Riassunto Di Cencetti PDF
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Nomenklatura
Classificazione per
FORMA DEI SEGNI ALFABETICI (LETTERE GIÀ TRACCIATI / A POSTERIORI)
Maiuscola (segni compresi tra due linee parallele)
Minuscola (segni compresi tra quattro linee parallele - presenza di aste sopra e sotto il corpo)
Le scritture documentarie
Corsiva Nuova
• Diffusa sia in Romania che in Longobardia.
• Risponde alle esigenze documentarie.
• A partire dal IX secolo, nel nord Italia, si specializza nelle zone non influenzate dai
Longobardi.
Curiale Romana
• VII – IX secolo.
• Artificiosa.
• Calligrafica.
• Andamento verticale.
• Prolungamento aste.
• Occhielli e archetti rotondi.
Curiale Nuova
• Dall’897 (Pont.: Romano) al XIII sec.
• Derivata dalla Curiale Romana, con influenza della Corsiva Nuova.
• Rimpicciolita.
• Più corsiva.
Curialisca
• VII – XIV secolo.
• Corsiva dei notai di Napoli.
Le scritture librarie
In Italia si riscontrano centri di permanenza delle antiche scritture librarie, come Verona, dove nei
secoli VII e VIII vengono utilizzate l’onciale e la semionciale.
Altri centri, come Bobbio e Lucca, elaborano forme precaroline, che rimangono tuttavia (vedi
GER) episodi isolati e non formano mai dei tipi.
Scrittura Beneventana
• VIII - XIII secolo.
• Diffusa in tutta l'Italia meridionale e nella Dalmazia.
• Nata a Montecassino dopo l'arrivo dei letterati longobardi del nord conquistato.
• 2 ipotesi di derivazione:
1) Da corsiva nuova locale; 2) Da precarolina giunta dal nord coi letterati
longobardi in fuga.
• Il canone viene modificato a Bari.
• Scrittura libraria e comune, non documentaria.
• Calligrafica.
• Tratti orizzontali, verticali e obliqui a sx: grossi.
• Lettere caratteristiche: A (ac), E, R, T (con occhiello di sx chiuso), TI in doppia forma
(TI assibilato).
• Esempi: Tacito, Cicerone e Varrone laurenziani (XI sec.), Cesare laurenziano (XIII sec.).
La Spagna
Forte penetrazione romana; base: minuscola antica.
Corsiva visigotica
• Sec. VII - VIII sec.
• Deriva dalla minuscola corsiva romana.
• Influenza della merovingica.
• Dopo la invasione araba si localizza in corsiva leonese (IX-XII sec.) e corsiva mozarabica
(IX-XI sec.).
Minuscola visigotica
• VII - XII sec.
• Scrittura nazionale libraria.
• E' una corsiva influenzata dalla onciale e dalla semionciale.
• Lettere caratteristiche: A aperta, G onciale, T con grosso occhiello, U piccola e
soprascritta, TI assibilato.
Dopo il X sec.:
• Scuola castigliana: corpo alto e sottile, lettere più separate e squadrate.
• Esempi: Lex Wisigothorum di Parigi, Isidoro dell'Escurial (1047).
La Carolina - di nuovo una scrittura unica
Ipotesi sull'origine
Caratteristiche
Diffusione: rapida nei territori imperiali (leggi di correzione dei testi). Lenta extra-impero.
Inghilterra: Normanni (XI sec.);
Eire, Spagna: XII secolo;
It. Meridionale: la Beneventana trapassa direttamente in gotica!
• Inizio: si distinguono una carolina di corte (+ rapida) e una di Tours (+ calligrafica).
• IX secolo: sviluppo di un tipo generale (aste clavate, senza tratti complementari);
• X secolo: scompaiono le tracce di corsivo e le aste clavate.
• XI sec.: scrittura più grande, tratteggio accurato.
• XII sec.: minuscola di transizione (verso il gotico): tracciato irrigidito, S maiuscola in finale,
chiaroscuri, segni diacritici su I.
La minuscola diplomatica
Con la carolina ritorna il concetto di scrittura "normale"; rispetto all'età romana non è solo un
modello ideale, ma una realizzazione concreta nella scrittura usuale dei documenti.
• IX - XIII sec.
• Diffusa più rapidamente dove non esiste un corpo di notai che ha elaborato la propria
curiale.
