Corso Avanzato Di Fotografia
Corso Avanzato Di Fotografia
Corso Avanzato Di Fotografia
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L’ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA
Di seguito, viene proposto un breve e sintetico ripasso dei concetti che stanno alla
base dell’esposizione fotografica, al fine di poter poi proseguire il vostro percorso
nel mondo della fotografia con più dimestichezza e sicurezza.
IL DIAFRAMMA
Il diaframma è una componente fisica delle fotocamere reflex, situato non nel corpo
della macchina fotografica, ma nell’obiettivo.
Più chiuso
Più aperto
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64
ESEMPIO: 2, 4, 8, 16…
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L’OTTURATORE
L’otturatore è una componente fisica delle fotocamere reflex, situato nel corpo della
macchina fotografica.
Assomiglia per forma e funzione ad una tendina.
I TEMPI DI OTTURAZIONE
I tempi di otturazione indicano il tempo totale per cui l’otturatore rimane aperto dal
momento il cui si schiaccia il pulsante di scatto, lasciando così che la luce entrata
dal diaframma colpisca il sensore o la pellicola.
2s 1s 1/2 1/4 1/8 1/15 1/30 1/60 1/125 1/250 1/500 1/1000
LE COPPIE RECIPROCHE
Più luce entra dal diaframma, minore è il tempo per cui dovrà colpire il
sensore
Meno luce entra dal diaframma, maggiore è il tempo per dovrà colpire il
sensore
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LA SENSIBILITÀ
SENSIBILITÀ: la capacità di reagire alla luce del sensore digitale o della pellicola.
Più alta è la sensibilità, più forte è l’intensità con cui il sensore digitale o la pellicola
analogica registrano l’impulso luminoso.
I VALORI ISO
La sensibilità viene misurata con la scala di valori ISO (ai tempi della pellicola si
utilizzava il termine ASA, ma i valori sono sempre gli stessi).
Ogni valore è:
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ESERCITAZIONE #1
ISO: 100
DIAFRAMMA: 8
TEMPO D’OTTURAZIONE: 1/125
ISO: 400
DIAFRAMMA: 8
TEMPO D’OTTURAZIONE: ?
ISO: 400
DIAFRAMMA: 8
TEMPO D’OTTURAZIONE: 1/1000
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CONTROLLARE L’ESPOSIZIONE NELLE SITUAZIONI PIÙ DIFFICILI
MODALITÀ DI ESPOSIZIONE
Misurazione spot
Parziale
Misurazione valutativa
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MISURAZIONE SPOT
Si tratta di un sistema molto preciso, anche se deve essere utilizzato con una certa
pratica e consapevolezza.
Se nell’area inquadrata infatti sono presenti più soggetti illuminati in modo diverso,
l’esposizione sarà calcolata solo il base a quello su cui viene effettuata la lettura,
con probabilità elevate che il resto del fotogramma risulti sovraesposto o
sottoesposto.
In questo caso il fotografo dovrà eseguire una valutazione finale in base alla sua
esperienza.
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MISURAZIONE PARZIALE
È il sistema più comune nelle fotocamere tradizionali e fornisce letture precise nella
maggioranza delle situazioni.
Viene utilizzata principalmente quando si hanno soggetti in primo piano con sfondi
chiari o molto luminosi.
ATTENZIONE: È sufficiente che nella scena sia presente una luce molto intensa,
ad esempio il sole alle spalle del soggetto, per alterare la giusta media di
misurazione e portare ad una sottoesposizione dell'elemento meno illuminato.
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MISURAZIONE VALUTATIVA
Le diverse letture, sono poi confrontate con una serie di immagini memorizzate dal
produttore in un database contenuto nei circuiti della fotocamera.
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COMPENSAZIONE DELL’ESPOSIZIONE
Oltre alla scelta del metodo di misurazione dell’esposizione, un'altra funzione utile
delle fotocamere reflex per poter controllare al meglio la quantità di luce che andrà
a colpire il sensore, è la compensazione dell’esposizione.
