Vi auguro di accogliere Gesù nel vostro cuore, Santo Natale a voi tutti.
(In foto una parte del presepe che ogni anno mio fratello prepara a casa dei miei genitori, tre piani tutti comunicanti tra loro).
(In foto una parte del presepe che ogni anno mio fratello prepara a casa dei miei genitori, tre piani tutti comunicanti tra loro).
Quando si prepara un viaggio molte volte si pensa a tante cose da fare, a chi rimane a casa ma, per noi si pensa sempre all'ultimo minuto.
Insomma la mia borsa parigina (perchè veramente mi serviva per andare a Parigi) l'ho avuta anch'io realizzandola e cucendola tutta da me.
Vi piace?
In molte famiglie da sempre non si butta via mai niente e anche la nostra non fa eccezione. Quando il cibo avanza lo si mangia per più giorni o lo si reinventa con piatti simil-nuovi.
Idem per le banane che quando iniziano a scurirsi sembrano brutte, invece all'interno molte volte sono ancora bianche.
Gli ingredienti sono semplici, dosati al minimo indispensabile, qualsiasi dolce a casa mia non supera i 100 gr di zucchero anche se la ricetta dice di più.
Per questo dolce ho usato:
- 2 uova,
- 100 gr di zucchero;
- 1 bicchiere scarso di olio di semi
- 2 banane un poco vecchiotte;
- 200 gr di farina
- 1 bustina di lievito
- noci a piacere.
In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, amalgamate le banane schiacciate, l'olio, setacciate la farina con il lievito e a piacere inserite le noci al suo interno. Io sinceramente le ho messe solo all'esterno.
Ho usato la forma da plum-cake, perchè in quel momento era la più comoda, voi potete usare anche una tortiera.
Cuocete sul forno a legna per...non so mai quanti minuti (giusto sono io che ho la stufa a legna quindi sia per gradi che per tempo si va tutto ad occhio).
Il mio era ancora un poco liquido al centro, quindi rimettendolo in forno per qualche minuto in più stava iniziando a scurirsi un poco di più e bruciarsi ma, comunque l'ho mangiato per tre giorni di seguito ed era sempre morbido e profumato come il primo giorno.
(Con questo post partecipo anche al pickpin di Betta di novembre e l'ispirazione della torta l'ho presa da qui).
Da quando so cucire, se vengo a conoscenza che in qualche famiglia sono in dolce attesa, anche se non la conosco direttamente ma, magari attraverso i nonni o altri parenti mi piace donare un piccolo presente.
La città è sempre piena di turisti, che camminano anche con il naso all'insù come faccio anch'io per fotografare meglio. Loro sono accompagnati dalle guide turistiche, io mi accontento di trovare scorci nuovi da fotografare, anche un semplice balcone (e non intendo quello di Giulietta) ma, i terrazzi delle case dove si scopre sempre qualcosa di unico e particolare, fosse solo una balaustra un poco particolare o tanto verde che scende.
Torre Lamberti
(Con questo post partecipo anche al Blogtober di Simona)
Chissà se sono l'unica che non ama l'autunno.
L'autunno per me vuol dire riporre la bicicletta con le prime piogge, le giornate che si accorciano sempre più, gli alberi perdono le foglie e diventano di un colore che a me non piace.
Però poi si inizia ad accendere la stufa e a cuocere sul forno a legna i primi dolci, e così tutto prende un altro sapore, le zanzare smettono di circolare (o almeno si spera).
L'inizio d'autunno di questo anno 2023 (e fino ad oggi 14 ottobre), ha portato delle splendide giornate fresche la mattina e la sera, calde durante il resto della giornata e per me andavano più che bene. Non usando l'auto devo per forza fare affidamento anche sul buon tempo. Può piovere quanto vuole possibilmente la notte. Di giorno per noi a piedi o in bicicletta le giornate con il bel tempo servono tanto.
