books by mattia darò
Questo catalogo raccoglie gli esiti del concorso di progettazione di Testaccio, Via Paolo Caselli... more Questo catalogo raccoglie gli esiti del concorso di progettazione di Testaccio, Via Paolo Caselli, Roma. Lo spirito con cui si è voluto approcciare alla pubblicazione è stato quello di raccogliere i materiali presentati al concorso riproducendoli e adattandoli alla veste grafica editoriale della pubblicazione nella maniera più rispettosa di come disegni e testi abbiano elaborato quella narrazione utile alla Giuria nella costruzione del giudizio.
Il concorso, per i curatori del catalogo, rappresenta un momento molto importante che prescinde dall'esito conclusivo, che giustamente porta ad un vincitore e all'incarico per le fasi di progettazione successive fino alla gara di appalto per la realizzazione. La procedura ha chiaramente l'obbligo di procedere in questo senso. Il senso del concorso però risiede soprattutto nel momento di confronto collettivo tra tutti i progettisti che hanno accettato la voglia di pensare, ognuno nel proprio studio, alla trasformazione di una parte della città.
Il catalogo rappresenta dunque senz'altro la volontà di lasciare la testimonianza di un lavoro importante che tiene assieme il contributo di tutti quelli che hanno lavorato a questa importante occasione di mettersi in gioco (dalle istituzioni, agli organizzatori, ai progettisti partecipanti) per ripensare la città, che questo concorso ha rappresentato e a cui si augura di arrivare fino alla fine del suo percorso, ovvero la realizzazione.
MatDaro© InstaPress, 2019
MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matda... more MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matdaro (alias mattia darò)
Nuove architetture urbane, 2018
La città contemporanea, costruita nel corso degli ultimi decenni, appare oggi come una somma di e... more La città contemporanea, costruita nel corso degli ultimi decenni, appare oggi come una somma di edifici-eccezione, apparentemente autoreferenziali e incapaci di entrare in dialogo tra loro. Negli ultimi anni alcune rilevanti figure del panorama architettonico hanno proposto una visione alternativa dello spazio urbano, fondata su alcuni caratteri tipici della città europea: il ruolo centrale assegnato all’architettura nella costruzione dello spazio urbano, la funzione della facciata come elemento in grado di conferire carattere e forma alla città, l’equilibrio tra uniformità e variazione architettonica, sono gli aspetti qualificanti di un modello spaziale e figurativo radicato nel senso comune. La ricerca di una continuità con la città storica e la rielaborazione dei temi tradizionali della facciata urbana si traduce in architetture dal carattere rigoroso e seriale che sembrano porsi in alternativa alle architetture singolari caratteristiche del passaggio al nuovo millennio. Tuttavia queste Nuove Architetture Urbane, pur ricercando una continuità estetica e percettiva con la città storica, finiscono per emergere come singoli oggetti autoriali, configurandosi come una delle tante espressioni dell’articolato panorama della cultura postmoderna.
MatDaro© InstaPress N°03, 2018
MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matda... more MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matdaro (alias mattia darò)
MatDaro© InstaPress N°02, 2018
MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matda... more MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matdaro (alias mattia darò)
MatDaro© InstaPress N°01, 2018
MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matda... more MatDaro© InstaPress è un'autopubblicazione che raccoglie il meglio delle attività social di matdaro (alias mattia darò)
abitarECOstruire, 2009
Catalogo dei risultati del concorso internazionale di progettazione per un abitare sostenibile pr... more Catalogo dei risultati del concorso internazionale di progettazione per un abitare sostenibile promosso da Legambiente e Legacoop
coop himmelb(l)au, 2004
Il volume, con testo introduttivo italiano e inglese, è dedicato all’opera di Coop Himmelb(l)au, ... more Il volume, con testo introduttivo italiano e inglese, è dedicato all’opera di Coop Himmelb(l)au, uno dei gruppi più significativi nell’attuale panorama architettonico internazionale.
Suddivisa in una prima parte, in cui un saggio critico ripercorre il lavoro del progettisti nelle sue principali fasi di sviluppo, la monografia presenta nella seconda parte quindici schede con testo e immagini dedicate ai progetti più emblematici dei due architetti austriaci analizzandone il percorso evolutivo, dagli inizi più teorico-sperimentali degli anni Sessanta agli esiti più concreti degli anni Novanta. I Coop Himmel(b)lau sono infatti tra gli esponenti più significativi della poetica di una generazione che unisce, sulla base di una consapevole ironia e di una visione ludica e decontestualizzata della cultura, le forme ideali concepite e immaginate in giovinezza alle capacità e ai mezzi della maturità, mantenendo comunque immutate le caratteristiche di una scelta “politica” di contestazione e di sperimentazione.