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ESERCITAZIONE #2
Viene ora proposta una prova pratica per capire quanto il metodo di misurazione
dell’esposizione possa influenzare il risultato dell’immagine, soprattutto in situazioni
particolari di illuminazione.
Per le prime volte potete impostare la macchina sulla modalità di scatto Priorità di
Diaframmi, in modo da potervi concentrare solamente sulla modalità di misurazione
dell’esposizione senza dover anche pensare alla coppia reciproca da utilizzare.
COSA FARE
Ovviamente, la scelta su quale delle due immagini finali sia la più appropriata ed
esteticamente migliore, è puramente personale e spetta quindi solo a voi.
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IMMAGINE IN CONTROLUCE CON SOGGETTO ESPOSTO CORRETTAMENTE
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IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO
La regolazione del bilanciamento del bianco è una delle funzioni base di ogni reflex
digitale; tuttavia esistono metodi per bilanciare il bianco in modo più preciso ed
accurato, garantendo risultati più professionali.
Nel caso in cui utilizziate un programma di post produzione per elaborare i file raw,
saprete certamente che è possibile modificare le impostazioni relative al
bilanciamento del bianco durante la fase di correzione del file.
Il procedimento da seguire:
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I FILTRI PER IL BILANCIAMENTO DEL BIANCO
Nella pagina precedente abbiamo visto come sia possibile regolare il bilanciamento
del bianco in modo preciso ed accurato.
Ci sono però situazioni dove neanche il cartoncino grigio medio può venirci in aiuto:
si tratte delle scene illuminate da luci con temperatura colore differente tra loro.
L’esempio più comune sono le immagini scattate in una casa, illuminata con
lampadine al tungsteno, con inclusa nell’inquadratura una finestra.
Per risolvere il problema, è possibile acquistare dei filtri colorati, detti anche
gelatine, che, posti davanti ad una fonte di luce, sono in grado di cambiare la
relativa temperatura colore e di unificarla a quella di una seconda fonte di luce.
Le gelatine, possono infine anche essere utilizzate per colorare la luce ed ottenere
effetti creativi.
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L’ILLUMINZIONE DA STUDIO
L’etimologia del termine deve quindi farci subito comprendere quanto, la differenza
tra un fotografo ed un bravo fotografo, non stia nel soggetto o, peggio ancora,
nell’attrezzatura più costosa, ma nella scelta dell’illuminazione.
Luce naturale
Luce continua
Luce flash
La scelta della fonte di luce dipende principalmente dal fotografo e dal suo modo di
lavorare, per questo è molto importante conoscerne le caratteristiche, i pregi ed i
difetti.
Luce naturale e luce ambiente sono perciò due cose distinte, ma con un’importante
caratteristica comune: la mancanza di intervento e di controllo da parte del
fotografo sulle condizioni di luce.
Chi scatta in luce naturale o ambiente, opera la scelta di riprendere la scena con i
suoi pregi e i suoi difetti, senza alterare in alcun modo l’atmosfera del luogo ripreso.
LA LUCE NATURALE
Bisogna tuttavia precisare che scattare il luce naturale è molto meno banale di
quanto si possa pensare, e non sempre purtroppo è possibile effettuare questa
scelta.
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Il sole infatti, a causa del movimento che la terra compie sul proprio asse, cambia
continuamente posizione nel cielo nelle varie ore della giornata.
Ricordate inoltre che il bilanciamento del bianco della luce naturale, può essere
influenzato anche dalle condizioni atmosferiche.
Il momento migliore del giorno per scattare foto di panorami e altri scenari, è la
cosiddetta "Golden Hour", incantevole momento della giornata in cui il sole emana
una luce morbida e calda.
Mano a mano che il sole si muove attraverso il cielo, la terra viene illuminata da
angolazioni diverse.
Cercate di fare in modo che il sole non si trovi sempre alle vostre spalle: quando la
luce del sole è alle spalle della fotocamera, si ha un’illuminazione frontale e dura,
con ombre tagliate a vivo.
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La luce non dovrebbe quindi insistere sul soggetto perpendicolarmente, bensì
lateralmente, affinché possano essere visualizzate dalla fotocamera delle ombre
che lo mettano in risalto.
