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Lalchimia e la
psicologia analitica Robert Grinnell, Roma
Vorrei subito chiarire in che limiti affronter il tema
dell'alchimia nell'ambito della psicologia analitica. Nel breve tempo che ho a mia disposizione non cercher di riassumere gli studi di Jung sull'alchimia, ne far un'analisi della letteratura alchemica. Inoltre, anche se ho scelto un disegno di un bambino schizofrenico di cinque anni e mezzo come base paradigmatica per la nostra discussione, non ho intenzione di affrontare ne il tema della psicologia infantile ne quello della schi-zofrenia in quanto tale. Vorrei soprattutto dirigere l'attenzione sui meccanismi proiettivi che questo disegno mette in luce e sulle attivit autonome di tipo emozionale ed intellettivo che sono in esso presenti in modo cosi rilevante: attivit che appaiono anche ad un livello non personificato, transpersonale e che sembrano illustrare i processi psicotici nella personalit del giovane artista. Per Jung, l'alchimia forniva il modello pi fecondo per la psicologia della proiezione. La sua diffusione, ampia e di lunga data, gli confer lo status di attivit archetipica della psiche. La gamma delle sue immagini e la straordinaria ricchezza del suo simbolismo fornirono una 127
variet di prospettive da cui poter riguardare l'attivit della
psiche: e soprattutto le reazioni della coscienza nei confronti dell'ignoto. Sul piano pratico, ci si evidenzia nel vasto potere di suggestione delle sue immagini nel dare origine a sogni e fantasie. La sostanza arcana dell'alchimista e il fattore soggettivo di Jung come principio animatore della psiche mostrano strette analogie. Inoltre, il livello chimico del simbolismo nell'alchimia piombo, sale. zolfo. mercurio e tutto il resto ha permesso la comprensione di quei processi da Jung chiamati psicoidi : processi, cio, che non possono essere definiti con sicurezza solo come materia , ne, d'altra parte, possono essere considerati solo come spirito e che in ogni caso non possono essere direttamente esperiti. Il modello alchemico ci permette quindi di seguire le fantasie simboliche della psiche, spiegando gli accadimenti ad un livello prepersonificato, ad un livello, cio. neurobiologico la psiche inconscia all'interno del corpo o sotto l'lo . In questo caso. abbiamo a che fare con una situazione priva di fatti rispetto alle proiezioni della psiche produttrici di mito nei confronti dei fatti, condizionate dagli archetipi e dal passato filogenetico e fisiologico dell'uomo. D'altra parte, il modello alchemico ci offre anche un simbolismo di ordine cosmologico e cosmogonico, in un certo qual modo condizionato dagli archetipi e proveniente dalle intuizioni subliminali che partecipano della relativit spazio-temporale dell'inconscio collettivo. Le vicissitudini del Sole e della Luna come astri cosmici rivelano le fantasie proiettive della psiche sul macrocosmo, mentre le propriet attribuite ai loro equivalenti chimici, zolfo e sale. spiegano le fantasie della psiche in rapporto a ci che avviene all'interno del corpo . Quindi, la polarit fra il cosmo ed il corpo regolata dagli archetipi come correlati soggettivi di fatti obbiettivi. In base a ci. noi abbiamo giustapposto alla mitologia cosmogonica ci che equivale alla mitologia fisiologica. Nel mezzo c' la psiche la sostanza arcana, il fattore soggettivo che si realizza, a livello personificato nelle divinit della mitologia. E' l'attivit pro128
Fig.1
duttrice di immagini della psiche, la sua autocreazione
