Papers by don Massimo Caccia
Che tu gli uomini non ami è del tutto giusto: È l'umanità che bisogna amare nell'uomo.1 Silesio è... more Che tu gli uomini non ami è del tutto giusto: È l'umanità che bisogna amare nell'uomo.1 Silesio è poeticamente e spiritualmente provocatorio. I suoi distici sono folgoranti, barocchi, ma domandano di andare oltre la prima impressione e le troppo facili
Leggere scritture sacre è obbedire a una precedenza dell'ascolto. Inauguro i miei risvegli con un... more Leggere scritture sacre è obbedire a una precedenza dell'ascolto. Inauguro i miei risvegli con un pugno di versi così che il giro del giorno piglia un filo d'inizio. Posso poi pure sbandare per il resto delle ore dietro alle minuzie e al da farsi. Intanto ho trattenuto per me una caparra di parole dure, un nocciolo d'oliva da rigirare in bocca. Erri De Luca, Nocciolo d'oliva Leggere scritture sacre è obbedire a una precedenza dell'ascolto. Sacrosanto! Prima viene sempre l'ascolto. Perché lo dimentico? Perché non ho ancora imparato a fare silenzio. Solo nel raccoglimento del silenzio si può cominciare ad ascoltare. Abramo vive l'ascolto nella notte. Muhammad ha ascoltato nella grotta di Hira vivendo la sua esperienza teopatica. I saggi che hanno dato avvio alla tradizione orale vedica hanno ascoltato (Śruti) la rivelazione. Ascoltare è un'esperienza umana, aurorale, una precedenza appunto perché dovrebbe venire prima. Senza questo riconoscimento non è possibile leggere nessuna scrittura sacra. Ascoltare, e il saperlo fare, riempie di senso il quotidiano insegnando ad accogliere sé stessi nell'incontro con l'altro e con il mondo. Ma prima è sempre un ascoltarsi rivolgendo lo sguardo dentro, imparando l'arte dell'intus lègere. Per queste ragioni, e senza timore alcuno, posso affermare che un persona è intelligente perché ha appreso la via dell'ascolto.
In Atti 9, il cristianesimo viene definito dall'autore Via. Se il messaggio di Gesù di Nazaret ve... more In Atti 9, il cristianesimo viene definito dall'autore Via. Se il messaggio di Gesù di Nazaret veniva e viene compreso come una via, è chiaro come nell'intento originario i Suoi insegnamenti indicavano, ma indicano ancora, i precisi ed irrinunciabili riferimenti per intraprendere un (il) cammino.
Dio, moralità e senso: la condizione perenne dell'essere umano tra teologia e letteratura 0 verit... more Dio, moralità e senso: la condizione perenne dell'essere umano tra teologia e letteratura 0 verità oppure di inseguirla nel tentativo di agguantare la vita come equilibrio sopra la follia stessa 20 .
"Quanto vi è di più profondo, e di più intimamente sperimentato nella vita di ciascunocaducità, m... more "Quanto vi è di più profondo, e di più intimamente sperimentato nella vita di ciascunocaducità, morte, malattia, vanità di opinioni e convinzioni -, non può essere espresso nel linguaggio della teologia, le cui risposte, limitate nell'arco di molti secoli, sono come sfere perfettamente lisce, facili da far rotolare ma praticamente impenetrabili." (Czeslaw Milosz, Il cagnolino lungo la strada, Milano, Adelphi, 2002) Come cappello introduttivo ho scelto una citazione che rende appieno l'idea di quanto il linguaggio teologico, soprattutto al giorno d'oggi, non è sufficiente per dire appieno quanto sia travagliata l'esistenza umana e sfaccettata la realtà 2 . Per questo, si vedrà quanto solo il complesso della comunicazione riesca a colpire nel segno di quella che è la quotidiana inquietudine dell'individuo di fronte alla vita che, nonostante tutti i tentativi di appropriazione ed espropriazione culturali, rimane un mistero.
