Il Tornado 776
Il Tornado 776
Il Tornado 776
Anno XLIV
07.12.2022
Numero
776
Ricariche telefoniche
Ritorneranno a Segusino anche alcuni presepi ed allestimenti di “Alla Scoperta dei Presepi e dei Borghi di Se-
gusino”, che accompagneranno i visitatori attraverso le borgate del paese (Riva Secca, Riva Grassa, Strama-
re e Milies, alla scoperta di tanti bei piccoli angoli nascosti e degli allestimenti natalizi).
Tutte le info e il programma degli eventi collegati sono su www.presepiosegusino.it o alla pagina Facebook,
Instagram e Twitter: Presepio Segusino, mentre per vedere i principali video vi invitiamo a seguire il canale
YouTube: Presepio Segusino.
Vi aspettiamo a Segusino per condividere assieme a noi alcuni momenti di sana “Normalità”! Buon Natale!
2 CRONACA
dott. Donatello
CARCIONE 8.30 – 12.30
Cell. 329.0090870 8.30 – 12.30 16.00 – 20.00 Alano (app.) 16.00 – 20.00 8.30 – 12.30
Alano (app.) Alano (app.) Alano (app.) Alano (app.)
Ambulatorio:
Alano di Piave (via Moirans, 11) 17.00 – 19.00
Tel. 0439.1980086 Alano (app.)
dott.ssa Elisa
BASSAN
Cell. 351.7104584
(in orario di ambulatorio) 14.30 – 19.00 9.00 – 12.30 14.30 – 19.00 9.00 – 12.30 9.00 – 12.30
Fener (app.) Vas (app.) Vas (app.) Fener (app.) Vas (app.)
Ambulatori:
Piazza 1° Novembre (Municipio)
Vas
Via Kennedy (Distretto Ulss) -
Fener
dott. Angelo
SEGRETO 12.00 – 14.00 9.00 – 11.00 12.00 – 14.00 14.30 – 16.30 14.30 – 16.30
Cell. 349.3121759 Quero (app.) Quero (app.) Quero (app.) Quero (app.) Quero (app.)
Ambulatori: 14.30 – 16.30 14.30 – 16.30 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00 9.00 – 11.00
Quero (via Nazionale, 62) Seren (app.) Seren (app.) Seren (app.) Seren (app.) Seren (app.)
Seren (via Marconi, 19)
LETTERE AL TORNADO
Risposta alla nostra interrogazione
Quero Vas: gli orari degli uffici comunali
Il 17 novembre, in occasione del Consiglio comunale, il sindaco ha risposto alla nostra in-
terrogazione sulla chiusura degli uffici comunali il sabato mattina, decisione presa, se-
condo la laconica comunicazione dell’App Municipium, per il caro energetico.
Da quanto abbiamo avuto modo di comprendere, il rincaro energetico non è stato l’unico
fattore a portare l’amministrazione comunale a prendere questa decisione. In realtà già
da tempo gli uffici comunali spingevano in questa direzione, vista la presunta carenza di
accessi in comune, nonché una generica necessità di uniformare i turni di lavoro di tutti i
dipendenti comunali.
Da quanto è emerso in Consiglio, non vi è alcuna garanzia, o automatismo, che si ritorni alla riapertura del saba-
to mattina, anche in caso di rientro del rincaro energetico. Questo i cittadini lo devono sapere: il municipio di Que-
ro Vas è destinato a restare chiuso il sabato, difficilmente si ritornerà indietro.
Una considerazione ulteriore la dobbiamo fare. Le argomentazioni che abbiamo ascoltato in Consiglio comunale
(numero di accessi, nuove tecnologie, ecc.), ci sembrano le stesse che abbiamo sentito quando si decise di
chiudere gli ultimi uffici rimasti aperti nell’ex municipio di Vas.
Un cattivo pronostico, per la cittadinanza che si avvia al processo di fusione con il Comune di Alano di Piave.
