Di che cosa parliamo quando parliamo di ‘scienza’? O meglio, al plurale, di scienze sperimentali ... more Di che cosa parliamo quando parliamo di ‘scienza’? O meglio, al plurale, di scienze sperimentali della natura? Che caratteristiche distintive, che scopi, che possibilità hanno queste scienze? Sono capaci di farci conoscere la verità sul mondo? E le entità delle quali esse parlano ma che non incontriamo nella nostra esperienza ordinaria, dobbiamo ritenere che esistano davvero, oppure si tratta di ipotesi, magari di finzioni, o comunque di mezzi utili per la scienza, che, però, non è il caso di considerare come il vero ‘arredo ontologico’ del mondo? ‘Realismo scientifico’ e ‘antirealismo scientifico’ sono categorie che individuano due modalità di fondo diverse di guardare alla scienza e dalle quali derivano risposte alternative a queste e a molte altre domande. Questo libro rappresenta la prima introduzione italiana di carattere sia teorico che storico in materia. Esso offre, in primo luogo, una presentazione sistematica di questo ambito di ricerca, e quindi ripercorre le principali tappe del dibattito contemporaneo in proposito.
La medicina è storia degli individui e dell'umanità. È storia di concetti, di metafore, di "sguar... more La medicina è storia degli individui e dell'umanità. È storia di concetti, di metafore, di "sguardi". Le bioscienze e le biotecnologie sono lo scenario dove oggi si ripensano la vita, il corpo, i limiti. Una riflessione umanistica -storica, epistemologica, etica o sociologica -diventa imprescindibile quando si vogliano comprendere a fondo il divenire delle scienze della vita, le vicende della nostra lotta al male come del nostro sentirsi "normali", del nostro relazionarsi nella cura, del nostro errare tra speranze e paure.
Il volume intende affrontare, per la prima volta in Italia, la questione del realismo scientifico... more Il volume intende affrontare, per la prima volta in Italia, la questione del realismo scientifico in rapporto non solo alla fisica, ma a una molteplicità di discipline. Esso si struttura in due sezioni: -nella prima, vengono presentate delle introduzioni sintetiche al dibattito sul realismo in 14 discipline diverse, dalla biologia alla psichiatria, dall'economia alla storia; -nella seconda, alcuni studiosi da tempo impegnati su queste tematiche propongono un loro punto di vista sulla questione nella sua portata complessiva.
Il volume contiene le introduzioni a 36 testi fondamentali di un secolo di filosofia analitica (1... more Il volume contiene le introduzioni a 36 testi fondamentali di un secolo di filosofia analitica (1892-1992). Testi di Wittgenstein, Carnap, Quine, Kuhn e molti altri sono presentati da diversi studiosi, per accompagnare studenti e lettori interessati a comprenderne contenuti e contesto, rilevanza ed effetti. Se ciascun saggio ci introduce ad un'opera chiave, il volume nel suo complesso offre una originale presentazione d'insieme di uno dei movimenti più significativi della filosofia contemporanea.
The uploaded paper (Causation and Mental Causation: Standpoints and Intersections) is the introdu... more The uploaded paper (Causation and Mental Causation: Standpoints and Intersections) is the introduction to the volume.
“Studia graeco-arabica” 14 (2024), pp. 243-264, 2024
This essay reconstructs some aspects of the success of the "save phenomena" principle, a principl... more This essay reconstructs some aspects of the success of the "save phenomena" principle, a principle that is present throughout the entire history of Western philosophical reflection on the study of nature. In the first section, we try to clarify its meaning in the context of Greek astronomy. Then its presence in modern epistemology is analysed, with particular reference to the epistemology of Duhem and that of van Fraassen. Finally, we will evaluate what meaning and what interest this principle may have today, with reference to the overall relationship between the "manifest image" and "scientific image" of man. We will also try to highlight how the "phenomena" of which the principle speaks can take on different meanings, depending on the disciplines and scientific-philosophical issues that arise from time to time.
introduzione a: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un per... more introduzione a: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multidisciplinare, Carocci, Roma 2023, pp. 13-26.
