Il Tornado 721
Il Tornado 721
Il Tornado 721
Anno XLI
08.05.2019
Numero
721
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Ricariche telefoniche
Le modalità della votazione nelle sezioni dei Comuni sino a 5.000 abitanti
Sulla scheda è già stampato il nome del candidato Sindaco, con accanto il contrassegno della lista che lo sostiene. L'elettore può
esprimere un voto valido in uno dei seguenti modi:
a) tracciare, con la matita copiativa, un segno di voto sul contrassegno prescelto.
In tale modo, l'elettore esprime un voto valido sia per la lista votata, sia per il candidato alla carica di Sindaco ad es-
so collegato (art. 71, commi 5, D.Lgs. 267 del 2000);
b) tracciare, con la matita copiativa, un segno di voto sia sul contrassegno prescelto, sia sul nominativo del
candidato alla carica di Sindaco, collegato alla lista.
Anche in questo caso, il voto si intende validamente espresso sia in favore del candidato alla carica di Sindaco, sia
in favore della lista ad esso collegata (art. 6, comma 1, del D.P.R. 132/1993);
c) tracciare, con la matita copiativa, un segno di voto sul nominativo del candidato alla carica di Sindaco, sen-
za segnare il relativo contrassegno.
In tal caso, si intendono validamente votati, non solo il candidato alla carica di Sindaco, ma anche la lista ad esso
collegata (art. 6, comma 2, D.P.R. 132/1993);
d) manifestare un voto di preferenza per candidato alla carica di consigliere comunale appartenente alla lista
compresa nel corrispondente spazio, senza segnare il relativo contrassegno.
In tale caso, si intende validamente votato anche il candidato alla carica di Sindaco, nonché la lista cui appartiene il
candidato votato (art. 5, comma 1, D.P.R. 132/1993).
Inoltre:
1) ogni elettore può manifestare un voto di preferenza, scrivendo il cognome del candidato compreso nella lista
collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto.
2) la preferenza deve essere manifestata, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata (art. 71,
comma 5, D.P.R. 267 del 2000);
3) il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, sull'apposita riga, tracciata sotto il contras-
segno di lista votato, il nome ed il cognome o solo il cognome del candidato preferito, compreso nella lista me-
desima (art. 71, comma 5, D.P.R. 267 del 2000);
4) in caso di identità di cognome fra candidati, deve scriversi sempre il nome ed il cognome (art. 57, terzo com-
ma, D.P.R. 570/1960, abrogato dall'art. 34, comma 1, della legge 81, ma applicabile per consentire la soluzio-
ne del delicato problema) e, ove occorra, la data di nascita, come suggerisce il Ministero dell'Interno;
5) qualora il candidato abbia due cognomi, l'elettore nel dare la preferenza, può scriverne uno solo. L'indicazione
deve contenere entrambi i cognomi quando vi sia possibilità di confusione fra più candidati (art. 57, comma
quarto, D.P.R. 570/1960);
6) la scheda deve essere restituita debitamente piegata; questa operazione deve essere eseguita dall'elettore
prima di uscire dalla cabina (art. 49, secondo comma, D.P.R. 570/1960);
7) con la scheda deve essere restituita anche la matita (art. 49, quarto comma, D.P.R. 570/1960).
Quando si vota
I seggi saranno aperti Domenica 26 maggio dalle ore 7 alle ore 23 e sarà possibile esprimere il proprio voto esclusi-
vamente in questa giornata.
Lo spoglio
Lo spoglio delle europee si fa subito. Per le Comunali si riprende alle ore14 del 27 maggio.
2 SPECIALE ELEZIONI
Lista civica
IMPEGNO e FUTURO
per QUERO VAS
Per continuare a crescere
uniti insieme
3 SPECIALE ELEZIONI
Cari concittadini
Questa che stiamo per archiviare è stata
la prima Amministrazione del nuovo
Comune di Quero Vas istituito nel 2013
a seguito della fusione del Comune di
Quero e del Comune di Vas.
Nei giorni scorsi, mentre rileggevamo il Biasiotto Andrea Bavaresco Ketty Cadorin Pietro Coppe Alberto
programma presentato nel maggio 2014 42 anni 47 anni 62 anni 55 anni
Imprenditore Imprenditrice Pensionato Dirigente ULSS 2 Marca Trevigiana
riflette- vamo su come il progetto di fusione dei due Comuni
di Quero e di Vas sia stato sicuramente una scelta positiva,
una opportunità che ci ha permesso di raggiungere risultati
importanti a vantaggio dell’intera Comunità. I numerosi
finanziamenti aggiuntivi che siamo riusciti ad ottenere, circa
€ 2.500.000,00 sono stati, come da impegno assunto, per una
parte importante utilizzati per alleggerire le tasse (assenza
della TASI, IMU al minimo ecc) e per garantire le numerose
agevolazioni (contributi per la scuola, servizi, trasporti sco- Corrà Cristian Curto Tiziano Dalla Piazza Matteo Dalla Rosa Cristina
42 anni 26 anni 26 anni 41 anni
lastici gratuiti, sostegno alle varie attività produttive, alle Geometra Dipendente Metalmeccanico Dipendente Azienda Agricola Imprenditore Agricolo
associazioni, ecc).