Parto da un'affermazione. Un'affermazione fondata sull'autorità della Bibbia, non una semplice op... more Parto da un'affermazione. Un'affermazione fondata sull'autorità della Bibbia, non una semplice opinione. Un'affermazione che ancora una volta mi pone di fronte alla necessità di leggere con continuità e attenzione la Scrittura per evitare di ricadere nei facili fondamentalismi che ancora troppo sono presenti nell'abitus credendi di molti cristiani cattolici. Spero di essere stato chiaro. Non ho scritto nella fede, perché chi ha fede autentica nel Vangelo, abbeverandosi costantemente alla fonte della Misericordia, non può cedere alla subdola tentazione di confondere se stesso così come di sedurre il prossimo con la facile via del sensazionalismo fideistico quando non della semplice chiacchiera. Ritorno alla questione accennata in apertura chiarendo, in primis, il perché di questa riflessione. Lo tsunami dei facili ideologismi e dei comodi fondamentalismi ha, come al solito, evocato le trombe del giudizio spacciando per autentiche geremiadi catastrofiste d'ogni genere fino a pretendere di identificare la sciagura della pandemia come una punizione di Dio. I soliti oltranzisti ben pensanti non si accontentano di tuonare profezie raffazzonate, ma pretendono con zelo di poter andare oltre nel tentativo di identificare i colpevoli che con il loro comportamento blasfemo avrebbero scatenato l'ira del Signore. 1 Grazie al Cielo, e al dono della Parola incarnata e scritta, le cose non stanno come si pensa e come spesso si crede di credere. Non si può rimanere abbarbicati ad una fede immatura che pretende di vedere all'opera Dio come farebbe comodo a me. Ci sono fenomeni dai quali Dio è assente, questo occorre spiegare. L'emergenza Coronavirus ha sollevato uno tsunami di dichiarazioni mettendo ancora di più in evidenza la fame di conversione che tormenta il nostro mondo. I frutti tanto sperati e promessi dal Concilio tardano a maturare e questo non a causa del terreno buono che è stato dissodato con fatica2, ma dalla mancanza di buona volontà diffusa anche dentro la Chiesa. Il problema della Fede è tornato a ripresentarsi ponendo in evidenza questioni sulle quali non si ha mai lavorato con attenzione e profondità. Se si pensa alle polemiche suscitate dalla temporanea sospensione delle messe, il quadro che si ottiene è avvilente. La mancanza di una catechesi corretta e, di conseguenza, di una pratica pastorale adeguata ha accentuato quanto sia poco chiaro il senso da riconoscere alla centralità eucaristica: è dalla Fede, e dall'onestà della sua 1 1 Purtroppo l'ignoranza biblica produce danni serissimi. La logica del capro espiatorio, naturalmente ridotta fino al punto della falsificazione ideologica, in tempi di crisi viene applicata con rigore distributivo perché qualcuno deve pagare per le sciagure che si stanno abbattendo su questo mondo. Lo stesso Papa Francesco viene additato come agente di scelte che avrebbero determinato la rabbia del Creatore. Tralascio, per rispetto, di tornare sulle sconcezze proferite confidando sempre nella verità del Vangelo laddove ripetutamente si accenna ai seminatori di zizzania perché è sempre estremamente facile parlare senza conoscere. L'ampiezza del progetto pastorale del Papa deve essere abbracciata per evitare i soliti pre-giudizi. 2 E da molti, poi, abbandonato allo stato gerbido.
(sulle ultime parole di Ludwig Wittgenstein) Dare inizio ad una ricerca è sempre un'operazione di... more (sulle ultime parole di Ludwig Wittgenstein) Dare inizio ad una ricerca è sempre un'operazione difficile da compiersi anzi, spesso si è sospinti a desistere proprio perché diviene veramente complesso trovare l'espediente che giustifichi un principio. Queste brevi ed incerte riflessioni d'esordio non vogliono essere per nessuna ragione fuorvianti, ma suggerire una via d'uscita al dilemma. Così, anche per dare avvio ad una dissertazione che dovrà condurre all'elaborazione di una tesi finale, è vitale trovare il giusto aggancio che, in questo specifico caso, può essere rinvenuto in mezzo alle complesse ed articolate motivazioni che possono invitare alla speculazione tra tutte le quali una emerge: la passione del sapere, il gusto dello scoprire, dell'illuminare l'oscurità che sempre circonda l'intelligenza. La passione deve essere sostenuta, poi, dalla meraviglia, altrimenti rischia di scadere in un patire senza frutto alcuno, in una esanguità, mentre la sua accidentalità non è costretta fare altro che germinare dal terreno in precedenza dissodato dallo stupore di scoprire. Solo così, le parole che di sotto seguono assumono quel senso che devono possedere e trasmettere al lettore. Proviamo a cominciare usando un espediente.
