Papers by Nicolette Mandarano
Le opportunità lavorative di uno storico dell’arte, nonostante la crisi che ci affligge da divers... more Le opportunità lavorative di uno storico dell’arte, nonostante la crisi che ci affligge da diversi anni, sembrano ampliarsi, almeno qualitativamente, anche grazie alla creatività e all’intraprendenza. Artestorie propone una raccolta di testimonianze per una mappatura delle professioni praticabili oggi in Italia da chi è laureato in storia dell’arte. Le professioni possibili sono più numerose di quelle descritte nel libro, che ne propone alcune tra le più diffuse, dalle attività tradizionali (ricerca, insegnamento) a quelle più innovative e in via di consolidamento (cura dei social network, delle community, analisi dei pubblici, Technical Art History). Ciascuna delle trenta professioni qui raccontate, pur partendo dalla conoscenza approfondita della storia dell’arte acquisita durante il percorso accademico, richiede competenze specifiche maturate dagli autori attraverso percorsi ‘inventati’, il più delle volte al di fuori dei curricula universitari, che hanno reso possibile l’ingresso nel mondo del lavoro. Queste nuove professioni, talvolta ancora in cerca di una definizione condivisa, si inseriscono in un contesto che sta evolvendo verso una cultura della partecipazione aperta a differenti pubblici e che propone di agire in relazione alla fruizione, comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Artestorie è diviso in cinque macroaree in cui sono riunite le professioni che agiscono dentro e fuori le istituzioni culturali. I professionisti coinvolti hanno accolto l’invito a raccontarsi ai ‘futuri’ storici dell’arte e si sono messi in gioco, narrando luci ed ombre dei loro percorsi professionali. Il cantiere Artestorie si è rivelato anche luogo di scambio, riflessione e confronto non solo sulle forme della disciplina, ma anche su strategie e obiettivi che storici dell’arte di un paio di generazioni sentono di condividere, e per cui sono disposti a impegnarsi. Da questa esperienza si comprende ancora una volta l’importanza di fare rete, e infatti da qui che si propone di ripartire a chi studierà domani la storia dell’arte, a chi lo sta già facendo, a chi nelle istituzioni individua i percorsi formativi e ai professionisti del settore. Dalle esperienze raccolte emerge la necessità che in molte delle professioni si integrino competenze legate al mondo della comunicazione, del management e della mediazione. E nella mediazione includiamo anche il saper dialogare con diversi profili professionaliù – archeologi, architetti, restauratori, informatici, legislatori, amministrativi – per citarne alcuni tra quelli coinvolti nello studio e nella trasmissione del patrimonio al futuro. Una propensione al dialogo utile anche a costruire un lessico condiviso su cui fondare la costruzione di progetti e strategie comuni
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Algoritmi e reputazione museale
Un'analisi del convegno Comunicare il Museo oggi tenutosi a Roma in Sapienza nel febbraio 2016
scheda sul Museo Diocesano di Arte Sacra di Palestrina, in Musart. Itinerario nei musei storico-a... more scheda sul Museo Diocesano di Arte Sacra di Palestrina, in Musart. Itinerario nei musei storico-artistici del Lazio
in Enciclopedia dei ragazzi (2005) Treccani
in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 73 (2009)
in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 73 (2009)
La violenza sulla donna è un tema che ha interessato e interessa ancora oggi, con un gran numero ... more La violenza sulla donna è un tema che ha interessato e interessa ancora oggi, con un gran numero di opere, anche la storia dell’arte.
I musei ne conservano numerose rappresentazioni. Si possono
citare, ad esempio, le iconografie tratte dalle storie mitologiche in cui il dio di turno ‘conquista’, o cerca di conquistare, la donna di cui si è invaghito, come accade per Apollo con Dafne o per Giove con le sue numerose prede: Europa, Danae, Leda, ecc.
Ma ricordiamo, altresì, le iconografie tratte dal Vecchio Testamento, come la storia di ‘Susanna e i Vecchioni’, o dal Nuovo Testamento come la lapidazione dell’adultera, o ancora quelle ispirate alla storia romana. Tra queste c’è quella di Lucrezia, narrata da Tito Livio, che violentata da Tarquinio, decide di uccidersi per non vivere nel disonore; oppure la storia della violenza di Marte su Rea Silvia o, ancora, le numerose opere dedicate al più noto ‘Ratto delle Sabine’...
Il volume – edito da Guardaldi – si propone di indagare la produzione di contenuti “dal basso”, l... more Il volume – edito da Guardaldi – si propone di indagare la produzione di contenuti “dal basso”, lo scambio di materiali, idee, opinioni in scala potenzialmente planetaria sul web 2.0, compartecipato e democraticamente aperto a tutti: un fenomeno culturale inedito, che caratterizza gli anni più recenti della nostra storia. Tra i molti ambiti interessati dal fenomeno, il turismo – inteso in senso ampio, dagli alberghi ai ristoranti, dagli eventi alle attività turistiche – è tra quelli che più profondamente si è modificato con l’avvento di nuove modalità di comunicazione e condivisione d’interessi, con la nascita di piattaforme dedicate quali ad esempio Booking o TripAdvisor.
Per un organismo [il museo] che contiene il passato, ma si confronta continuamente col presente, ... more Per un organismo [il museo] che contiene il passato, ma si confronta continuamente col presente, credo che veramente la più grossa contraddizione sia la pretesa di rimanere immobile." adalgisa lugli, 1978 1
Per comprendere le diverse strategie comunicative di un museo, che siano di tipo tradizionale o i... more Per comprendere le diverse strategie comunicative di un museo, che siano di tipo tradizionale o innovative, è necessaria per prima cosa una distinzione fra i diversi modi in cui un’opera d’arte collocata all’interno di una istituzione museale può trasmettere i propri contenuti.