Siamo stati ancora una volta in anticipo sui tempi, grazie
anche a Voi cittadini che avete capito e colto in larghissima
maggioranza la proposta presentata.
…e 110 e lode
per Martina Soldà
(s.for.) Il 26 marzo invece, presso il Chiostro di Santa Maria delle
Grazie dell’Università degli Studi di Ferrara, Martina Soldà di Alano di
Piave ha conseguito la nomina di Dottore in Medicina e Chirurgia con il
punteggio di 110 e lode. Alla cerimonia di proclamazione erano
presenti il papà Carlo, gli zii, i cugini e gli amici. Martina ha discusso la
tesi sperimentale dal titolo “Valutazione del valore diagnostico
incrementale della CT con mezzo di contrasto nello studio PET-CT dei
linfomi FDG-avidi” relativa ad uno studio prospettico organizzato e
condotto dalle UU. OO. di Radiologia Ospedaliera e Universitaria e di Medicina Nucleare dell’Azienda Ospedaliero-
Universitaria di Ferrara. Prendendo a prestito le parole rivolte dagli amici a Martina: «Essere qui a festeggiare con
te oggi è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione: soddisfazione non solo per l’ottimo risultato che hai
ottenuto, ma anche e soprattutto per la determinazione, la forza e il sorriso che hai sempre conservato.
Congratulazioni Dottoressa!!!».
Francesca Masocco
laureata in Infermieristica
di Rita Giada Fornasier
Francesca Masocco, ventiduenne alanese, si è laureata presso la
Università degli studi di Padova in Infermieristica. Partita abbastanza
decisa nel 2015, con le idee chiare su quella che sarebbe diventata la sua
professione, grazie all’aiuto di mamma e papà ha iniziato questo percorso
portato a termine lunedì 15 aprile 2019, quando ha concluso il tutto con la
discussione della tesi e la proclamazione e, poi, con la festa di rito con
amici e parenti. I ringraziamenti vanno innanzitutto ai genitori Vincenzo e
Reginetta e alla sorella Enrica (nella foto a fianco, assieme a Francesca)
per la organizzazione, agli amici per la composizione del papiro e a quanti
hanno partecipato ai festeggiamenti. Complimenti Dottoressa!!!
10 CRONACA
Il 25 aprile a Carpen
testo di Alessandro Bagatella e di Silvio Forcellini - foto di Settimo Rizzotto
«È l’ostinata celebrazione di un pensiero bellissimo: da qualsiasi
oscurità usciremo liberi», «È l’origine di una democrazia libera,
così libera da garantire la libertà anche di chi non la condivide»,
«Il 25 aprile è vedere le proprie catene, raccoglierle, alzarsi, libe-
rarsi», «È sapere che possiamo scegliere, e la responsabilità
della scelta ci farà pure talvolta paura, ma è una paura sensa-
zionale perché implica che la vita è tua, e ne decidi solo tu», «È
il promemoria vivente che, anche nei contesti più difficili, anche
se siamo in minoranza, anche se è rischioso, possiamo sceglie-
re. Possiamo lottare. Possiamo sperare», «La liberazione è un
processo, non un traguardo. Il miglior modo di onorare le lotte di
ieri è proteggerne i frutti nell’oggi», «Il 25 aprile è ricordarsi che
la libertà va protetta e curata come un fiore prezioso»…
Tra le tante definizioni del 25 aprile, festa della liberazione dal
nazismo e dal fascismo e della riconquista della libertà (per tutti),
queste di semplici cittadini ci sono sembrate le più calzanti, al
pari di quelle di autorevoli storici quali Umberto Gentiloni («Una
grande opportunità, l’inizio di un cammino comune fondato sulla
libertà. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale
quando comincia a mancare”, diceva non a caso Piero Cala-
mandrei»), Guido Crainz («Ci racconta una straordinaria storia
italiana, il 25 aprile, nel più ampio scenario della Resistenza eu-
ropea. Quell’Italia seppe riscoprire un’idea di patria che il fasci-
smo aveva disonorato e costruire le basi di una Costituzione
democratica: siamo stati anche così, e il 25 aprile ci aiuta a ri-
cordarlo») ed Emilio Gentile («Il 25 aprile 1945 fu la condizione
indispensabile che rese possibile fondare una democrazia repubblicana, con la collaborazione di tutti i partiti antifa-
scisti, uniti nel proposito di restituire alle italiane e agli italiani la dignità di un popolo sovrano. Questi sono i fatti.
