Il Settecento in Europa e L'illuminismo
Il Settecento in Europa e L'illuminismo
Il Settecento in Europa e L'illuminismo
per la fiducia posta nella luce della ragione, in grado di emancipare luomo da ignoranza e superstizione, fu detto ILLUMINISMO ed il suo manifesto e mezzo di diffusione fu lEnciclopedia di Diderot e DAlembert il suo manifesto e mezzo di diffusione. La ragione illuminista. La ragione degli illuministi in primo luogo, libera ed autonoma: non ammette in generale unistanza ad essa superiore e non intende essere sottoposta a censure di alcun genere. Il pensiero la risorsa fondamentale dellumanit e gli uomini che se ne privassero per interessi o scelte particolari resterebbero depauperati. In secondo luogo, la ragione illuminista si afferma in un grande disegno collettivo, frutto non della mente e della genialit di un solo individuo, ma della collaborazione delle migliori menti dellumanit e che mira allinteresse comune. La ragione illuminista mira dunque ad un progetto di miglioramento dellumanit a tutti i livelli e ponendo quindi al centro dei suoi sforzi lidea di progresso. La ragione per non illimitata ed invece in grado di riconoscere i propri limiti proponendosi di contribuire ad un costante progresso della conoscenza sempre ottenuto grazie ad un pi aperto scambio di idee. La ragione era considerata universale, essendo propria di tutti gli uomini (cosmopolitismo illuminista). SOCIETA La nuova organizzazione della cultura. Lilluminismo si diffuse a livello europeo e presso un pubblico che ormai comprendeva la classe borghese. Questa circolazione di idee fu favorita dallo straordinario sviluppo delleditoria che oltre alla diffusione dellEnciclopedia assicur la divulgazione di gazzette e di bollettini di notizie sullattualit economica e politica e i giornali letterali (come il quotidiano The Spectator in Inghilterra dal 1711 al 1714). Ma le idee illuministiche si diffusero anche grazie a circoli letterali, associazioni e soprattutto salotti culturali presso palazzi nobili ma anche dei ricchi borghesi. Anche i viaggi intesi come strumenti di conoscenza aprivano gli orizzonti. FELICIT INDIVIDUALE E FELICIT PUBBLICA. Gli illuministi si proponevano di intervenire nei problemi della vita sociale. In tal senso auspicavano il conseguimento della felicit pubblica come conseguenza ed espansione della ricerca individuale della felicit. Alcuni illuministi si chiesero se ci potesse essere un conflitto tra quello che il singolo vuole e quello che la societ richiede e attua. Infatti la ricerca del singolo sembra a volte mossa dallegoismo e non detto che essa si accordi sempre con linteresse di tutti gli individui. Una soluzione a questo problema fu indicata da alcuni nella convinzione che non ci sia incompatibilit tra vizi privati e pubblici benefici. La teoria che maggiormente rappresent limpegno del movimento delle idee di questepoca a contribuire al pubblico bene fu comunque quella UTILITARISTA. Lutilitarismo una dottrina che assume a fondamento dellazione il principio dellutile. Utile tutto ci che produce vantaggio, bene, piacere, felicit. Secondo Jeremy Bentham si pu considerare utile ci che minimizza il dolore e massimizza il piacere, ossia ci che produce la maggiore felicit per il maggiore numero di uomini. E ragioni di pubblica utilit spingevano Cesare Beccaria a chiedere nella sua opera Dei delitti e delle pene(1764) labolizione della pena di morte, non utile a ridurre il crimine. ECONOMIA I teorici delleconomia si impegnarono nel Settecento in una critica serrata al MERCANTILISMO ossia quella forma di protezionismo, che con lobiettivo di rafforzare le casse statali, in quasi tutti i Paesi europei aveva assecondato lo sviluppo dei commerci con forti tasse sulle importazioni. La critica al mercantilismo intendeva sottolineare limportanza della vera fonte di ricchezza cio della produzione. I primi a percorrere questa strada contrapposta al mercantilismo furono gli esponenti della scuola fisiocratica. Il termine fisiocrazia significa comando della natura e cio rispetto dellordine naturale; e il fondamento dellordine naturale risiede in quel primo bene che veramente produce ricchezza ovvero la terra. Dunque la classe veramente produttrice quella che detiene il possesso della terra e che ovviamente la coltiva. Questa forma di liberismo a base terriera era destinata a sostenere una serie di riforme, con lo scopo di creare terre, di renderle disponibili sul mercato, di assicurare pienezza di guadagni ai produttori. I fisiocratici furono dunque i primi sostenitori del liberismo economico.
