Attore francese. Dopo gli studi di recitazione inizia una intensissima attività teatrale che attraversa tutti i generi, dai classici al cabaret. Assieme al comico connazionale J. Poiret dà vita a una affiatata coppia che spopola nello spettacolo d'Oltralpe. Con poche apparizioni sul grande schermo, nel 1978, a cinquant'anni, incappa nel successo mondiale di Il vizietto, di E. Molinaro, in cui ha modo di folleggiare nei panni del travestito Zazà. Il film, che ha due sequel, gli dischiude una ricca galleria di successivi personaggi con i quali svela al grande pubblico insospettabili doti drammatiche e introspettive. Spiccano l'ambiguo notaio accusato di essere un assassino di bambine in Guardato a vista (1981) di C. Miller e ancora l'uxoricida in I fantasmi del cappellaio (1982) di C. Chabrol, da un racconto di G. Simenon. Altrettanto efficaci sono il giudice in pensione turbato dalla bella E. Béart in Nelly e monsieur Arnaud (1995) di C. Sautet e il truffatore di Rien ne va plus (1997) ancora di Chabrol.