mediante simboli, l'elemento centrale di questo modello. Rappresenta un processo di psichizzazione dell'istinto . la trasformazione di fenomeni istintuali e biofisici in esperienza psichica. Questi fenomeni possono poi in certa misura presentarsi nella volont cosciente e nella ragione. In questo processo l'istinto perde un po' della sua autonomia primordiale. E' un opus contra naturam, per cosf dire. L'alchimia quindi ci fornisce un modello per la psicologia della proiezione: punta, al contempo, verso l'alto e e verso il basso . E' profondamente simbolica nella sua insistenza sull' arcanum . Ed infine, per la rigorosa esigenza di elaborare la theoria, l'alchimia include la formazione di concetti appercettivi e di simboli come parti fondamentali dell'opus. Il disegno del bambino mi sembrato particolarmente adatto per i nostri scopi, poich rappresenta ci che potremmo definire una mentalit primitiva; nella coniunctio del Sole con la Luna abbiamo il prototipo dell'unione degli opposti, maschio e femmina, spirito e materia: le componenti principali nell'archetipo della coscienza. Esso riflette anche una normale apertura del bambino verso il fattore soggettivo l'attivit fantastica della psiche. Infine, per la natura del disturbo la schizofrenia esalta il fattore soggettivo nei confronti del mondo degli oggetti, e nello stesso tempo lo riduce agli elementi essenziali della mente. Il disegno simboleggia un mondo psichico transpersonale il mondo dell'inconscio collettivo. Ci rivela il mondo psicoide : non-personale, soggettivo, ne completamente materia ne completamente spirito . Il disegno (fig. 1) consiste in un sole centrale, simile ad una stella, di colore giallo vivo. E' tagliato a met da una figura sinuosa rosso porpora, simile ad una nuvola, che rappresenta la luna. Il bambino considerava questa figura come se fosse scritta. In alto c' un cielo blu scuro ed in basso una striscia di verde, la terra. Tutti questi elementi sono sovraimposti ai raggi del sole disposti casualmente. In alto, a sinistra, non raggiunta dai raggi del sole ma 129
a contatto in un punto con il livello inferiore del cielo. c'
una figura approssimativamente ovale, di un nero intenso, che da un'impressione di grande turbolenza interna, chiamata Oscurit. A destra, uscendo dall'estremit della luna, c' uno scarabocchio a matita rossoarancione la firma dell'artista. Somiglia ad un lampo o alla lingua vibrante di un serpente. Ancora pi in su, sul bordo destro del foglio, dopo un paio di segni a matita fatti a caso. c' un piccolo tratto orizzontale con un breve movimento rotatorio. fatto con tale intensit da perforare la carta. E* l'unico elemento del disegno che il bambino non ha identificato. Mi sembra che questo buco, che risulta da una scintilla di zolfo rosso della firma, simbolizzi l'Io del bambino. C' quindi una coniunctio centrale del Sole e della Luna. che sta all'origine della firma color rosso-zolfo l'identit del bambino. Ma il fatto che la luna sia scritta , suggerisce che certe funzioni autonome intellettive sono presenti nella sua mente, trasformando la Luna in un simbolo concettuale, una specie di 'nous* simile ad una nuvola piena di vapore, molto diversa dagli altri simboli 'naturali' del disegno. In altre parole, un processo autonomo operativamente conduce alla formazione di simboli appercettivi di ordine concettuale e da quindi origine ad un nuovo fatto psichico: la firmalogos che rappresenta l'identit archetipica del bambino come Homo. Ci deriva, per cosi dire, dal SoleAnthropos e dalla Luna-serpente. La strana e livida colorazione rosso-porpora della Luna suggerisce un qualche influsso di putrefazione e corruzione. L'orientamento principale si esprime nei confronti di una mentalit e spiritualit maschile. Tutte queste attivit sono inconsce. impersonali e archetipiche. Possiamo quindi gi disporre di alcune tematiche alchemiche di base. Abbiamo la coniunctio del Sole con la Luna come manifestazione trasformativa del S. Ma abbiamo una Luna che appare pi legata a Mercurio una forma prevalentemente mascolina e 'duplice' che da origine a una 'firma' un 'imprinting' o 'carattere' di base. Questa 'firma' sembra avere le qualit 130
dello 'zolfo rosso' del modello alchemico: vale a dire.
