E siamo così giunti “ai giorni nostri”, a quelli che verosimilmente sono i padri dei Bassotti più famosi e conosciuti, il cui avversario è Paperon de’ Paperoni in persona.
1912: cominciamo con quello che è probabilmente il primo incontro fra il Giovane Paperone e i Bassotti moderni (o meglio, appunto i loro padri): Paperino e il giubileo del fantastilione, Martina-Perego, 1957.
Questi anonimi Banditi (regolarmente gabbati dal furbo Paperone, come accadrà -quasi- sempre in futuro) sembrerebbero proprio i Bassotti. Il capo, poi, sembra proprio il Nonno (o forse un Bisnonno Bassotto?).
1917: i Bassotti moderni (o meglio, i loro padri) tornano in Zio Paperone e il cinquantennio della tuba, Martina-Gatto, 1978: i Bullos Boiaccias.
E subiscono inevitabilmente la prima di tante beffe, con Paperone che nasconde l’oro nella sua Tuba “magica”…
Nel 1940 incontriamo degli anonimi dalle fattezze inequivocabili, sia pure in assenza di mascherine e provvisti di strani baffoni.
Da Zio Paperone e il papiro dei faraoni d'America, Martina-Carpi, 1978
Nel 1941, conosciamo Lefty il Mancino e i suoi Balordi, da Paperino e la grande rapina di Tucson, Martina-Scarpa Cavazzano, 1971
Che, in verità, NON ce l’avevano con il nostro Paperone, ma vengono ugualmente da lui beffati.
(segue)