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sabato 7 dicembre 2024

DELUSIONI D'AUTORE (IL GLADIATORE II /FINO ALLA FINE)



Con Ridley Scott eravamo ormai quasi rassegnati a una deriva artistica che dura da tanto, troppo tempo... anche se, va detto, Il Gladiatore II raggiunge livelli di trash involontario cui nemmeno il precedente Napoleon (altrettanto orrendo) si era avvicinato. La sensazione è che il quasi novantenne e prolificissimo regista britannico abbia goduto in carriera di una fase, uno straordinario momento di impeto creativo (quello tra gli anni '70 e '90, dove ha sfornato capolavori assoluti) seguita (e purtroppo mai più abbandonata) da una fase di altrettanto assoluta mediocrità. Quello che dispiace davvero è vedere invece un altro regista, Gabriele Muccino, ricadere negli stessi errori del passato dopo qualche recente opera perlomeno incoraggiante: il suo nuovo Fino alla fine vira subito, purtroppo, verso il "solito" cinema urlato ed enfatico propriamente "mucciniano", e quel che è peggio non è nemmeno supportato da una sceneggiatura di buon livello. Si salvano la bella fotografia, il lavoro sul sonoro, certe inquadrature non banali, ma l'isteria di fondo rimane. Quell'isteria che, davvero, si fatica a sopportare. 

sabato 23 novembre 2024

SGUARDI OLTRECONFINE (STRANGER EYES /LA TESTIMONE /AMORE A MUMBAI)

Tre film che rappresentano tre mondi lontani, tre culture profondamente diverse, tre cinematografie che (purtroppo) difficilmente arrivano sui nostri schermi, a meno che non vincano premi o comunque passino in qualche festival. Tre film che vale la pena di cercare, anche al prezzo di fare un piccolo sforzo in termini di qualche manciata di chilometri per chi non ha la fortuna di vivere in una grande città. Singapore, Iran, India: stesso continente ma spaccati differenti di umanità, ognuno con le proprie caratteristiche. Stranger eyes indaga sul voyeurismo della società moderna, La Testimone ci sbatte in faccia la drammatica dittatura ideologica iraniana, Amore a Mumbai ci mostra quanto il patriarcato e la questione femminile, in certe parti del pianeta, siano ancora ben lungi dalla soluzione. Tre film che meritano di essere visti. Perchè, come dice Nanni Moretti, il pubblico non è sempre innocente: se la montagna (il film) non viene da noi, a volte che giusto che siamo noi a andare verso la montagna. Se ne vale la pena, ovviamente...

mercoledì 23 ottobre 2024

ITALIANI A VENEZIA (FAMILIA /VITTORIA /IDDU)


Tre film italiani e "veneziani", ovvero tutti presentati all'ultima Mostra del Cinema: due storie di donne e di rapporti famigliari e una storia di mafia, ma dal taglio ironico/grottesco. Partiamo da quest'ultima: Iddu, unico titolo dei tre ammesso nel Concorso principale, è anche il meno riuscito. I registi Grassadonia e Piazza ricostruiscono la vita da recluso di lusso del superboss Matteo Messina Denaro, ma il taglio del film è piuttosto stanco e non bastano le battute fulminanti di Servillo a coinvolgere lo spettatore. Ben più interessanti invece sia il durissimo Familia di Francesco Costabile che lo stralunato (ma vivacissimo) Vittoria di Cassigoli e Kauffman, figli di un cinema giovane, fresco, nuovo, con ottimo sguardo verso il futuro... 

martedì 8 ottobre 2024

SGUARDI DI DONNE (VERMIGLIO /IL TEMPO CHE CI VUOLE)



Due (bei) film italiani diretti da donne e che parlano di donne, ognuno però con sguardo e sensibilità molto personali. Vermiglio di Maura Delpero è il film del momento: premiato a Venezia e selezionato per rappresentare l'Italia agli Oscar sta scalando le classifiche oltre ogni più rosea aspettativa (Lucky Red lo aveva distribuito inizialmente in sole trenta sale, che ora sono diventate dieci volte tanto!) e si rifà a un'idea di cinema intima ed introspettiva che ha saputo incontrare i gusti del pubblico. Il tempo che ci vuole di Cristina Comencini è invece più "facile" come fruizione ma molto più cinefilo nei contenuti (è una storia autobiografica che - per forza di cose - racconta un'epoca intera di cinema italiano) e scatena emozioni più dirette nello spettatore. Entrambi passati al Lido, sono usciti quasi in contemporanea, forse rubandosi anche spettatori a vicenda (purtroppo) ma sono entrambi degnissimi di visione. Ve li consiglio. 