simboleggia l'istanza attiva in una coscienza archetipica primitiva quale si evidenzia nelle percezioni primarie dell'infanzia. E' derivata o ha avuto origine dalla stella solare dorata e dalla triste e buia salinit della Luna. Poich la Luna. nel nostro disegno, gi complessa. Nel disegno, l'unica figura a colorazione 'mista': il rosso della passione e il blu delle sue acque cosmiche si sono coagulati in questo livido colore putrescente. La sua forma nello stesso tempo simile ad un serpente e ad una nuvola: un serpente vaporizzato con gli attributi di Mercurio ed inoltre, un serpente che diventato la quintessenza del significato: la natura-logos su cui il giovane artista insiste cosi violentemente. Il disegno mostra un interessante contrasto per quanto riguarda le tensioni. C' una 'tensione minore' fra il SoleAnthropos e la firma-Homo. Questa tensione contenuta all'interno del contesto cosmologico della terra e del cielo. e le sue componenti entrano a far parte direttamente del Sole centrale. II significato di queste componenti, ad eccezione della Luna e della firma, dato dal loro colore. Esse non hanno una forma perimetrale: il Sole semplicemente una specie di esplosione stellare e sia il cielo che la terra sono macchie orizzontali che impregnano il foglio. D'altra parte, il disegno mostra anche una 'tensione pi grande'. E' la tensione fra il Nero (Oscurit) che l'unica figura che solo relativamente ha un contorno nel disegno e l'Io-buco . Queste figure non sono solo completamente dissociate l'una dall'altra, ma sono anche dissociate dall'archetipo centrale Anthropos. Solo il continuum riflettente del foglio la psiche indifferenziata li contiene. La carta quindi costella la psiche come una specie di fattore soggettivo di riflessione e come un continuum. Questa tensione pi grande consiste quindi in un Rotundum nero. a contatto con il cielo in un punto, e in una specie di frammento allo 'stato solido' della coscienza dissociata rosso-zolfo che. perforando la 'psiche', si apre sul nulla. Se noi prendiamo come modelli i diagrammi dell'A/on. componenti della 'tensione minore' possono essere 131
collocate al livello 'lapis', con un fattore di tipo serpertino,
la Luna, che potrebbe essere considerata come un'allusione al quaternio del serpente. Il Nero, d'altra parte, rappresenterebbe il livello del Rotundum. in opposizione al simbolo dell'Io fatto con una tale furia panica da perforare la psiche. Ma, rispetto agli schemi dell'A/on. avvenuto un interessante cambiamento nella tensione. La tensione maggiore non pi costellata dall'Anthropos e dal serpente, e la tensione minore non consiste pi nell'opposizione fra lapis ed Homo. Invece, il rotundum nero e l'Io vuoto che rappresentano il problema principale, e di conseguenza ci non solo mette in luce l'intero mondo oggettuale dell'Io, ma smorza anche il fermento delle tensioni endosomatiche da cui potrebbe nascere un lo normale. Ci provoca anche la paralisi di quel sistema di leve mediante il quale il complesso dell'Io si collega al mondo degli oggetti un sistema di leve commemorato dalla furia panica con cui il bambino ha perforato il foglio. Per quanto riguarda la psicologia del bambino, il rotundum nero rappresenta, a livello psicoide. una profonda sorgente di angoscia che ha effetti tossici. Senza direttamente alterare le funzioni fondamentali dell'Anthropos, ma gettando un'ombra di lutto sulla Luna che diventa 'concettuale', questa tossina avvelena il 'fermento' psicoide, facendo abortire l'Io e fa rifluire l'energia dell'Anthropos-Homo di nuovo nel suo denso fondo nero. Il rotundum simboleggerebbe quindi una profonda depressione psicoide, un simbolo di totalit con effetti tossici e attraverso la Luna purpurea produrrebbe disturbi metabolici e discolorazioni. E se in base alle indicazioni degli alchimisti, associamo il Cielo con il cervello, allora la depressione apparirebbe localizzata nella parte inferiore del cervello. in quell'area in cui, da un punto di vista anatomico. potrebbero essere stimolati dei simboli di totalit. Inoltre, se la Luna, rappresentata in questo disegno come una specie di *nous' serpentina piena di vapore, viene associata alla colonna spinale, come tradizionalmente si fatto per il serpente, allora anche questo aspetto 132