Quero Vas, 20 novembre 2022 Gruppo consiliare Il Ponte - Laboratorio per Quero Vas
ATTUALITÀ
Ricordo di
Desiderio “Ieio” Todoverto
di Sandro Curto
Grande partecipazione in chiesa ad Alano, sabato 19 novembre, per l’ultimo saluto a
Desiderio Todoverto detto “Ieio”, classe 1938. Originario di Fener, era molto noto in
tutta la zona per aver esercitato per tanti anni l’attività di imbianchino poi proseguita dai
figli. Una volta in pensione, si era dedicato con passione al suo orto e ai suoi frutteti di-
stribuendone i prodotti con grande generosità a molti amici. Era uno dei nostri primi ab-
bonati e uno dei primi inserzionisti pubblicitari e aveva partecipato spesso a pranzi e gi-
te organizzate dal nostro giornale in collaborazione con la Pro Loco di Fener. Alla mo-
glie Enrica e ai figli Paolo, Stefano e Daniela le nostre più sentite condoglianze.
Ciao “Ieio”!
La morte di
Teresa Andreazza
(S.C.) Dopo breve malattia è deceduta all’ospedale di Feltre dove era ricoverata Teresa
Andreazza, 77 anni, residente a Santa Maria di Quero. La famiglia, attraverso il Torna-
do, ringrazia quanti le sono stati vicini in questo triste momento. Al marito Dario e ai figli
Peter e Chicco le condoglianze della Redazione.
Notizie in breve
a cura di Sandro Curto
DECESSI Oltre a quelli ricordati sopra, sono venuti a mancare in questo periodo: a Campo Domenica De Paoli
vedova Rizzotto (78 anni), a Segusino Ausilio Verri (88), Maria “Mari” Minute vedova Zanella (94), Roberto Verri
(63) e Patrizia Palermiti vedova Arnaldi (67), a Quero due noti ex artigiani, Zelindo Mazzocco (92) e Gino Curto
(81), di Alano di Piave Flavia Domitilla Pisan (89).
NUOVO ORARIO CIRCOLO ACLI DI CAMPO Il Circolo Acli di Alano di Piave-Quero Vas, attraverso il suo pre-
sidente Nicola Doro, ci comunica l’orario di apertura invernale del bar di Campo: dal martedì al giovedì 6,30-
12,30 e 14,00-20,00, il venerdì 6,30-12,30 e 14,00-21,30, il sabato 6,30-20,00, la domenica 7,30-20,00, lunedì
giorno di chiusura.
IMU IN SCADENZA Ricordiamo agli interessati che il 16 dicembre scade la seconda rata dell’imposta sugli im-
mobili relativa al 2022.
9 CRONACA
LETTERE AL TORNADO
Creatività e coraggio
di Angelo Ceccotto
Per essere imprenditori oggi bisogna essere degli “arditi del mestiere”. Notiamo quante difficoltà si manifestano
nel condurre un’azienda di questi tempi. L’accavallarsi di problematiche soffoca lo sviluppo e mortifica ogni inizia-
tiva. Così che, come non essere solidali - oltre ad esprime-
re la nostra vicinanza e il nostro incoraggiamento - ai due
fratelli Giotto: Stefano e Cristian, la cui audacia imprendito-
riale ha permesso loro di raggiungere, passo dopo passo,
uno straordinario traguardo. Li abbiamo visti affrontare con
coraggio momenti difficili ma, sorretti da una fiduciosa spe-
ranza, lanciarsi con determinazione verso l’innovazione e
alla conquista di nuovi mercati. Con tali premesse lasciano
una indelebile ipoteca sul futuro, creandosi una immagine
straordinaria che inorgoglisce sia la famiglia che il nostro
paese. Imprenditori che sanno affrontare i tempi duri, ante-
ponendo il coraggio e l’orgoglio alla demoralizzazione nel
proseguire la strada intrapresa, esprimendo fatti concreti,
dimostrando cosa vuol dire essere seri imprenditori. Con
commozione e rispetto sono entrato nel loro “regno” laddo-
ve sono stato accolto con inaspettata simpatia e amicizia
da vecchio amico, un po’ confuso e ammirato per la straor-
dinaria ampiezza dell’ambiente dove è ubicata la loro nuo-
va azienda, in quel di Colmirano. Complimenti ragazzi, sie-
te uno straordinario patrimonio che esalta il valore persona-
le e quello della manodopera locale, oltre a essere
d’esempio per chi vuol intraprendere le vie imprenditoriali.