Negare l’attualità del loro significato, equivale a togliere alle italiane e agli italiani la dignità di popolo sovrano»).
Insomma, come ha ben ricordato a Vittorio Veneto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Se oggi ci tro-
viamo qui, e in tutte le piazze italiane, è perché non possiamo, e non vogliamo, dimenticare il sacrificio di migliaia di
italiani, caduti per assicurare la libertà a tutti gli altri». Ed ha insistito, ancora una volta, sul «dovere civile e morale
della memoria», in un Paese che ne ha sempre avuta poca.
Memoria che, in questo 74° anniversario del 25 aprile, è stata ravvivata anche nel Basso Feltrino. Da qualche anno,
infatti, il Comune di Alano di Piave e quello di Quero Vas organizzano insieme la cerimonia, in collaborazione con le
locali associazioni d’arma e di ex combattenti. Questa volta è toccato a Quero Vas l’onore di ospitare la Festa della
Liberazione, iniziata con il ritrovo davanti alla chiesetta di Carpen dedicata a San Martino e con la Messa celebrata
da don Firmino. Erano presenti - tra gli altri - i due sindaci, Bruno Zanolla di Quero Vas e Amalia Serenella Bogana
di Alano, e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Quero, Dario Di Leo. Numerosi i labari degli Alpini e dei
Fanti, giunti da tutto il Basso Feltrino, rappresentati dai rispettivi capigruppo. Non mancavano nemmeno i due labari
dell’Anpi di Quero “Italia Libera” e dell’Anpi di Alano “Matteotti”, in rappresentanza delle due brigate partigiane im-
pegnate sul Grappa durante la guerra di liberazione.
L’assessore querese Alberto Coppe, nel suo intervento, ha ricordato i caduti locali: i fratelli Curto, Carlo e Aldo, e
Silvio Pocchetto. I primi due furono prelevati di buon’ora dalla propria abitazione, processati all’istante e impiccati
davanti alla stazione. Pocchetto, invece, si batté fino all’ultimo sul campo di battaglia del Grappa, sparando verso il
nemico tutti i colpi che aveva in canna e, alla fine, lanciando persino sassi. Ma la barbarie nazista non lo risparmiò:
fu colpito mortalmente, assieme ad altri, ed il suo corpo non fu mai ritrovato. Ha poi preso la parola il sindaco que-
rese Zanolla rimarcando quanto detto dall’assessore Coppe e aggiungendo che i caduti - con il loro sacrificio e il lo-
ro sangue - ci hanno dato un’Italia libera, e così dobbiamo sforzarci di mantenerla. Anche il sindaco alanese Boga-
11 CRONACA
na ha ricordato quanto sangue è stato versato sulle pendici del Grappa da quei tanti giovani che hanno lottato per
un’Italia libera e unita, auspicando la fine dell’odio tra i popoli e il mantenimento di un’Italia coesa. Don Firmino, che
ha iniziato l’omelia con in sottofondo le note della Banda Setteville, ha sottolineato come anche San Martino, San
Francesco e tutti i santi hanno combattuto per una fede libera, come i caduti che sono stati qui ricordati.
Poi, con in testa la Banda Setteville, il corteo si è diretto alla vicina lapide dei caduti per la libertà, dove è stata de-
posta una corona d’alloro. Al termine della cerimonia, i sindaci Zanolla e Bogana e l’assessore Coppe hanno rin-
graziato la Banda Setteville, il comandante Di Leo, le associazioni d’arma ed ex combattenti, la popolazione pre-
sente e gli Amici di Carpen che hanno allestito presso il centro civico della frazione un ricco rinfresco per tutti gli in-
tervenuti.
E visto che siamo in tema di 25 aprile, oggi più che mai crediamo siano da leggere e da meditare le parole di Liliana
Segre, 88 anni, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nominata senatrice a vita dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di seguito la sua testimonianza, dal titolo “La mia nuova resistenza”.
