Uffici Saipem Ex-Snam

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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,

PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI


DELLA PROVINCIA DI MILANO Cc.279/itinerari

Terzo Palazzo Uffici Saipem (ex-Snam) / 1969-1974 /


Franco Albini, Franca Helg, Antonio Piva Terzo Palazzo Uffici Saipem (ex-Snam) / 1969-1974 / F. Albini, F. Helg, A. Piva

viale Alcide De Gasperi 16, San Donato Milanese


dall’accostamento di tre forme rettangolari della modanatura tecnologica ad un
allungate slittate tra loro: quella centrale serramento in alluminio sia alla base di un
Lo studio composto da Franco Albini, centro del lotto e ha una pianta cruciforme, contiene, in posizione baricentrica, i servizi sistema di facciata che, ripetuto ad libitum,
Franca Helg e Antonio Piva (a cui da pochi con quattro bracci aggregati tra loro e i sistemi di distribuzione verticale. Le chiude i volumi dell’edificio riproducendo
anni si è unito anche il figlio di Franco, secondo una rigida geometria ortogonale: due esterne sono interamente destinate la natura seriale dell’attività che vi si
Marco) viene incaricato da Eni e Snam di la coppia più estesa è caratterizzata da un ad accogliere gli spazi per gli uffici, la cui svolge.
progettare un nuovo palazzo uffici, il terzo, andamento parallelo all’asse Nord-Sud regolarità – al loro disegno è sottesa una
CARLO VENEGONI
dopo i primi due realizzati rispettivamente mentre quella Est-Ovest risulta accorciata maglia di 1,20 m di lato – permette un alto
da Marcello Nizzoli con Giuseppe per la presenza del volume della mensa, grado di flessibilità.
Mario Oliveri (1955-1957) e da Marco non prevista nel primo progetto ma inserita All’esterno, lo slittamento
Bacigalupo con Ugo Ratti (1959-1962). in itinere dalla committenza. Nel punto di apparentemente casuale e mai simmetrico
L’Ente Nazionale Idrocarburi, ancora in incrocio delle quattro ali il volume viene dei volumi che compongono le ali,
VISTA DI SCORCIO (FOTO DI BARBARA PALAZZI)
pieno sviluppo, commissiona un edificio svuotato ad accogliere un grande atrio conferisce varietà e un certo dinamismo
direzionale per circa tremila addetti da di ingresso, impreziosito da una scala a ai prospetti, altrimenti molto semplici.
costruirsi in un lotto di forma regolare, nel sviluppo poligonale realizzata in acciaio e Caratterizzati dallo spiccato sviluppo
cuore del nuovo quartiere di Metanopoli. granito. orizzontale, i fronti sono infatti scanditi
L’edificio di cinque piani si situa al In pianta ciascuno dei bracci è ottenuto dalla successione di finestre a nastro in
alluminio anodizzato e innervati da fasce
DISEGNO PROSPETTICO DEL COMPLESSO (IMMAGINE DA FONDAZIONE FRANCO ALBINI) convesse realizzate in poliestere rosso
vermiglio, che alloggiano le tubazioni del
sistema di condizionamento.
Ancora una volta, come nel progetto
per la Rinascente (1957-1961) di piazza
Fiume a Roma, e soprattutto in analogia
con l’edificio delle nuove Terme Zoja a
Salsomaggiore (1964-1971), anch’esso
impostato su una pianta cruciforme,
Albini affida l’orditura dei prospetti a un
componente edilizio dominante, qui la
carenatura in poliestere, che copre tutte le
parti non vetrate delle pareti verticali.
Nel complesso però la soluzione
adottata a San Donato appare meno
caratterizzante, sebbene l’accostamento

FRANCO ALBINI E MILANO FRANCO ALBINI E MILANO

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