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domenica 1 dicembre 2013

Eco Craft Tour: angioletti per decorare l'albero di Natale fatti con i tappi di sughero dello spumante


Buongiorno!

E' il momento dell'Eco Craft Tour, con il suo ultimo appuntamento di quest'anno.




E per concludere in bellezza e in tema natalizio (non poteva che essere così), in dicembre abbiamo deciso che non sarebbe stato un materiale ad essere il protagonista, ma una tipologia particolare di decorazione.

Vi presentiamo, quindi, delle decorazioni per l'albero di Natale realizzate con materiali di riciclo a nostra scelta.

E anche se non vedete l'ora di scoprire che cosa ci siamo inventate per addobbare i nostri amati alberelli, vi faccio un riassunto delle puntante precedenti... :)

- marzo: idee per riciclare giocattoli;
- aprile: idee per riciclare tappi e coperchi;
- luglio: idee per riciclare giornali e riviste;
- agosto: idee per riciclare cartone e cartoncino;
- settembre: idee per riciclare materiali naturali;
- ottobre: idee per riciclare vecchi jeans;
- novembre: idee per riciclare vecchi cd e dvd;

Per questa puntata speciale, invece, io ho pensato ai tappi di sughero dello spumante.

Mi si è accesa la lampadina vedendo questi angioletti di sughero di Francesca di Cicci Pasticci.

E ho anche colto l'occasione per imparare a disegnare gli occhietti, perché non sono molto abile con matite e pennelli! :)




Ecco cosa vi serve per realizzare questi angioletti:

- Tappo di sughero dello spumante
- Occhiello a vite
- Nastrino (per appendere l'angioletto)
- Pannolenci (6,5 cm di altezza x 20 cm di lunghezza)
- Nastro traforato dorato opzionale (6 cm di altezza x 20 cm di lunghezza)
- Carta di riso (o simile) per le ali (11 cm di altezza per 15 cm di lunghezza)
- Ago, filo, ditale e forbicine da cucito
- Colla a caldo
- Pennarello nero e pennarello bianco a punta fine (io ho usato le penne gel)
- Fondo gesso (bianco)
- Colore acrilico rosa (o tempera)
- Lana gialla
- Pennello

Si comincia:

1) Per prima cosa ho dipinto la parte superiore del tappo e una piccola striscia del turacciolo vero e proprio con il fondo gesso bianco (che è coprente).





2) Una volta asciutto ho dipinto con il rosa e ho avvitato l'occhiello, che servirà per appendere l'angioletto.





3) Ho preso il rettangolo di pannolenci accoppiato al nastro traforato dorato e l'ho cucito con dei punti lunghi su uno dei lati da 20 cm, per poi arricciarlo fino ad una lunghezza utile ad avvolgere il collo del tappo di sughero.




4) Quindi l'ho incollato sul tappo con la colla a caldo in modo da formare il vestitino dell'angelo.



 
5) Ho preparato le ali prendendo il rettangolo di carta di riso e piegandolo in due nel senso della lunghezza. Poi ho cucito nel mezzo con punti lunghi e arricciato. Infine ho dato un punto per fermare il tutto, stile papillon.





6) Ho creato i capelli con della lana gialla, attaccandola al tappo con la colla a caldo.
Fate un po' di prove...non è molto semplice. Io ho dovuto perfino improvvisarmi parrucchiera per accorciare la frangetta! ;)
Che poi, questo angioletto mi sembrava avesse i capelli un po' rasta! :-D

Per comodità, inoltre, è meglio togliere l'occhiello e infilarlo di nuovo a lavoro finito.





7) Ho attaccato le ali con la colla a caldo. 





8) Infine ho disegnato occhi, bocca e lentiggini con le penne gel nera e bianca.
Come vi dicevo prima, ho preso come esempio gli angioletti birichini di Francesca.

Per ultimo ho infilato e annodato un nastrino per poter appendere l'angioletto all'albero di Natale o alle maniglie delle finestre, ecc.




Come vi sembra? Non è carino? :)

Se avete tenuto un po' di tappi dello spumante è arrivato il momento di utilizzarli.
Non li avete? Ora che cominciano le feste potrete correre ai ripari... :)

E a me non resta che terminare gli altri...li avrete notati tutti i tappi che ho colorato di rosa. Spero di non aver esagerato!

Ah, ecco! Dimenticavo!
Perché non usarli come chiudipacco per i vostri regali?

Io lo farò e, non appena i pacchetti saranno pronti, ve li mostrerò.
E poi, quando avremo addobbato il nostro albero, vi farò vedere anche come sarà con questi nuovi angioletti sorridenti.
*****

Ed ecco i link alle creazioni delle altre blogger che partecipano all'Eco Craft Tour:

Barbara di SpeedyCreativa presenta: un presepe per l'albero!

Beta di bimbumBeta presenta: Pensando al Natale... un alberello di sughero leggero!

Bietolina di Il nido di Ale: Decorazioni sui toni dell'argento a costo zero o quasi


 
A presto!
Chiara



sabato 31 marzo 2012

Tingere lana e seta coi colori naturali... io l'ho fatto!

Sabato e domenica scorsi ho partecipato, in quel di Lodi, ad un breve corso di tintura con colori naturali.

E' stata un'esperienza ricca di scoperte, e il fatto di trovarsi in una cascina in mezzo alla campagna ha rafforzato ancor di più il senso di naturalità di questa pratica.

Ho imparato a tingere lana e seta con ciò che la natura ci offre...e i risultati sono stati sorprendenti!


Ed ecco qui, Chiara la streghetta-tintora alle prese col suo pentolone... :)


Per esempio non avrei mai pensato che la delicata camomilla potesse regalare dei colori così solari...





...o che esistessero il legno di campeggio...




...e il legno rosso del Brasile...




Partendo da lana e seta bianche (grezze) abbiamo ottenuto queste meraviglie



In ordine da sinistra a destra: legno di campeggio, legno rosso del Brasile, Camomilla, Acacia, Mallo di noce, Cocciniglia.

Forse dalla foto non è molto evidente, ma pur essendo tinte nello stesso bagno di colore, lana e seta regalano una differente sfumatura e brillantezza.
L'esempio più lampante è dato dalla Camomilla.

Dopo aver preso confidenza con le procedure, che il primo giorno sembravano abbastanza complesse, tutto si è rivelato molto più semplice...basta avere l'accortezza di seguire gli accorgimenti essenziali.

Alcuni consigli?
Beh, per esempio c'è da ricordare che la lana non ama gli sbalzi di temperatura, ma resiste bene fino ai 90° circa.
La seta, invece, mal sopporta temperature superiori agli 85°. Sarebbe comunque consigliabile stare intorno agli 80°.

Se volete tingere con il rosso cocciniglia, ricordatevi che la tintura va assolutamente usata a caldo (cioè le fibre vanno immerse nella tintura già calda, altrimenti la colorazione ottenuta sarà sbiadita); di conseguenza anche la lana andrà scaldata prima dell'immersione nella tintura.

Se ho stuzzicato la vostra curiosità e volete saperne di più, troverete sicuramente dei testi riguardanti la tintura naturale, magari anche presso una biblioteca.

In Lombardia vi è un'ottima opportunità per apprendere le tecniche di tintura naturale, partecipando ai corsi tenuti presso l'Associazione Colore e Tintura Naturale Maria Elda Salice che si trova a Milano.

E ora non mi resta che procurarmi gli "ingredienti", e fare qualche esperimento...che poi vi mostrerò! :)

A presto
Chiara


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