venerdì 26 aprile 2024

QUANDO LA FANTASCIENZA FA SBADIGLIARE (IL MONDO DIETRO DI TE /ANOTHER AND /SPACEMAN)

Si fa presto a dire fantascienza... genere da me amatissimo ma anche super inflazionato, e dove è sempre più difficile riuscire a tirar fuori qualcosa di davvero originale e innovativo. Eppure la sci-fi è un genere importante, perchè attraverso futuri immaginari e distopici ci consente di ragionare sul presente. A patto però che i film abbiano qualcosa da dire: non è il caso purtroppo di questa terzina di opere uscite quasi contemporaneamente qualche settimana fa ma talmente inconsistenti da averle rimosse (quasi) subito dalla mente. Nè, infatti, Il mondo dietro di teAnother End (due film con un cast anche importante) nè lo sconclusionato Spaceman contengono elementi di interesse degni di nota. E se almeno Another End, diretto dal nostro Piero Messina, prova (senza riuscirci) a stimolare riflessioni sulla natura umana, gli altri due non sono altro che bolsi prodotti Netflix ad uso e consumo del pubblico "da piattaforma", e forse nemmeno di quello... 

martedì 2 aprile 2024

SE SI PARLA DI SCUOLA... (LA SALA PROFESSORI /UN MONDO A PARTE)

 

Due film usciti quasi contemporaneamente in questi giorni, entrambi con un comune denominatore: la scuola (o meglio il sistema scolastico), eppure diversissimi tra loro. La bellezza del cinema sta anche nella possibilità di esprimere attraverso l'arte concetti diametralmente opposti eppure assolutamente condivisibili: se nel recente La sala professori, film tedesco candidato all'Oscar, veniva messo in mostra il lato "oscuro" della scuola in quanto istituzione, in Un mondo a parte, da giovedì scorso nelle sale italiane, il regista Riccardo Milani rende omaggio all'importanza, alla bellezza e alla missione dell'istituto scolastico attraverso un film che parla agli "eroi" della scuola, ovvero agli insegnanti e alle maestranze che, spesso loro malgrado, resistono e credono nel loro lavoro nonostante tutto. La differenza, purtroppo (per noi) sta nello svolgimento del tema: se La sala professori è un film maturo, tesissimo, con atmosfere cupe quasi da thriller, di ottimo livello, non altrettanto possiamo dire dell' innocua commedia nazionalpopolare di Milani, che evita accuratamente di graffiare alcunchè e si abbandona a tutti i clichè più stravisti sul mondo della scuola, ad uso dello spettatore che va al cinema giusto a Pasqua e a Natale. Peccato.

venerdì 29 dicembre 2023

LA CLASSE OPERAIA (NON) VA IN PARADISO, MA SI RIVEDE AL CINEMA. ED E' GIA' QUALCOSA...

La speranza è che non sia un caso ma una nuova tendenza: l'ultimo post del 2023 è dedicato a tre film, usciti quasi contemporaneamente, che parlano di lavoro, di classe operaia, di diritti (spesso negati). Tre film diversissimi tra loro per stile e argomenti ma accomunati nel dar voce a quelle categorie che voce in capitolo non ce l'hanno quasi mai. E se negli anni '50 e '60 il cinema cosiddetto "militante" era un fiore all'occhiello della produzione italiana (pensiamo a registi come Olmi, Rosi, Petri...) oggi di lavoro non si parla quasi più. Forse ha ragione Michele Riondino, autore del bellissimo Palazzina LAF, per me il migliore dei tre, quando dice che "in questo periodo storico i nostri registi e sceneggiatori preferiscono raccontare altro", magari perchè sono gli operai stessi che, come si vede nel suo film, preferiscono quasi scendere a patti con i loro carnefici piuttosto che mostrarsi parte lesa, l'anello debole della società. Quella società che illude, ricatta e impoverisce fraudolentemente la gente onesta, vittima inconsapevole del capitalismo (come in Cento domeniche di Antonio Albanese) e che a sua volta diventa cattiva quando il lavoro manca, additando come responsabili coloro che vengono da fuori (gli immigrati) fomentando una guerra tra poveri che non serve a nessuno. Ed è quello che racconta il vecchio, caro Ken Loach nel suo ultimo film, The Old Oak, che certo non ha più lo smalto (e la rabbia) dei tempi migliori ma rimane comunque ammirevole nella sua costante, appassionata difesa in favore degli ultimi.