stato mortificato dall'entit nera della depressione,
che disturba le reazioni riflesse. La strana natura composita della Luna solleva altre considerazioni. Essa stata identificata con Mercurio nella sua forma serpentina ed ha subito un processo di evaporazione: sopra la terra , nel linguaggio alchemico. Di conseguenza, una congiunzione del Sole con Mercurio ci ha portato a dedurre l'identit rosso zolfo del giovane pittore. Ma c' anche l'aspetto duplice di Mercurio: il suo volto pericoloso e il veleno mortale versato nell'agi/a permanens nel suo stato originario, senza cottura. A mio avviso, questo duplice aspetto pu render conto del colore livido della Luna ed anche della sua natura di logos. Per quanto la congiunzione del Sole con la Luna possa aver apparentemente avuto luogo il gamos o connubio sacro dello spirito e della materia apparentemente stato consumato essa sembra incompleta. squilibrata. II sospetto sorge dal fatto che all'ombra della forma serpentino-mercuriale della Luna c' un altro gamos nascosto nell'oscurit. Un ardente fattore Tifoniano di 'zolfo nero' si trova sullo sfondo, ad indicare un elemento arcaico e velenoso, simile a un drago, in profondit. Questo rappresenta il Iato oscuro di Mercurio un fuoco nero. un calore bruciante e secco, nessuno scintillio o luce. Mercurio, in questa sua coniunctio nascosta con la Luna. diventato il Logos, il significato come tale . di questo nero fuoco infernale. E' come se il Logos di San Giovanni si fosse mescolato alla totale oscurit e si fosse liberato del ruolo di faro degli uomini. Ora. se noi consideriamo questa situazione come il ritratto psichico degli accadimenti all'interno del corpo , vediamo che una stella nera , per cosi dire con le caratteristiche di Saturno o dell'Ade stata costellata. Parlando da un punto di vista fisiologico. la psiche ha dipinto la parte inferiore del cervello come se fosse diventata nera e come se stesse secernendo una specie di aceto di radici e dell' issopo . E cosi il rotundum nero in quanto immagine del S elabora il colore putrescente della Luna e la natura velenosa del Logos serpentino di Mercurio. Un liquido 133
amaro di radici viene emesso, ma, in pi, questo liquido
ha un significato di logos codificato in esso. Se le cose stanno cosi, allora la tossina nella personalit del bambino ha due precursori a livello psicoide che debbono manifestarsi nel suo comportamento. Il primo si manifesterebbe come terrore paralizzante, una specie di angoscia profonda fine a se stessa . che inibisce la crescita psichica a questo livello cerebrale nero . Ma l'altro precursore dovrebbe manifestarsi come inquietudine un rimuginamento ossessivo e senza fine che divora la mente in uno sforzo di trovare un significato. Alla base dell'angoscia, c' una nota poetica sia nella forma negativa che in quella positiva. Sorge durante i momenti di crisi nella visione estetica della psiche di se stessa e del suo mondo. L'inquietudine invece sembra aver origine durante i momenti di crisi nella visione intellettuale che la psiche ha del mondo quando le strutture concettuali si indeboliscono o nel processo di trasformazione. Nel nostro disegno, queste attivit sono espresse cosmologicamente. Ma osservandole alla luce del modello alchemico, possiamo vederle anche come eventi che si manifestano ad un livello psicoide all'interno del corpo a livello neurobiologico. La psiche non solo sta cercando di sentirsi, ma anche di