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2015, Compresenze
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Tra il passato fastoso dell’impero romano e il futuro effimero del turismo esiste un punto di mezzo che caratterizza il paesaggio della città di Roma dato dai ‘monumenti umbertini’, gli edifici di Roma capitale, il progetto immagina una desacralizzazione di alcuni di questi edifici riconvertiti come parte di una grande infrastruttura per il turismo e per la permanenza temporanea nella città.
LA STAZIONE DELLA METROPOLITANA PROPULSORE DI URBANITÀ DIFFUSA, 2018
Finora l'attenzione per la stazione della metropolitana è stata circo-scritta (oppure contenuta) sebbene essa sia tra i luoghi più frequen-tati dagli abitanti della città e dai city users. Fin dal momento della sua comparsa, la metropolitana è stata il mezzo di trasporto pubblico maggiormente utilizzato per spostarsi in città e oggi, nella prospettiva del dopo-Kyoto, essa è vista anche come uno degli strumenti chiave della multimodalità e, dunque, come una delle principali leve della ri-qualificazione sostenibile. Il volume, esito della ricerca universitaria SURFas (Strategie Urbane Reti Forme dell'abitare sostenibile), si interroga sui caratteri della sta-zione della metropolitana e della ferrovia urbana di terza generazione, a partire da una riflessione sulle condizioni spazio-temporali e sulle pratiche d'uso. Ciò nella convinzione che la stazione "piccola" possa diventare un propulsore di urbanità diffusa, grazie alla ricchezza e varietà di funzioni sviluppate all'interno e all'esterno nello spazio di prossimità. In breve, il volume avanza l'ipotesi che la stazione della metropolitana, in quanto porta di accesso e luogo di incrocio dei flussi della vita quotidiana, possa essere un nuovo spazio pubblico in gra-do di contribuire alla realizzazione di una città più vivibile, più ricca di servizi, più amica degli abitanti: un polo di attrazione che non depau-peri il contesto urbano all'intorno ma sia un potenziale luogo di rela-zioni sociali ed economiche alla scala del quartiere. Un ricco apparato di carte, disegni e fotografie accompagna lo sviluppo del ragionamen-to, configurando un testo visivo parallelo a quello scritto.
C on il termine utenza debole si fa riferimento ai pedoni e, in particolare, alle persone con limitate capacità motorie che, sia per limitazioni fisiche permanenti o temporanee sia per età (bambini ed anziani), sono maggiormente esposte ai pericoli del traffico. Nello stesso termine vengono sovente compresi anche i ciclisti, i quali pur avendo in comune con i pedoni una più bassa velocità di spostamento rispetto a quella veicolare, differiscono tuttavia dai primi per modalità e potere decisionale di marcia, infrastruttura dedicata, comportamenti spontanei.
A complemento di quanto esposto nella prima parte di questo articolo, pubblicata sul numero 113 di Onda Verde, si propongono sei scenari di moderazione del traffico, studiati su contesti esistenti, in cui si presentano soluzioni per l'adattamento dell'infrastruttura alle esigenze del pedone, completi di analisi delle sezioni per meglio evidenziare le soluzioni in alzato, in relazione ai problemi di smaltimento delle acque meteoriche. Per ogni scenario sono state indicate le tipologie di pavimentazioni e i materiali da utilizzare per poter differenziare ed evidenziare, sia per i pedoni che per i veicoli motorizzati, i punti di conflitto. Tali materiali sono stati suggeriti considerando le strade esistenti in conglomerato bituminoso (come la maggior parte delle strade italiane). È evidente che in presenza di altri materiali le indicazioni date potrebbero non essere valide. Le tipologie di pavimentazioni fanno riferimento a quelle elencate nella Tabella riportata nell'ultima pagina nella quale sono descritte le stratigrafie di alcune tipologie di pavimentazioni elaborate tenendo in conto le indicazioni del catalogo spagnolo redatto da L. F. Manchon e J. A. Santamera, (in "Recomandaciones para el projecto y diseno del viario urbano", Ministerio de Fomento, Madrid, 2000). Per ogni scenario è stata inoltre calcolata la capacità di ogni area pedonale con il metodo di S. Grava (in:Urban Transportation Systems: choices for communities, McGraw-Hill, New York, 2003) esposto nella prima parte di questo articolo. Sebbene proposti singolarmente, gli scenari che vengo-no di seguito illustrati si considerano comunque come afferenti ad un unico sistema integrato di dispositivi di moderazione del traffico da applicarsi a livello di quartiere, o ad una parte di questo. Infatti, solo creando "sistemi" di dispositivi di moderazione del traffico, a livelli esperibili quotidianamente da tutti gli utenti finali, è possibile ottenere gli auspicati effetti di aumento della sicurezza stradale e della vivibilità urbana. Un esempio di sistema integrato è stato studiato per il quartiere Trieste di Roma (vedi figura seguente tratta da "Un percorso casa-scuola: sicurezza ed adeguamento progettuale", P. Di Mascio, M. V. Corazza, XVI Convegno Nazionale S.I.I.V. -Campus di Arcavacata di Rende (CS) -20-22 Settembre 2006), per il quale si ipotizza la delimitazione di due isole ambientali.