martedì 7 novembre 2023

RECENSIONI IN PILLOLE (C'E' ANCORA DOMANI /FELICITA')

 

Due opere prime, due registe donne, giovani, belle, entrambe romane. Tante analogie, eppure risultati diversissimi... si fa presto infatti a parlare di cinema italiano, facendo spesso di ogni erba un fascio e sprecando luoghi comuni. Eppure qui siamo di fronte a due film praticamente opposti come concezione: quello di Paola Cortellesi, C'è ancora domani, è una coraggiosa digressione sul femminismo, sul ruolo della donna nella società, oltre che sul bigottismo imperante nel Belpaese, oggi come ieri. Al netto di qualche peccatuccio di gioventù (leggi: un finale improbabile) è una pellicola che convince e commuove, e il clamoroso esito del box office le sta dando ragione. Quello di Micaela Ramazzotti (dal titolo decisamente meno criptico: Felicità) vorrebbe invece essere anch'esso una riflessione moderna sul lato oscuro della famiglia, ma finisce per (s)cadere in tutti i luoghi comuni possibili di una neo-regista/attrice che non riesce a staccarsi dal suo personaggio. E anche il pubblico, visti gli esiti del botteghino, sembra averlo capito. 

martedì 16 maggio 2023

RECENSIONI IN PILLOLE (DEAD FOR A DOLLAR /VERA /TUTTO IN UN GIORNO)

 

Ancora una terzina di pillole "veneziane", a quasi un anno dalla loro presentazione alla kermesse lidense: non mi sono preso la briga di controllare ma direi che quest'anno sono stati davvero tanti, quasi un record, i film distribuiti in sala e in home-video marchiati con il Leone alato: senza dubbio un'ottima notizia per i cinefili e per la rassegna curata da Alberto Barbera. Si comincia con Dead for a dollar, divertente e scanzonato omaggio al western firmato dal "maestro" Walter Hill, passando invece (per contrappasso) al duro e contemporaneo Tutto in un giorno, drammone sociale spagnolo con una sempre ottima Penélope Cruz. Ma la vera sorpresa di questa triade è il docufiction Vera, ovvero l'autoritratto di Vera Gemma, la figlia del grande Giuliano, che ha accettato con grande coraggio e dedizione di mostrarsi davanti alla macchina da presa per quello che è: una donna affascinante, complicata, sfaccettata, umorale, mai disposta a scendere a compromessi. Meritato il premio come miglior attrice nella sezione Orizzonti. 



martedì 28 marzo 2023

RECENSIONI IN PILLOLE (LO STRANGOLATORE DI BOSTON /EMPIRE OF LIGHT /L'ULTIMA NOTTE DI AMORE)


Tre buoni film usciti quasi in contemporanea, accomunati soltanto dall'assoluta mancanza di tempo del sottoscritto per recensirli a dovere (e me ne scuso con tutti). Lo strangolatore di Boston e Empire of Light ci aiutano a ricordare e capire meglio rispettivamente gli anni '60 e gli anni '80 (tutt'altro che indimenticabili, come si scopre vedendo i film) mentre L'ultima notte di Amore, con un ispiratissimo Pierfrancesco Favino, è un riuscito tentativo di riportare in Italia quel cinema di genere (in questo caso il poliziesco) che da noi fa sempre troppa fatica a trovare spazio nelle nostre produzioni. E che invece il pubblico mostra di saper gradire eccome, se gli viene data la possibilità di fruirne.

martedì 21 febbraio 2023

RECENSIONI IN PILLOLE (TAR /THE SON /WHITE NOISE)