capirsi. Entrambe queste due attivit quella poetica e quella intellettiva potrebbero perfettamente essere coscienti. Eppure nel nostro disegno esse non lo sono: esse insorgono nell'inconscio, dissociate dal nostro complesso dell'Io, transpersonale ed autonomo, e si esprimono mediante simboli proiettivi che hanno la natura dell'eros e la natura del logos. Prese insieme, esse costituiscono presumibilmente degli aspetti delle funzioni appercettive della psiche e portano alla formazione di simboli concettuali. Mediante questa attivit le cognizioni diventano ricognizioni; la theoria elaborata, e la memoria diventa un'attivit psichica autonoma primordiale. Per l'alchimista questa redenzione delle idee questa derivazione del significato dall'opacit della materia, era un aspetto essenziale dell'opus. In pratica, ci significa un rie134
same continuo dei presupposti inconsci e delle funzioni
appercettive nel loro emergere simbolico dall'opus, nel nostro coinvolgimento del nostro rapporto con l'inconscio. Abbiamo visto che, considerato neurobiologicamente, il nostro disegno ci svela le fantasie e le caratteristiche comportamentali in esse codificate che esprimono angoscia ed inquietudine come componenti funzionali della tossina. Queste sono state individuate nell'ombra livida della Luna. Cio nondimeno, tutto ci inconscio, transpersonale, e si manifesta senza l'intervento del complesso dell'Io. Caratteristiche in un certo qual modo simili emergono se guardiamo il disegno in modo che rifletta una situazione all'esterno del corpo . Pu essere allora considerato come il simbolo di accadimenti transperso-naii nella psiche collettiva, di cui il bambino solo l'inconscio messaggero. Anche in questo caso ci troviamo di fronte all'Oscurit profonda dell'ignoto, il Rotundum, presentato su scala cosmica. Come gli alchimisti, siamo forzati a costruire concetti appercettivi, nonostante il mutamento radicale di tensioni nell'archetipo centrale della nostra epoca. Come abbiamo visto, questa attivit di elaborazione dei concetti appercettivi gi presente nel nostro disegno. Il disegno sembra dirci che le tradizionali opposizioni associate all'Anthropos e al serpente non esprimono pi in maniera adeguata il problema. Esse sono diventate 'intelligibili', per cosi dire, attraverso la Luna e la firmaHomo. Invece. Anthropos per tutta la sua radiosit simile al sole, insidiato da un rotundum nero denso e vuoto come una fossa gravitazionale nell'universo. e il simbolo dell'Io lo riflette. Perch qui il simbolo dell'Io, con il suo mondo del 'nulla' non pi una personificazione relativamente costante dell'Homo-Anthropos, ma diventato piuttosto la personificazione indebolita di un S simboleggiato dal rotundum nero. Se il confronto con l'archetipo un problema morale prioritario, qui questo problema si presenta su scala cosmica e suggerisce, forse, la costellazione amorale
di un archetipo morale nella densa e vuota oscurit del
rotundum. In altre parole, il disegno sembra presagire un'esperienza depressiva profonda nella psiche collettiva, un'esperienza di morte senza nessuna indicazione di resurrezione, a meno che in realt non sia l'esperienza stessa la totalit e la nuova luce. Il disegno sembra mostrarci, da questo punto di vista. una visione del mondo che evidenzia un'alterazione di base sia nell'archetipo della coscienza che nell'Io. Se la coscienza del risveglio dell'Io un riflesso immaginario e simbolico di questo archetipo, allora la sua rappresentazione effimera del mondo dovrebbe essere integrata o rifarsi ad una visione del mondo millenaria ed eterna edificata sulla natura dinamica della psiche. La coscienza allora sembrerebbe, nel modello alchemico, venir fuori da tensioni endoso-matiche a livello psicoide che acquistano espressione simbolica nel linguaggio chimico dell'alchimia in quanto derivano da una meccanica di fermentazione . Una simile visione dell'Io contrasta con quella di un lo la cui origine entra in collisione con il mondo degli oggetti, basato sulla meccanica delle leve . La rappresentazione 'alchemica' dell'Io si manifesterebbe come rappresentante simbolico di un archetipo della coscienza, il prodotto di processi universali fisiologici e filogenetici, espressione dell'atemporalit di tali processi. In questo senso, il nostro disegno non solo ci fornisce una rappresentazione delle basi neurobiologiche di una coscienza dell'Io che risale a un archetipo. Si protende anche verso quegli eventi che giacciono in incubazione nel futuro della razza. Ci si sposta dal mondo normale dello spazio, del tempo e della causalit verso un mondo che vive in un 'eterno presente', un mondo che non ha altre 'origini' che i rapporti essenziali nella psiche, un mondo appercepito mediante intuizioni sub-liminali eterne, condizionate dall'archetipo. Il bambino appare quindi il messaggero di attivit trascendenti nella psiche collettiva. Il disegno condizionato dalla natura archetipica di queste attivit. E se gli archetipi sono gli equivalenti soggettivi di fatti oggettivi, essi hanno un carattere cosmico. Il disegno ci 136
mostra allo stesso tempo processi neurobiologici e
processi cosmici in stato di tensione radicale. Quello che sorprendente che a entrambi i livelli vi un netto rifiuto di rappresentare una personalit o un mondo centrato su un complesso dell'Io. L'Io rifiuta in modo assoluto il suo ruolo eroico: nel nostro disegno esso non altro che un buco nella carta. La mentalit qui rappresentata potrebbe avvicinarsi a ci che Neumann ha definito il tipo nihilista di uomo mistico, caratterizzato dalla negazione del mondo e di tutti i suoi prodotti. Oppure, se seguiamo il punto di vista espresso da Eliade, rappresenterebbe la negazione specifica dell'essere umano in quanto individuo empirico attivo. La mentalit nel nostro disegno si rif a un mondo preumano, primordiale, illo tempore, un mondo di eventi cosmologici. II disegno si riferisce ad un mondo transpersonale e non-temporale, una specie di cosmogonia eterna, senza una componente attiva dell'Io. Tutta la natura della coscienza collettiva sembra profondamente minacciata da questi sviluppi della situazione nell'archetipo. Sembra che si sia verificato un generale indebolimento della fiducia, una perdita di anima, in tutto ci che pu essere definito e caratterizzato come coscienza centrata sull'Io. L'Io sembra un' immagine . ma senza fiducia nella realt dell' immagine . Sembra un 'figlio dell'oscurit', ma la sua intrinseca natura rifluisce in quell'oscurit. Spavento e inquietudine di proporzioni patologiche hanno pietrificato la sua crescita e obliterato il controllo sulla sua identit. E* come se fosse costretto a rinunciare ai suoi legami di parentela con la specie del genere umano. Ci appare sia a livello neurobiologico che a livello cosmologico. Nel nostro disegno viene rappresentata un'alterazione radicale dell'istinto, non solo dal punto di vista biologico ma anche dal punto di vista psicologico. E* come se l'intera base mentale e morale del suo essere si fosse dissolta. Una volta chiarita la gravita di questo disturbo cosi come ci viene rappresentato, a questo punto dobbiamo tornare di nuovo alla coniunctio Sole-Luna. Bisogner ricordare che sembrava si fosse verificata una con137
giunzione 'inferiore' non manifesta nella parte oscura