In Giancarlo Paba e Camilla Persone (a cura di), Transizioni urbane. Regionalizzazione dell’urbano in Toscana tra storia, innovazione e auto-organizzazione, 2018
Esistono ancora le città nel modo in cui sono state tradizionalmente definite? Quale forma assumono i processi di urbanizzazione a scala regionale e globale? Quali progetti, strumenti e politiche di governo è possibile disegnare per i territori in transizione? Come garantire diritto alla città, giustizia spaziale e ricostruzione dei luoghi nel processo di trasformazione dei sistemi insediativi? Gli autori si confrontano con queste domande, soffermandosi sulle questioni caratterizzanti i processi di regionalizzazione dell'urbano in generale e in Toscana. Il libro esplora la dimensione dialettica delle transizioni urbane (spaziali, politiche, sociali) per una nuova idea di città e regione, indaga il ruolo dei margini mettendo in discussione i concetti di suburbano e post-urbano, individua le tendenze all'innovazione con riferimento alla pianificazione e alle politiche urbane, discute e misura le nuove forme di urbanizzazione regionale poli-nucleare in Toscana esplorando il ruolo della densità e della diversità, racconta le nuove pratiche trasformative di auto-organizzazione e di produzione sociale della città e, infine, suggerisce una strada per ripensare le città contemporanee e disegnare le città del futuro.
Dai territori di resistenza alle comunità di patrimonio: percorsi di autorganizzazione e autogoverno per le aree fragili, 2019
The Italian Inner Areas Strategy, even if through an analytic point of view, turned the attention to the phenomenon of the depopulation that has affected the mountain and hill areas of the Alps and Apennines Mountains. This phenomenon broke the relations, established over the centuries, between the inhabitants and the territory. However, new relations could be rediscovered by a different concept for the accessibility, outlining a different role for the infrastructural corridors. The latter, with a bioregional perspective of the territory, could build intermodal transport networks. In particular, describing the Monti Lepini case study, it will be given a possible solution in order to increase the accessibility of the small municipalities through the integration between a tram-train line and car pooling and car sharing services, encouraged by the diffusion of applications for mobile phone. This integration, not only is facing the mobility problems, but it has also the aim of restore social cohesion and trust among people, and also it could increase phenomena of self-government and selfsustainability of local communities.
PERCORSI PUBBLICI NEL CORPO URBANO Il libro presenta soluzioni integrate ai problemi dell’urbanizzazione e della sedentarietà proponendo l’approccio della città attiva in cui si intrecciano le esigenze urbane di vivibilità, estetica e funzionalità. Gli spazi pubblici così progettati e realizzati facilitano il movimento del corpo promuovendo stili di vita attivi.
2016
Nell'attuale fase storica è necessario limitare il consumo di suolo agricolo per focalizzare l'attenzione verso il recupero dei "vuoti urbani". A questo fine è necessario creare "infrastrutture di nuova generazione" che possano "invertire la direzione dello sviluppo". Il Tevere è ripensato in questa luce attraverso cinque principi fondamentali che vanno dalla multifunzionalità alla presenza di sistemi ecologici, dalla mobilità alla presenza di reti informatiche, al rilancio del ruolo civico e simbolico del fiume. Il volume ripercorrere l'intero approccio al progetto denominato "Tevere cavo", sia nei suoi aspetti teorici che in quelli metodologici ed esamina piu di quaranta progetti per molte aree del grande settore urbano che segue l'andamento del fiume nel settore nord di Roma. I progetti illustrati nel volume presentano molte idee innovative che sono di stimolo alla trasformazione di questo settore della città secondo i parametri che muovono molte altre capitali del mondo di oggi.
2005
L'articolo presenta la soluzione alle problematiche legate alla mobilita degli agenti adottata nella piattaforma AgentService. L'infrastruttura per il trasferimento degli agenti sfrutta il modello di agente della piattaforma che prevede la separazione tra lo stato e le attivita dell'agente. L'implementazione dell'infrastruttura per la mobilita si avvantaggia della struttura modulare della piattaforma e si integra in modo del tutto trasparente per gli agenti e gli altri componenti. AgentService offre un servizio di mobilita debole, nonostante cio garantisce il mantenimento dello stato degli agenti tramite il trasferimento delle strutture dati, della coda dei messaggi, delle conversazioni e dello stato dei comportamenti. Il servizio di mobilita degli agenti e inoltre sfruttato per l'applicazione di politiche di bilanciamento di carico tra piattaforme federate
Academia Materials Science, 2024
Захарија Орфелин, ГОРЕСНИ ПЛАЧ - фототипско изд.
Entangled Religions , 2024
British Art Studies, 2020
Advances in Palliative Medicine, 2003
Studia Europaea Gnesnensia
Práticas Integrativas e Complementares: Visão Holística e Multidisciplinar, 2020
International Journal of Environmental Research and Public Health, 2019
Forum Nefrologiczne, 2012
Plant Science, 2014
Global Journal of Health Science, 2015
Comptes Rendus de l'Académie des Sciences - Series III - Sciences de la Vie, 2000
Fisheries Research, 2010
Prosiding Seminar Nasional Universitas Ma Chung, 2021