Misura e Accordo Antenne An003v0.00
Misura e Accordo Antenne An003v0.00
Misura e Accordo Antenne An003v0.00
Indice:
Introduzione
1. Richiami sui parametri delle antenne
2. Misura R.O.S.: allestimento del sistema di misura
3. Misure di guadagno: allestimento del sistema di misura e parametri di calcolo
4. Eliminazione delle interferenze durante le misure: consigli pratici
5. Esempio pratico n. 1: monopolo per 70 cm
6. Esempio pratico n. 2: loop in ferrite per 1,8 MHz
7. Conclusioni
Bibliografia:
Jasik “Antenna Enginnering Handbook” McGraw – Hill 1961
Balanis “Antenna Theory Analysis and Design” Wiley 1982; 1997
Il guadagno si può esprimere rispetto al radiatore isotropo ideale o rispetto al dipolo a λ / 2 (inserendo il
fattore di correzione di 2,14 dB ai risultati ottenuti; prestare attenzione anche a come viene espresso il
guadagno dell’antenna di riferimento, se dBi o dBd).
In generale, l’attenuazione di spazio libero ammonta a circa 22 dB per una distanza uguale a λ, valore
adeguatamente misurabile con la normale dinamica dell’analizzatore di reti; per distanze maggiori potrebbe
essere necessario inserire un amplificatore sul lato di trasmissione (con le necessarie precauzioni atte ad
evitare di disturbare i ricevitori radio operanti nelle vicinanze, dato il livello più elevato presente all’uscita
dell’amplificatore).
Per ottenere la misura contemporanea di R.O.S. e guadagno, l’analizzatore di reti dovrà essere dotato
dell’opzione “ingresso per rivelatore esterno” e si dovrà inserire un accoppiatore direzionale con rivelatore
tra amplificatore e antenna da misurare (vedere sito Elad per maggiori dettagli sugli accessori disponibili).
Molto probabilmente, sarà anche opportuno inserire sul lato di ricezione un filtro per le frequenze misurate:
le bande più affollate di segnali intensi sono la banda FM (88 – 108 MHz) e le bande TV UHF (IV / V: 470 –
860 MHz).
Bibliografia:
Macnamara “Handbook of Antennas for EMC” Artech House 1995
7. Conclusioni
Si sono esaminate le configurazioni di misura più consigliabili per il test di antenne utilizzando l’analizzatore
di reti SNA 2550.
Sono stati poi descritti due esempi realizzativi per fornire alcune considerazioni pratiche supplementari.
Nel primo esempio si è evidenziato l’effetto del piano di massa sull’adattamento di impedenza, fattore spesso
sottovalutato nell’uso pratico delle antenne di piccole dimensioni.
Nel secondo esempio, si è suggerito l’uso di un’antenna attiva per la ricezione, allo scopo di impiegare una
singola antenna (di dimensioni ridotte) per il test di antenne su tutte le bande HF.
Anche lo strumento consente di realizzare facilmente un banco di misura di buone prestazioni, una certa
attenzione deve essere posta all’effetto delle interferenze; questo vale in modo particolare per la misura del
guadagno (o irradiazione), mentre per la sola misura del R.O.S., è quasi sempre sufficiente la configurazione
di base.
L’uso di filtri e amplificatori permette di sfruttare nel modo migliore la dinamica di misura dello strumento;
le loro caratteristiche ottimali, per i risultati migliori, dipendono fortemente da ogni singola condizione di
misura, tuttavia saranno in futuro messi a catalogo alcuni modelli di uso più frequente.
In casi estremi, dove le interferenze sono molto intense e molto vicine alla frequenza di misura si può
ricorrere all’uso di un analizzatore di spettro come ricevitore calibrato (contattare Elad per indicazioni più
complete).
Anche l’ambiente circostante alle antenne utilizzate ha molta influenza, in particolare per frequenze basse e
antenne poco direttive: le riflessioni degli oggetti vicini possono rendere la misura imprecisa.