Parte Seconda Cap.5 I PIANETI Nel Tema Natale
Parte Seconda Cap.5 I PIANETI Nel Tema Natale
Parte Seconda Cap.5 I PIANETI Nel Tema Natale
PIANETI E SIMBOLI
Mercurio
Questo pianeta è collegato ai desideri dell'intelletto, gover-
na, cioè, tutto quanto è funzionale a risvegliare la curiosi-
tà, attivare la mente, creare i collegamenti con l'esterno che
si realizzano attraverso l'avvicinamento fisico, l'osservazio-
ne e la comunicazione scritta e verbale. Ma le incursioni mer-
curiane avvengono anche nell'interiorità, a somiglianza del-
l'attività di Hermes, ossia l'equivalente di Mercurio nella
mitologia greca, che infaticabilmente recapitava messaggi dal-
l'Olimpo all'Ade, mettendo in collegamento il mondo superiore
dei viventi con quello sotterraneo delle Anime o, altrimenti
detto, delle Ombre.
Rappresenta quella disponibilità dell'intelletto a frugare fra
le ombre che permette all'umanità di interrogarsi sull'origine
dei suoi comportamenti e sulla dimensione occulta che precede
e segue la vita.
Venere
Venere illustra i desideri dell'Io-sessuato, ovvero dell'Io
che si riconosce come un essere avente caratteristiche di
"donna" o di "uomo" e che, per effetto di questa appartenenza
ad un sesso, si dispone dialetticamente con l'altro. Quindi è
il simbolo della più o meno forte, ma sempre esistente, ten-
denza alla seduzione; rappresenta l'immagine migliore che di
104
Marte
Questo pianeta illustra il desiderio di agire. Un'azione cor-
rettamente intrapresa ha come movente gli ordini impartiti da
Mercurio e da Venere; quindi, allorché Marte riconosce la su-
periorità valutativa di Mercurio e di Venere, le azioni intra-
prese, comunque si concludano, rimandano all'intelligenza e ai
sentimenti esperienze atte ad accrescere la conoscenza di sè e
il dominio del proprio percorso esistenziale.
Invece, ogni volta che Marte, ossia il desiderio di agire e
dare concrete dimostrazioni di sè, viene vissuto come autoaf-
fermazione fine a se stessa, l'individuo va incontro ad espe-
rienze spiacevoli; a circostanze in cui provoca a se stesso e
agli altri dei pericoli fisici o materiali.
Pertanto, senza dare valutazioni di tipo morale, che mai il
tema natale permette di formulare, si può ritenere che quando
105
più personale.
La lentezza del loro moto è tale che Plutone e Nettuno compio-
no un giro dello zodiaco rispettivamente in 248 e 164 anni,
Urano, invece, compie il giro dello zodiaco in 84 anni; i
transiti verso le posizioni del tema natale sono, per questa
lentezza, rari e prolungati, cosicché essi si manifestano come
radicali cambiamenti della personalità del nativo.
Tutto quanto esposto finora offre lo spunto per qualche ri-
flessione sul loro "domicilio", perchè è entrato nell'uso at-
tribuire loro la signoria su di un segno zodiacale, sostituen-
do il governatore tradizionale: Saturno per l'Acquario, sosti-
tuito da Urano, Giove per i Pesci, sostituito da Nettuno e
Marte per lo Scorpione, sostituito da Plutone.
Stabilire il domicilio di un pianeta significa, di fatto, sta-
bilire fra il segno e il pianeta una identità simbolica. Que-
sto meccanismo faceva parte dello schema di esaltazioni, cadu-
te, esili, domicili e peregrinità dei pianeti, stabilito dagli
astrologi antichi allo scopo di fissare mnemonicamente il gra-
do di affinità dei pianeti e dei segni, affinità che la moder-
na astrologia psicologica ha possibilità di stabilire senza
schematismi, tenendo in considerazione l'intera struttura del-
lo zodiaco e l'intero tema natale i.
Inoltre, lo schema antico comprendeva i pianeti allora cono-
sciuti perchè visibili e rapidi nel movimento, cosicché non
venivano creati squilibri fra i segni; per esempio, la dispa-
rità fra il Cancro, domicilio della Luna, visitato dal gover-
natore ogni 28 giorni e l'Acquario, domicilio di Saturno, vi-
sitato dal suo governatore ogni 28 anni, pur ampia non è tale
da impedire che nella durata ipotetica della vita umana Satur-
no ritorni nel suo domicilio più di una volta. Domiciliando in
un segno un pianeta lento, invece, si crea l'anomalia di un
settore zodiacale che nel corso della vita umana non riceverà
mai il transito del proprio governatore.ii
In ragione di queste considerazioni e della particolarità del
loro simbolismo, considerare i pianeti lenti come governatori
di un segno zodiacale ci sembra un fattore di immobilizzo del-
la dinamica simbolica del segno stesso e di squilibrio dello
zodiaco. A meno che, fidando nella futura scoperta di altri
109
Urano
Urano rappresenta l'impulso a deviare dalle norme precedente-
mente accettate; è il bisogno di riconoscere se stessi come
portatori di principi e di verità, di esprimere il proprio
modo di essere, di pensare, di inventarsi la vita.