Papers by mattia darò
La città contemporanea, costruita nel corso degli ultimi decenni, appare oggi come una somma di e... more La città contemporanea, costruita nel corso degli ultimi decenni, appare oggi come una somma di edifici-eccezione, apparentemente autoreferenziali e incapaci di entrare in dialogo tra loro. Negli ultimi anni alcune rilevanti figure del panorama architettonico hanno proposto una visione alternativa dello spazio urbano, fondata su alcuni caratteri tipici della città europea: il ruolo centrale assegnato all’architettura nella costruzione dello spazio urbano, la funzione della facciata come elemento in grado di conferire carattere e forma alla città, l’equilibrio tra uniformità e variazione architettonica, sono gli aspetti qualificanti di un modello spaziale e figurativo radicato nel senso comune. La ricerca di una continuità con la città storica e la rielaborazione dei temi tradizionali della facciata urbana si traduce in architetture dal carattere rigoroso e seriale che sembrano porsi in alternativa alle architetture singolari caratteristiche del passaggio al nuovo millennio. Tuttavia queste Nuove Architetture Urbane, pur ricercando una continuità estetica e percettiva con la città storica, finiscono per emergere come singoli oggetti autoriali, configurandosi come una delle tante espressioni dell’articolato panorama della cultura postmoderna.
Probably the only possibility for a poetic reading of the David Chipperfield’s work is “a posteri... more Probably the only possibility for a poetic reading of the David Chipperfield’s work is “a posteriori”, looking at the projects completed. So the farther away, the better. In fact, he avoids to defend an ideological approach or poetic intenetions, but at most he dwells on the desire to legitimize the value of his work, for that already done rather than for what will come.
Nuove architetture urbane, 2018
La città contemporanea, costruita nel corso degli ultimi decenni, appare oggi come una somma di e... more La città contemporanea, costruita nel corso degli ultimi decenni, appare oggi come una somma di edifici-eccezione, apparentemente autoreferenziali e incapaci di entrare in dialogo tra loro. Negli ultimi anni alcune rilevanti figure del panorama architettonico hanno proposto una visione alternativa dello spazio urbano, fondata su alcuni caratteri tipici della città europea: il ruolo centrale assegnato all’architettura nella costruzione dello spazio urbano, la funzione della facciata come elemento in grado di conferire carattere e forma alla città, l’equilibrio tra uniformità e variazione architettonica, sono gli aspetti qualificanti di un modello spaziale e figurativo radicato nel senso comune. La ricerca di una continuità con la città storica e la rielaborazione dei temi tradizionali della facciata urbana si traduce in architetture dal carattere rigoroso e seriale che sembrano porsi in alternativa alle architetture singolari caratteristiche del passaggio al nuovo millennio. Tuttavia queste Nuove Architetture Urbane, pur ricercando una continuità estetica e percettiva con la città storica, finiscono per emergere come singoli oggetti autoriali, configurandosi come una delle tante espressioni dell’articolato panorama della cultura postmoderna.
Nuove Architetture Urbane, 2019
Probably the only possibility for a poetic reading of the David Chipperfield’s work is “a posteri... more Probably the only possibility for a poetic reading of the David Chipperfield’s work is “a posteriori”, looking at the projects completed. So the farther away, the better.
In fact, he avoids to defend an ideological approach or poetic intenetions, but at most he dwells on the desire to legitimize the value of his work, for that already done rather than for what will come.
IED Yearbook 2019 2020, 2021
Una presentazione dei lavori di tesi di laurea in Interior Design presso l'Istituto Europeo di De... more Una presentazione dei lavori di tesi di laurea in Interior Design presso l'Istituto Europeo di Design di Roma, A.A. 2019-2020, tema di progetto: un pop-up store da collocare in un centro commerciale di Chengdu, Cina.
IED Yearbook 2018 2019, 2020
Una presentazione dei lavori di tesi di laurea in Interior Design presso l'Istituto Europeo di De... more Una presentazione dei lavori di tesi di laurea in Interior Design presso l'Istituto Europeo di Design di Roma, A.A. 2019-2020, tema di progetto: il nuovo Museo della Comunicazione per Poste Italiane.