MeFiSto. Rivista di medicina, filosofia, storia, 2020
The paper examines the possibility and relevance of seeing the disease as a text, in the light of... more The paper examines the possibility and relevance of seeing the disease as a text, in the light of some of Starobinski's insights on the nature and complexity of medicine. This perspective may help us in understanding many features of pathology and keeping them together, while it sheds light on the role of the clinicians' approach to disease and the relationship between natural and historical dimensions in pathological phenomena. The aim is to lay the foundation for a comprehensive medical semiotics, able to interpret and gather together the different kinds of signs related to a pathology.
"Intersezioni. Rivista di storia delle idee" XL (2), 2020, pp. 223-245.
Il saggio ricostruisce l... more "Intersezioni. Rivista di storia delle idee" XL (2), 2020, pp. 223-245.
Il saggio ricostruisce la fortuna delle spiegazioni riduzioniste nella filosofia post-hegeliana, attraverso l'analisi della formula 'nient'altro che' presente in luoghi significativi della riflessione di molti pensatori. Si esaminano quindi le argomentazioni di tre autori tra loro molto diversi (Wittgenstein, Jung e Feigl) ma che, nel corso della prima metà del Novecento, hanno mostrato i limiti delle filosofie del 'nient'altro che'.
in: G. Bonino-C. Gabbani-P. Tripodi (a cura di), Biblioteca analitica: i testi fondamentali. Linguaggio, conoscenza, mente, Carocci, Roma 2020, pp. 271-282, 2020
Introduzione al testo di Kuhn, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bibliografi... more Introduzione al testo di Kuhn, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bibliografici; contesto; contenuto dell'opera; importanza ed effetti del testo)
in: G. Bonino-C. Gabbani-P. Tripodi (a cura di), Biblioteca analitica: i testi fondamentali. Linguaggio, conoscenza, mente, Carocci, Roma 2020, pp. 377-386
Introduzione al testo di van Fraassen, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bib... more Introduzione al testo di van Fraassen, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bibliografici; contesto; contenuto dell'opera; importanza ed effetti del testo)
La filosofia italiana del Novecento. Autori e metodi, ETS, Pisa, pp. 81-98, 2019
La collana Dialogica raccoglie sia i contributi del dibattito accademico sia gli studi realizzati... more La collana Dialogica raccoglie sia i contributi del dibattito accademico sia gli studi realizzati dalla Società Filosofica Italiana E.T.S. intorno ai grandi temi dell' etica e dell' epistemologia con un approccio storico-filosofico, riservando una particolare attenzione anche ai temi dell'identità, della differenza e del dialogo interculturale.
L. Bellotti-L. Gili-E. Moriconi-G. Turbanti (eds.), Third Pisa Colloquium in Logic, Language and Epistemology. Essays in Honour of Mauro Mariani and Carlo Marletti, ETS, Pisa, 2019, pp. 153-166.
The essay analyses the dialogue between Rudolf Carnap and Wilfrid Sellars on emergence and relate... more The essay analyses the dialogue between Rudolf Carnap and Wilfrid Sellars on emergence and related topics, also on the basis of unpublished materials. The second section briefly examines the different perspectives on emergence which are present in contemporary philosophy. Then Carnap's main criticisms against emergentism are discussed, focusing on his Remarks on Physicalism and Related Topics. Finally, in the fourth section, the paper sketches the main features and reasons of Sellars's intrascientific emergentism.
A. Allegra-F. F. Calemi-M. Moschini (a cura di), Alla fontana di Silöe, Orthotes, Napoli-Salerno, pp. 251-264, 2019
Humanities and the scientific image of man, today 1. From an epistemological point of view 1.1. F... more Humanities and the scientific image of man, today 1. From an epistemological point of view 1.1. From "two cultures" to "two images": Snow and Sellars About 60 years ago, Charles Percy Snow (1905-1980) famously analysed the relationship between the so called «two cultures»: that of «literary intellectuals», on the one hand, and that of «scientists, and as the most representative, the physical scientists», on the other. 1 Snow was extremely worried about the existence of «two polar groups», separated by «a gulf of mutual incomprehension -sometimes (particularly among the young) hostility and dislike, but most of all lack of understanding» and his concern mainly reflected his own personal history, because, as he himself declared: «by training I was a scientist: by vocation I was a writer». 2 While Snow's analysis was extremely successful and vivid in identifying a distinctive feature of our times, his explanation of it and his suggestions for overcoming the divide are widely regarded as somewhat unsatisfactory. I argue that one reason for this inadequacy is the fact that Snow's analysis essentially concentrates on sociological, historical and pedagogical factors, rather than on the epistemological ones. This produces a discourse which, while effectively (and ironically) describing some effects of the split at issue, leaves us, nevertheless, without much insight into his deep causes.