Giorgio Licini
“Eterno Ragazzo” di Colmirano
di Jennifer Marie Collavo
“Vien pur, tì, ma pì verso sera, dopo ce- Ma Giorgio ammette di averla scampa-
na, parché al pomeriggio vae su in mon- ta anche un’altra volta, quando, con il
tagna” specifica subito quando gli chiedo cugino e un amico «se era do sot an
di vederci, per ascoltare i suoi ricordi. E albero, se butava par aria un vaso e
già da questa risposta è evidente con dopo a tirar col sciop par veder chi che
quale attitudine Giorgio affronti l’età del- l’era capace de prenderlo. Ho provà mi
la pensione; ottant’otto anni e lo spirito e dopo al me cugin. Son ndat davanti
di un ragazzino, la stessa energia e la par tirar su al vaso e ghe ho dat in
voglia di fare di un tempo, condite dalle man sto sciop a sto me amigo. Mi ere
immancabili battute e risate. davanti par tirarghe al vaso e lu, inve-
Una vivacità, la sua, che deve di certo ce de spetar, co le dita nel grilletto, al
aver ereditato dalla nonna materna, “la ha tirà, l’e partì al colpo e al me a sfio-
Bia”, che Giorgio descrive come «an tipo rà che podee eser perforà. Ere medo
allegro, l’avea le so battute come “Chi metro pì in là e al me avea forà la pan-
muore il mondo lascia, chi vive se la cia, insomma. Son qua a sto mondo a
passa”» A proposito delle suore, invece: “Tante ab- 88 ani ma podee eser ndat ancora 70 anni fa» com-
bracciano il sacro rito perché non trovano il marito” menta, con un misto di ironia e di malinconia, prima di
oppure la diséa «O mio caro e buon Gesù, non ti pos- passare ad altri aneddoti dei tempi della guerra quan-
so offendere più!» sottolineando come ormai, data do «i tedeschi i fea esercitazioni e noialtri se ndea a
l’età avanzata, non potesse più commettere alcunché raccoglier cartucce. I sparava a salva, i avea le pallot-
di grave. Una nonna dai trascorsi non facili, ma anco- tole de legno. No i ne fea nient, noi se era ragaseti e
ra piena di vitalità tanto che, ad 87 anni, era solita sal- noi se ndea racoglier ste cartucce insoma. Quando se
tare il corrimano delle scale. «Come te!» commenta ndava al pascolo, se cendéa al fogo, se butava entro
divertita Irma, rivolgendosi al marito. ste cartucce; prima se le butava entro e poi se ndea a
E pensare che, alla nascita, il 2 giugno 1934, il medico nasconderse e se contava i colpi […] Alora na olta, mi
gli aveva pronosticato pochi mesi di vita: «Son nato no so se le fusse state dodese, ma ho contà fino a
prima del tempo parché la mamma – che l’era in stato undese “No, l’é dodese!” al dis al me amigo. “L’é
– l’andava a risciacquar nel fiumicello. L’é venist an dodese, l’e dodese!” “Varda che l’é undese!” ghe dis
temporale, la se ha preso na bagnada, l’é ndata a ca- mì. E lu, co l’é ndat là, l’é scopiada e se ha ciapà na
sa e invece de cambiarse subito l’ha vardà me fradel scheggia su na recia…alora sangue che l venia do!
