Antenne 001
Antenne 001
Antenne 001
Premessa
Le antenne sono un argomento molto importante per le telecomunicazioni.
Cominciamo perci a fornire alcuni concetti generali sul loro utilizzo.
Consideriamo il generico collegamento radio tra un trasmettitore (TX) ed
un ricevitore (RX):
TX
RX
Appunti di Antenne
accoppiamento
trasmissione;
accoppiamento dellantenna
comunicazione;
della
sorgente
di
di
segnale
trasmissione
con
lantenna
di
con
il
di
mezzo
Nel seguito, vedremo di capire nel dettaglio come studiare questi singoli
problemi. Per il momento, ci possiamo invece dedicare ad una analisi pi
generale.
M
Mood
deellllii cciirrccu
uiittaallii iin
n ttrraassm
miissssiioon
nee eed
d iin
n rriicceezziioon
nee
Consideriamo, ad esempio, il problema dellaccoppiamento tra la sorgente di
segnale e lantenna in trasmissione: questultima non fa altro che prelevare il
segnale (cio lenergia) dalla sorgente al fine poi di irradiarlo nello spazio, per
cui si comporta come un semplice carico. Facendo la classica ipotesi di essere
in regime sinusoidale permanente, possiamo modellare tale carico come una
impedenza Z ant , che ovviamente chiameremo impedenza di ingresso
dellantenna in trasmissione. Questultima generalmente costituita da una
parte reale ed una parte immaginaria:
Z ant = R ant + jX ant
Come vedremo meglio in seguito, la parte reale data dalla somma della
resistenza di radiazione dellantenna considerata, che tiene conto della
capacit di tale antenna di irradiare potenza nello spazio circostante, e della
resistenza di perdita, dovuta ai conduttori non perfetti usati per la
realizzazione pratica dellantenna stessa:
Z ant = (R rad + R perdita ) + jX ant
Sia R ant sia X ant dipendono dalla frequenza di lavoro (o, ci che lo stesso,
dalla lunghezza donda di lavoro).
Tanto per fare un esempio concreto, consideriamo un particolare tipo di
antenna che descriveremo in seguito e cio il cosiddetto dipolo in /2:
Concetti introduttivi
Lantenna viene qui alimentata da una sorgente a 150 MHz, con tensione a
vuoto di 100 V (in valore efficace) e resistenza serie da 50 . Se volessimo
calcolare la potenza irradiata dallantenna nello spazio, ci basterebbe
sostituire lantenna con il suo circuito equivalente e calcolare la potenza
dissipata su R rad :
I valori numerici utilizzati in figura non sono casuali: infatti, quelli di R rad
(=73 ) e quello di X (=42.5 ) sono costanti per il tipo di antenna che stiamo
considerando. Il valore di R perdita , che dipende sostanzialmente dai conduttori
usati per il collegamento tra la sorgente e lantenna, invece stato calcolato
ipotizzando che i fili utilizzati siano del tipo AWG20: alla frequenza di lavoro di
150 MHz, si pu verificare che il raggio r W dei fili molto maggiore della
profondit di penetrazione per effetto pelle (che vale =5.4m), per cui si pu
adottare la formula generale della resistenza specifica (cio per unit di
lunghezza) di un filo nel caso in cui esso operi ad alte frequenze:
rfilo =
= 1.25
2rW
m
Appunti di Antenne
R perdita = rfilo
L
1
= 1.25 = 0.63
2
2
= 42.72 W
= 0.368W
Concetti introduttivi
Appunti di Antenne
r r
r
r 1
p att = Re{p} = Re E H *
2
IIn
nee
diiaazziioon
dii rraad
nssiitt d
ntteen
Consideriamo un elemento infinitesimo di superficie, di area dS, posto in
corrispondenza del generico punto P(r,,): se indichiamo con d
langolo
solido sotteso da dS (rispetto cio allorigine O del sistema di coordinate) e
tenendo conto che siamo a distanza r da O, possiamo scrivere che
dS = r 2 d
Allora, facendo il prodotto tra la densit di potenza e questa area
infinitesima, otteniamo nientaltro che la potenza totale (in W) intercettata da
dS:
r
r r
r
1
dPatt = p att dS = Re E H * r 2 d
2
Concetti introduttivi
G
Gu
uaad
daaggn
noo d
diirreettttiivvoo ee d
diirreettttiivviitt
Nota la densit di potenza attiva, possiamo facilmente calcolare la potenza
(attiva) complessiva irradiata dallantenna: infatti, anzich considerare solo
il generico elemento di superficie dS, possiamo compiere una integrazione
della densit di potenza su una superficie chiusa che racchiuda
completamente lantenna:
Prad =
r
r
p
d
S
attiva =
SUP
attiva
r
a r dS
SUP
r
p att r 2
e ricordando che
Confrontando la funzione integranda con I(, ) =
d
dS=r 2 d, evidente che lespressione appena scritta equivale anche alla
seguente:
Prad = I(, )d
SUP
E noto che per distanza sufficientemente elevata si intende dire che tale distanza deve essere sufficientemente
maggiore della lunghezza donda di lavoro.