Esiste un modello comunicativo che può essere definito “esterno” e cioè un processo che avviene all’esterno della sede museale. In questo caso l’oggetto della trasmissione comunicativa può essere un catalogo, una brochure informativa, o per quanto riguarda le nuove tecnologie, un prodotto multimediale o un sito web.
Nel modello comunicativo “interno” invece rientrano tutti i mezzi che permettono una migliore interazione degli oggetti d'arte esposti con il fruitore e una migliore comprensione dell’opera e del suo contesto. In questa categoria rientrano i semplici ma fondamentali cartellini, le schede mobili, i pannelli didattici, le audioguide, i video e le postazioni multimediali. [...]
maestro, strade diverse: non solo si allontanarono dal manierismo per proiettarsi verso un natura... more maestro, strade diverse: non solo si allontanarono dal manierismo per proiettarsi verso un naturalismo definito dal Pallucchini "romano-bolognese" 5 , ma se Marcantonio Bassetti e Pasquale Ottino dopo un'esperienza a Roma decisero di tornare a Verona, Alessandro Turchi decise di non tornare più in patria, intraprendendo una carriera romana: se pure lavorò per committenti esterni alla città papale -dai primi protettori veronesi, ai committenti francesi, ai committenti marchigiani -non lasciò mai la città rimanendo, per tutta la vita, legato alla grande committenza romana del secolo. La prima opera da assegnare al giovane Alessandro Turchi è datata al 1602 ed è un'opera in collaborazione con Sante Cre-
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Papers by Nicolette Mandarano
I musei ne conservano numerose rappresentazioni. Si possono
citare, ad esempio, le iconografie tratte dalle storie mitologiche in cui il dio di turno ‘conquista’, o cerca di conquistare, la donna di cui si è invaghito, come accade per Apollo con Dafne o per Giove con le sue numerose prede: Europa, Danae, Leda, ecc.
Ma ricordiamo, altresì, le iconografie tratte dal Vecchio Testamento, come la storia di ‘Susanna e i Vecchioni’, o dal Nuovo Testamento come la lapidazione dell’adultera, o ancora quelle ispirate alla storia romana. Tra queste c’è quella di Lucrezia, narrata da Tito Livio, che violentata da Tarquinio, decide di uccidersi per non vivere nel disonore; oppure la storia della violenza di Marte su Rea Silvia o, ancora, le numerose opere dedicate al più noto ‘Ratto delle Sabine’...
Esiste un modello comunicativo che può essere definito “esterno” e cioè un processo che avviene all’esterno della sede museale. In questo caso l’oggetto della trasmissione comunicativa può essere un catalogo, una brochure informativa, o per quanto riguarda le nuove tecnologie, un prodotto multimediale o un sito web.
Nel modello comunicativo “interno” invece rientrano tutti i mezzi che permettono una migliore interazione degli oggetti d'arte esposti con il fruitore e una migliore comprensione dell’opera e del suo contesto. In questa categoria rientrano i semplici ma fondamentali cartellini, le schede mobili, i pannelli didattici, le audioguide, i video e le postazioni multimediali. [...]
I musei ne conservano numerose rappresentazioni. Si possono
citare, ad esempio, le iconografie tratte dalle storie mitologiche in cui il dio di turno ‘conquista’, o cerca di conquistare, la donna di cui si è invaghito, come accade per Apollo con Dafne o per Giove con le sue numerose prede: Europa, Danae, Leda, ecc.
Ma ricordiamo, altresì, le iconografie tratte dal Vecchio Testamento, come la storia di ‘Susanna e i Vecchioni’, o dal Nuovo Testamento come la lapidazione dell’adultera, o ancora quelle ispirate alla storia romana. Tra queste c’è quella di Lucrezia, narrata da Tito Livio, che violentata da Tarquinio, decide di uccidersi per non vivere nel disonore; oppure la storia della violenza di Marte su Rea Silvia o, ancora, le numerose opere dedicate al più noto ‘Ratto delle Sabine’...
Esiste un modello comunicativo che può essere definito “esterno” e cioè un processo che avviene all’esterno della sede museale. In questo caso l’oggetto della trasmissione comunicativa può essere un catalogo, una brochure informativa, o per quanto riguarda le nuove tecnologie, un prodotto multimediale o un sito web.
Nel modello comunicativo “interno” invece rientrano tutti i mezzi che permettono una migliore interazione degli oggetti d'arte esposti con il fruitore e una migliore comprensione dell’opera e del suo contesto. In questa categoria rientrano i semplici ma fondamentali cartellini, le schede mobili, i pannelli didattici, le audioguide, i video e le postazioni multimediali. [...]
Nicolette Mandarano ha selezionato per la ricerca attuale una serie di realtà museali che presentassero, su TripAdvisor, un numero significativo di commenti. Ha poi stabilito un criterio di analisi e allestito una griglia di comparazioni, da cui emergono alcune considerazioni rilevanti, che l’autrice presenta e discute nel suo testo.
La rete ci trasforma in cercatori e donatori di consigli, che provengono non solo dall’alto delle recensioni d’autore, ma anche dal basso dei commenti degli altri utenti. Siamo oggi partecipanti attivi alle esperienze culturali e allo scambio delle proprie impressioni su di esse.
Dall'introduzione di Antonella Sbrilli