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District Rome. Infrastrutture per gli abitanti di passaggio.

2015, Compresenze

Tra il passato fastoso dell’impero romano e il futuro effimero del turismo esiste un punto di mezzo che caratterizza il paesaggio della città di Roma dato dai ‘monumenti umbertini’, gli edifici di Roma capitale, il progetto immagina una desacralizzazione di alcuni di questi edifici riconvertiti come parte di una grande infrastruttura per il turismo e per la permanenza temporanea nella città.

Compresenze. Corpi, azioni e spazi ibridi nella città contemporanea. A cura di Giovanni Caudo, Janet Hetman, Annalisa Metta Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Architettura Dottorato di Ricerca in Paesaggi della Città Contemporanea. Politiche, tecniche e studi visuali. 19-24 giugno 2017 Comitato scientifico: Francesco Careri, Matilde Cassani, Alessia De Biase, Fabio Di Carlo, Giulio Giovannoni, Jacopo Leveratto, Giovanni Longobardi, Gabriele Rossi, Tatjana Schneider. Progetto grafico: Max Catena, con Federica Andreoni, Federico Marchetti e Maria Camilla Tartaglione. Media Partner: Newgenerations [www.newgenerationsweb.com] NIP - Network in Progress [www.nipmagazine.it] UrbanisticaTre [www.urbanisticatre.uniroma3.it] Coordinamento editoriale: Edizioni © Roma, novembre 2017 ISBN: 1 http://romatrepress.uniroma3.it Quest’opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence (CC BY-NCND 4.0) che impone l’attribuzione della paternità dell’opera, proibisce di alterarla, trasfor-marla o usarla per produrre un’altra opera, e ne esclude l’uso per ricavarne un profitto commerciale. Indice 6 Introduzione — Giovanni Caudo, Janet Hetman, Annalisa Metta Coordinate 12 16 22 Usciamo dai condomini — Giovanni Caudo Spazi elastici — Janet Hetman Differenza di potenziale — Annalisa Metta Atlante Acerbi, 30; Agnelli, Neri, 31; Ajò, Barchiesi, Junke, 33; Alves, Nilsson, 35; Antoniadis, 39; Basile, Zwangsleitner, 40; Barsotti, Bazzoli, 41; Borgogni et alii, 45; Burgio, Errigo, 48; Calisi et alii, 49; Capalbo, 53; Caporrella et alii, 57; Carbone, 59; Catena, 60; Ciufo et alii, 61; Corvino, 63; Cuttini, 64; D’Abate, 65; D’Angelo, 66; Darò, 68; De Vleeschauwer, 70; Eldan, 71; Espiérrez, Marciano, Vila, 72; Factory Architettura, 74; Farina, 76; Gautier+Conquet, 80; Germanà, 82; Gibson, 83; Gruppo Torto, 87; Jamrozik, Kempster, 91; Lattante, 93; Lenel, 95; Liberi Nantes, 97; Linaria, 99; Llevat Soy Eloy, 101; Lollobattista, 102; Luciani, 103; Marzo, Volpe, 104; Meucci, 106; Mininni, 110; Musacchio, 115; Muzzonigro, 120; Neglia, 126; Occhipinti et alii, 128; Onorati, 130; Pagliuca, 131; Padoa Schioppa, 132; Perna, 136; Pietrolucci, 138; Pone, 142; Pugliese, 146; Rauleac, 148; Ricciardi, 150; Rosmini, Argenti, 154; Sciarrone, 156; Selva, 161; Siviero, 162; Spadoni, 163; Stellepolari, 164; Tullio, Amantia Scuderico, 166; Vasquez, 168 Lessico 172 Per un glossario della compresenza — Federica Andreoni Forum 178 180 185 188 192 195 205 Gli Uni e gli Altri — Francesco Careri L’importanza del vetro specchiante — Matilde Cassani Aggiungere o svuotare? Forse sovrascrivere — Fabio Di Carlo Eterotopie della deambulazione — Giulio Giovannoni Dalla Trading Zone alla Sharing Zone — Jacopo Leveratto Tropicool — Roberto Apa e Gabriele Rossi Raccolta di prove — Giovanni Longobardi 216 Autori District Rome Infrastrutture per gli abitanti di passaggio Mattia Darò Roma, 2015 passato/ futuro/ rigenerazione Tra il passato fastoso dell’impero romano e il futuro effimero del turismo esiste un punto di mezzo che caratterizza il paesaggio della città di Roma dato dai ‘monumenti umbertini’, gli edifici di Roma capitale. Questi grandi edifici, non particolarmente amati dalla critica dell’architettura perché fastosi ed eccessivi nella decorazione fine a se stessa, non così amati dai cittadini, perché rappresentazione del potere (ministeri, palazzi di giustizia, monumenti etc.), in alcuni casi hanno