«Per me il 25 aprile del 1945 non fu il giorno della Liberazione. Non poteva
esserlo perché io quel giorno ero ancora prigioniera nel piccolo campo di
Malchow, nel Nord della Germania. C’era un grande nervosismo da parte
dei nostri aguzzini, ma non sapevamo nulla di quel che accadeva in Euro-
pa. A darci qualche notizia furono dei giovani francesi prigionieri di guerra
mentre passavano davanti al filo spinato. «Non morite adesso!», scongiura-
rono alla vista delle disgraziate ombre che eravamo. «Tenete duro. La
guerra sta per finire. E i tedeschi stanno perdendo sui due fronti: quello oc-
cidentale con gli americani e quello orientale con i russi». Nelle ultime ore
da prigioniere assistemmo alla storia che cambiava. Fuori dal lager ci costrinsero all’ennesima orribile marcia ma
niente era uguale a prima. La mia personale festa di liberazione fu quando vidi il comandante del campo mettersi in
abiti civili e buttare a terra la sua pistola. Era un uomo terribile, crudele, che a ogni occasione picchiava selvaggia-
mente le prigioniere. La vendetta mi parve a portata di mano, ma scelsi di non raccogliere quell’arma. All’improvviso
realizzai che io non avrei mai potuto uccidere nessuno e questa era la grande differenza tra me e il mio carnefice.
Fu in quel momento che mi sentii libera, finalmente in pace.
Il 25 aprile del 1945 fu quindi un’esplosione di gioia che mi sarebbe arrivata più tardi filtrata dai racconti di amici e
famigliari. Avevo avuto bisogno di una tregua prima di tornare in Italia. E dovevo guarire da troppe ferite per riuscire
a fare festa insieme agli altri. Ero stata ridotta a un numero, costretta a vivere in un mondo nemico e costantemente
con il male altrui davanti a me, come diceva Primo Levi. Ci vollero anni perché riscoprissi il sentimento della felicità
collettiva.
Poi quel momento è arrivato. E il 25 aprile è diventata una festa famigliare, la festa della libertà ritrovata. Simboleg-
giava la caduta definitiva del nazifascismo e la liberazione. E rendeva omaggio al sacrificio di partigiani e militari, ai
resistenti senz’armi, ai perseguitati politici e razziali. Era la festa del popolo italiano ma anche una festa celebrata in
famiglia insieme a mio marito Alfredo, che era stato un internato militare in Germania per aver detto no alla Rsi.
Avevamo patito entrambi la privazione della libertà e potevamo capire il significato profondo di quella data che po-
neva le fondamenta della democrazia e della carta costituzionale. Ogni 25 aprile sventolavamo idealmente la nostra
bandiera.
Non ho mai smesso di sventolare quella bandiera. E ancora oggi mi ostino a spiegare ai ragazzi perché è una festa
fondamentale. Ma è sempre più difficile combattere con i vuoti di memoria. Solo se si studia la storia si comprende
cosa è stato il depauperamento mentale di masse di italiani e tedeschi indottrinate dai totalitarismi fascista e nazi-
sta. Bisogna raccontare alle giovani generazioni cos’è stata la dittatura, soprattutto ora che il saluto romano non
stupisce più nessuno. Mi chiedo se a una parte della politica non convenga questa diffusa ignoranza della storia.
Chi ignora il passato è più facilmente plasmabile. E non oppone “resistenza”.
In anni non lontani, c’è stato anche chi ha proposto di abolire il 25 aprile dal calendario civile. Temo che prima o poi
si arriverà a cancellarlo. Perché il tempo è crudele: livella i ricordi e confonde la memoria, mentre le persone
muoiono e le generazioni passano. Qualche anno fa ci siamo illusi che intorno a questa data fosse stata raggiunta
l’unanimità delle forze politiche. Oggi leggo con preoccupazione che alla festa della Liberazione si preferisca una
cerimonia di altro genere. Se devo dire la verità, rimango esterrefatta. In tarda età assisto a degli atti che non avrei
mai immaginato di vedere: soprattutto avendo vissuto cosa volesse dire essere vittime prima del 25 aprile, quando
la democrazia non c’era, e dissidenti e minoranze venivano imprigionati, torturati e anche uccisi.
Così come rimango tristemente stupita di fronte alla cancellazione della prova di storia alla maturità. La mancanza
di memoria può portare a episodi come quello che ha coinvolto pochi giorni fa un istituto alberghiero di Venezia. Un
insegnante su Facebook ha offeso la Costituzione con parole che preferisco non ripetere. E si è augurato che Lilia-
na Segre finisca in «un simpatico termovalorizzatore». Questa non l’avevo ancora sentita: probabilmente il «simpa-
tico termovalorizzatore» è la forma aggiornata del forno crematorio.
Preferisco però concentrarmi sui moltissimi italiani che mi vogliono bene. E insieme ai quali festeggerò il 25 aprile,
un rito laico che continua a emozionarmi. E a portarmi via con sé. Perché la libertà è una condizione assoluta, irri-
nunciabile. E non importa se qualche ministro resterà a casa. Sono sicura che oggi saremo in tanti a provare la
stessa emozione civile. Buon 25 aprile a tutti».
