Storia: Il 1700 - Tra Assolutismo e Illuminismo
Storia: Il 1700 - Tra Assolutismo e Illuminismo
Storia: Il 1700 - Tra Assolutismo e Illuminismo
I suoi limiti
In Inghilterra fu sconfitto da una rivoluzione: il sovrano non riuscì ad imporre la sua volontà
all’assemblea dei grandi aristocratici. Anche in altri stati il potere del monarca non fu mai
assoluto, perché sopravvissero molte istituzioni (economiche, politiche e religiose) che si
batterono per conservare diritti e autonomie.
Economia: il mercantilismo
Questa politica economica mirava migliorare la bilancia commerciale: il rapporto tra le merci
importate e quelle esportate. Maggiore era il numero delle merci esportate e migliore era la
bilancia. Per questo venivano messi dazi sulle importazioni per aumentarne il prezzo, si
puntava alla conquista delle colonie per trovare le materie prime. Questo comportava la
capacità di sostenere i conflitti con le potenze rivali.
Antico regime - L'Antico regime era il modo nel quale si indicavano l'insieme delle
gerarchie sociali e istituzioni della civiltà del 1700.
Ordini - La società non era divisa in classi, ma in ordini. Appartenere ad un ordine dava
particolari privilegi (non pagare imposte, essere giudicato da particolari tribunali
Ordini e privilegi [Che differenza si riscontra tra le classi e gli ordini?]
La società non era divisa in classi, ma in ordini: la classe è un concetto economico, dipende
dal reddito, ordine è un concetto giuridico: l'appartenenza ad un ordine garantiva particolare
privilegi (non pagare determinate imposte,essere giudicato da particolari tribunali, accedere a
determinate cariche pubbliche o militari, a prescindere dalla ricchezza posseduta. Ciascun
ordine o "stato" dava vita a istituzioni (assemblee e deputati) incaricate di rappresentarne gli
interessi presso il monarca, che incarnava il potere centrale.
R: le classi si basano sulle differenze di reddito e patrimonio, gli ordini sull'appartenenza a
determinate categorie non basate fattori economici.
SIGNORI E CONTADINI
La feudalità
dalla terra la nobiltà traeva la massima ricchezza, intrecciando sfruttamento economico e
potere di comando. il signore ricavava rendite sia dalle terre coltivate da lui per mezzo di
mezzadri che da quelle sui quali i contadini pagavano un canone. Deteneva inoltre il
monopolio sui mulini, frantoi, forni, torchi, nonché il diritto di caccia sui suoi territori. Aveva
poteri giurisdizionali all'interno del feudo.
Le aspirazioni borghesi
Non erano omogenei neppure i valori e le aspirazioni di cui questo ceto era portatore: tipica,
in questo senso, è la situazione della Francia, dove a una borghesia che ricercava la propria
promozione sociale nella proprietà terriera, nella venalità delle cariche o in uno stile di vita
aristocratico, se ne affiancava un'altra che metteva in discussione i privilegi, le gerarchie, le
eredità del passato feudale. Questa borghesia costituiva nel 1700 un gruppo sociale in scesa,
strettamente coinvolto nello sviluppo della vita produttiva e culturale e interessato a una
trasformazione profonda delle strutture economiche e sociali dell'Antico regime.
Il popolo e la povertà
L'incremento demografico e lo sviluppo economico del 1700 portarono un aumento della
popolazione urbana che pur rimanendo minoritazia giunse a reppresentare un quintoie forse
un quarto del totale nei paesi più sviluppati.La città costituiva un'occasione per i poveri delle
capagne e fu quindi meta di consistenti flussi migratori. Soprattutto nelle grandi città, si
venne sempre addensando un popolo multiforme dedito ai più vari mestieri: garzoni e
lavoranti delle botteghe artigiane, facchini e scaricatori, domestici, operai delle prime
manifatture, lustrascarpe, mendicanti. Se alcune di queste categorie godevano di una certa
protezione a opera dei regolamenti corporativi, la massa del popolo urbano viveva uin una
condizione di miseria e assoluta precarietà: salari bassissimi, nessuna stabilità occupazionale,
abitazioni malsane nei caotici quartieri popolòari erano i segni della povertà in città.
L'ILLUMINISMO
Gli illuministi concepirono la scienza come struemnto di indagine e ricerca della verità. Si
basarono su questi principi: la scienza è indipendente dalla fede, le conoscenze derivano
dall'esperienza e non possono andare al di là di questa; la conoscenza scientifica è una
conoscenza pratica, legata alla tecnica e all'industria.
L'encyclopédie
Gli i. ponevano grande fiducia nel progresso, nella possibiità di migliorare la propria
condizione e ritennero che la cultura e il sapere avessero proprio tale fine. Dovevano perciò
essere il più possibile diffusi, per illuminare la società, e finalizzati a scopi pratici. esemplare
è la vicenda dell'Encyclopédie pubblicato sotto la direzione di Diderot e D'alembert. La
grande opera precsentava un nuovo tipo di sapere, dando dignità a quelle arti e tecniche che
la cultua tradizionale relegava ai margini. Venduta a dispense, in abbonamento si rivolgeva
al più vasto pubblico.
Il liberalismo di Locke
Rosseau pensava che la storia dell'uomo fosse caratterizzata da una continua sopraffazione
del forte sul debole. Le leggi non avevano fatto altro che legalizzare la disuguaglianza e
l'oppressione. Occorreva allora un nuovo contratto sociale in cui la sovranità fosse
l'espressione della volontà generale del popolo. la società poteva ammettere disuguaglianze
sociali, ma solo finché un cittadino non sia tanto ricco da poterne comprare un altro.
Politica ed economia
la fisiocrazia