Finalmente dopo qualche anno l'albero di melograni ha dato frutti abbondanti, alcuni già raccolti ancora settimane fa, infatti nelle foto sono i primi, gli altri rimasti sull'albero e belli rossi ancora da raccogliere.
Quindi ringrazio sempre e ugualmente anche il Buon Dio che non si scorda mai di darci sempre qualche motivo per ringraziarlo, nonostante non ami l'autunno...
Con questo posto partecipo anche al blogtober di Simona in cui i temi principali erano tutti sull'autunno.
Quelle in foto infatti sono i primi tre modelli. Di varie misure e ognuna diversa dall'altra, per questo motivo si chiamano prototipi.
Ho usato per due modelli il velcro, e per la terza il bottone come chiusura per vedere quale fosse la migliore, poi come sempre dipende dai gusti delle persone.
Blu con i fiorellini gialli o fantasia autunnale, tutte foderate ma, funzionali in cui ho provato ad inserire libri di varie misure.
Fantasia autunnale con bottone.A luglio scorso, i miei genitori sono stati "obbligati" da noi figli a lasciare per qualche giorno l'umidità della città per salire in montagna. Mamma non vedeva l'ora, dopo 5 anni che non andava in vacanza d'estate; papà per nulla, abituato anche con il caldo ad andare sempre in bicicletta per muoversi.
Nel paese ci sono tutti i servizi essenziali: chiesa, farmacia, poste, banca, supermercato, campo da calcio: anche se persone giovani non ne vedevi molte, perchè ovviamente preferiscono altre mete, però per cambiare aria ad anziani e famiglie con bimbi può essere un'ottima alternativa.
Ci sono anche in giro per il paese vari parchi giochi dove in alcuni punti sono annessi anche panchine e barbecue per gli adulti.Per chi ha l'auto, può andare a fare un giro nei paesi vicini o direttamente ad Asiago che dista qualche km.
Siamo arrivati pure ad agosto con il caldo e con i vari temporali che se anche l'acqua serve in alcune zone aride, in altri luoghi non è molto piacevole.
Però in questo periodo chi più e chi meno rallenta le proprie corse ed un meritato riposo anche solo rimanendo a casa se lo gode.
Nastri in tessuto che hanno svariati nomi e ognuno li chiama come preferisce, per raccogliere i vostri capelli a casa, in spiaggia ed in montagna. O tenerli semplicemente al polso come vanno tanto di moda.Sono di stoffa di cotone con all'interno elastico. Chi già li usa dice che sono comodi e tengono bene i capelli.
Conoscendo già il francese perchè studiato fin dalle scuole medie, ugualmente mi sono iscritta ad un corso di lingua dove ho conosciuto persone meravigliose da tutto il mondo. Esperienza unica.
Diciamo che io ero la più alta in età rispetto a loro, però di un'educazione, condivisione, aiuto reciproco mai, incontrato da queste parti.
Quattro ore di studio la mattina con la pausa verso le 11; il primo giorno esco da scuola per fare due passi alzo gli occhi e mi vedo la Tour Eiffel davanti, insomma l'Istituto era a qualche isolato di distanza, senza che l'avessi cercata.
In seguenza le fotografie:
- 1. Parc de Buttes Chaumont - un parco dove le persone ci passano anche giornate intere, è un poco collinoso con un mini laghetto e anche delle cascate
- 2. La scuola militare con lo sfondo la Tour Eiffel
- 3. Rue du Bac, la chiesa della medaglia miracolosa
- 4. La champagne de Paris - casette tutte particolari al di sopra di un quartiere cittadino che sembra invece di essere in un angolo di campagna inglese.
Oggi 6 luglio, come quel giovedi di 56 anni fa alle 15.45 nasceva in quel di Padova la sottoscritta.
Ringrazio il Signore per tutti questi anni che non sento e nemmeno dimostro. Però ci sono tutti e bisogna anche tenerseli.