POLITICA Le influenze del pensiero illuminista furono profonde anche nella teoria politica dove, seguendo le teorie del giusnaturalismo si afferm il carattere naturale dei diritti, i quali, a prescindere dalle concessioni dello Stato e dalle affermazioni della religione, dovevano essere riconosciuti alluomo in quanto dotato di ragione. Questaffermazione teorica di principi non sempre tuttavia sfoci in un applicazione pratica. Notiamo inoltre che la monarchia assoluta era il regime prevalente in Europa e la convivenza degli illuministi con questa forma di governo si mostr tuttaltro che impossibile. Molti dei pi autorevoli interpreti del momento furono ospiti dei e consiglieri apprezzati dei diversi sovrani del tempo(Voltaire, Diderot, Montesquieu). Tuttavia le preferenze degli illuministi primo fra tutti Montesquieu in materia politica and al modello inglese della monarchia costituzionale, basandosi sulla separazione dei poteri(potere legislativo al Parlamento, potere esecutivo al sovrano, potere giudiziario autonomo dai primi due) ed allontanando il rischio della deriva tirannica. La MASSONERIA. La circolazione delle idee illuministiche fu favorita anche dalla nascita e dallo sviluppo di libere associazioni che cercavano di dare forza sociale e politica, oltre che culturale, ai nuovi ideali. Tra di esse ve ne furono alcune che assunsero il carattere della segretezza. Tra queste spicca per importanza la Massoneria. La Massoneria era unassociazione privata, con carattere di societ segreta nata in Inghilterra agli inizi del XVIII secolo e diffusasi poi in tutta Europa. La prima Grande Loggia massonica fu fondata a Londra nel 1717. Ladozione di simboli quali la squadra, il compasso, il martello alludeva alla funzione di costruzione sociale e culturale che lassociazione si proponeva ispirandosi ad ideali di progresso, di tolleranza, di felicit pubblica e individuale: aspirazioni molto in sintonia con quelle dellIlluminismo. Alla Massoneria aderirono in tutti i Paesi europei esponenti della nobilt e della borghesia. DISPOTISMO ILLUMINATO Le politiche ispirate alle idee illuministe rafforzarono ulteriormente lassolutismo, che era gi la forma di governo pi diffusa in Europa nel Settecento. Molti sovrani si circondarono di intellettuali, ispirando le loro politiche assolutiste agli ideali illuministi(assolutismo illuminato). Linizio della costruzione dello Stato moderno fu possibile grazie a vari tipi di intervento che furono anche gli obiettivi principali della riforma: 1. Riorganizzazione dellapparato burocratico per rendere lamministrazione dello stato pi razionale; 2. Aumento delle entrate fiscali per imporre delle tasse alla nobilt e al clero per una pi equa ridistribuzione delle tasse; 3. Giurisdizionalismo, cio lestensione della giurisdizione dello Stato sulle chiese nazionali. La RUSSIA si conferm nel 700 una grande potenza europea. Pietro I il Grande avvi una riforma del Paese secondo il sistema dellassolutismo europeo. Chiam a corte artisti e uomini di cultura provenienti da vari Paesi. La sua politica fu continuata da Caterina II che circondatasi di intellettuali illuministici fu una protagonista dellassolutismo illuminato. Caterina riusc ad espandere limpero annettendo la Crimea, completando la colonizzazione dellUcraina e occupando parte della Polonia. Incontr per lopposizione della Chiesa ortodossa, a cui aveva requisito beni e ridotto lautonomia, e dei contadini, la cui insoddisfazione trov espressione in pi di una rivolta. Il tentativo di Caterina di modernizzare la Russia sostanzialmente fall, soprattutto perch non esisteva un ceto intermedio abbastanza influente da fare proposte innovatrici e prevalse quindi la prospettiva conservatrice e antioccidentale di Chiesa e nobilt.
LEuropa del Settecento era costituita da popoli di diverse culture, lingue e religioni, spesso in contrapposizione sul piano politico e militare per ragioni di potenza, ma al tempo stesso consapevoli di condividere gli stessi valori, portatori di un cosmopolitismo testimoniato da filosofi e intellettuali. Lideale di unEuropa stabile appare comunque contraddetto dal fatto che il Settecento fu un SECOLO DENSO DI GUERRE. Le guerre del 700 ebbero tratti comuni: si abbattevano in maniera meno drammatica sulle popolazioni civili, grazie alle nuove infrastrutture militari; non avevano come obiettivo lannientamento ma il logoramento dellavversario; scoppiarono spesso per la successione a un trono.