della Luna che mise in evidenza la nous serpentina, ma anche la nerit velenosa. Questa nerit era intelligibile era la personificazione del significato ma la sua intrinseca natura, l'orrore profondo che essa ispirava, rimaneva ignota. Mi sembra che nel nostro disegno si sia verificata una dissociazione fondamentale nel fattore dellanima: una dissociazione fra lanima in quanto anima animale e lanima come 'psicopompo' si trova alla base di questo disturbo. Ci significa che tutto ci che va sotto il nome di vita e di istinto alterato non solo la vita biologica ma anche la vita psichica. Al fondo di tutto, stato messo in crisi l'istinto religioso verso la totalit. Il Sole si collegato soprattutto con la psiche piuttosto che con la nous serpentina della Luna. Ci si capisce dal fatto che il Sole l'unica figura al centro del disegno e noi abbiamo identificato il foglio bianco con le capacit riflessive della psiche, stabili ed indifferenziate. Quindi, il Sole, nella sua alleanza con la psiche, si alleato anche con un principio imbiancante o biancheggiante l'albedo nel linguaggio alchemico. I grandi spazi liberi potrebbero allora essere considerati come aree potenziali di sviluppo spazi di riflessione, per cosi dire. Questo ci porta ad ipotizzare che il Sole sia entrato in congiunzione con lanima come psicopompo , come una guida dell'anima . E' una coniunctio meramente psichica, che tende alla psichizzazione dell'istinto e alla formazione di un corpo psichico, un corpo misterioso nel linguaggio degli alchimisti. E' essenzialmente questa coniunctio che da origine alla firma . all'identit di zolfo rosso impressa nei meandri profondi della personalit del bambino. Ed questa firma che lascia intravedere una rubedo in corso di formazione. Il caos dei quattro elementi terra, aria, fuoco ed acqua si polarizzato intorno alla firma, di modo che l'albedo lo stato psichico dell'alba nato dalla coniunctio del Sole con la Psiche ha derivato dall'aspetto mercuriale e serpentino della Luna una coscienza solare primitiva che diventata lHomo archetipico, l'aspetto 138
umano del nostro disegno. Ci significa che l'identit
psichica e la realt psichica del bambino hanno avuto origine dalla muta e inconscia corporeit della materia. La psiche nella sua funzione di psicopompo, di guida dell'anima, l'istanza attiva di questo processo. Un po' come nel mito di Eros e Psiche, la psiche sta cercando la redenzione in un principio primordiale femminile ed forse per questo che la coniunctio manifesta avviene fra il Sole e la Luna nella sua forma di nous mercuriale e serpentina. La realt di Psiche attiva in rapporto al Sole ricca di significato, intelligibile, e ci fa scorgere le cause finali di questo processo, l'affermazione della realt e del valore della psiche. Quindi, nell'insieme, il disegno sta ad indicare l'imponente derivazione della psiche e dell'anima spirituale dalla corporeit del mondo sublunare della Luna. Forse questo orientamento redentore presente nell'anima che porta alla luce il lato oscuro della Luna. Osservando l'aspetto pernicioso della nostra ermetica nous serpentina, guardando attraverso la putrescenza della Luna. noi possiamo scorgere il suo aspetto pernicioso e serpentino, la sua gelosia psicoide , la sua natura terrificante di drago, il suo animus tifoniano nel fuoco del mare proibito . Per questo aspetto, i bambini destano in noi maggiore repulsione: una primitiva Mostruosit in quanto tale , melanconia, depressione, disperazione e colpevolezza paralizzante. Ed ha tutta la concretezza dello sguardo fisso. paralizzante ed ipnotizzante, di un serpente. Ed anche questo risulta intelligibile . se guardiamo abbastanza in profondit nella nostra nous serpentina. E' difficile penetrare questo stato mentale, poich entrambi questi orientamenti, la psiche animale e lanima come guida dell'anima, sono presenti in noi solo come immagini impersonali biochimiche o cosmologiche. L'una. Lanima, ci porta in un mondo di fantasie e di immagini dal carattere solare, che mancano per di un coercitivo senso della realt e che possono disperdersi capricciosamente. L'altra, la psiche animale, ci riporta ad una nerit e ad una amarezza soffocante che hanno realt, ma che possono essere avvicinate 139
solo attraverso il contenuto di una proiezione, la paura.