Nei periodi in cui l'individuo è coinvolto dalla trasformazio-
ne uraniana, si attivano forze interiori che gli rendono in-
sopportabile ciò che limita la libertà d'espressione. Inte-
riormente si frantumano le inibizioni e l'inerzia che fa cir-
colare in modo ripetitivo la creatività; esteriormente un ca-
taclisma sembra investire le strutture rigide, cosicché l'in-
dividuo deve dar corso ad una ricostruzione della sua vita.
Per vivere positivamente Urano non si devono soffocare le in-
tuizioni né censurare la disaffezione per i vecchi modi di
essere; la mente, però, deve assecondare ciò che emerge senza
sovraccarichi emotivi per poter governare l'urgenza che preme
per dar corso a cambiamenti concreti. Essendo Urano un simbolo
principalmente mentale, spesso al nativo è sufficiente cambia-
re la visione che ha delle situazioni perchè queste automati-
camente si rivelino meno frustranti e costrittive; avviare
110
Nettuno
Nettuno è il simbolo dell'influenza esercitata dal collettivo
sull'individuo, dalla società sul cittadino, dai coetanei sul
ragazzo singolo, dal complesso delle figure dell'inconscio
sull'Io: configura, cioè, una dialettica fra un ente più
grande, potente anche se non necessariamente minaccioso, mul-
tiforme ed un ente più piccolo e vulnerabile.
Tutto il circostante ambientale, sociale, storico è come un
calderone ribollente nel quale l'individuo viene plasmato. Se
il nativo si abbandona eccessivamente al Nettuno interiore, il
processo di formazione in dialettica con l'ambiente può diven-
tare come un fuoco che dissecca la personalità spogliandola
dei suoi elementi più spirituali e fiduciosi; oppure può ri-
sultare un processo vetrificante che rende l'individuo
friabile negli urti della vita e "trasparente", perchè senza
contatto con le sue profondità delle quali non accoglie più
messaggi.
Questi rischi possono essere forti perchè il significato chia-
ve di Nettuno è il "bisogno di resa" che induce il nativo a
sottomettersi alle pressioni che avverte invincibili. Ma il
bisogno di resa ha un'altra funzione formativa: quando la par-
111
Plutone
Questo lontano pianeta rappresenta la Natura dentro di noi, la
forza della vita che si rigenera attraverso le crisi che scuo-
tono l'individuo fino alle radici e lo portano a scoprire che
la morte è già compresa nel suo essere nato e vivente. Accet-
tando la presenza costitutiva della morte all'interno della
vita, l'individuo apprende a fronteggiarla e a rinascere dalle
sue crisi esistenziali; riconosce cioè l'incessante mutamento
della vita seguendo il quale la morte del corpo non appare
più, forzatamente, la morte di tutto, ma un'altra fase di tra-
sformazione. Quanto più è consapevolmente compresa l'inevita-
bilità della morte, tanto più Plutone diventa un fattore di
sopravvivenza collegandosi a Marte e alla sua azione difensi-
va; ogni volta che si risponde per "istinto" ad un pericolo
fisico incombente è in azione la coppia Marte-Plutone, i cui
aspetti nel tema possono suggerire quanta tenacia l'individuo
mette nel restare aggrappato alla vita, quindi anche le capa-
cità di reazione nelle varie crisi esistenziali.
L'argomento della sofferenza, e di come essa venga elaborata,
ha molto a che fare con Plutone; se non la si accetta come una
normale espressione del vivere e la si imputa al destino, a
dio, alla società, ai genitori, ai partner o ad altro ancora,
si attua un'esteriorizzazione sterile di Plutone, che equivale
ad un riconoscimento di impotenza. Questo può portare a nutri-
re rancori, ad assumere comportamenti autoritari e vendicativi
e inibire le capacità di trasformarsi e sopravvivere. Chi ac-
consente, invece, alla dimensione tragica trova un senso al
dolore e interiorizza i valori di Plutone accrescendo le capa-
cità di sopravvivenza.
Oltre che a Marte, Plutone è collegabile al simbolismo di Sa-
turno per la comune spinta alla sopravvivenza, ma quest'ultimo
la favorisce per effetto della cautela personale, della forza
orientativa che emerge dall'esperienza vissuta e capita; Plu-
113