Verso una legge per l'architettura, 2019
Un omaggio al concorso come strumento che ha la forza di intendere il progetto come un alto momen... more Un omaggio al concorso come strumento che ha la forza di intendere il progetto come un alto momento culturale, significativo della capacità di redarre un progetto preservando la sua vocazione autoriale (quella che siamo abituati a riconoscere agli scrittori, agli artisti, ai musicisti), parlando dell’importanza dei progetti che hanno perso e non di quelli che hanno vinto i concorsi ma sono divenuti celebri e rappresentano dei momenti salienti della storia e della cultura dell’architettura (in particolare ho citato il progetto provocazione, Adolf Loos nel concorso del Chicago Tribune del 1922; il progetto teorico degli Smithson per il concorso del Golden Lane a Londra, 1952; il progetto manifesto di Rem Koolhaas/OMA per il concorso della Trés Grand Biblioteque a Parigi, 1989; l’esercizio di bravura nel progetto di Steven Holl per il concorso del Palazzo del Cinema di Venezia, 1990).
Abitazioni Sicure e Inclusive per Anziani, 2018
Il contributo presentato vuole partire dalla categoria della “vecchiaia” per ottenere principi di... more Il contributo presentato vuole partire dalla categoria della “vecchiaia” per ottenere principi di progettazione apparentemente dedicati agli anziani ma in realtà reinventati per tutti. La vecchiaia come stile di vita: “Hoc enim onere, quod mihi commune tecum est, aut iam
urgentis aut certe adventantis senecutis et te et me etiam ipsum levari volo” (Cicerone, De Senectute).
La mancanza di paura per il tempo che passa e la consapevolezza di aver avuto abbastanza per godere di ciò che resta determina che la società non vuole veramente riconoscere il valore attivo della contemplazione come parte del processo sociale.
Compresenze, 2015
Tra il passato fastoso dell’impero romano e il futuro effimero del turismo esiste un punto di mez... more Tra il passato fastoso dell’impero romano e il futuro effimero del turismo esiste un punto di mezzo che caratterizza il paesaggio della città di Roma dato dai ‘monumenti umbertini’, gli edifici di Roma capitale, il progetto immagina una desacralizzazione di alcuni di questi edifici riconvertiti come parte di una grande infrastruttura per il turismo e per la permanenza temporanea nella città.
Cohousing. Programmi e progetti per la riqualificazione del patrimonio esistente, 2016
Questo testo si propone come un’analisi metodologica delle tendenze progettuali definite dal rapp... more Questo testo si propone come un’analisi metodologica delle tendenze progettuali definite dal rapporto dialettico tra spazi privati e spazi comuni, teso alla definizione di un modus operandi per la progettazione di nuove tipologie di cohousing nell’architettura contemporanea. Lo studio è stato possibile grazie all’attività
didattica svolta nei laboratori del corso “Laboratorio di progettazione architettonica e urbana 6”, nel periodo tra il 2011 e il 2014 presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre, dove il tema del corso prevedeva il progetto di un edificio per residenze sperimentali destinate al cohousing.
L’applicazione didattica ha evidenziato il tema compositivo tra spazi privati e spazi comuni come elemento fondante del rapporto morfo-tipologico delle residenze, dove le cellule residenziali sono l’anima strutturale
su cui sono compenetrati in modo libero gli spazi comuni. Nella prima parte del testo si è costruito un “glossario” che propone una ridefinizione dei termini che definiscono nuove tipologie dell’abitare, partendo da alcuni esempi molto noti nella storia dell’architettura moderna e contemporanea, come episodi-modello del rapporto compositivo indagato e citando la tipologia dell’albergo come chiave interpretativa della progettazione di un edificio destinato al cohousing; nell’ultima parte del testo si arriva a proporre uno scenario meta-progettuale come punto di partenza di una ricerca in fieri.
14 progetti per una riflessione sul paesaggio archeologico (e non solo) italiano. Partendo dalle ... more 14 progetti per una riflessione sul paesaggio archeologico (e non solo) italiano. Partendo dalle notizie, trasformandole in visioni e legittimandole come progetti, questo “racconto progettuale” va dal Colosseo a Pompei, passando per le colline del Chianti e per le spiagge sul mare, instaurando un complesso dialogo tra l'opportuno e il reale..