MeFiSto. Rivista di medicina, filosofia, storia, 2019
The essay deals with the problem of empirical testability of psychoanalytic hypotheses. It is mai... more The essay deals with the problem of empirical testability of psychoanalytic hypotheses. It is mainly focused on the so-called “Tally Argument”, an argument attributed to Freud by Adolf Grünbaum in The Foundations of Psychoanalysis (1984). Firstly, the importance and value attached to it by Grünbaum are called into question. Secondly, it is argued that the argument is based on a wrong and oversimplified conception of the relation between aetiological reconstructions and clinical success in psychoanalysis.
Negli ultimi decenni, sia le analisi che enfatizzano il ruolo della coscienza nel caratterizzare ... more Negli ultimi decenni, sia le analisi che enfatizzano il ruolo della coscienza nel caratterizzare la persona, sia le ricerche che hanno messo in luce il ruolo del cosiddetto inconscio cognitivo nella nostra vita hanno spesso concordato almeno nel sostenere che in realtà noi non siamo ciò che crediamo di essere, l'identità personale “non conta” e il concetto di persona può essere abbandonato, o comunque non serve più ad individuare nel modo migliore chi siamo per l'intera durata della nostra vita. Rimane, semmai, in sua vece, un qualche ruolo per il cosiddetto “livello personale d'analisi” dell'esperienza, ma sempre più circoscritto dall'affermarsi delle spiegazioni naturalistiche situate su livelli sub-personali. Rispetto a questo esito, ritengo che ad entrare in crisi siano in realtà solo alcune concezioni della persona, che dovremmo comunque abbandonare. Nella prospettiva che difenderò, invece, la crisi di nozioni come quelle di 'io' e 'sé', o la scoperta di conflitti tra dimensioni inconsce e coscienti in noi, lungi dallo screditare la nozione di 'persona', la rende ancor più necessaria. Purché, però, la si caratterizzi in modo diverso da quelli prevalenti dai tempi di Locke: sosterrò che 'persona' si riferisce alla sorta di particolare di base che noi siamo per l'intera durata della nostra vita, e individua lo 'spazio' reale e logico di possibilità, interazione e comprensibilità di quanto in noi è conscio e quanto è inconscio, quanto è volontario e quanto è involontario, quanto è naturale e quanto è culturale, quanto è permanente e quanto è mutevole, quanto può essere descritto e spiegato sul 'livello personale' e quanto solo su livelli sub-personali. È poi nel quadro di una concezione del genere della persona che sembra trovare pienamente senso il percorso formativo di ciascuno, quell'interminabile lavoro di trasformazione e individuazione che ciascuno compie per accrescere la propria misura di coerenza, intelligenza di sé e libertà.
Di che cosa parliamo quando parliamo di ‘scienza’? O meglio, al plurale, di scienze sperimentali ... more Di che cosa parliamo quando parliamo di ‘scienza’? O meglio, al plurale, di scienze sperimentali della natura? Che caratteristiche distintive, che scopi, che possibilità hanno queste scienze? Sono capaci di farci conoscere la verità sul mondo? E le entità delle quali esse parlano ma che non incontriamo nella nostra esperienza ordinaria, dobbiamo ritenere che esistano davvero, oppure si tratta di ipotesi, magari di finzioni, o comunque di mezzi utili per la scienza, che, però, non è il caso di considerare come il vero ‘arredo ontologico’ del mondo? ‘Realismo scientifico’ e ‘antirealismo scientifico’ sono categorie che individuano due modalità di fondo diverse di guardare alla scienza e dalle quali derivano risposte alternative a queste e a molte altre domande. Questo libro rappresenta la prima introduzione italiana di carattere sia teorico che storico in materia. Esso offre, in primo luogo, una presentazione sistematica di questo ambito di ricerca, e quindi ripercorre le principali tappe del dibattito contemporaneo in proposito.