Quando scatti in pieno sole, monta sempre un paraluce dedicato all’obiettivo che
stai utilizzando, a meno che tu non voglia sfruttare i riflessi generati dalla luce di
taglio.
ESERCITAZIONE #3
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FILTRO POLARIZZATORE
Il filtro polarizzatore può essere di grande aiuto quando di decide di scattare il luce
naturale.
Il filtro polarizzatore impedisce infatti il passaggio delle onde luminose riflesse
dall'acqua o da altre superfici, eliminando i riflessi bianchi o troppo chiari che
altrimenti rovinerebbero il soggetto.
Allo stesso modo, il cielo viene reso più terso e saturo, bloccando la luce riflessa
del vapore acqueo presente nell'aria.
Il filtro vero e proprio è quasi sempre alloggiato all'interno di un supporto girevole
che, tramite una ghiera, permette di orientare a piacimento il piano di
polarizzazione per ottenere l'effetto desiderato.
ATTENZIONE: Quando acquistate un filtro, sia polarizzatore che altri tipi di filtri,
ricordatevi di controllare sul vostro obiettivo quale sia il suo diametro, al fine di
comprare un filtro della giusta misura.
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LA LUCE CONTINUA
Sono luci continue, per esempio, le normali lampadine che si utilizzano nelle case.
Il fatto di non usare lampadine domestiche, non è dettato solamente dalla potenza
della fonte luminosa però.
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ATTENZIONE: A parte alcuni modelli particolari ed utilizzati solo in campo
professionale, le luci continue emanano un grandissimo calore, ed è quindi
assolutamente necessario manovrarle con l’ausilio di protezioni.
Va bene anche un guanto da forno!
Per quanto riguarda la temperatura colore delle luci continue, si tratta generalmente
di luci dalla dominante calda (3200 K circa), ma alcuni particolari modelli possono
emanare luce fredda (Lampade Lupo per esempio) o luce Neon, con una
dominante verde.
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LE LUCI FLASH
Il flash è uno di quegli strumenti che suscitano nel fotografo un rapporto di odio e
amore: amore per le possibilità che offre, odio per la difficoltà d’utilizzo.
Le luci flash sono più costose delle luci continue, inoltre non permettono di
visualizzare subito il risultato finale: una volta scoccato il lampo, sul soggetto si
verranno a creare delle ombre prima inesistenti.
Flash integrato
Flash da slitta
FLASH INTEGRATO
Il flash integrato è in ogni caso una buona ancora di salvezza quando le condizioni
di luce cono scarse e non c’è altro modo di illuminare la scena.
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Fotocamera con flash integrato alzato
IL FLASH DA STILLA
I flash da slitta sono molto versatili, esistono infatti vari modelli che si differenziano
per potenza luminosa e possibilità di sfruttare determinati automatismi o funzioni
avanzate.
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Esempio di Flash esterno
ATTENZIONE: Così come gli attacchi per gli obiettivi, anche le slitte delle
macchine fotografiche cambiano da produttore a produttore.
Quando acquistate un flash esterno, assicuratevi di specificare su che modello di
fotocamera lo dovrete utilizzare.
I FLASHESTERNI DA STUDIO
I flash esterni da studio sono vere e proprie unità ad alta potenza, dotate di
trasformatore, elettronica di controllo e sistema di raffreddamento.
Vengono utilizzati prevalentemente in studio per via del peso e delle dimensioni,
non che per la necessità di una presa di corrente.
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Pannello di controllo di un flash da studio
Cavo Syncro
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TIPOLOGIE DI ILLUMINAZIONE
Vedremo inoltre gli accessori che ci permettono di ottenere gli effetti desiderati con
la fonte di luce che di ha a disposizione.
Luce diretta
Luce diffusa
Luce riflessa
LUCE DIRETTA
La luce diretta è la luce che cade direttamente sul soggetto e viene indirizzata
verso di esso, in tutta la sua potenza.