Thesis Chapters by mattia darò
Uno studio sul mutamento della città di Roma dettato dai fenomeni contemporanei del turismo, lo s... more Uno studio sul mutamento della città di Roma dettato dai fenomeni contemporanei del turismo, lo shopping e il loisir. Le dinamiche strane di una città prigioniera della sua immagine storica, da Piranesi e Pannini ai bed&breakfast, Winckelmann come Russel Crowe, David il primo centurione per turisti. Si prefigurano nuovi "archeopoli" e un nuovo "ipoforo romano", iperluoghi mix tra archeologia, centri commerciali e luoghi del piacere..
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books by mattia darò
Il concorso, per i curatori del catalogo, rappresenta un momento molto importante che prescinde dall'esito conclusivo, che giustamente porta ad un vincitore e all'incarico per le fasi di progettazione successive fino alla gara di appalto per la realizzazione. La procedura ha chiaramente l'obbligo di procedere in questo senso. Il senso del concorso però risiede soprattutto nel momento di confronto collettivo tra tutti i progettisti che hanno accettato la voglia di pensare, ognuno nel proprio studio, alla trasformazione di una parte della città.
Il catalogo rappresenta dunque senz'altro la volontà di lasciare la testimonianza di un lavoro importante che tiene assieme il contributo di tutti quelli che hanno lavorato a questa importante occasione di mettersi in gioco (dalle istituzioni, agli organizzatori, ai progettisti partecipanti) per ripensare la città, che questo concorso ha rappresentato e a cui si augura di arrivare fino alla fine del suo percorso, ovvero la realizzazione.
Suddivisa in una prima parte, in cui un saggio critico ripercorre il lavoro del progettisti nelle sue principali fasi di sviluppo, la monografia presenta nella seconda parte quindici schede con testo e immagini dedicate ai progetti più emblematici dei due architetti austriaci analizzandone il percorso evolutivo, dagli inizi più teorico-sperimentali degli anni Sessanta agli esiti più concreti degli anni Novanta. I Coop Himmel(b)lau sono infatti tra gli esponenti più significativi della poetica di una generazione che unisce, sulla base di una consapevole ironia e di una visione ludica e decontestualizzata della cultura, le forme ideali concepite e immaginate in giovinezza alle capacità e ai mezzi della maturità, mantenendo comunque immutate le caratteristiche di una scelta “politica” di contestazione e di sperimentazione.
Papers by mattia darò
In fact, he avoids to defend an ideological approach or poetic intenetions, but at most he dwells on the desire to legitimize the value of his work, for that already done rather than for what will come.
urgentis aut certe adventantis senecutis et te et me etiam ipsum levari volo” (Cicerone, De Senectute).
La mancanza di paura per il tempo che passa e la consapevolezza di aver avuto abbastanza per godere di ciò che resta determina che la società non vuole veramente riconoscere il valore attivo della contemplazione come parte del processo sociale.
didattica svolta nei laboratori del corso “Laboratorio di progettazione architettonica e urbana 6”, nel periodo tra il 2011 e il 2014 presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre, dove il tema del corso prevedeva il progetto di un edificio per residenze sperimentali destinate al cohousing.
L’applicazione didattica ha evidenziato il tema compositivo tra spazi privati e spazi comuni come elemento fondante del rapporto morfo-tipologico delle residenze, dove le cellule residenziali sono l’anima strutturale
su cui sono compenetrati in modo libero gli spazi comuni. Nella prima parte del testo si è costruito un “glossario” che propone una ridefinizione dei termini che definiscono nuove tipologie dell’abitare, partendo da alcuni esempi molto noti nella storia dell’architettura moderna e contemporanea, come episodi-modello del rapporto compositivo indagato e citando la tipologia dell’albergo come chiave interpretativa della progettazione di un edificio destinato al cohousing; nell’ultima parte del testo si arriva a proporre uno scenario meta-progettuale come punto di partenza di una ricerca in fieri.
Thesis Chapters by mattia darò
Il concorso, per i curatori del catalogo, rappresenta un momento molto importante che prescinde dall'esito conclusivo, che giustamente porta ad un vincitore e all'incarico per le fasi di progettazione successive fino alla gara di appalto per la realizzazione. La procedura ha chiaramente l'obbligo di procedere in questo senso. Il senso del concorso però risiede soprattutto nel momento di confronto collettivo tra tutti i progettisti che hanno accettato la voglia di pensare, ognuno nel proprio studio, alla trasformazione di una parte della città.
Il catalogo rappresenta dunque senz'altro la volontà di lasciare la testimonianza di un lavoro importante che tiene assieme il contributo di tutti quelli che hanno lavorato a questa importante occasione di mettersi in gioco (dalle istituzioni, agli organizzatori, ai progettisti partecipanti) per ripensare la città, che questo concorso ha rappresentato e a cui si augura di arrivare fino alla fine del suo percorso, ovvero la realizzazione.