Appunti di Antenne
I(, ) 4 I(, )
=
I media
Prad
G
nzzaa
pootteen
dii p
noo d
daaggn
uaad
Gu
Mentre il guadagno direttivo D(,) una funzione solo del modo con cui
una antenna irradia la potenza che le arriva (cio funzione del cosiddetto
diagramma di radiazione dellantenna), esiste un altro parametro, detto
guadagno di potenza e indicato con G(
,
), che tiene invece conto delle
perdite dellantenna.
Immaginiamo che la nostra antenna venga alimentata da una potenza
complessiva P app (si tratta cio della potenza erogata dalla sorgente), ma che
irradi invece solo una potenza P rad , frazione di P app . La differenza P app -P rad
dissipata sia per effetto delle inevitabili perdite ohmiche dellantenna sia per
altri tipi di perdite, diversi da antenna ad antenna.
Si definisce allora fattore di efficienza (o rendimento) il rapporto tra
potenza totale irradiata e potenza totale proveniente dallalimentazione:
e=
Prad
Papp
Concetti introduttivi
G (, ) = e D(, )
Dato che il guadagno direttivo stato definito come D(, ) =
4 I(, )
,
Prad
4 I(, )
Papp
indifferente
parlare
di
guadagno
di
potenza
o
guadagno
direttivo.
Appunti di Antenne
A
Ap
peerrttu
urraa eeffffiiccaaccee
Lapertura efficace di una antenna legata alla capacit dellantenna
stessa di estrarre energia da unonda incidente. Essa rigorosamente definita
come il rapporto tra la potenza totale P R raccolta dallantenna 4 e la densit di
potenza p att dellonda incidente, nellipotesi che la polarizzazione dellonda
incidente e quella dellantenna ricevente siano le stesse:
A eff =
[m ]
PR
p att
Questa potenza totale raccolta corrisponde alla potenza dissipata sul carico alimentato dallantenna
Autore: Sandro Petrizzelli
10
Concetti introduttivi
Detta in altre parole, lapertura efficace di una antenna ricevente tale che
r
r
sia soddisfatta la relazione PR = p att A eff , dove ricordiamo che p att = p att (r, , ) .
In generale, anche lapertura efficace di una antenna dipende dalla
direzione: infatti, pur considerando la stessa densit di potenza incidente,
basta variare la direzione di misura (ossia sostanzialmente lorientamento
dellantenna) per ottenere una potenza P R di volta in volta diversa. Scriviamo
dunque in generale che
P
A eff (, ) = R
m2
p att
[ ]
PR , max
p attiva
[m ]
2
F
Faattttoorree d
daan
ntteen
nn
naa
Le propriet elencate nel precedente paragrafo sono particolarmente utili
quando le antenne sono usate per le telecomunicazioni oppure per impianti
radar. Se invece si considerano altre applicazioni, ad esempio nel campo della
compatibilit elettromagnetica e simili, il parametro pi usato, per
caratterizzare una antenna in ricezione, il cosiddetto fattore dantenna.
Consideriamo, per esempio, una antenna a dipolo usata per misurare il
campo elettrico di unonda incidente che sia piana, uniforme e polarizzata
linearmente, come schematizzato nella figura seguente:
11
Appunti di Antenne
1
m
dBV / m
- Vric
dBV
V
1
V ricevuti
=
= ric
AF V/m dell' onda incidente E inc
[m ]
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Concetti introduttivi
Osservazione
Volendo dare una definizione, ad esempio, dellaltezza efficace di una
antenna senza dover fare preventivamente delle ipotesi particolare, si pu
scrivere semplicemente che
r r
h e E inc = V0
In pratica, per tenere conto sia della polarizzazione dellonda incidente sia
dellorientazione dellantenna ricevente, si considerano dei vettori anzich
degli scalari come fatto prima: in tal modo, laltezza efficace di una antenna
r
usata in ricezione definita come quel vettore h e che, moltiplicato scalarmente
per il vettore del campo elettrico incidente, fornisce il modulo della tensione a
vuoto dellantenna (cio la tensione misurata ai morsetti dellantenna ricevente
quando essi non sono chiusi su alcun carico).
Naturalmente, in base alle considerazioni gi fatte in precedenza, risulta
r
r
h e = h e (, ) .
Inoltre, in base alla definizione appena riportata, ci sono evidentemente
r
almeno due casi particolari: quando h e ortogonale al vettore campo elettrico,
il loro prodotto scalare nullo, ossia lantenna non fornisce niente in uscita;
viceversa, il massimo valore della tensione in uscita dallantenna si ha quando
i suddetti vettori sono paralleli.
Appunti di Antenne
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Concetti introduttivi
PT
D T ( T , T )
4d 2
2
D(, )
4
15
Appunti di Antenne
+ 10 log 10 D R ( R , R ) + 10 log 10 D T ( T , T )
4d
prima
che
non
Queste considerazioni sembrerebbero dire che lo spazio libero sia un mezzo passa-basso, dato che lattenuazione
aumenta al crescere della frequenza. In realt, noto che non cos: latmosfera terrestre infatti notoriamente un mezzo
passa-banda, per cui le equazioni appena individuate valgono solo nella banda passante.
Autore: Sandro Petrizzelli
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Concetti introduttivi
p attiva =
r
2 0
E = PT
D T ( T , T )
4d 2
Ricordando che
concludiamo che
limpedenza
caratteristica
del
vuoto
0 =120
r
P 60 D T ( T , T )
E= T
d
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Appunti di Antenne
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