La medicina è storia degli individui e dell'umanità. È storia di concetti, di metafore, di "sguar... more La medicina è storia degli individui e dell'umanità. È storia di concetti, di metafore, di "sguardi". Le bioscienze e le biotecnologie sono lo scenario dove oggi si ripensano la vita, il corpo, i limiti. Una riflessione umanistica -storica, epistemologica, etica o sociologica -diventa imprescindibile quando si vogliano comprendere a fondo il divenire delle scienze della vita, le vicende della nostra lotta al male come del nostro sentirsi "normali", del nostro relazionarsi nella cura, del nostro errare tra speranze e paure.
Il volume intende affrontare, per la prima volta in Italia, la questione del realismo scientifico... more Il volume intende affrontare, per la prima volta in Italia, la questione del realismo scientifico in rapporto non solo alla fisica, ma a una molteplicità di discipline. Esso si struttura in due sezioni: -nella prima, vengono presentate delle introduzioni sintetiche al dibattito sul realismo in 14 discipline diverse, dalla biologia alla psichiatria, dall'economia alla storia; -nella seconda, alcuni studiosi da tempo impegnati su queste tematiche propongono un loro punto di vista sulla questione nella sua portata complessiva.
Il volume contiene le introduzioni a 36 testi fondamentali di un secolo di filosofia analitica (1... more Il volume contiene le introduzioni a 36 testi fondamentali di un secolo di filosofia analitica (1892-1992). Testi di Wittgenstein, Carnap, Quine, Kuhn e molti altri sono presentati da diversi studiosi, per accompagnare studenti e lettori interessati a comprenderne contenuti e contesto, rilevanza ed effetti. Se ciascun saggio ci introduce ad un'opera chiave, il volume nel suo complesso offre una originale presentazione d'insieme di uno dei movimenti più significativi della filosofia contemporanea.
The uploaded paper (Causation and Mental Causation: Standpoints and Intersections) is the introdu... more The uploaded paper (Causation and Mental Causation: Standpoints and Intersections) is the introduction to the volume.
“Studia graeco-arabica” 14 (2024), pp. 243-264, 2024
This essay reconstructs some aspects of the success of the "save phenomena" principle, a principl... more This essay reconstructs some aspects of the success of the "save phenomena" principle, a principle that is present throughout the entire history of Western philosophical reflection on the study of nature. In the first section, we try to clarify its meaning in the context of Greek astronomy. Then its presence in modern epistemology is analysed, with particular reference to the epistemology of Duhem and that of van Fraassen. Finally, we will evaluate what meaning and what interest this principle may have today, with reference to the overall relationship between the "manifest image" and "scientific image" of man. We will also try to highlight how the "phenomena" of which the principle speaks can take on different meanings, depending on the disciplines and scientific-philosophical issues that arise from time to time.
introduzione a: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un per... more introduzione a: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multidisciplinare, Carocci, Roma 2023, pp. 13-26.
MeFiSto. Rivista di medicina, filosofia, storia, 2020
The paper examines the possibility and relevance of seeing the disease as a text, in the light of... more The paper examines the possibility and relevance of seeing the disease as a text, in the light of some of Starobinski's insights on the nature and complexity of medicine. This perspective may help us in understanding many features of pathology and keeping them together, while it sheds light on the role of the clinicians' approach to disease and the relationship between natural and historical dimensions in pathological phenomena. The aim is to lay the foundation for a comprehensive medical semiotics, able to interpret and gather together the different kinds of signs related to a pathology.
"Intersezioni. Rivista di storia delle idee" XL (2), 2020, pp. 223-245.