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Nell’immagine precedente potete notare parabole e coni, che possono essere
montati sulle luci da studio con lo scopo di far arrivare la luce solo nel punto da voi
desiderato.
LUCE DIFFUSA
Esistono anche piccoli diffusori da applicare sui flash a slitta o addirittura sui flash
integrafi delle fotocamere reflex.
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Bank da studio
Bank da studio
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LUCE RIFLESSA
La luce riflessa non ricade direttamente sul soggetto, ma viene fatta rimbalzare su
altre superfici per essere poi riflessa sul soggetto.
In questo modo la luce diventa più morbida e mitigata, del tutto non invadente.
BIANCO
Il riflettore bianco non influenza la tonalità della luce e può essere utilizzato per
schiarire i soggetti.
ARGENTO
ORO
Il riflettore oro dona alla luce una dominante calda e viene utilizzato, per esempio
nella fotografia di moda e di ritratto per rendere la pelle, appunto, più dorata.
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NERO
In questo set fotografico, il soggetto è illuminato con una luce abbastanza frontale.
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I pannelli riflettenti posso essere anche utilizzati per incanalare la luce del sole sul
soggetto.
Sono inoltre pieghevoli e quindi facili da trasportare.
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LUCE CONTINUA VS LUCE FLASH
Adesso che siete a conoscenza delle possibilità che esistono e come possono
essere sfruttate per ottenere i risultati voluti dalle proprie immagini, siete anche
pronti per scegliere quelle che meglio si adattano al vostro stile fotografico.
Non tutti i fotografi infatti utilizzano la stessa fonte di luce; in particolare alcuni
preferiscono la luce flash, altri si trovano meglio a lavorare con le luci continue.
Vi servirà molta pratica ed esperienza per capire cosa faccia realmente per voi, di
seguito un piccolo schema che pone a confronto queste due fonti di luce, sperano
che possa esservi d’aiuto, quando soprattutto le prime volte, vi troverete a scattare
in studio.
Nel prossimo capitolo vedremo infatti come costruire dei piccoli dei casalinghi.
LUCE FLASH
Luce fredda (5500 K)
LUCE CONTINUA
Luce generalmente calda (3200 K)
LUCE FLASH
Lampo molto potente (possibilità di usare tempi brevi)
LUCE CONTINUA
A parità di potenza, tempi più lenti
LUCE FLASH
Necessitano di un collegamento con la fotocamera (slitta o cavo syncro)
LUCE CONTINUA
Non necessitano di un collegamento con la fotocamera
LUCE FLASH
Non si scaldano eccessivamente
LUCE CONTINUA
Emanano molto calore, maneggiare con cautela
LUCE FLASH
Molto costose
LUCE CONTINUA
Più economiche
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COSTRUIRE SET FOTOGRAFICI CASALINGI
Lo still life è la fotografia di oggetti inanimati, è quindi più facile iniziare da qui: vi
troverete a dover gestire solamente il set, le luci e la macchina fotografica… che
non è poco, ma almeno non avrete altre persone di cui occuparvi.
I set di still life possono inoltre essere di piccole dimensioni, ovviamente a seconda
dell’oggetto fotografato.
Questo faciliterà molto la gestione del set stesso ed il reclutamento delle luci: un
flash da slitta appositamente montato su di uno stativo o una lampada da tavolo
con testa orientabile, potrebbero essere sufficienti ad ottenere il vostro scopo.
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Posizionatelo come indicato nell’immagine, creando il cosiddetto limbo.
Potete scegliere di lavorare con luce naturale, luce flash o con luce continua, non
dimenticate di regolare il bilanciamento del bianco di conseguenza.
Posizionate la vostra fonte di luce nel punto e con l’angolazione che desiderate.
Prestate molta attenzione a come cade sul soggetto ed alle ombre che crea.
Se ci sono ombre indesiderate, alzate od abbassate la luce fino a farle sparire, ma
non accontentatevi: sono questi i piccoli particolari che rendono un fotografo un
bravo fotografo.
Allo stesso modo, potete diffondere la luce utilizzando della carta da forno od una
tenda per la doccia bianca (provare per credere!).