Thesis Chapters by don Massimo Caccia
Cosa chiede la letteratura alla teologia? Attraverso l'opus magnum di Musil vengono tracciati tre... more Cosa chiede la letteratura alla teologia? Attraverso l'opus magnum di Musil vengono tracciati tre sentieri possibili: Dio, moralità e senso
Per una rilettura di Sergio Quinzio Introduzione (sulle ultime parole di Ludwig Wittgenstein) Dar... more Per una rilettura di Sergio Quinzio Introduzione (sulle ultime parole di Ludwig Wittgenstein) Dare inizio ad una ricerca è sempre un'operazione difficile da compiersi anzi, spesso si è sospinti a desistere proprio perché diviene veramente complesso trovare l'espediente che giustifichi un principio. Queste brevi ed incerte riflessioni d'esordio non vogliono essere per nessuna ragione fuorvianti, ma suggerire una via d'uscita al dilemma. Così, anche per dare avvio ad una dissertazione che dovrà condurre all'elaborazione di una tesi finale, è vitale trovare il giusto aggancio che, in questo specifico caso, può essere rinvenuto in mezzo alle complesse ed articolate motivazioni che possono invitare alla speculazione tra tutte le quali una emerge: la passione del sapere, il gusto dello scoprire, dell'illuminare l'oscurità che sempre circonda l'intelligenza. La passione deve essere sostenuta, poi, dalla meraviglia, altrimenti rischia di scadere in un patire senza frutto alcuno, in una esanguità, mentre la sua accidentalità non è costretta fare altro che germinare dal terreno in precedenza dissodato dallo stupore di scoprire. Solo così, le parole che di sotto seguono assumono quel senso che devono possedere e trasmettere al lettore. Proviamo a cominciare usando un espediente. "Dite loro che ho avuto una vita meravigliosa". Questa frase, mormorata da Ludwig Wittgenstein ormai abbandonato sul letto di morte alla signora Bevan, sua ospite, poco prima di esalare l'estremo respiro, esprime a fondo il senso della passione che spinse un uomo ad indagare dal di dentro le inquietudini che lo hanno scosso ed accompagnato per tutta la lunghezza della sua vita. Come può il tormento di un'esistenza raminga assumere i toni del meraviglioso e, di conseguenza, dello straordinario? Da parte nostra, e lo spirito che anima questa ricerca tenterà di sviscerarlo, riconosciamo e crediamo nella forza originaria del meraviglioso espresso nella capacità di lasciarsi affascinare da tutto quanto, in quest'universo mondo, merita ancora di essere pensato (e chi, se non Dio può detenere il primato?). Certamente, alle orecchie dei più, un'affermazione come quella scelta per aprire la corrente dissertazione, consegnata ai posteri come emblematico testamento spirituale ed intellettuale, potrebbe benissimo venire scambiata per una boutade pronunciata nel tentativo di stemperare quell'umana disperazione che sprigiona dall'emotività di coloro che assistono impotenti al trapasso di un essere umano PAGE 1
Drafts by don Massimo Caccia
Articoli, 2022
In Atti 9, il cristianesimo viene definito dall'autore Via. Se il messaggio di Gesù di Nazaret ve... more In Atti 9, il cristianesimo viene definito dall'autore Via. Se il messaggio di Gesù di Nazaret veniva e viene compreso come una via, è chiaro come nell'intento originario i Suoi insegnamenti indicavano, ma indicano ancora, i precisi ed irrinunciabili riferimenti per intraprendere un (il) cammino.
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