Luigino e me sorela che i era pieni de tuto alora inve- Par fortuna che l’era cartucce sol! Ma insomma, se tu
ce de vardarse ela la ha vardà i fioi, la li ha cambiai e le ciapa su an ocio…»
la se ha preso na pleurite. E mi la me ha avest prima Insomma, dei passatempi non proprio innocui ma,
del tempo e son nato non so de quanti mesi». Non fa- d’altronde, per dei bambini cresciuti in un clima belli-
cile, al tempo, prendersi cura di un bambino nato co, «questi i era i nostri sport!». Anche per giochi più
prematuro, infatti Giorgio viene nutrito con «acqua de tradizionali, bisognava adattarsi ed usare un po’ di in-
riso, acqua de avena e acqua de orzo ma al dotor gegno perché «se ndea a giocar ma no se avea ne-
l’avea dita che no tiree avanti l’ano ma morie prima». suna palla alora se fea con tuti stracci legadi coi spa-
Da ragazzino vivace ed avventuroso, Giorgio non na- ghi: questa l’era la nostra palla ma se se divertiva lo
sconde altri episodi in cui ha a dir poco rischiato la steso! Mi ero destro ma ere ndat in campagna a zapar
pelle. Uno di questi, in particolare, risale agli anni della che se avea la biada, il granoturco…co la zapa ho
guerra, quando «ghe olea ndar a dotrina a Campo la preso un sasso e invece de impiantarse do, me l’ho
domenica verso le 2 del pomeriggio. E invece de far al impiantà sot an ongia. Alora ghe n’era na nostra con-
giro par la strada, quando che se era qua in cima ala finante che la dis “Spèta spèta mi”; l’ha preso l’erba de
Cal da Messe a Colmiran, se ndea do par al Calcin e la Madona (che la ha an fusto dreto e le foglie le va
su par al Cimitero par farla pì corta. In fondo ala di- base a tera) e la me ha mes là ste foje legade con sta
scesa dala parte de Colmiran, ghe n’era na bomba a erba de la Madona. Alora da destro che ere, dopo un
mano italiana, cilindrica, col manico. Erion in tre. Un ano a giocar son pasà sinistro!»
l’era indietro, l’altro l’ha vist sta bomba là, prende na Anche degli anni di scuola non mancano ricordi, legati
piera “No!” ghe ho dita mi e lu l’ha tirada. Mi ere a do in particolare agli insegnanti e ai compagni. «Tra i
metri e me son trovà par tera; avee an paletò grosso maestri, ghe n’era na monega ma l’era cativa, l’era ca-
che me mama l’ha tirà via tante de quele scheggiette tiva! La prendea la pel, la fea pizzicotti e dopo la intor-
piccole che se fuse stata na bomba de quele altre, no déa! Tant’è vero che ghe n’era na signora vedova, co
sarie stat in qua insoma. Se la me ndea in un occhio, an fiol sol, che l’é ndata via da sta suora superiora e la
l’averie perso! Ma dai raggi che i me ha fat in seguito, ghe n’ha dita su tante “Se la ol spisigar cossi, la se li
ho ancora an corpo estraneo sopra al sopracciglio. A compre!” I bambini i era vivaci ma ela la li ciapéa e la
quel che l’ha tirà, al ghe ha protetto la piera come li tiréa blu!» Un’altra maestra, invece, brandiva la
scudo invece mi ere in fianco». classica bacchetta: «Nel banco, mi ère a destra e sto
11 PERSONAGGI
compagno a sinistra ma al prendeva tre quarti del periodo segnato da sacrifici, certo, ma fortunatamente
banco. Mi co an cortelin ho fat na division sul banco, arricchito anche da qualche episodio che Giorgio ri-
na scanalatura e ogni tanto, quando che al pasava al corda col sorriso: «Ai primi de novembre, ale sete de
confin, rovescée do al inchiostro del calamajo. Lu al matina, ghe n’era la brina e le tedesche le ndea a la-
avea an maglion bianco e al so gomito l’era sempre varse co l’acqua freda dentro intel Boite e mi pasée
nero. Dopo lu, quando al se sporcava, al me déa i cal- con la bicicleta pien de fredo. L’acqua la vien do dale
ci par soto. Sta maestra l’è vegnuda là na olta, l’a vist Tofane e l’e gelada!»