Suddivisa in una prima parte, in cui un saggio critico ripercorre il lavoro del progettisti nelle sue principali fasi di sviluppo, la monografia presenta nella seconda parte quindici schede con testo e immagini dedicate ai progetti più emblematici dei due architetti austriaci analizzandone il percorso evolutivo, dagli inizi più teorico-sperimentali degli anni Sessanta agli esiti più concreti degli anni Novanta. I Coop Himmel(b)lau sono infatti tra gli esponenti più significativi della poetica di una generazione che unisce, sulla base di una consapevole ironia e di una visione ludica e decontestualizzata della cultura, le forme ideali concepite e immaginate in giovinezza alle capacità e ai mezzi della maturità, mantenendo comunque immutate le caratteristiche di una scelta “politica” di contestazione e di sperimentazione.
In fact, he avoids to defend an ideological approach or poetic intenetions, but at most he dwells on the desire to legitimize the value of his work, for that already done rather than for what will come.
urgentis aut certe adventantis senecutis et te et me etiam ipsum levari volo” (Cicerone, De Senectute).
La mancanza di paura per il tempo che passa e la consapevolezza di aver avuto abbastanza per godere di ciò che resta determina che la società non vuole veramente riconoscere il valore attivo della contemplazione come parte del processo sociale.
didattica svolta nei laboratori del corso “Laboratorio di progettazione architettonica e urbana 6”, nel periodo tra il 2011 e il 2014 presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre, dove il tema del corso prevedeva il progetto di un edificio per residenze sperimentali destinate al cohousing.
L’applicazione didattica ha evidenziato il tema compositivo tra spazi privati e spazi comuni come elemento fondante del rapporto morfo-tipologico delle residenze, dove le cellule residenziali sono l’anima strutturale
su cui sono compenetrati in modo libero gli spazi comuni. Nella prima parte del testo si è costruito un “glossario” che propone una ridefinizione dei termini che definiscono nuove tipologie dell’abitare, partendo da alcuni esempi molto noti nella storia dell’architettura moderna e contemporanea, come episodi-modello del rapporto compositivo indagato e citando la tipologia dell’albergo come chiave interpretativa della progettazione di un edificio destinato al cohousing; nell’ultima parte del testo si arriva a proporre uno scenario meta-progettuale come punto di partenza di una ricerca in fieri.
Documento storico unico al mondo, l'immagine della città storica è anche generatrice dell'immagine
del suo paesaggio contemporaneo: la principale fonte di attrazione turistica.
Se da un lato l'archeologia rappresenta la testimonianza fisica della città che c'era prima, dall'altro
invece essa rappresenta la costruzione del paesaggio futuro della città: Roma come un grande
laboratorio archeologico dove lo scavo così come la rovina sono un testo in fase di scrittura e non
un testo completato. Una città che muta e trasforma la sua immagine in relazione con la storia.
Con questo spirito si vogliono proporre una serie di visioni progettuali legate al paesaggio
archeologico: immaginare il grande bacino archeologico romano come un museo temporaneo e non
come uno permanente e quindi ipotizzare una serie di strutture temporanee ed effimere che
interagiscono con le rovine, con gli scavi e con il paesaggio, proponendo ai visitatori diverse
modalità di lettura del dato storico e della bellezza delle rovine.
Si immagina un cambiamento dell'approccio del visitatore con il sito: non pura contemplazione
della bellezza ma maggior interazione con il luogo e la sua accettazione di luogo indefinito e in
fieri.
Una riflessione su Roma e il suo paesaggio attraverso una serie di progetti di strutture effimere e
temporanee nel paesaggio archeologico per facilitare l'interazione del visitatore con le molteplici
storie che il luogo evoca e racconta: piattaforme mobili che permettono una visuale insolita e
dall'alto delle aree archeologiche; pedane rialzate dal suolo per ospitare eventi urbani e/o spettacoli
itineranti; pareti o tralicci espositivi attrezzati per ospitare mostre temporanee legate al sito o in
relazione con esso; scale scenografiche per ammirare i siti da punti panoramici e sorprendenti.
Questo lavoro visivo indaga la “dimensione mitologica contemporanea” della differenza antropica delle due aree di Roma. Sulla base dei materiali forniti dalla rete (mappe, foto aeree, fotografie panoramiche da strada) si riflette sulla definizione fisica di possibili confini percettivi.