Il saggio ricostruisce l... more "Intersezioni. Rivista di storia delle idee" XL (2), 2020, pp. 223-245.
Il saggio ricostruisce la fortuna delle spiegazioni riduzioniste nella filosofia post-hegeliana, attraverso l'analisi della formula 'nient'altro che' presente in luoghi significativi della riflessione di molti pensatori. Si esaminano quindi le argomentazioni di tre autori tra loro molto diversi (Wittgenstein, Jung e Feigl) ma che, nel corso della prima metà del Novecento, hanno mostrato i limiti delle filosofie del 'nient'altro che'.
in: G. Bonino-C. Gabbani-P. Tripodi (a cura di), Biblioteca analitica: i testi fondamentali. Linguaggio, conoscenza, mente, Carocci, Roma 2020, pp. 271-282, 2020
Introduzione al testo di Kuhn, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bibliografi... more Introduzione al testo di Kuhn, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bibliografici; contesto; contenuto dell'opera; importanza ed effetti del testo)
in: G. Bonino-C. Gabbani-P. Tripodi (a cura di), Biblioteca analitica: i testi fondamentali. Linguaggio, conoscenza, mente, Carocci, Roma 2020, pp. 377-386
Introduzione al testo di van Fraassen, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bib... more Introduzione al testo di van Fraassen, articolata in 5 sezioni (cenni biografici; riferimenti bibliografici; contesto; contenuto dell'opera; importanza ed effetti del testo)
La filosofia italiana del Novecento. Autori e metodi, ETS, Pisa, pp. 81-98, 2019
La collana Dialogica raccoglie sia i contributi del dibattito accademico sia gli studi realizzati... more La collana Dialogica raccoglie sia i contributi del dibattito accademico sia gli studi realizzati dalla Società Filosofica Italiana E.T.S. intorno ai grandi temi dell' etica e dell' epistemologia con un approccio storico-filosofico, riservando una particolare attenzione anche ai temi dell'identità, della differenza e del dialogo interculturale.
L. Bellotti-L. Gili-E. Moriconi-G. Turbanti (eds.), Third Pisa Colloquium in Logic, Language and Epistemology. Essays in Honour of Mauro Mariani and Carlo Marletti, ETS, Pisa, 2019, pp. 153-166.
The essay analyses the dialogue between Rudolf Carnap and Wilfrid Sellars on emergence and relate... more The essay analyses the dialogue between Rudolf Carnap and Wilfrid Sellars on emergence and related topics, also on the basis of unpublished materials. The second section briefly examines the different perspectives on emergence which are present in contemporary philosophy. Then Carnap's main criticisms against emergentism are discussed, focusing on his Remarks on Physicalism and Related Topics. Finally, in the fourth section, the paper sketches the main features and reasons of Sellars's intrascientific emergentism.
A. Allegra-F. F. Calemi-M. Moschini (a cura di), Alla fontana di Silöe, Orthotes, Napoli-Salerno, pp. 251-264, 2019
Humanities and the scientific image of man, today 1. From an epistemological point of view 1.1. F... more Humanities and the scientific image of man, today 1. From an epistemological point of view 1.1. From "two cultures" to "two images": Snow and Sellars About 60 years ago, Charles Percy Snow (1905-1980) famously analysed the relationship between the so called «two cultures»: that of «literary intellectuals», on the one hand, and that of «scientists, and as the most representative, the physical scientists», on the other. 1 Snow was extremely worried about the existence of «two polar groups», separated by «a gulf of mutual incomprehension -sometimes (particularly among the young) hostility and dislike, but most of all lack of understanding» and his concern mainly reflected his own personal history, because, as he himself declared: «by training I was a scientist: by vocation I was a writer». 2 While Snow's analysis was extremely successful and vivid in identifying a distinctive feature of our times, his explanation of it and his suggestions for overcoming the divide are widely regarded as somewhat unsatisfactory. I argue that one reason for this inadequacy is the fact that Snow's analysis essentially concentrates on sociological, historical and pedagogical factors, rather than on the epistemological ones. This produces a discourse which, while effectively (and ironically) describing some effects of the split at issue, leaves us, nevertheless, without much insight into his deep causes.