ESERCITAZIONE #4
Nelle pagine seguenti, trovate i esempi di semplici set che potete realizzare con
l’attrezzatura casalinga, economica e reperibile descritta sopra.
Mantenendo uno stesso soggetto ed una stessa inquadratura, allestite il set di volta
in volta secondo quanto indicato: soltanto con la pratica è possibile capire quale
tipo di illuminazione sia quella che più si adatta a voi.
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SET CON PANNELLO RIFLETTENTE BIANCO
Per creare un pannello nero, è sufficiente dipingere con la tempera nera uno degli
accessori descritti sopra ed utilizzati come pannello bianco.
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SET CON DUE PANNELLI BIANCHI
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SET CON DIFFUSIONE
In sostituzione di bank o carta frost, potete utilizzare carta da forno od una tenda
per la doccia bianca.
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COSTRUIRE UN SET FOTOGRAFICO DI RITRATTO
Ora che avete preso dimestichezza con le luci e l’attrezzatura cimentandovi con
soggetti piccoli ed inanimati, è arrivato il momento di scomodare amici e parenti:
siete pronti per realizzare il vostro primo set di ritratto.
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SFONDO BIANCO
ATTENZIONE: La luce con cui illuminate lo sfondo, non dovrà arrivare di rimbalzo
sul soggetto, che sarà posto quindi qualche metro più avanti.
Se ciò accadesse, potrebbe nascere un controluce non desiderato.
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SFONDO NERO
Quando si realizza un set con sfondo nero, è quindi necessario evitare di illuminarlo
e soprattutto accertarsi che la luce che illumina il soggetto non lo colpisca.
È possibile evitare che ciò accada posizionando un pannello nero dietro il soggetto
(fuori dall’inquadratura) che assorba la luce in eccesso.
NOTA BENE: Le regole per la realizzazione di sfondo bianco e sfondo nero, sono
ovviamente valide anche per la realizzazione di scatti di still life.
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RITRATTO: I PRINCIPALI SCHEMI LUCE
Esistono tuttavia delle regole generali, specialmente per la fotografia della figura
umana, che potranno aiutarvi ad ottenere il risultato desiderato.
Luce principale
Luce di controluce
Luce di sfondo
LUCE PRINCIPALE
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LUCE COMPLEMENTARE O DI SCHIARITA
CONTROLUCE
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LUCE DI SFONDO
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SCHEMI LUCE: ILLUMINAZIONE PIENA
La luce piena deve illuminare completamente la parte del soggetto rivolta verso la
fotocamera.
Immagine: http://www.seust.it
Immagine: http://www.nikonschool.it
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LUCE PIENA
Si ottiene un’immagine decisa e con molto carattere, non molta adatta a visi
eccessivamente spigolosi, più adatta ai volti maschili.
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Immagine: http://www.nikonschool.it
LUCE DI TAGLIO
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SCHEMI LUCE: LUCE REMBRANDT
La luce Rembrandt, prende il nome dal noto pittore olandese che ritraeva
i suoi soggetti come se fossero illuminati da un lucernario posto al di
sopra del essi.
La fonte di luce è posta sul lato del viso non rivolto verso la
fotocamera.
Crea un effetto psicologico molto romantico, ma contemporaneamente
ricca di una carica emozionale.
Immagine: http://www.dgtales-blog.it/
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Immagine: http://www.nikonschool.it
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LUCE REMBRANDT
Con questo tipo di illuminazione si crea sul soggetto, ed esattamente sotto il naso,
un’ombra che ricorda appunto una farfalla.
La luce principale deve essere diffusa e posta davanti al soggetto, in una posizione
abbastanza alta.
Molto simile alla luce piena, dona comunque più carattere all’immagine.
Immagine: marcocrupifoto.blogspot.com
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Immagine: http://www.nikonschool.it
LUCE A FARFALLA
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SCHEMI LUCE: LUCE RIFLESSA SUL SOFFITTO
Si tratta di puntare la sorgente luminosa sul soffitto, sempre che esso sia
bianco, per poi farla riflettere sul soggetto dall'alto.