Lespressione ANTICO REGIME per indicare le caratteristiche sociali, politiche, culturali di una societ da rinnovare fu inventata nel 1790 dai rivoluzionari francesi impegnati nel radicale cambiamento del proprio paese. Il 700 fu spettatore dei primi significativi cambiamento che avrebbero poi portato alla modernizzazione economica e politica culminata nella Rivoluzione Francese e nella Rivoluzione Industriale. In questo secolo infatti inizi un periodo di espansione economica e sociale, favorita dal forte incremento demografico che, a differenza di precedenti epoche storiche, non avrebbe subito flessioni in futuro. La crescita demografica era dovuta sia allaumento delle nascite, a loro volta legate allincremento della produzione, sia alla diminuzione del tasso di mortalit. Questultima fu dovuta a molteplici motivi: la riduzione di molte malattie come la peste, le migliorate condizioni igienico sanitario, i progressi della medicina come il vaccino contro il vaiolo e, soprattutto, la maggiore disponibilit di beni alimentari. Unaltra caratteristica o conseguenza della crescita demografica che la popolazione in crescita era attratta dai nuclei urbani soprattutto perch offrivano crescenti opportunit di lavoro e di sopravvivenza soprattutto dalle grandi capitali come Londra, Parigi, Napoli, Vienna, che infatti videro un forte aumento dei propri abitanti. Nonostante ci, la popolazione europea rimase ancora in netta prevalenza una popolazione rurale: i contadini, che vivevano spesso al livello della sussistenza, continuarono a costituire il gruppo economico e sociale pi numeroso. La societ del Settecento. La societ europea manifestava le caratteristiche dellAntico regime anzitutto nel campo dei rapporti sociali e dei diritti individuali. Si trattava in sostanza di una societ ancora basata sulla divisione in ceti molto rigidi (detti anche ordini o stati) , ossia in gruppi fortemente definiti soprattutto in base alla tradizionale funzione sociale, al loro stato giuridico, al loro ruolo istituzionale. Gradualmente per, si pot assistere ad un passaggio allordinamento sociale fondato sulle classi, che essendo definite dalla posizione che lindividuo occupava allinterno del sistema economico, rendevano la societ pi dinamica e competitiva. NOBILT E PRIVILEGI: una situazione in lenta evoluzione. I rinnovamenti sociali riguardarono anche la nobilt, che da sempre godeva di privilegi concreti, come lesenzione delle tasse o il possesso di terre. Il concetto di nobilt inizi ad allargarsi, sia perch i sovrani concedevano titoli nobiliari in cambio di appoggi economici o politici, sia perch le parti pi intraprendenti della borghesia riuscivano ad elevarsi. Le posizioni di prestigio erano occupate sempre pi spesso da chi aveva successo negli affari: era questa lorigine dei patriziati, famiglie le cui fortune erano di origine finanziaria e mercantile, a cui era fidato il governo delle citt. In alcuni paesi si giunse a veri e propri provvedimenti di riduzione del numero dei nobili. La nobilt riusc comunque in molti casi a garantire la propria sopravvivenza, convertendo in impresa le proprie ricchezze; intraprendendo attivit lavorative; combinando matrimoni di interesse o avviandosi allattivit amministrativa e alle professioni. Fortemente ridimensionata fu anche la posizione del CLERO: i privilegi di cui esso godeva (che dipendevano sia dallo stretto rapporto intercorrente fra Chiesa e Stato, sia dallimportanza ricoperta dalla religione dalla religione nella vita delle persone) furono messi in discussione durante il processo di laicizzazione che si produsse nel Settecento. Il clero rimase una presenza radicata e potente nella societ del Settecento. I n particolare lalto clero continu a costituire una ristretta lite sociale e culturale a gestire ingenti ricchezza. Il basso clero aveva invece condizioni economiche che variano a seconda dei luoghi di ministero. Se la nobilt e il clero erano gruppi sociali in relativo declino, la BORGHESIA era il gruppo sociale emergente, la cui ascesa era basata sul merito personale e sulla ricchezza. Infatti lincremento dei commerci determin lascesa di una schiera di detentori di capitali, cio di un ceto non favorito dai privilegi della nascita, ma in grado di investire il proprio denaro nelle nuove attivit. Quindi quella che potremmo definire borghesia capitalistica in ascesa comprendeva in primo luogo imprenditori, mercanti, banchieri, finanzieri, manifatturieri.
Trasformazioni nella mentalit e nelletica privata. La societ del Settecento cambiava anche per una certa evoluzione dei costumi e dei rapporti. Rientrano nellambito di questa generale evoluzione i cambiamenti di mentalit che investirono tutti i gruppi sociali. Le classi inferiori guardavano e si rapportavano alle superiori in modo meno servile e pi mercificato infatti offrivano le proprie prestazioni in cambio di un riconoscimento economico. Anche la struttura familiare and incontro a trasformazioni chiaramente individuabili. Una rivendicata parit tra i membri della famiglia e la prima affermazione dei diritti individuali iniziavano a mettere in discussione lautorit paterna. Allo stesso tempo si segnala un aumento dellimportanza degli affetti nei rapporti tra i coniugi e un maggior rispetto per i bambini.