MeFiSto. Rivista di medicina, filosofia, storia, 2019
The essay deals with the problem of empirical testability of psychoanalytic hypotheses. It is mai... more The essay deals with the problem of empirical testability of psychoanalytic hypotheses. It is mainly focused on the so-called “Tally Argument”, an argument attributed to Freud by Adolf Grünbaum in The Foundations of Psychoanalysis (1984). Firstly, the importance and value attached to it by Grünbaum are called into question. Secondly, it is argued that the argument is based on a wrong and oversimplified conception of the relation between aetiological reconstructions and clinical success in psychoanalysis.
Negli ultimi decenni, sia le analisi che enfatizzano il ruolo della coscienza nel caratterizzare ... more Negli ultimi decenni, sia le analisi che enfatizzano il ruolo della coscienza nel caratterizzare la persona, sia le ricerche che hanno messo in luce il ruolo del cosiddetto inconscio cognitivo nella nostra vita hanno spesso concordato almeno nel sostenere che in realtà noi non siamo ciò che crediamo di essere, l'identità personale “non conta” e il concetto di persona può essere abbandonato, o comunque non serve più ad individuare nel modo migliore chi siamo per l'intera durata della nostra vita. Rimane, semmai, in sua vece, un qualche ruolo per il cosiddetto “livello personale d'analisi” dell'esperienza, ma sempre più circoscritto dall'affermarsi delle spiegazioni naturalistiche situate su livelli sub-personali. Rispetto a questo esito, ritengo che ad entrare in crisi siano in realtà solo alcune concezioni della persona, che dovremmo comunque abbandonare. Nella prospettiva che difenderò, invece, la crisi di nozioni come quelle di 'io' e 'sé', o la scoperta di conflitti tra dimensioni inconsce e coscienti in noi, lungi dallo screditare la nozione di 'persona', la rende ancor più necessaria. Purché, però, la si caratterizzi in modo diverso da quelli prevalenti dai tempi di Locke: sosterrò che 'persona' si riferisce alla sorta di particolare di base che noi siamo per l'intera durata della nostra vita, e individua lo 'spazio' reale e logico di possibilità, interazione e comprensibilità di quanto in noi è conscio e quanto è inconscio, quanto è volontario e quanto è involontario, quanto è naturale e quanto è culturale, quanto è permanente e quanto è mutevole, quanto può essere descritto e spiegato sul 'livello personale' e quanto solo su livelli sub-personali. È poi nel quadro di una concezione del genere della persona che sembra trovare pienamente senso il percorso formativo di ciascuno, quell'interminabile lavoro di trasformazione e individuazione che ciascuno compie per accrescere la propria misura di coerenza, intelligenza di sé e libertà.
Postfazione a: A. MacIntyre, L'Inconscio. Un'analisi concettuale, edizione italiana a cura di Car... more Postfazione a: A. MacIntyre, L'Inconscio. Un'analisi concettuale, edizione italiana a cura di Carlo Gabbani, ETS, Pisa 2017, pp. 169-192.
Il testo affronta la questione del rapporto tra scienza e senso comune nei suoi termini epistemol... more Il testo affronta la questione del rapporto tra scienza e senso comune nei suoi termini epistemologici generali. Dopo una breve presentazione storico-concettuale della questione, si individua nel saggio di Wilfrid Sellars "La Filosofia e l'immagine scientifica dell'uomo" (1962) un testo utile a far emergere il modo in cui essa si declina oggi (bene o male) in filosofia. A partire da un'analisi critica di questo testo, si cerca di far emergere i caratteri distintivi che Sellars assegna rispettivamente all'immagine manifesta e all'immagine scientifica, dando conto del dibattito che ne è derivato negli ultimi 50 anni e soprattutto di come le diverse opzioni circa la maniera di intenderle incidano sul modo di formulare e aggiudicare la disputa tra scienza e senso comune. In conclusione, dopo aver analizzato la trattazione che Sellars offre della normatività e la sua valutazione complessiva sulla necessità di 'fondere' le due immagini, si richiamano le principali questioni aperte, o obiezioni e opzioni teoriche alternative alla visione di Sellars (sia nel senso di un minor naturalismo, sia nel senso di un naturalismo più radicale). Indice: 1 Scienza e senso comune: genesi e forme di una tensione 2 La concezione di senso comune dell'uomo e del mondo 3 La concezione scientifica dell'uomo e del mondo 4 Clash of images o visione stereoscopica: l'avvenire di una tensione
The paper examines the epistemological signi cance of the experience of estrangement caused by so... more The paper examines the epistemological signi cance of the experience of estrangement caused by some types of descriptions of objects and phenomena. It shows how, today, the main productive matrix of these descriptions is formed by natural science. A distinction is drawn between a reductionist and pluralist approach to the aspect of estrangement offered by science, and subsequently analysed. The paper then puts forward an argument in support of the latter attitude.