Immagine: http://www.nikonschool.it
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SCHEMI LUCE: LUCE DIFFUSA
S alla luce piena, con la differenza che la luce principale non è puntiforme ma è
ammorbidita attraverso l'uso di un ombrello o di un bank.
La luce diffusa è una luce calma, molto adatta ad ammorbidire i lineamenti del
viso e nascondere gli eventuali difetti.
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LUCE DIFFUSA
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SCHEMI LUCE: LUCE A FESSURA
La luce illumina solo una parte del viso, lasciando completamente in ombra l'altra.
Si tratta di una luce molto drammatica, con un forte impatto emotivo, non adatta a
visi duri con pelle difettosa o rugosa.
Immagine: http://www.nikonschool.it
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LUCE A FESSURA
ESERCITAZIONE #5
Conoscere la luce non è ,ovviamnete, solo un esercizio teorico, sere anche molta
pratica.
Osservate con attenzione dove cadono le ombre e quali siano le zone illuminate,
cercate inoltre di capire se la luce sia diretta, diffusa o riflessa.
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RITRATTO: I GRANDI AUTORI
Nell’arte della fotografia, ad una buona conoscenza tecnica è sempre bello poter
affiancare una conoscenza culturale e storica di coloro che ne hanno fatto o ne
stanno scrivendo la storia.
Di seguito, una panoramica di grandi autori del ritratto fotografico, sperando che
possa esservi utile ed invogliarvi ad approfondire la vostra cultura fotografica.
Interessante notare soprattutto, come nelle diverse epoche, il ritratto non abbia
cambiato la sua funzione ed il suo scopo: non si tratta infatti soltanto di immagini
descrittive, ma di fotografie che raccontano storie.
Tuttavia, potrete notare che esistono diversi e quasi infiniti modi di interpretare la
figura umana, certe volte addirittura quasi senza mostrarla.
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LEWIS CAROL (1832 – 1898)
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STEVE MCCURRY
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FRANCESCA WOODMAN (1958 - 1981)
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AUGUSTE SANDER (1876 - 1964)
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DIANE ARBUS (1923 – 1971)
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RICHARD AVEDON (1923 – 2004)
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IRVING PENN (1917 - 2009)
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ARAKI (1940 – IN VITA)
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IL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO
La fotografia rientra nella grande categoria delle arti visive, per questo motivo
è fondamentale rendersi conto che ogni singolo particolare che compone
l’immagine e ogni scelta tecnica, non sono soltanto caratteristiche
dell’immagine, ma trasmettono il suo contenuto ed il suo messaggio.
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Alcuni fotografi progettano le proprie immagini per comunicare un messaggio
od una sensazione precisi, altri costruiscono invece le proprie fotografie
cospargendole di un’aura di mistero, e lasciando che sia l’osservatore a
crearsi una propria storia.
Non bisogna infatti fermarsi a pensare che il titolo di una fotografia possa
essere soltanto una sua mera descrizione, magari infarcita con date e luoghi.
ESERCITAZIONE #6
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BIANCO&NERO VS COLORI
Alla pagina precedente avrete notato come a volte sia difficile interpretare
un’immagine: un allegro girotondo di giovani preti, si è rivelato essere un
racconto molto più triste di quanto, a primo acchito ci si possa aspettare.
Uno degli elementi che però avrebbe potuto portarvi sulla buona strada, era
l’utilizzo del bianco&nero.
Tristezza
Vecchiaia
Fatti accaduti molto tempo prima
Angoscia
Ecc…
È vero che le regole sono fatte per essere infrante ed i cliché per essere
smentiti, ma la scelta tra colori e bianco&nero non deve mai essere casuale
per un fotografo.
Per scattare in bianco&nero bisognerebbe imparare a pensare in bianco a
nero, a vedere la realtà attraverso la macchina fotografica già tradotta in
scala di grigi.