12 CENNI STORICI
La morte
di Ida Buttol
di Sandro Curto
Alla vigilia di Pasqua è mancata improvvisamente Ida
Buttol, vedova Tessaro, classe 1921. Una vita lunga e
non sempre facile che ha attraversato la seconda guer-
ra mondiale, l’emigrazione in Belgio al seguito del mari-
to Gianni minatore, una lunga vedovanza. Una vita
passata dietro al bancone, da un bar della famiglia di
origine a Uson, al Belgio dove ha gestito una trattoria e
poi, per quasi cinquant’anni, alla Locanda Alpina di
Alano, locale con cucina e camere negli anni Sessanta
quando c’era ancora il turismo e poi bar e pesa pubblica negli ultimi tempi fino alla chiusura definitiva. Un locale sto-
rico dove si sono tenute diverse riunioni politiche comprese tutte quelle per formare le liste di Alleanza Democratica
che ha governato il comune dal 1985 al 2011, fino alle primarie del Partito Democratico di qualche anno fa (era il 16
ottobre 2005). Di Ida, sempre interessata ai problemi del paese, vorrei ricordare, oltre alle sue doti di cuoca, la
grande generosità e la schiettezza: se aveva qualcosa da dire, te la diceva sempre in faccia senza fare tanti giri. Al-
la famiglia le condoglianze della Redazione.
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto e Silvio Forcellini
DECEDUTA LA PIU’ ANZIANA DI ALANO E’ morta pochi giorni prima di Pasqua alla veneranda età di 104 anni
Maria Dal Canton, vedova Codemo, da diversi anni ospite della locale casa di riposo. Senza ombra di dubbio era la
più anziana del comune di Alano. Pensate, quando è nata non era ancora scoppiata la prima guerra mondiale.
LA MORTE DI CARLO CECCOTTO Dopo lunga malattia ci ha lasciati anche il nostro abbonato di Alano
Carlo Ceccotto, classe 1951, ex dipendente dei Servizi Forestali della Regione. Personaggio estroverso,
“Carleto” amava la compagnia e finché la salute glielo ha concesso era sempre pronto per una partita a
carte, un canto o una suonatina della sua armonica. Lascia la moglie Maria Pia e la figlia Carmen alle
quali vanno le nostre condoglianze.
LA MORTE DI CARLA SPADA Profonda commozione ha destato la prematura scomparsa - causa grave malattia -
di un’altra nostra abbonata di Alano, Carla Spada, classe 1963. Carla era molto stimata sia in ambito lavorativo (era
15 CRONACA
da poco andata in pensioni dopo anni di lavoro presso la ditta Favero Illuminazioni di Quero) che fuori, e ne è la
prova la grande partecipazione ai funerali celebrati nella chiesa di Quero. Lascia il marito Adriano e il figlio Marino,
ai quali vanno le nostre condoglianze
ASSOCIAZIONI EX EMIGRANTI Sull’esempio di altre associazioni, anche le Famiglie Ex Emigranti di Alano e di
Quero Vas sembrano orientate verso la fusione in un’unica associazione. La notizia viene anticipata sul numero di
aprile della rivista “Bellunesi nel Mondo”.
Il Circolo A.C.L.I. di Alano-Quero Vas vi invita a partecipare ad una serata informativa su:
SANA ALIMENTAZIONE
E CORRETTO STILE DI VITA
Nel corso della serata verranno spiegate le re-
gole fondamentali per una alimentazione equi-
librata ed un corretto stile di vita. Verranno inol-
tre suggeriti esempi di dieta e consigli pratici
utili a contrastare i piccoli disturbi dovuti alla…
“gioventù” come colesterolo e pressione alta.
RELATRICE:
DOTT.SSA FRANCESCA SUSANETTO,
DIETISTA
giovedì 20 giugno, alle ore 20.15,
presso la sede di Campo (vicino alla chiesa)
ingresso libero
Partecipate numerosi !!!
16 ATTUALITÀ
LeggerMente partecipa al
Le Scuole di Alano di Piave e Quero Vas, gli insegnanti, i ragazzi e le famiglie in collaborazione con le Biblioteche,
partecipano e invitano anche voi a partecipare a questo importante evento dove i ragazzi e gli adulti leggeranno brani
da molti libri e di molti autori, brani leggeri e profondi, che fanno ridere e riflettere. Venite a condividere questo
momento unico!