in: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multid... more in: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multidisciplinare, Carocci, Roma 2023, pp. 43-60.
in: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multid... more in: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multidisciplinare, Carocci, Roma, 2023, pp. 266-272.
in: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multid... more in: R. Campaner-C. Gabbani (a cura di), Realismo e antirealismo nelle scienze. Un percorso multidisciplinare, Carocci, Roma 2023, pp. 273-283.
in: G. Bonino-C. Gabbani-P. Tripodi (a cura di), Biblioteca analitica: i testi fondamentali. Linguaggio, conoscenza, mente, Carocci, Roma 2020, pp. 191-202
Saggio Introduttivo al testo di Wilfrid Sellars, Empirismo e filosofia della mente (1956)
in: "ATQUE. Materiali tra filosofia e psicoterapia" n.s. 13 (2013), pp. 187-218 [numero monografi... more in: "ATQUE. Materiali tra filosofia e psicoterapia" n.s. 13 (2013), pp. 187-218 [numero monografico, a cura di F. Desideri e P. F. Pieri su: “Prima e terza persona. Forme dell'identità e declinazioni del conoscere”]. Traduzione italiana del saggio, con Notizia Bio-bibliografica (pp. 213-218) a cura del traduttore (l'upload si limita a quest'ultima parte). L'intero fascicolo è liberamente accessibile all'indirizzo: http://www.atquerivista.it/wp/13-n-s-2013prima-e-terza-persona-forme-dellidentita-e-declinazioni-del-conoscere-5/
“Iride. Filosofia e discussione pubblica”, XX (50), 2007, pp. 109-145
Quello che si presenta di seguito è uno scambio epistolare * svoltosi nel 1956 tra due dei più si... more Quello che si presenta di seguito è uno scambio epistolare * svoltosi nel 1956 tra due dei più signifi cativi fi losofi statunitensi della seconda metà del Novecento: Roderick Chisholm (1916-1999 e Wilfrid Sellars . Tale corrispondenza prese l'avvio con l'invio a Chisholm da parte di Sellars del proprio celebre saggio Empirismo e fi losofi a della mente 1 . Il dialogo ha al centro la questione dell'intenzionalità, ma riveste un interesse più generale anche perché i due fi losofi sono stati considerati rappresentanti di prospettive complessive marcatamente diverse. In questa sede non è possibile discutere criticamente le loro posizioni, né l'evolversi della ricerca sui temi che essi toccano (spero di potervi tornare in seguito); mi limiterò a una nota di accompagnamento alla lettura.
Recensione a: Massimo Ferrari, Mezzo secolo di filosofia italiana. Dal secondo dopoguerra al nuo... more Recensione a: Massimo Ferrari, Mezzo secolo di filosofia italiana. Dal secondo dopoguerra al nuovo millennio, Il Mulino, Bologna 2016. "L''Indice dei Libri del Mese" XXXIV (5), Maggio 2017, p. 28.
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-nella prima, vengono presentate delle introduzioni sintetiche al dibattito sul realismo in 14 discipline diverse, dalla biologia alla psichiatria, dall'economia alla storia;
-nella seconda, alcuni studiosi da tempo impegnati su queste tematiche propongono un loro punto di vista sulla questione nella sua portata complessiva.
