Una piccola aggiunta per metterci qualcosa di mio: la parte gialla di 2 mandarini… ci sta benissimo!
Ingredienti:
500 g fichi secchi neri e bianchi
50 g datteri senza buccia tagliati a pezzetti
200 g di uvetta lavata e ammollata
50 g di prugne tagliate a pezzetti
150 g canditi arancio e cedro a cubetti
150 g di gherigli di noci tritati
200 g di mandorle tostate tritate
100 g nocciole tostate tritate
50 g pinoli tostati
200 g cioccolato fondente tritato
35 g cacao amaro
2 cucchiai di zucchero di canna (io no)
scorza di 1 arancio tritata finemente a coltello
scorza di 2 mandarini tritata finemente a coltello
½ scorza limone grattugiata
½ litro di mosto cotto
6 tazzine di caffè amaro
½ bicchiere di olio di girasole
1 cucchiaino raso di spezie saporita
1 pizzico di sale
100 g di pane grattugiato
50 g biscotti secchi tritati
frutta secca per la decorazione
Preparazione:
Aggiungi 600 ml di acqua e fai bollire per 30 minuti. Togli dal fuoco e lascia in infusione fino al giorno dopo nel liquido di cottura.
Trascorso questo tempo, trita i fichi neri e bianchi (senza piccolo). Metti i fichi, l’uvetta strizzata, i datteri, le prugne e i canditi in una capiente terrina.
Aggiungi il mosto, il caffe amaro e, un po’ alla volta incorpora gli altri ingredienti.
Quindi il pane grattugiato e i biscotti tritati mescolando bene. Unisci l’olio, e continua ad amalgamare aggiungendo se serve pane o, se serve, anche acqua dei fichi, assaggi l’impasto dovrebbe essere dolce ma non troppo.
Impasta energicamente con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto omogeneo dalla consistenza non troppo dura ma né troppo molle. Lascia riposare una notte.
Se è troppo morbido aggiungi altra farina.
Ungi con dell’olio le tortiere spolverale con del pane grattato (io ho scelto quelle usa e getta antiaderenti da plum-cake) e versa il composto livellandolo con un cucchiaio, decora la superficie con un po’ di frutta secca tenuta da parte e inforna a 180° per circa 50-60 minuti, tuttavia tieni d’occhio il dolce dopo 30 minuti. Ad esempio io ho messo sopra la carta stagnola per evitare che le noci si bruciassero.
Lascia raffreddare e riposare per una settimana ben chiuso con carta stagnola.
Si conserva in luogo fresco ma non in frigo.
Un grazie particolare a Cinzia (figlia di Maria Pia)!
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