Per altre info www.ilmaggiodeilibri.it FB BibliotecadiAlanodiPiave
CRONACA
Sul sentiero Rommel
a cura della Pro Loco di Alano di Piave
“Abitare nel Feltrino significa essere a quattro passi dalle prime linee, dai luoghi dove si affrontarono san-
guinosamente uomini di tutt’Europa. Qui, sulle balze e sui crinali che conducono al Monte Grappa, tutto par-
la della guerra di 80 anni fa. Ovunque si sviluppano sistemi di trincee, camminamenti e gallerie; ad ogni an-
golo parte una mulattiera, un sentiero che fu calcato da migliaia di soldati”
Da “Itinerari tra uomini, fatti e luoghi dell’anno della fame 1917-1918” Marco Rech, 1998
“Venne la neve, montagne di neve, e gli uomini di tutti e due gli schieramenti, annidati a quell’altitudine, co-
minciarono a soffrire il freddo intenso, ad ammalarsi e a congelarsi, mentre la guerra ristagnava”
Da “Il Bosco degli Eroi , Arte, Natura e Storia sul campo di battaglia” Marco Rech e Serena Turrin, 2019
La Proloco di Alano di Piave ha tratto spunto dai testi di cui sopra per proporre due eventi a carattere storico con il
Prof. Marco Rech. Il primo, una serata dal titolo “Rommel sul fronte italiano da Caporetto al Grappa”, ha attirato una
settantina di appassionati della Grande Guerra. Il secondo, una camminata storico- naturalista lungo il “Sentiero Rom-
mel”, ha richiamato oltre 40 persone provenienti da un raggio di circa 50 km. Il gruppo, partito dal Pont de la Stua, ha
affrontato gli 800 mt di dislivello per raggiungere Casera Spinoncia sorpreso di trovare, a due passi dalla pianura, un
territorio molto impervio e -proprio per questo - ancora piuttosto integro, dalle caratteristiche marcatamente montane,
con scorci spettacolari. Molto apprezzata l’esposizione storica del Prof. Rech che ha saputo comunicare sia gli aspetti
tecnici degli eventi bellici che quelli umani, ricordando le sofferenze ed i disagi subiti dagli eserciti di ambo le parti, dal-
la popolazione – costretta al profugato- e dal paese stesso che, con le sue frazioni, andò quasi completamente distrut-
to. Il tutto reso ulteriormente vivo e partecipato dal fatto di trovarsi lì, “sulle balze e sui crina-
li….dove tutto parla della guerra…”. Interessanti anche gli aspetti naturalistici del percorso,
grazie alla presenza di flora rara e protetta come il tasso, albero tipico dei luoghi chiusi e dal
cui legno si ricavavano gli archi, della primula “Orecchia d’orso”, endemica delle rupi ombro-
se o del raponzolo di roccia, tipico di altitudini maggiori. L’escursione ha confermato ancora
una volta che un luogo “raccontato” riesce a comunicare storie ed emozioni che invitano
l’ospite a tornare. I partecipanti, visibilmente soddisfatti, hanno infatti salutato gli organizza-
tori con un “grazie, alla
prossima”, a riprova del
fatto che il nostro territo-
rio ha tutte le carte in
regola per accogliere un
turismo slow, educato,
rispettoso dell’ambiente
e desideroso di cono-
scere i vari aspetti dei luoghi visitati. La Proloco ringrazia i partecipanti e quanti hanno contribuito, a vario titolo, alla
riuscita dei due eventi. In foto, dall’alto: a lezione di natura; in cammino verso la cima e, infine, sullo Spinoncia.
Il Mercatino
VENDO CASETTA in località Croci di Sanzan.
Prezzo interessante. Assieme all’edificio sono compresi due
appezzamenti di bosco.
Gli interessati possono chiedere ulteriori informazioni rivolgendosi
telefonicamente al nr. 0439.80210 in ore pasti.
18 RASSEGNA STAMPA
infatti in più punti grosse pozze d’acqua che lo rendono scivoloso e pericoloso. L’opera fu realizzata dall’impresa
romana “Provera e Carassi” su commissione del Consorzio Schievenin, in seguito assorbito da Ats. Nel momento in
cui si erano registrati i primi sintomi di vulnerabilità all’acqua, tra l’ente e la ditta si era aperto un contenzioso. «Il
tunnel appartiene ad Ats (Alto Trevigiano Servizi), che lo aveva concesso in gestione a Veneto Strade - prosegue
Zanolla - e purtroppo quello delle infiltrazioni è un problema che si protrae da tempo causando notevoli disagi alle
migliaia di automobilisti che passano ogni giorno e che in caso di chiusura in direzione Treviso sono costretti ad ef-
fettuare un giro più lungo. Il che si traduce dunque in un dispendio di tempo e di carburante. Per questo, dopo gli
ultimi recenti rilievi, il Comune di Quero Vas sta spingendo, come del resto sta facendo anche l’amministrazione di
Segusino, per risolvere la problematica in tempi rapidi mediante un progetto di intervento idraulico da parte dei tec-
nici Ats. Auspichiamo pertanto di trovare delle soluzioni in tempi rapidi per evitare ulteriori disagi agli automobilisti».
da “Il Corriere delle Alpi” dell’11 aprile 2019
Auguri, Neri!!!