Quando penso a qualcosa da fare, penso sempre a me giovane, non so perchè, forse perchè la giovinezza non l'ho ben vissuta perchè pensavo sempre a quando sarei stata grande e avrei avuto la possibilità di fare questo o quello.
La scuola che avrei voluto frequentare era quella di sarta e poi gli studi sono stati tutt'altro.
Però ora la sarta la sto facendo in ambito creativo.
Quindi per oggi buon compleanno a me!
(In foto dove sono stata lo scorso settembre, per festeggiare il mio compleanno ma, questo lo racconterò più avanti).
Da quando sono nata e fino all'adolescenza con tutta la famiglia si affittava un appartamento per il mese di giugno o settembre (perchè le scuole all'epoca iniziavano il primo di ottobre) al mare.
Papà ovviamente veniva solo il sabato e domenica perchè le ferie erano in altro periodo per lui; però noi 4 figli con mamma si rimaneva giusto un mese, per guarire da tutte quelle malattie che l'inverno portava, principalmente la bronchite e che il medico diceva che solo l'aria di mare faceva guarire.
Dall'appartamento alla spiaggia era proprio un'impresa arrivarci, in cui ognuno portava qualcosa, compreso l'ombrellone che non era certo di plastica ma, quelli con il bastone di legno.
Non ho molti ricordi di mare se non che si giocava tanto con la sabbia bagnata a fare le varie costruzioni a mano, le partite di pallavolo ed il sole che non terminava mai.
Invece i miei genitori si ricordano molto bene cosa successe a me all'incirca a due anni.
Eravamo a Rosolina mare, in appartamento al secondo piano, ora di pranzo tutti seduti a tavola, mio fratellino aveva 2 mesi e c'era ancora mia nonna paterna. Come sempre manca Marta, la sottoscritta.
Mi cercano e mi trovano che sono in terrazza ma, ero riuscita a passare attraverso la ringhiera e sporgermi sul vuoto però sempre con le mani e piedi attaccati alla balaustra. Questo non era niente, solo che al di sotto c'era anche un cantiere a ciel sereno con delle colonne ed i relativi pezzi di ferro che spuntavano dal cemento.
Mio padre si è avvicinato e senza fiatare è riuscito a prendermi in braccio, penso che mamma abbia tanto pregato senza aprire bocca.
La prima borsa sembrava si fosse persa in giro per l'Italia e quindi ne avevo cucita una seconda, molto diversa di tessuto, ma pronta all'occorrenza se non fosse arrivata. Poi dopo due settimane invece la prima borsa è giunta a destinazione e questa più piccola ho deciso di tenerla per me.
Auguri a tutte le mamme vicine e lontane, a quelle che hanno tanti figli o pochi, a quelle che lo sono solo nel cuore, come me.
Partecipo anche al gioco di Bettascrap di maggio e l'ispirazione l'ho presa da questo sito.
Una signora vedova e anziana abita a qualche isolato dal mio, in una bella casetta con un piccolo terrazzo ed una sola rampa di scale esterne per entrare in casa.
Ha un giardino tutto intorno alla casa, dietro l'edificio si trova un angolo incolto in cui un tempo c'era anche un grande orto ma, da qualche anno il figlio non vuole più che lo coltivi perchè teme che la madre, abitando sola, possa cadere.
Negli altri lati della casa però si trova un bel giardino che sta fiorendo.
Ormai ha 40 anni, come passano gli anni, avevo 15 anni quando siamo arrivati ad abitare in questa bifamiliare e nel nostro angolo di giardino papà ha piantato questa pianta.
Negli ultimi anni di albicocche se ne vedono sempre meno ma, ugualmente ottime da mangiare e come si suol dire a km 0, o più semplicemente direttamente dall'albero a noi, basta andare in terrazza e vengono raccolte nel palmo delle nostre mani.
Vi auguro una serena Pasqua a voi e ai vostri cari!
Marta
Eccola qui la borsa con il ricamo esterno, foderata e con una tasca al suo interno.