Ancora tre film "veneziani", accomunati da tre grandi interpretazioni attoriali (qualcuna probabilmente da Oscar): Cate Blanchett è semplicemente straordinaria in Tàr di Todd Haynes, ma la sua grandezza finisce per fagocitare l'intero film. Più in sottrazione, ma assolutamente di valore, è anche quella di Hugh Jackman in The Son di Florian Zeller, mentre Adam Driver riesce ad essere perfettamente credibile in un un film in-credibile (nel senso letterale del termine) come White Noise di Noah Baumbach.  

martedì 7 febbraio 2023

RECENSIONI IN PILLOLE (LE VELE SCARLATTE /MA NUIT /UN BEL MATTINO)

 

Vive la France! E' innegabile che negli ultimi anni il cinema francese si sta dimostrando il più vitale d'Europa, producendo ogni anno un numero incredibile di pellicole qualitativamente validissime e lanciando tanti nuovi volti di successo. Esattamente il contrario di quello che succede da noi, dove invece sono sempre i "grandi vecchi" e i soliti noti a reggere la baracca. Quello che stupisce della cinematografia transalpina è la grande quantità di prodotti "medi" che arrivano sul mercato, cui corrisponde un livello artistico di assoluto rilievo. Questi tre film ne sono un esempio: si tratta di tre opere a basso costo, abbastanza minimaliste, eppure capaci di smuovere i sentimenti dello spettatore. Ma nuit e Un bel mattino stupiscono per il loro delicato neorealismo, mentre Le vele scarlatte del "nostro" Pietro Marcello (ma la produzione è francese al 100%) è una bella favola universale che merita assolutamente la visione. 

sabato 17 dicembre 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (BARDO /SAINT OMER /MONICA)

 


L'ultima Mostra del Cinema di Venezia non è stata certamente delle più eccelse in fatto di qualità, però va riconosciuto ad Alberto Barbera il merito di aver portato al Lido delle pellicole che, chi più chi meno, sono riuscite (quasi) tutte ad avere una distribuzione, un mercato e uscite dignitose. Ovviamente su Bardo di Inarritu non c'erano dubbi (l'ultimo film del pluripremiato regista messicano è uno dei titoli di punta di Netflix) mentre invece siamo invece molto felici che anche due piccoli film come Saint Omer, folgorante opera prima di fiction della francese Alice Diop, e Monica del nostro Andrea Pallaoro siano riusciti ad arrivare in sala. Non era scontato e per nulla facile. I festival servono soprattutto a questo.

martedì 15 novembre 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (THE GOOD NURSE/ CAUSEWAY /ARTHUR RAMBO)



Lo streaming, non mi stancherò mai di dirlo, non è affatto la morte del cinema. Anzi, talvolta può dare davvero una grossa mano a certi piccoli film indipendenti che probabilmente non troverebbero in sala un'adeguata distribuzione e che invece in piattaforma possono essere fruiti da tutti. E' il caso di queste tre pellicole, tutte interessanti nelle loro imperfezioni, che ci consegnano un cinema coraggioso e impegnato, improntato al reale, capace di farci toccare con mano aspetti importanti della nostra società. E se The Good Nurse e Causeway prendono spunto da significativi, drammatici fatti di cronaca, Arthur Rambo - il blogger maledetto è un'acuta riflessione sull'universo dei social network e il loro impatto nella vita comune. Può esserci nulla di più attuale? 

martedì 8 novembre 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (LA STRANEZZA /IO SONO L'ABISSO /ASTOLFO)


Tre film italiani, usciti tutti e tre (purtroppo) in contemporanea a causa di una poco oculata distribuzione in sala... il che non ha impedito però a La stranezza di Roberto Andò di realizzare un clamoroso e meritatissimo exploit di pubblico e di critica: un giusto premio per un bel film che omaggia Pirandello in modo originale e aggraziato avvalendosi di interpreti sopraffini (davvero ottimi Ficarra e Picone, oltre al sempre maestoso Toni Servillo). Quasi per contrappasso, deludono invece Donato Carrisi, (il suo nuovo thriller Io sono l'abisso è tutto fumo e poco arrosto) e purtroppo anche Astolfo di Gianni di Gregorio, la cui ormai solita ricetta "minimalismo + senilità" comincia a mostrare segni di logoramento. Peccato. 

