Il Montaggio
Il Montaggio
Il Montaggio
Il montaggio:
la grammatica del cinema
LA GRAMMATICA DEL CINEMA
Frammentazione dello spazio Frammentazione del tempo
DÉCOUPAGE IL MONTAGGIO ELLISSI
Operazione che consiste nell’unire la fine di una MONTAGGIO ALTERNATO
inquadratura con l’inizio della successiva,
con lo scopo di mettere in relazione due elementi tra loro
Raccordo Sonoro
sonoro
La punteggiatura filmica
Sherlock, jr.
La punteggiatura filmica
Ci sono molti modi per realizzare la transizione da un’inquadratura, o una scena,
alla successiva, alcuni dei quali più evidenti e vistosi di altri.
Nella tradizione classica, i modi di transizioni più utilizzati sono stati:
STACCO: passaggio diretto e immediato da un piano ad un altro
DISSOLVENZA: usata per evidenziare i passaggi fra una scena e un’altra e
indicare così l’esistenza di un’ellisse o salto temporale
dissolvenza in chiusura: sparizione graduale dell'inquadratura, fino a che lo
schermo diviene totalmente nero
dissolvenza in apertura: graduale apparire dell'immagine dal campo nero
dissolvenza incrociata: progressivo svanire dell'ultima inquadratura della
scena A, cui si sovrappone il progressivo emergere della prima inquadratura
della scena B, in modo da far sembrare che una scena si trasformi nell'altra
TENDINA: la nuova immagine si sostituisce alla precedente facendola
scorrere via dallo schermo
IRIS: un foro circolare si apre o si chiude intorno a una parte dell’immagine
IL MONTAGGIO
Il montaggio è la figura chiave del linguaggio cinematografico
Le riprese del film sono terminate. Il regista, gli attori e gli altri
membri della troupe si salutano, forse per l’ultima volta.
Ma per il regista e il montatore, il lavoro comincia ora. E’ la fase
forse più importante, quella della POST-PRODUZIONE.
Bisogna ordinare, scegliere tra le diverse riprese della stessa
inquadratura quella più efficace, unire gli spezzoni scelti tra loro
per ricostruire, scena dopo scena, la storia del film così come era
stata concepita in fase di sceneggiatura. Alcune inquadrature, o
addirittura alcune scene, possono essere eliminate, modificate o
collocate in un momento del racconto diverso da quello previsto.
Questa fase importantissima della lavorazione del film si chiama
MONTAGGIO.
IL MONTAGGIO alternato
Alterna le inquadrature di due o più eventi che si svolgono
contemporaneamente, ma in posti differenti, che talvolta finiscono per
convergere nello stesso luogo. Conferisce allo spettatore un sapere
maggiore di quello dei personaggi, generando così un particolare
significato o un effetto di suspense.
IL MONTAGGIO
Tecnicamente, il montaggio è quell’operazione che consiste
nell’unire la fine di un’inquadratura con l’inizio della
successiva.
Il montaggio mette in relazione (funzione connettiva) due o più
elementi tra loro. Elementi che possono essere diegetici se
riguarda il modo di legare il personaggio nell’inquadratura A con
quella in B, oppure extradiegetici, quando l’unione di due
inquadrature riguarda la modalità di ripresa dell’inquadratura, ad
esempio l’angolazione dall’alto in A e quella dal basso in B.
IL MONTAGGIO
Unire tra loro due inquadrature è qualcosa di più che una semplice
operazione tecnica: significa dar vita a un rapporto sulla base di un
progetto, che può essere:
NARRATIVO, quando l’unione di due inquadrature serve a
sviluppare un discorso, a raccontare una storia, permettendo
la completa immersione e immedesimazione dello spettatore
nella storia, o nel personaggio.
E’ il montaggio tipico del découpage classico americano.
SEMANTICO, quando il passaggio da un’inquadratura A a una
B mira a produrre senso, cioè produrre un significato ben
preciso attraverso l’interpretazione che il regista, e quindi lo
spettatore, vuole dare della realtà, unendo due immagini a volte
molto diverse tra loro.
E’ il montaggio intellettuale teorizzato da Ejzenstejn.
IL MONTAGGIO
Il découpage classico
Lo stile hollywoodiano che ha dominato l’industria cinematografica
dal 1917 al 1960 mirava a dar vita a quello che possiamo definire
uno spettatore inconsapevole, che scivolasse dolcemente nel
mondo della finzione e del racconto, dimenticandosi di essere al
cinema. Affinché ciò accadesse, il lavoro di scrittura del film
doveva essere il più mascherato possibile.
Ma proprio il montaggio, con la sua forza di disgregazione della
continuità spazio-temporale, rischiava di allontanare lo spettatore
dalla finzione, di riportarlo alla sua vera realtà di spettatore. Si
trattava dunque di mascherare il montaggio, facendolo diventare
invisibile. Questo tipo di montaggio ha preso il nome di
DÉCOUPAGE CLASSICO.
IL MONTAGGIO
Il découpage classico
Il principio chiave del découpage classico è la CONTINUITA’, il
cui fine primario è quello di dar vita a uno scorrevole flusso di
immagini da un’inquadratura a un’altra, e facilitare così la
proiezione dello spettatore nel mondo della finzione, il suo cullarsi
nell’illusione di realtà, il suo vivere in prima persona i sentimenti
vissuti dai personaggi.
Per far ciò, per mantenere quella continuità fra un piano e l’altro
dell’immagine in modo che ogni mutamento dell’inquadratura sia
il meno evidente possibile, sono state create delle regole ben
precise, prima tra tutte quella del RACCORDO.
IL MONTAGGIO
Il sistema dei raccordi
Raccordo di sguardo: un’inquadratura ci mostra un
personaggio che guarda qualcosa, la successiva mostra la
destinazione di quello sguardo (soggettiva).
Raccordo sul movimento: un gesto o un movimento iniziato in
un’inquadratura termina nella successiva.
Raccordo sull’asse: due momenti successivi di un’azione sono
mostrati in due inquadrature, la seconda delle quali è ripresa
sullo stesso asse della prima, ma più vicina o lontana dal
soggetto, e con un’angolazione differente (di almeno 30°), in
modo che la nuova inquadratura abbia sufficiente autonomia.
Raccordo sonoro: una battuta di dialogo, un rumore o una
musica si sovrappone a due inquadrature legandole tra loro.
IL MONTAGGIO
Norma dei 180°
Un’altra regola fondamentale del découpage classico è la
NORMA DEI 180°
IL MONTAGGIO
Norma dei 180° X
Partiamo da una qualsiasi scena di dialogo,
costruita sul campo-controcampo, cioè quel 2 3
tipo di montaggio che mostra alternativamente
due personaggi che dialogano. 1
Howard Hawks
Scarface