• E' l'applicazione di artifici cancellereschi alla carolina: aste allungate a sproporzione, nodulo
anziché linea per abbreviazione.
• Nella cancelleria pontificia sostituisce la curiale nuova; legature a ponte molto distanziate.
La scrittura gotica
Minuscola di transizione
• XII - XIII secolo.
• Irrigidimento del ductus;
• Contrasti accentuati;
• Spezzettatura del tratto.
La scrittura gotica
• XIII-XV secolo.
• Diffusione: tutta Europa.
• Nuova scrittura delle università.
• Curve spezzate;
• Tratto angoloso;
• Ritmo dei segni: le aste salgono e scendono pochissimo (Effetto di pagina pesante);
Variazioni locali
Francia N-E e Inghilterra normanna;
• Lettere alte e strette.
• Serrata.
• Calligrafica.
• Scompare &.
• Lettere caratteristiche: A con 2x occhiello/con tratto superiore che scompare, D sia
onciale che minuscola; R diritta/rotonda; U rotonda (u) o acuta (v).
• Esempi: Bibbia di Canterbury, Aristotele Vaticano.
Germania - Textura
• Dal sec. XIV.
• Senza curve.
• Le aste terminano con quadrangoli.
• Gli occhielli sono esagonali.
• Si applicano le regole del Meyer.
Spagna
• Non si forma spontaneamente ma viene importata.
• Il tratto delle linee verticali e oblique è pesante.
• Lettere caratteristiche: D onciale e Z simile a ç.
Le lettere scolastiche
Scritture elaborate all'interno delle università.
Littera Bononiensis
• 1180 - XIV sec.
• Diffusa in Veneto, Lombardia, Emilia.
• Rotondeggiamento.
• Aste brevi, corpo ampio.
• Abbreviazione 9 = con.
• XIV sec: aumento delle abbreviazioni.
• Lettere caratteristiche: C, E, T (simili), D onciale/minuscola.
Littera Parisiensis
• 1180-XIV sec.
• Meno accurata ed elegante.
• Meno tonda.
• 7 tagliato.
• Aste brevi.
• Lettere caratteristiche: A con doppia pancia.
Littera oxoniensis
• Lettere più alte.
• Lettere caratteristiche: U iniziale = v, S finale sia maiuscola che minuscola.
Le scritture documentarie
Hanno evoluzione parallela a quelle librarie.
Letre batarde
• XIV - XVI secolo
• Aste discendenti molto grosse al principio e sottili alla fine.
• Lettere caratteristiche: S minuscola che scende sotto il rigo; S finale che somiglia ad una B,
R diritta simile a v.
• In GER: tracciato più grosso e duro.
• ING: Più acuta e stretta; R simile all'insulare.
• ESP: bastardilla.
Il gotico conosce altre declinazioni: scrittura dei dotti italiani (tracciato rapido e trascurato della
minuscola gotica; mercantesca.
Con il gotico la distinzione scrittura libraria - documentaria si attenua fino a scomparire (cfr.
interesse dei notai italiani per la letteratura volgare e copiatura dei libri in volgare con scritture
"documentarie").
La Littera Antiqua
Avviene, per la prima volta, un ritorno volontario ad una forma di scrittura percepita come
"antica" da parte di persone estranee alla professione scrittoria.
I padri
ITA: insoddisfazione degli intellettuali per la gotica; necessità di una scrittura più semplice da
leggere; amore per i classici.
Firenze: Riforma scrittoria
Gli umanisti fiorentini scambiano la carolina per la scrittura degli autori classici e la assumono
come modello per la loro scrittura, che poi utilizzano per le loro opere (Codice Laurenziano-
Strozziano di Poggio Bracciolini) ed insegnano.
Littera Antiqua.
• Origine: Firenze (bottega di Vespasiano da Bisticci); diffusione a Urbino, Napoli (con
ricordi beneventani), Ferrara (bibbia di Borso d'Este), Milano., Verona, Roma (adoperata
anche nella Curia).
• Diventa la scrittura delle opere a stampa.
1490
• Nuova versione: Bologna
• Scrittura più larga, calma, aste più marcate.
• Diffusa nei manoscritti.
Semigotica
• Sopravvivenza delle scritture gotiche.
• Forse diffusa da una scuola di amanuensi milanesi.
• Sostituisce la cancelleresca.
• Lettere caratteristiche: A corsiva chiusa; V gotica; D onciale; S finale chiusa.