che se litigava e co la bacheta al me l’a data do par le Quando Irma va a recuperare gli album di fotografie,
man, do par le spale. Un colpo, due e tre…finché - mi la cavalcata tra i ricordi si arricchisce e, ad ogni scat-
avée no i scarponi, le dàlmene le avea al legno, la to, nomi ed aneddoti si abbinano ai volti in posa di
lamiera e dopo le broche che le tenia de più e se sen- fronte all’obiettivo. Le foto di famiglia, il servizio milita-
tia caminar da qua al monumento – ghe ho dat an cal- re, il matrimonio, i coscritti… Si potrebbe trascorrere
cio su la caveja a sta maestra. L’è stata a casa oto ore, ad ascoltarlo e a ridere con lui attorno ad un bic-
giorni! Avion tuti i torti par l’amor de Dio ma me venia chiere di sciroppo di lamponi, rigorosamente fatto in
fora le vesciche co sta bachéta. E pim e pum e pam casa, con i prodotti del suo orto. Davvero non ci si ac-
finché ghe ho dat na pedada co ste dalme. Dopo me corge del tempo che passa, a casa Licini!
ère pentì ma al momento…».
Dopo la scuola, anche per Giorgio arriva il momento di
cercare un lavoro, andando insieme ad altri ragazzi
prima a Colmirano e poi a Quero, dove «se féa i ce-
stelli impagliati o le poltrone. Alora se ndava in bici-
cletta ma i freni i era quel che i era. Nel tornar na sera
da Quero, se era mi e n’altro me amigo: “Dai dai dai,
chi che riva prima!” al ponte Tegorzo mi ère davanti
ma dopo ho frenà do sula curva. L’altro invece no l’e
stat bon, l’è ndat fora drét e l’a fat al salto del ponte.
Mi me son fermà, ho pujà la bicicletta, ho vist che quel
altro l’era là do, destirà, son rivà casa, son ndat su nel
letto sensa cena parché ghe n’ho presa tanta. I ghe
ha dat tanti de quei ponti sula testa…».
In seguito Giorgio si sposta per lavoro a Cortina, una
scelta che ben si coniuga con la ricerca «de arie bo-
ne» dettata da uno stato di salute sempre delicato. Lì,
come muratore, «fee diese ore anca al sabato, e la
domenica altre cinque dale sete a mezzogiorno». Un Giorgio Licini con il padre
CRONACA
La fornèla de na olta
di Alessandro Bagatella
In questo momento di crisi energetica mi è venuta l’idea di far conoscere ai lettori
due stufe molto particolari, ancora esistenti in due case di Santa Maria. Esse furo-
no costruite nel dopoguerra da muratori ingegnosi. Come vediamo in foto vi si po-
teva cucinare ed erano adatte a riscaldare, incrocio tra “fornèla” e stube.
Ora, a causa della crisi di gas e petrolio non sappiamo più che fare! Forse tornare
a cent’anni fa, all’epoca della costruzione di questa stufa, tuttora funzionante!
12 CRONACA
InterClub Fener
Alla cena sociale Ivano Bordon
a cura del direttivo del sodalizio fenerese
Entusiasmo delle grandi occasioni
Sabato 19 Novembre per i soci
dell'InterClub “Massimo Moratti” di
Fener. Era presente alla
tradizionale cena sociale l'ex
portiere Ivano Bordon. La giornata
con Ivano era cominciata presso
la sezione collegata del Bar Piave,
a Carpen, da Enzo e Giuliana,
con una breve sosta per un saluto
(In foto: Andrea Tolaini, Enzo Curto, Ivano Bordon, Mirko Mazzocco) e
proseguita presso il Centro culturale di Santa Giustina con la presentazione del
suo libro “In Presa Alta”. Moderatore Nicola Maccagnan e Jacopo Dalla Palma
(giornalista freelance, curatore della collana sportiva Olympia di Caosfera
Edizioni e portiere (solo di belle speranze) per cercare di emulare proprio il giocatore veneziano, suo idolo
incontrastato dell’infanzia) a cui Ivano Bordon, ex estremo difensore dell’Inter e della Nazionale, racconta la sua
lunga carriera in mezzo ai pali e la sua vita fuori dal campo. Aneddoti, curiosità, retroscena e vittorie di un
campione mai fuori posto e che, grazie ai valori autentici trasmessi da suoi genitori, ha saputo affermarsi nel
dorato mondo del calcio imparando anche dalle sue sconfitte e delusioni.