Papers by Carlo Gabbani
Il saggio ricostruisce la fortuna delle spiegazioni riduzioniste nella filosofia post-hegeliana, attraverso l'analisi della formula 'nient'altro che' presente in luoghi significativi della riflessione di molti pensatori. Si esaminano quindi le argomentazioni di tre autori tra loro molto diversi (Wittgenstein, Jung e Feigl) ma che, nel corso della prima metà del Novecento, hanno mostrato i limiti delle filosofie del 'nient'altro che'.
Rispetto a questo esito, ritengo che ad entrare in crisi siano in realtà solo alcune concezioni della persona, che dovremmo comunque abbandonare. Nella prospettiva che difenderò, invece, la crisi di nozioni come quelle di 'io' e 'sé', o la scoperta di conflitti tra dimensioni inconsce e coscienti in noi, lungi dallo screditare la nozione di 'persona', la rende ancor più necessaria. Purché, però, la si caratterizzi in modo diverso da quelli prevalenti dai tempi di Locke: sosterrò che 'persona' si riferisce alla sorta di particolare di base che noi siamo per l'intera durata della nostra vita, e individua lo 'spazio' reale e logico di possibilità, interazione e comprensibilità di quanto in noi è conscio e quanto è inconscio, quanto è volontario e quanto è involontario, quanto è naturale e quanto è culturale, quanto è permanente e quanto è mutevole, quanto può essere descritto e spiegato sul 'livello personale' e quanto solo su livelli sub-personali. È poi nel quadro di una concezione del genere della persona che sembra trovare pienamente senso il percorso formativo di ciascuno, quell'interminabile lavoro di trasformazione e individuazione che ciascuno compie per accrescere la propria misura di coerenza, intelligenza di sé e libertà.
-nella prima, vengono presentate delle introduzioni sintetiche al dibattito sul realismo in 14 discipline diverse, dalla biologia alla psichiatria, dall'economia alla storia;
-nella seconda, alcuni studiosi da tempo impegnati su queste tematiche propongono un loro punto di vista sulla questione nella sua portata complessiva.
Il saggio ricostruisce la fortuna delle spiegazioni riduzioniste nella filosofia post-hegeliana, attraverso l'analisi della formula 'nient'altro che' presente in luoghi significativi della riflessione di molti pensatori. Si esaminano quindi le argomentazioni di tre autori tra loro molto diversi (Wittgenstein, Jung e Feigl) ma che, nel corso della prima metà del Novecento, hanno mostrato i limiti delle filosofie del 'nient'altro che'.
Rispetto a questo esito, ritengo che ad entrare in crisi siano in realtà solo alcune concezioni della persona, che dovremmo comunque abbandonare. Nella prospettiva che difenderò, invece, la crisi di nozioni come quelle di 'io' e 'sé', o la scoperta di conflitti tra dimensioni inconsce e coscienti in noi, lungi dallo screditare la nozione di 'persona', la rende ancor più necessaria. Purché, però, la si caratterizzi in modo diverso da quelli prevalenti dai tempi di Locke: sosterrò che 'persona' si riferisce alla sorta di particolare di base che noi siamo per l'intera durata della nostra vita, e individua lo 'spazio' reale e logico di possibilità, interazione e comprensibilità di quanto in noi è conscio e quanto è inconscio, quanto è volontario e quanto è involontario, quanto è naturale e quanto è culturale, quanto è permanente e quanto è mutevole, quanto può essere descritto e spiegato sul 'livello personale' e quanto solo su livelli sub-personali. È poi nel quadro di una concezione del genere della persona che sembra trovare pienamente senso il percorso formativo di ciascuno, quell'interminabile lavoro di trasformazione e individuazione che ciascuno compie per accrescere la propria misura di coerenza, intelligenza di sé e libertà.
Indice:
1 Scienza e senso comune: genesi e forme di una tensione
2 La concezione di senso comune dell'uomo e del mondo
3 La concezione scientifica dell'uomo e del mondo
4 Clash of images o visione stereoscopica: l'avvenire di una tensione
"L''Indice dei Libri del Mese" XXXIV (5), Maggio 2017, p. 28.