Lo scorso 25 gennaio abbiamo festeggiato Neri Gelisio che nonostante i 97 anni si sente ancora un giovanotto!
Auguri Teresa!
La querese Teresa
Mori ha festeggiato il
proprio 89°
compleanno circondata
dall’affetto dei
famigliari. Nelle foto la
vediamo con la
magnifica torta
preparata per la festa e
con il rappresentante
più giovane della
famiglia, il nipote Luca,
8 anni, che le stampa
un affettuoso bacio
sulla guancia.
ULSS 1 DOLOMITI
INCONTRA
I Mercoledì della Salute
MAGGIO 2019
08 MAGGIO 2019 h 18.00
Sala Convegni
Ospedale di Feltre 15 MAGGIO 2019 h 18.00
Sala Convegni
Rimedi naturali e Ospedale di Feltre
farmaci:
una associazione Attività motoria
sempre utile? all'aria aperta e sole
Marina Coppola
Dermatologi Ulss Dolomiti
(Dir. Farmacia Belluno)
Davide Pastorelli
(Dir. Oncologia Feltre)
Talenti musicali
segnalazione di Ketty Bavaresco
Tutti sanno che il nostro Istituto Comprensivo è ad indi-
rizzo musicale, ma probabilmente pochi, se escludiamo i
genitori degli studenti, sanno che ci sono tra i nostri ra-
gazzi dei veri talenti. Indirizzo musicale significa che,
all’atto dell’iscrizione alla scuola secondaria di primo gra-
do, i ragazzi possono scegliere di studiare uno strumen-
to, quindi una materia in più da portare all’esame. Nei
saggi di metà e fine anno noi genitori apprezziamo la
preparazione degli studenti e per questo ringraziamo i
professori che li seguono, ma poi ci sono anche altri rico-
noscimenti che spesso non vengono evidenziati come
dovrebbero!!! E’ il caso di Antonio Valentino Benato, resi-
dente a Segusino e frequentante il terzo anno della scuo-
la secondaria di I° grado di Alano di Piave; questo nostro
studente è iscritto all’indirizzo musicale – pianoforte ma
studia anche la chitarra. L’anno scorso ha sostenuto gli
Diamo qualche indizio per i coscritti ritratti in foto: salvo errori, da sinistra in piedi, Pocchetto, Cesare Collavo, Bruno
Melchiori, Angelo Dalla Favera (con la bandiera), Rizzotto, Alessio, Vivenzi, Germano Mazzocco, Roberto Bellaver. Fra
quelli seduti in prima fila, da sinistra il secondo è Giuseppe Faccinetto. Nella seconda file seduti, il secondo da sinistra
è Corrado Corrà, poi Umberto Rech e Enzo Bagatella (deceduto).
ATTUALITÀ
24 COME ERAVAMO
L’amico Quinto Schievenin propone all’attenzione dei lettori del Tornado la foto, metà anni cinquanta circa, di
un’allegra compagnia, a quei tempi abbastanza usuale, di commilitoni congedati. A quei tempi, fa notare il buon Quin-
to, il massimo del festeggiamento era una copiosa bevuta (notare i fiaschi ormai scomparsi dalle nostre tavole) accom-
pagnata da più o meno intonati cori. Questa la festa di fine naia, mentre il rituale pre-naia prevedeva una capatina in
via Mezzaterra, a Feltre, dove i più dicevano addio alla virtù. Questo era il massimo canonico consentito, aggiunge
l’amico Quinto, indeciso se era meglio allora oppure adesso e aggiunge “non so se il progresso sia tutta positività”. Nel
frattempo saluta i commilitoni in foto con un Ad Maiora! Quero 30-03 2019
In foto: oltre a Quinto Schievenin, terzo da destra, sono ritratti: Attilio Mazzocco, Nino “de Ciso” (deceduto), Eugenio
“Brocca” (deceduto), Silvio De Martini, Rodolfo Coronet.
Ad maiora! è una locuzione latina utilizzata come formula di augurio di conseguire risultati sempre più positivi nel proprio la-
voro, nell'ambito degli studi, o nella propria relazione sentimentale. Si traduce letteralmente con «verso cose più grandi!».
L'espressione è utilizzata ancora oggi con lo stesso significato augurale, specie in conclusione di un corso di studi, una con-
versazione o in occasione di un brindisi. Fonte: Wikipedia
LETTERE AL TORNADO
Il termine per la presentazione della domanda, da consegnare all’Ufficio Protocollo dell’Unione presso municipio
di Quero, scade sabato 31 agosto 2019.