sabato 24 settembre 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (TI MANGIO IL CUORE/ ATHENA/ I FIGLI DEGLI ALTRI)


La Mostra di Venezia sbarca in forze nei cinema italiani: del titolo più gettonato del momento, ovvero Don't worry darling di Olivia Wilde, parleremo approfonditamente a breve... ma in questo weekend arrivano in contemporanea nelle nostre sale (e in piattaforma) altre tre pellicole visionate al Lido, non imprescindibili ma comunque tutte degne di visione per un motivo o per l'altro. E se Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa è senz'altro il film più atteso (soprattutto dai fan di Elodie, la protagonista), gli altri due film francesi (Athena di Romain Gavras - figlio d'arte - e I figli degli altri di Rebecca Zlotowski) sono opere d'essai che offrono spunti interessanti di riflessione. Per tutti i gusti.

venerdì 13 maggio 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (LA FIGLIA OSCURA/C'MON C'MON/APOLLO 10 1/2)


Il cinema americano non va necessariamente identificato con Hollywood. Anche negli Stati Uniti esiste un cinema indipendente, slegato dalle major, lontano dalle logiche industriali non soltanto dal punto di vista economico ma soprattutto da quello artistico, certo ben più libero e creativo rispetto ai blockbuster degli Studios. The Last Doughter (passato in concorso a Venezia), C'mon C'mon e Apollo 10 1/2 ne sono esempi più che discreti. Due di questi tre film sono targati Netflix, e non è un caso: è ormai un dato di fatto che certi film oggi sia possibile vederli solo grazie alle piattaforme streaming, che al momento (ancora) consentono ai registi di "osare" e sbizzarrirsi, anche in produzioni commercialmente più rischiose.

domenica 6 febbraio 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (NOWHERE SPECIAL/MACBETH/UNA FAMIGLIA VINCENTE)


Uberto Pasolini gira un film ogni dieci anni, ed è un vero peccato: le sue opere sono piccole, preziosissime perle di commozione e delicatezza, e riescono a renderti sempre lieve la drammaticità delle loro storie di amore e morte. Avercene, davvero. Del Macbeth di Joel Coen (per la prima volta "orfano" del fratello Ethan) si può invece apprezzare l'immensa qualità artistica della confezione, unita a quella dei suoi grandi interpreti: il risultato è di maniera, ma il cinefilo ne trae comunque giovamento. Cosa che, al contrario, non si può certo dire di Una famiglia vincente, stanchissimo biopic sportivo con cui Will Smith si candida all'Oscar: ma la sua performance non basta a salvare un film davvero "vecchio dentro"... 

mercoledì 12 gennaio 2022

RECENSIONI IN PILLOLE (WEST SIDE STORY/ILLUSIONI PERDUTE/SUPEREROI)


Avrei voluto parlarvi meglio e più approfonditamente di Illusioni Perdute, il bel film di Xavier Giannoli passato in concorso a Venezia 78, ma il tempo è tiranno e i titoli da recensire sono sempre troppi: gli dedico una "pillola" solo perchè questo è uno di quei film che vanno scoperti e assaporati a poco a poco, per il puro piacere della visione. Non c'è molto da dire invece su West Side Story di Spielberg, sontuoso ma pleonastico remake di un grande classico del passato, mentre i Supereroi di Paolo Genovese si fanno apprezzare per la loro genuinità...


sabato 11 dicembre 2021

RECENSIONI IN PILLOLE (AI CONFINI DEL MALE/TICK, TICK... BOOM!/PIG)



Mi dispiace molto dover stroncare un film che aspettavo da tempo di vedere, ma Ai confini del male di Vincenzo Alfieri (già autore del bellissimo Gli Uomini d'oro) è davvero indifendibile sotto ogni punto di vista, peccato. Per fortuna nel mare magnum di uscite cinematografiche di queste settimane ho recuperato anche due ottimi lavori, il musical Tick, tick... boom! (debutto alla regia per l'attore di Star Wars Lin-Manuel Miranda) e il cupo e sorprendente Pig, che riconferma l'enorme talento (troppe volte sprecato) di Nicolas Cage, qui davvero bravo.