce-materia
Quando una radiazione elettromagnetica interagisce con la materia,
possono avvenire una serie d fenomeni, in base alle caratteristiche
della radiazione ( frequenza, lunghezza d’onda, vettore d’onda) e le
proprietà ottiche dell’oggetto ( struttura elettronica, plasmoni, eccitoni,
stato di drogaggio etc.):
Ψ Kf(r) =Ψ0⋅eiKf⋅r
Ψ Ki(r) = Ψ0⋅eiKi⋅r
Sistemi Cristallini
u 14 reticoli cristallini suddivisi in 7
sistemi in base a regole di
simmetria
u Il cristallo è in genere
rappresentato dalla cella
convenzionale, una cella di
volume generalmente maggiore
di quella primitiva, contenente
più siti reticolari ma esprimente le
proprietà di simmetria del cristallo
Piani cristallini e indici di Miller
u Un piano cristallino è definito
come un piano nello spazio 3D
su cui giacciono uno o più atomi
della cella convenzionale
u I vettori d’onda del Reticolo reciproco sono quei valori K dati dalla
differenza tra vettori d’onda incidenti e diffratti dal cristallo
Ghkl=Kf-Ki
𝒂𝒋 × 𝒂𝒌
𝒃𝒊3 𝒂 ⋅(𝒂 i,j,k=1,2,3…
𝒊 𝒋 × 𝒂𝒌 )
u Valgono le relazioni:
1 𝑠𝑒 𝑖 = 𝑗
𝒃𝒊 ⋅ 𝒂𝒋 = 𝟐𝝅𝜹𝒊𝒋 con δ?@ = A
0 𝑠𝑒 𝑖 ≠ 𝑗
Intensità dei picchi: Fattore di
Struttura
u L’intensità di un picco di diffrazione è correlata all’abbondanza di quella direzione di
crescita nel materiale
u Non tutti i siti reticolari partecipano alla diffrazione, ma occorre tenere conto di precise
regole di selezione
u Dalla trattazione matematica dell’intensità del fascio diffratto secondo il modello della
superimposizione di Huygens si ricava la seguente equazione dell’onda diffratta:+
N
N
Φ 𝑟 ∝ K K 𝑓@ 𝑒 P?Q∗ LSTU
= K 𝑒 P?Q∗L ( K 𝑓@ 𝑒 P?Q∗TU ) = K 𝛿Q,VWXY ∗ S(K)
@
L @3M L VWXY
N
1. S(K)= ∑@ 𝑓@ 𝑒 P?Q∗TU è definito Fattore di struttura e tiene conto della presenza fisica di atomi
2. 𝑓@ è la trasformata di Fourier della densità ρ(r) e prende il nome di Fattore di forma atomica
Regole di selezione
𝒑
𝐒(𝐊)= S(Ghkl) = ∑𝒋 𝒇𝒋 𝒆P𝒊𝑲∗𝒅𝒋
con :
►Le terne che non rispettano le regole di selezione non contribuiscono al pattern di
diffrazione à SOLO CERTI PICCHI PER TIPOLOGIA DI CELLA SONO VISIBILI
►Per sistemi con piu elementi, i fattori fj non sono uguali, e questo da luogo a delle
modulazioni di intensità piuttosto che a delle sparizioni del segnale relativo ad un
dato piano h,k,l
Pattern Di Diffrazione
u L’immagine che ottengo da un
esperimento di diffrazione ai raggi x
è detta pattern di diffrazione o
diffrattogramma, con picchi di
intensità in corrispondenza di
determinate posizioni angolari.
u Il diffrattogramma è caratteristico
per ciascun tipo di materiale
1. Diffrattogramma
2. Equazione di Bragg
3. Banca dati con cui confrontare i dati ( ex: Powder Diffraction File, PDF)
𝒂𝟎 𝟏 𝟒 𝒉𝟐S𝒉𝒌S𝒌𝟐 𝒍𝟐
Cella cubica: 𝒅𝒉𝒌𝒍 = Cella esagonale: = +
𝒉𝟐S𝒌𝟐S𝒍𝟐 𝒅𝟐𝒉,𝒌,𝒍 𝟑 𝒂𝟐 𝒄𝟐
Q{
𝜏=
|}~•€
Dove:
• 𝜏= dimensione media del cristallita
• K= fattore di forma, approssimabile a 0.9
• λ= lunghezza d’onda della radiazione incidente
• 𝛽= ampiezza del picco a mezza altezza
• Θ= semi-angolo di ritrovamento del picco
1. Deposizione di rivestimenti
metallici o ceramici su
materiali a differente
coefficiente di dilatazione
termica e/o soggetti a una
crescita altamente difettiva
2. Processi di formatura
direzionale ( estrusione)
3. Formazione di stress residui
permanenti a seguito di
lavorazioni meccaniche
Picchi multipli ( Peak Splitting)
u Possibilità:
• analisi qualitativa con riconoscimento
di fasi
Aragonite Calcite
• analisi quantitativa
• mappatura della composizione
chimica o della distribuzione di fasi.
Identificazione dei componenti
minerali nei pigmenti
► Applicazioni correlate:
• Restauro
• Datazione reperti
• Autenticità reperti
Esempio applicativo : Identificazione di
sostanze organiche illegali
u L’analisi preliminare si effettua con FT-IR e/o GC
(qualitativa), HPLC e/o NMR (per un’analisi
quantitativa); la diffrazione da polveri può
confermare che le polveri cristalline siano fasi
solide note delle sostanze sospette.
… per oggi …
Testo di riferimento: «Solid State Physics», Ashcroft Neil W., Mermin David N., 2003