ottenuto un loro nuovo e inaspettato ‘successo turistico e mediatico’ perché grandi, scenografici, bianchi e fotogenici. Il progetto fa parte di una narrazione urbana e architettonica distopica che immagina una desacralizzazione di alcuni di questi edifici riconvertiti come parte di una grande infrastruttura per il turismo e per la permanenza temporanea nella città, immaginando che all’interno degli edifici possano essere ospitati dei micro-alloggi, vere e proprie case-vacanze, dotati di spazi comuni con attrezzature destinate ai viaggiatori, un campus per villeggiare per periodi più lunghi o una stazione per il trasporto sostenibile della città che viaggia solo su rotaie etc. Piano quadro degli interventi previsti per il progetto District Rome 68 Case-vacanza al Vittoriano, foto inserimento Case di villeggiatura presso il Nuovo Policlinico, foto inserimento 69 215 attualmente è impegnato come borsista in un progetto di ricerca presso l’ateneo veneziano. Mattia Darò Architetto e ricercatore indipendente, dottore di ricerca in architettura, svolge attività di progettazione, consulenza e docenza. È autore di numerosi progetti di exhibit design per aziende private (in particolare il gruppo Finmeccanica) e istituzioni pubbliche (A.S.I., E.S.A., Comune di Roma, Regione Lazio) e di numerosi progetti di interior design per privati. Insegna da numerosi anni come docente a contratto presso l’Istituto Europeo di Design di Roma e la Facoltà di Architettura di Roma Tre. È presente sui principali social e sul web con l’acronimo matdaro. Brecht De Vleeschauwer Belgian independent photographer and journalist. After studying radiojournalism at Artevelde University College in Ghent (Be) and anthropology at the ISCSP in Lisbon (PT) he became more devoted to tell stories in a visual way which evolved in several photographic projects. Over the past years he has been collaborating with several national and international publications. Nowadays he works mainly on autonomous projects covering social issues. Simone Digennaro Phd, Lecturer at the University of Cassino and Southern Lazio, research and scientific advisor on education and sport to non-profits, education bodies, local authorities and sport for all organisations. He has led national and international projects on, VET, education, sport and social intervention in Italy and Europe. Elena Dorato Research fellow in urban design at the Department of Architecture UNIFE where she is also accomplishing an International Doctorate in Urban Planning on the Active City topics. Ever since her graduation in Architecture, she’s been collaborating with the CITERlab for territorial and urban planning, participating to different national and international research projects (2012-2017), as well as working as a consultant for several municipalities, regions and other public and private authorities. Nathalie Eldan Born in 1981 in Jerusalem, she is the principal architect and founder of NEA, a young creative architecture studio based in Paris. The studio investigates the sensitive interface between the public space, the built environment and the people as an infinite dialectic considering architecture to be an extension of nature. Maurizio Francesco Errigo Ricercatore in Urbanistica presso la Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Enna ‘Kore’. Insegna Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Progettazione Urbanistica e Urbanistica presso il CdL in Architettura. Dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale. Post Doc presso la Delft University of Technology. È stato professore di SocioSpatial Processes in the City e di Analysis and Design of Urban Form, MsC in Urbanism, presso la Delft University of Technology. Claudia Espierrez, Clara Vila Nate a Barcellona, dove attualmente vivono e studiano Architettura nella Escuela Técnica Superior de Arquitectura del Vallés. Nel 2016 hanno studiato per sei mesi nell’Università di Roma Tre grazie al