La serata si è poi conclusa presso la sede del sodalizio fenerese HRTegorzo con la cena sociale, alla quale
hanno partecipato numerosi soci e simpatizzanti. (In foto: presentazione del libro e cena sociale al Tegorzo)
13 ATTUALITÀ
Vaccinazione antinfluenzale:
l’Ulss Dolomiti potenzia l’offerta
I medici di famiglia dell'Ulss Dolomiti
stanno conducendo con buoni risultati
di copertura, la campagna vaccinale
antinfluenzale a favore di tutte le
persone over 60 e dei soggetti con condizione di rischio.
Fino ad ora sono state seguite circa 25 mila dosi di
vaccino. Nella importante fascia d'età over 65 anni il
tasso di copertura attuale è pari al 35%.
La quasi totalità di queste vaccinazioni è stata eseguita
dai Medici di Famiglia. Sono disponibili per l'attività
vaccinale antinfluenzale, in analogia all'impegno sulla
vaccinazione anti covid, anche le farmacie del territorio.
Al fine di migliorare ulteriormente i tassi di copertura
vaccinale, con particolare riferimento alle persone over
60, l'Ulss Dolomiti ha attivato dal 18 novembre la
prenotabilità della vaccinazione antinfluenzale presso
i due principali CVP (centri vaccinali di popolazione), che affiancheranno quindi l'attività dei Medici di Medicina
Generale e di alcune Farmacie del territorio:
CVP SALCE - c/o Centro Commerciale Salce, Via Col di Salce
CVP FELTRE - c/o Centro Prelievi dell'Ospedale
Per prenotare la vaccinazione antinfluenzale i cittadini over 60 (classe di nascita 1961 e precedenti) potranno
accedere al portale MyPrenota: https://dolomiti.myprenota.it/vaccinazioni
"L'arrivo della stagione fredda invita chi ancora non si è vaccinato ad accedere con sollecitudine alla
vaccinazione antinfluenzale. Il periodo che intercorre da oggi fino a Natale è ancora utile per garantire, a favore di
se stessi e dei propri cari, la protezione immunitaria contro l’influenza” osserva Maria Caterina De Marco direttore
sanitario dell’Ulss Dolomiti. “La campagna è ancora pienamente in corso, ringrazio tutti i nostri medici di famiglia,
i farmacisti del territorio e gli operatori dell’ulss che stanno sostenendo questo sforzo organizzativo e operativo di
fondamentale importanza per la salute dei cittadini”.
Una domenica di fine ottobre di qualche anno fa, decisi di andarlo a trova-
re . Non ero mai stato nel suo nido d’aquila, me ne aveva raccontato solo
poco tempo prima. Era capitato infatti che ci incontrassimo nell’ambito di
alcune iniziative culturali del nostro paese, dopo che parecchi anni erano
passati dal mio periodo scolastico. Avevamo iniziato a chiacchierare e
presto si era finiti a parlare di montagna. “ Vien a trovarme na volta, no?”
Quella domenica partii a piedi dal fondovalle e dopo un’ora abbondante in
salita raggiunsi la contrada Prada. Non sapevo quale fosse la sua casa e,
dopo aver gironzolato un po’ guardando le poche abitazioni per scorgere
qualche segnale della sua presenza, stavo quasi per rinunciare pronto
ormai ad imboccare la discesa.“Mi farò dire meglio dove abita e tornerò
un’altra volta”, pensai . Proprio in quel momento sentii un borbottio da die-
tro una delle case. Mi parve di riconoscere la sua voce, segnata dal fumo.
Era lui . Svoltai l’angolo ed eccolo lì, in piedi, al tiepido sole d’autunno a
fumare in santa pace con lo sguardo che correva sopra i boschi. Senza
che mi vedesse dissi“ Ciò, proprio un bel posto per fumarsi un sigaro, ve-
ro?”. Lui girò piano la testa verso di me. “Varda chi che xe qua !” esclamò
con sincera sorpresa. Mi chiamò dentro, mi offrì subito un bicchiere di vi-
no ma dopo una mezz’ora buona di chiacchiere, appreso che ero salito lassù a piedi, disse “Te gavarè fame! A
magnito na pasta aio e oio?”