Contemporaneità
Vitalità
Forte legame con la realtà presente
Ecc…
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DAVID LACHAPELLE
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ROBERT MAPPLETHORPE
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LA FORMA ED IL CONTENUTO
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Altri fotografi invece, preferiscono concentrarsi sulle forme, sulle linee e
sui colori.
In questo caso la comunicabilità dell’immagine è data dalla sua forma,
e non dal suo contenuto.
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ESERCITAZIONE #7
Crearsi uno stile personale significa mostrare agli altri una propria visione del
mondo che, seppur cambiando soggetto e condizioni di scatto, rimarrà
sempre uguale, sempre vostra.
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ESERCITAZIONE #8
Uno stile personale che vi identifichi come fotografi e vi dia un’identità visiva
è tanto importante quanto difficile da trovare.
Non bisogna accanirsi o forzarsi, lo stile personale deve derivare dalle vostre
scelte tecniche e dal vostro modo di comunicare attraverso le immagini: è un
qualcosa che dovrà venirvi spontaneo, che prima o poi sarà l’ davanti ai vostri
occhi.
Un buon metodo per iniziare a crearsi un proprio stile, è capire che cosa vi
piace e non vi piace nelle immagini professionali che potere vedere nelle
riviste, nei cartelloni pubblicitari ed in rete.
Potete esaminare:
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LEZIONI MONOTEMATICHE
I temi affrontati:
Fotografia artistica
Fotografia commerciale
Fotografia di moda
Fotografia di reportage
Fotografia sportiva
LA FOTOGRAFIA ARTISTICA
Un artista è infatti colui che crea delle opere utilizzando la tecnica della
fotografia, con lo scopo di esporle presso mostre e festival e di venderle a
potenziali acquisitori.
È comune infatti, che la fotografia artistica non sia sviluppata con i mezzi che
la tecnologia digitale ci mette a disposizione, bensì attraverso l’utilizzo della
pellicola o delle polaroid.
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MAURIZIO GALIBERTI LAVORA CON IMMAGINI POLAROID
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FRANCO VACCARI, NEL 1936, REALIZZÒ UN PROGETTO CON UNA
MACCHINA PER FOTOTESSERE A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO
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Molti artisti decino invece di puntare proprio sulle potenzialità dei nuovi
mezzi, sftuttando i pixel e l’elevata resa cromatica.
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ATTENZIONE: Non bisogna confondere la fotografia casuale con la
fotografia artistica. Quest’ultima propone sempre un messaggio ed uno
spunto di riflessione!
LA FOTOGRAFIA COMMERCIALE
Still Life
Moda
People
Food
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STILL LIFE COMMERCIALE
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MODA COMMERCIALE
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FOTOGRAFIA PEOPLE COMMERCIALE
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FOTOGRAFIA DI FOOD COMMERCIALE
Il cibo infatti non è quasi mai bello quanto buono e tende a non essere
particolarmente appetibile se fotografato.
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LA FOTOGRAFIA DI MODA
Spesso si parla di fotografia di moda anche riguardo a Still Life di tali oggetti.
Nel caso in cui siano indossati da un modello o una modella, si parla di Still
Life Indossato.
Hair Stylist
Si occupa dell’acconciatura
Fashion Stylist
Si occupa di abbinare i vari abiti e di sistemarli addosso alla modella o
al modello
Un lookbook
Un catalogo
Una campagna
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LOOKBOOK
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CATALOGHI
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CAMPAGNE
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LA FOTOGRAFIA DI REPORTAGE
www.lezione-online.it pag. 89
La fotografia di reportage ha una grande regola di base: la realtà deve essere
mostrata così com’era quando è stata fotografata, non è quindi ammesso
nessun intervento di fotomontaggio.
Non bisogna tuttavia pensare che la fotografia di reportage sia legata soltanto
alla guerra ed alla cronaca: chiunque scelga di raccontare una storia
riprendendo la realtà, realizza un reportage, il quale può anche avere un
carattere “allegro” o documentaristico.
www.lezione-online.it pag. 90
www.lezione-online.it pag. 91
LA FOTOGRAFIA SPORTIVA
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ESEMPI DI FOTOGRAFIA SPORTIVA
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