l'ossessione, che oblitera l'anima e che impone la perdita di un istinto fondamentale. Probabilmente, la schizofrenia trae la sua origine dagli effetti tossici scatenati dalla tensione fra questi due orientamenti contrastanti nell'archetipo della vita: il primo psichico e solare, il secondo l'espressione della nerit e del Rotundum che giace nascosto nell'ombra della Luna. E noi possiamo supporre le tracce di questa tensione nel simbolo dell'Io nel nostro disegno. Poich l'Io appare come una scintilla di zolfo rosso, disegnata a caso, quasi un baffo di matita della firma. Sotto questo aspetto, l'Io un figlio del caos , un figlio del lapis , un figlio della nous serpentina e mercuriale . E tuttavia, l'Io anche il figlio dell'oscurit , il figlio del rotundum , il figlio del terrore, della melanconia. della disperazione, il figlio di un cervello inferiore annerito e di un sistema nervoso avvelenato, fatto di sventura, aceto e issopo . E' questo il terrore insopportabile e la tossina patogenica da esso generata ha svuotato l'Io e ha interrotto bruscamente il continuum psichico, aprendolo sul nulla. Eppure la cura. la scoperta di un mondo dell'Io, pu venire solo dal rotundum. E deve essere proprio l'anima come psicopompo, la nostra guida. Perch proprio questo aspetto della psiche che ci ha fatto scorgere la nerit del rotundum e la putrescenza della Luna e le ha portate nella sua attivit riflettente ed ha identificato nel serpente-logos sia una panacea, sia un veleno. Essa ha portato alla luce l'intelligibilit della situazione, che si celava dietro le immagini del disegno. In pratica, questo vorrebbe dire che ci che richiesto una concentrazione dell'equivalente psichico di una medicina, e non il procedimento pi semplice della cura sedativa a base di massicce dosi di psicofarmaci. Il disegno ci ha fornito una rappresentazione 'eterna' dei fattori presenti nella situazione psichica. Nigredo, albedo, rubedo; unto mentalis, recupero dell'anima, e perfino lunus mundus coesistono in un sistema sincrono di relazioni. E' questa coesistenza a creare 140
l' eternit rappresentata nel nostro disegno: e derivante
da essa. c' la scelta dell'anima come psicopompo la confessione di finalit. Il nostro giovane artista ci ha illuminato su un sistema di relazioni essenziali della personalit e non su un sistema causale di origini. Abbiamo cercato di riguardarlo in due modi: innanzitutto, attraverso le attivit neurofisiologiche simbolizzatrici sottostanti la psiche del bambino; ed in secondo luogo, facendo riferimento alle tensioni archetipiche nella psiche collettiva. L'intera opera di redenzione, l'intero opus, deve prendere in considerazioni queste due dimensioni, il mito fisiologico e il mito cosmogonico. Deve essere l'anima, in quanto psicopompo, ad effettuare, Deo concedente, questa redenzione. Lo voglia Iddio ! Questa frase indica un ultimo elemento nel modello alchemico che essenziale all'opus: quello della fede psicologica. L'alchimista infatti era perfettamente consapevole dei terrori perniciosi dell'opus, della nerit, della disperazione. Era perfettamente consapevole della realt delle immagini dell'opus, ma anche della loro natura ingannatoria. Perci, la fede e la preghiera erano assolutamente necessario se l'emozione e la theoria dovevano portare a termine con successo l'opus. Il suo atteggiamento poteva sottintendere bene l'affermazione di Bonaventura per cui la materia era un caos di desideri ed era preghiera. Infatti, questa natura conativa della materia diventa preghiera nell'esperienza umana, dal momento che il lamento connaturato nella stessa imperfezione di tutte le creature, eccetto Dio. L'alchimista oper per proteggere le vestigia di Dio presenti nella conazione della materia, per trasformarle in un riconoscimento della presenza di Dio e per recuperare alla materia il divino. Perci la fede fondamentale: la fede non un sistema di credenze codificate, ma una funzione dell'appercezione simbolica. La fede non c/' che si crede, ma ci per cu/ essa creduta. Gli oggetti di fede sono creduti, ma la fede stessa li precede con il suo splendore.
Nel nostro disegno, questa fede psicologica cosi
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profondamente dissociata come lo sono i due aspetti
dell'anima che abbiamo notato. Il suo aspetto negativo dato dalla sua natura di terrore e di ossessione. Il suo aspetto positivo presente in ci che possiamo identificare come il ruolo della stessa psiche nell'opus. Ed questa caratteristica dell'alchimista presente in noi che pu incoraggiare le tendenze curative se ce ne qualcuna nello sforzo della psiche di sentirsi e di comprendersi, e quindi, di alimentare nel suo cuore una nuova immagine di totalit. Trad. di VEGA SCALER
L’Immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa: La presenza viva dei simboli dalla storia più antica fino ai giorni nostri, e l’importanza dell’immaginazione per scoprire e costruire il senso del mondo.