Tra una chiacchiera e l’altra rimasi lì fino a sera, ad accompagnarmi a val-
le fu lui in macchina, dato che l’arrivo del buio sconsigliava una discesa a
piedi. Inutile dire che di quel vino, di quella pasta e di quel lungo pomerig-
gio trascorso assieme a Bruno a parlare di tutto e di più, conservo un ri-
cordo speciale. Come delle tante altre occasioni che avemmo poi di in-
contrarci e collaborare nei mesi seguenti. Tante serate ad ascoltarlo e a
scoprire la sua umanità. Speciale com’era Bruno, artista e uomo dal cuore
grande, che un improvviso malore portò via poco più di un anno dopo
quella domenica di fine ottobre.
Ecco perché quando torno in val di Schievenin e il mio sguardo rimbalza
dalle acque di cristallo del Tegorzo ai prati verdissimi umidi di rugiada, fi-
no ai boschi mossi dal vento e alle cime in alto, mi pare di sentire in lonta-
nanza, ma non tanto, una voce nota, calda, segnata dal fumo: “Te gavarè fame! A magnito na pasta aio e oio?”
La nostra conca, con i paesi di Quero Vas, Alano di Piave e Segusino, oltre a trovarsi in una posizione
strategica intermedia tra le note località di Asolo, Valdobbiadene e Feltre, possiede in proprio delle attrattive
specifiche che la rendono unica e che, se bene organizzate e coordinate tra i vari comuni, potrebbe sviluppare
in modo significativo il settore turistico in tutte le sue componenti.
Una dimostrazione di questa potenzialità è emersa proprio durante il convegno: mettendo insieme i vari tasselli
dei luoghi, delle abitazioni, della tomba Lazzari, dei progetti delle case che aveva promesso di costruire al suo
ritorno dal viaggio in Giappone dove invece morì, dalle stesse testimonianze del documentario, si avrebbe
materiale di indubbio interesse per una nicchia sicuramente particolare, ma importante, di turismo.
BOCCE
“Quisquilie e bazzecole!!!”…
Incontriamoci a teatro per ridere, riflettere e conoscerci
**** Si parte Sabato, 14 Gennaio 2023 ****
A seguire
Sabato, 28 Gennaio 2023 “Che spirito me suocera!” – Asolo teatro
Sabato, 11 Febbraio 2023 “Voglio vivere così cantando lungo la storia” –
Ensamble vocale femminile Giardino delle Arti e
The Italian Accordion Bros
Sabato, 25 Febbraio 2023 ”La locandiera” – Tremilioni
Per gli abbonati dell’edizione 2020 - RINNOVO: verrà recapitata una lettera a tutti gli abbonati
della scorsa edizione 2020 con modalità e tempi per rinnovare l’abbonamento, se lo desiderano.
Per NUOVI abbonati (dal 17/12/22): sarà possibile comprare NUOVI abbonamenti
presso (e ringraziamo vivamente per la disponibilità dimostrata in questi anni):
Cartoleria edicola Schievenin Albertina – Quero - Locanda Solagna di Riboni Andrea - Vas
https://www.internazionale.it/tag/paesi/repubblica-democratica-del-congo
https://www.osservatoriodiritti.it/2022/11/14/repubblica-democratica-del-congo-situazione-attuale-guerra/
Cosa serve ancora? Soprattutto materiale e attrezzature per poter lavorare, come si legge sul volantino, e mate-
riale scolastico: quaderni, penne, colori, per sostenere l’istruzione dei giovani. Nelle foto: scatti portati da Carol.
24 ATTUALITÀ
di Mondin Duilio
di Piasentin Bernardino enologo
Realizzazione e Manutenzione Giardini
di Piasentin Bernardino enologo
di Piasentin Bernardino enologo
Prati - Irrigazione - Potature
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO Via Feltrina - 32038 QUERO (BL) - Cell. 338.1689292
VINI IN BOTTIGLIA- GRAPPE - OLIO EVO - RISO E-mail: [email protected] - mondingiardini.blogspot.com
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164
Via della Vittoria, 15 - FENER di Alano di Piave - Cell. 392.6391164