Per info sulla compilazione della domanda rivolgersi alla Biblioteca di Quero.
26 ASTERISCO
Intitolato il
Centro Culturale
a Bice Lazzari
Ecco la nuova veste con cui si presenta il
Centro Culturale di Quero, ora intitolato
all’artista Bice Lazzari, che a Quero ha
trascorso periodi di serenità e che ha scelto
come luogo per la sua sepoltura.
Il Comitato del Centro sta lavorando ora per
portare a Quero Vas una esposizione delle
sue opere e sarà un avvenimento da
ricordare negli annali del paese.
LETTERE AL TORNADO
ATTUALITÀ
28 ATTUALITÀ
Contributo regionale
di attività didattica di sostegno (per gli studenti disabili).
Buono - Scuola
CHI PUO' CHIEDERLO?
Possono chiederlo le famiglie che:
hanno studenti residenti nella Regione Veneto, che hanno frequentato, nell’anno 2018-
2019:
- o Istituzioni scolastiche: primarie, secondarie di I e II grado: statali, paritarie e non
Anno scolastico-formativo -
paritarie (incluse nell’Albo regionale delle “Scuole non paritarie”);
o Istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto, che svolgono i percorsi
triennali o quadriennali di istruzione e formazione professionale, di cui all'accordo in
2018-2019
sede di Conferenza Unificata del 19/06/2003 ed al D.Lgs. 17/10/2005, n. 226;
hanno speso, per ogni studente, per l’anno 2018-2019, almeno € 200,00, per tasse, rette,
contributi di iscrizione e frequenza dell’Istituzione;
hanno un ISEE 2019 inferiore od uguale a € 40.000,00 in caso di studenti normodotati.
Sono previste 3 Fasce di ISEE:
Termini per l’invio via web della Fascia 1: da € 0 ad € 15.000,00
Fascia 2: da € 15.000,01 ad € 30.000,00
domanda:
Fascia 3: da € 30.000,01 ad € 40.000,00,
in relazione alle quali varia l’importo del contributo.
Se lo studente appartiene ad una famiglia numerosa (con parti trigemellari o con numero di figli
- per i richiedenti:
pari o superiori a quattro), il contributo può essere concesso fino agli importi massimi della
Fascia 1.
Non è richiesto alcun requisito di merito scolastico.
formative:
E’ sempre concesso il contributo di Fascia 1.
Sono rimborsate anche le spese sostenute per l’attività didattica di sostegno, in orario
scolastico, fino ad un massimo di € 15.000,00.
15 giugno 2019 (ore 12:00) CHE COSA E’ L’ISEE – A CHI CI SI PUO' RIVOLGERE PER CALCOLARLO?
E’ l’indicatore della Situazione Economica Equivalente delle famiglie, che viene calcolato
secondo criteri unificati a livello nazionale.
Per calcolarlo gratuitamente ci si può:
a) rivolgere al Comune di residenza, ai Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) autorizzati, alle sedi
INPS presenti nel territorio;
b) collegare al sito www.inps.it – “Servizi on line”, compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica
(D.S.U.).
COME SI FA LA DOMANDA?
Si fa esclusivamente via web (nessun uso di carta) nel seguente modo:
il richiedente dal 02/05/2019 al 03/06/2019 (ore 12:00 – termine perentorio):
1. entra nella pagina internet: http://www.regione.veneto.it/istruzione/buonoscuolaweb
2. va nella parte: RISERVATO AL RICHIEDENTE;
3. apre il file ISTRUZIONI e le legge attentamente;
4. clicca sul link DOMANDA DEL CONTRIBUTO;
5. compila tutti i campi del Modulo web di domanda seguendo le Istruzioni riportate sopra
ogni campo;
6. invia la domanda alla scuola cliccando sul pulsante “Invia alla scuola”;
7. riceve in automatico il codice identificativo della domanda;
8. si reca presso l’Istituzione scolastica/formativa,) con la seguente documentazione:
documento di identità/riconoscimento valido;
(se cittadino non comunitario) titolo di soggiorno valido;
codice identificativo della domanda;
o invia all’Istituzione Scolastica/Formativa, nei modi previsti nelle Istruzioni (fax–
raccomandata–e-mail–PEC), copia della suddetta documentazione, nonché la domanda
firmata;
l’Istituzione Scolastica/Formativa dal 02/05/2019 al 15/06/2019 (ore 12:00 – termine
perentorio):
1. recupera la domanda del richiedente;
2. conferma o meno alcuni dati dichiarati dal richiedente;
3. invia la domanda alla Regione cliccando sul pulsante "Invia alla Regione".
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