programma Erasmus. Factory Architettura L’attività di Factory Architettura rivolge particolare attenzione al tema dello spazio pubblico e della riqualificazione urbana, pensando al progetto come strumento indispensabile per attribuire un nuovo senso ai contesti contemporanei: interventi nella città storica, rifunzionalizzazione di strutture dismesse, riqualificazione di aree marginali e degradate sono i principali temi di progetto affrontati. Il lavoro dello studio è stato più volte pubblicato nelle riviste di settore e ha ottenuto premi e riconoscimenti nei concorsi di progettazione. Milena Farina Architetto e ricercatrice in Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Nella sua attività di ricerca si è occupata in particolare dello spazio dell’abitare nella città moderna e contemporanea, pubblicando diversi contributi sul tema tra cui le monografie Spazi e figure dell’abitare. Il progetto della residenza contemporanea in Olanda (Quodlibet, 2012) e Borgate romane. Storia e forma urbana (Libria, 2017). 219 Questo libro raccoglie l’esito di una call, lanciata nell’autunno del 2016, promossa da un gruppo di ricercatori del Dottorato in Paesaggi della Città Contemporanea. Politiche, tecniche e studi visuali, afferenti al Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. L’invito, rivolto a studiosi, progettisti, fotografi e artisti in diversi ambiti, è di indagare i caratteri delle molteplici manifestazioni con cui le compresenze – le forme di abitare la città e costruire gli spazi urbani che includono differenti e plurali intenzionalità, spontanee, predisposte o suggerite – si compiono nei luoghi delle città contemporanee e sollecitano l’incontro tra corpi, comportamenti, spazi, tempi e culture differenti. Il libro contiene i contributi selezionati, con una ricca varietà di casi e di riflessioni, rivolti sia a pratiche informali sia a progetti autoriali, a edifici e spazi aperti, esperienze didattiche, di ricerca teorica o applicata, in grado di offrire spunti di riflessione per rispondere ad alcune domande di cui proponiamo l’urgenza: quali sono le dinamiche spaziali in corso nelle nostre città capaci di accogliere ed esprimere forme di compresenza? Quali cronologie richiedono o descrivono? Quali gli strumenti, le attitudini e le competenze necessarie per progettare ambiti di compresenza? Quali sono i luoghi privilegiati per sperimentare azioni, pratiche e progetti di compresenza? Il volume contiene inoltre saggi di: Federica Andreoni, Francesco Careri, Matilde Cassani, Fabio Di Carlo, Giulio Giovannoni, Jacopo Leveratto, Giovanni Longobardi, Gabriele Rossi. Giovanni Caudo, architetto, professore associato di Urbanistica presso l’Università degli Studi Roma Tre. Dal Luglio 2013 all’Ottobre 2015 è stato assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale. Svolge attività di ricerca sulla condizione urbana contemporanea, sulle forme dell’abitare e sulla nuova questione abitativa. È socio della SIU, Società italiana degli urbanisti e membro della giunta. Janet Hetman, architetto, dottoranda in progettazione architettonica e urbana nel corso di Paesaggi della città contemporanea dell’Università degli Studi Roma Tre. Ha svolto attività professionale e di ricerca presso il DAD e il centro di ricerca CRD-PVS del Politecnico di Torino. Il campo di ricerca in corso è sulle forme socio-spaziali dell’abitare urbano, per il quale collabora con l’Laa [Laboratoire Architecture et Anthropologie] del LAVUE dell’ ENS Paris La Villette. Annalisa Metta, architetto, dottore di ricerca in Progettazione dei Parchi, Giardini e Assetto del Territorio, dal 2010 è ricercatore a tempo indeterminato in Architettura del Paesaggio presso l’Università Roma Tre. 2016 Italian Fellow in Landscape Architecture presso l’American Academy in Rome. Dal 2007, è partner e fondatrice dello studio di progettazione Osa architettura e paesaggio, in Roma. ROMA TRE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI