Neue Republikanismus
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________ *Per questa versione del paper immessa in questa fondativa giornata nel Web, mi è d'obbligo fare tre ringraziamenti: alla Biblioteca Oriani di Ravenna, centro di eccellenza italiano ed internazionale della cultura storica, per la... more
________ *Per questa versione del paper immessa in questa fondativa giornata nel Web, mi è d'obbligo fare tre ringraziamenti: alla Biblioteca Oriani di Ravenna, centro di eccellenza italiano ed internazionale della cultura storica, per la pazienza del suo personale alle mie insistenti richieste di documenti, a Giovanni Giorgini, il cui magistero mi ricorda che il liberalismo è una forma di vita culturalmente non statica e che possiede al suo interno forti capacità di emendarsi (anche se non è proprio detto che il sottoscritto e Giorgini concordino sulle forme in cui questo possa avvenire) ed infine, a Ugo Uguzzoni per la sua disponibilità riguardo ad una mia richiesta di precisazioni intorno ad una parola, proveniente da un'altra disciplina, che ho introdotto in questa nuova versione del testo e che penso possieda un promettente campo semantico nell'ambito della filosofia politica; una richiesta che ad altri sarebbe risultata indubbiamente bizzarra ma che Uguzzoni, per le doti empatiche derivategli dalla sua professione ma, soprattutto, per la sua innata gentilezza, ha esaudito prontamente e con dovizia di riferimenti. In questo triste inverno per la democrazia in Italia ed in Europa, questa apparentemente piccola cortesia è stata personalmente un conforto non da poco.
Saggio post-marxista e neo-repubblicano sul Repubblicanesimo Geopolitico, di Massimo Morigi
Saggio neo-marxista, neo-repubblicano e dialettico, di Massimo Morigi
Questa lezione del paper AEsthetica Fascistica II, Gesamtkvnstwerk Res Pvblica, presentato nell'ottobre del 2007 a Coimbra, è pienamente giustificata dalla strana combinazione delle sue insufficienze di origine e della sua analisi... more
Questa lezione del paper AEsthetica Fascistica II, Gesamtkvnstwerk Res Pvblica, presentato nell'ottobre del 2007 a Coimbra, è pienamente giustificata dalla strana combinazione delle sue insufficienze di origine e della sua analisi apparentemente profetica sull'attuale fase turbo-capitalistica, in cui le morenti democrazie si tramutano malignamente in autoritarie e criptofasciste postdemocrazie (come mostrano le ultime vicende politiche italiane col governo Monti e, come, in forma ancora più plastica e drammatica, si vede con la tragedia del popolo greco; un'azione di distruzione, quella verso il popolo greco, che se fosse compiuta manu militari da qualche dittatorello non facente parte dell'UE avrebbe immediatamente scatenata una guerra di reazione da parte delle potenze occidentali con successivo giudizio davanti ai tribunali internazionali del dittatorello stesso, mentre, siccome la perdizione del popolo greco è stata decisa per soddisfare gli interessi della Germania e del turbo-capitale finanziario, il tutto viene rubricato dai mezzi di distrazione di massa come una dolorosa vicenda, magari frutto della cecità politica della cancelliera tedesca o della burocrazia europea e non, come dovrebbe essere, se s'impiegasse un minimo di onestà intellettuale, un crimine contro l'umanità portato avanti con mezzi non militari ma economici). Analisi in realtà molto piatta e di buon senso ma che almeno umilmente accettava di essere guidata dai giganti sulle cui spalle ci si era limitati a salire. Ovvio dire che un rinnovato repubblicanesimo che voglia uscire dall'attuale stato di sterile dibattito accademico storico-filologico sulle sue origini ed indicare una via d'uscita dall'attuale stato delle cose poliarchico-postdemocratico a guida turbo-capitalistica di morte della democrazia debba almeno dimostrare eguale umiltà verso tutta la migliore tradizione filosofica e filosoficopolitica occidentale di liberazione dell'uomo. E inutile aggiungere che questo rinnovato repubblicanesimo dovrà fare ammenda anche di molte di quelle pecche rappresentate in questo paper. Ma delle quali si omette una pur minima indicazione sia perché la loro scoperta è continua e sempre in evoluzione anche per l'autore stesso e, soprattutto, perché questo continuo cercare e rettificare costituisce forse l'elemento più importante per una reale Vita Activa, in cui il perdono che ci viene concesso per le nostre azioni e le sue irreversibili ed imprevedibili conseguenze, questo paper compreso, è l'elemento più importante per poter ogni volta ricominciare, riscrivere le narrazioni e conferire così senso alla vita dello zoon politikon e della polis; una eterna riscrittura individuale e collettiva che costituisce l'orizzonte della vera azione di liberazione contro i decreti apparentemente inappellabili, ma invece sempre continuamente ridiscussi e rovesciati, di ogni potere autoritario e del destino apparentemente mortale dell'uomo ma invece sicuramente immortale attraverso l'incessante suo agire generatore dei suoi eterni simboli e narrazioni. Questa riscrittura di AEsthetica Fascistica II del febbraio 2012 è quindi dedicata all'oggi martire ma immortale popolo greco. P. 2 di 35. IV COLOQUIO "TRADIÇÃO E MODERNIDADE NO MUNDO IBEROAMERICANO"-COIMBRA 1, 2, 3 DE OUTUBRO DE 2007. MASSIMO MORIGI, GESAMTKVNSTWERK RES PVBLICA. ULTIMATO: 25/02/2012 P. 3 di 35. IV COLOQUIO "TRADIÇÃO E MODERNIDADE NO MUNDO IBEROAMERICANO"-COIMBRA 1, 2, 3 DE OUTUBRO DE 2007. MASSIMO MORIGI, GESAMTKVNSTWERK RES PVBLICA. ULTIMATO: 25/02/2012 P. 4 di 35. IV COLOQUIO "TRADIÇÃO E MODERNIDADE NO MUNDO IBEROAMERICANO"-COIMBRA 1, 2, 3 DE OUTUBRO DE 2007. MASSIMO MORIGI, GESAMTKVNSTWERK RES PVBLICA. ULTIMATO: 25/02/2012 P. 6 di 35. IV COLOQUIO "TRADIÇÃO E MODERNIDADE NO MUNDO IBEROAMERICANO"-COIMBRA 1, 2, 3 DE OUTUBRO DE 2007. MASSIMO MORIGI, GESAMTKVNSTWERK RES PVBLICA. ULTIMATO: 25/02/2012 7 M. S. Stone, The Patron State.
‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di... more
‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di Karl Marx all’individualismo metodologico dell’economia classica (in specie la critica ad Adam Smith e David Ricardo, individualismo metodologico che poi sarà in seguito trasmesso anche all’economia neoclassica o marginalismo), la ‘Teoria della Distruzione del Valore’ rovescia la teoria del plusvalore di Karl Marx, affermando che il rapporto sociale che va sotto il nome di ‘capitalismo’ non opera una sottrazione del valore del lavoro erogato dal lavoratore a vantaggio del capitale ma, invece, una distruzione del valore di questo lavoro, distruzione del valore che si evidenzia sul “libero mercato” dove s’incontrano – entrambi formalmente liberi – gli operai (decisori omega-strategici), che apportano su questo mercato un lavoro svalutato (distrutto quindi nel suo valore) originatosi proprio dalla libertà di questo mercato (ossia dalla sua mancanza di regole) e i datori di lavoro capitalisti (decisori alfa-strategici) che così possono avvalersi di questo valore-lavoro effettivamente svalutato (o, meglio, distrutto).
MASSIMO MORIGI, STEFANO SALMI, DIALETTICA DEL POSTMODERNISMO… ULTIMATO: 30 OTTOBRE 2012
Neorepubblicanesimo, Neo repubblicanesimo, Neo-repubblicanesimo, Neo-republicanism, Néo-républicanisme: saggio neorepubblicano di Massimo Morigi
IIl presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origenes et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una... more
IIl presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origenes et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una... more
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.
Saggio neo-repubblicano, di Massimo Morigi
PROPEDEVTICVS PRO REPVBLICANISMO GEOPOLITICO Propedevticvs Pro Repvblicanismo Geopolitico è un file contenente link attraverso i quali si possono scaricare due documenti scritti da Massimo Morigi (Itália,... more
PROPEDEVTICVS PRO REPVBLICANISMO GEOPOLITICO
Propedevticvs Pro Repvblicanismo Geopolitico è un file contenente link attraverso i quali si possono scaricare due documenti scritti da Massimo Morigi (Itália, neo-republicanismo, modernidade: uma história para o futuro e Arte e modernità: i due percorsi comuni del fascismo e dell’estado novo), depositati elettronicamente presso la casa editrice dell’Università di Coimbra (Imprensa da Universidade de Coimbra – Pombalina, Coimbra University Press), utili a comprendere il pensiero dell’autore prima di giungere agli attuali sviluppi che lo hanno condotto all’elaborazione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ (nota per l’Archivio Marini: per ragioni legali non è possibile caricare direttamente nel vostro database questi due file: cfr. direttamente attraverso i suddetti link le linee guida emanate in proposito dalla Imprensa da Universidade de Coimbra). Anche se da un lato non ancora totalmente indipendente dall’attuale mainstream della scuola neorepubblicana e dall’altro con una visione dell’estetizzazione della politica che ancora non riusciva ad inserirsi in una corente visione teorica che la rendesse utilizzabile in un’ottica politica democratica, già da questi due documenti è possibile cogliere i più importanti elementi teorici che entrano oggi a far parte del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Per un ulteriore chiarimento delle basi politico-teoriche del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, si rimanda a quanto scritto in presentazione di Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via (documento di facile reperibilità in rete e fondamentale per le tematiche riguardanti il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’), presentazione che per comodità del lettore riportiamo in calce anche a questa introduzione a Propedevticvs Pro Repvblicanismo Geopolitico.
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Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.
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Propedevticvs Pro Repvblicanismo Geopolitico è un file contenente link attraverso i quali si possono scaricare due documenti scritti da Massimo Morigi (Itália, neo-republicanismo, modernidade: uma história para o futuro e Arte e modernità: i due percorsi comuni del fascismo e dell’estado novo), depositati elettronicamente presso la casa editrice dell’Università di Coimbra (Imprensa da Universidade de Coimbra – Pombalina, Coimbra University Press), utili a comprendere il pensiero dell’autore prima di giungere agli attuali sviluppi che lo hanno condotto all’elaborazione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ (nota per l’Archivio Marini: per ragioni legali non è possibile caricare direttamente nel vostro database questi due file: cfr. direttamente attraverso i suddetti link le linee guida emanate in proposito dalla Imprensa da Universidade de Coimbra). Anche se da un lato non ancora totalmente indipendente dall’attuale mainstream della scuola neorepubblicana e dall’altro con una visione dell’estetizzazione della politica che ancora non riusciva ad inserirsi in una corente visione teorica che la rendesse utilizzabile in un’ottica politica democratica, già da questi due documenti è possibile cogliere i più importanti elementi teorici che entrano oggi a far parte del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Per un ulteriore chiarimento delle basi politico-teoriche del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, si rimanda a quanto scritto in presentazione di Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via (documento di facile reperibilità in rete e fondamentale per le tematiche riguardanti il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’), presentazione che per comodità del lettore riportiamo in calce anche a questa introduzione a Propedevticvs Pro Repvblicanismo Geopolitico.
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Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.
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Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una... more
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono: link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono: link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina.
‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di... more
‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di Karl Marx all’individualismo metodologico dell’economia classica (in specie la critica ad Adam Smith e David Ricardo, individualismo metodologico che poi sarà in seguito trasmesso anche all’economia neoclassica o marginalismo), la ‘Teoria della Distruzione del Valore’ rovescia la teoria del plusvalore di Karl Marx, affermando che il rapporto sociale che va sotto il nome di ‘capitalismo’ non opera una sottrazione del valore del lavoro erogato dal lavoratore a vantaggio del capitale ma, invece, una distruzione del valore di questo lavoro, distruzione del valore che si evidenzia sul “libero mercato” dove s’incontrano – entrambi formalmente liberi – gli operai (decisori omega-strategici), che apportano su questo mercato un lavoro svalutato (distrutto quindi nel suo valore) originatosi proprio dalla libertà di questo mercato (ossia dalla sua mancanza di regole) e i datori di lavoro capitalisti (decisori alfa-strategici) che così possono avvalersi di questo valore-lavoro effettivamente svalutato (o, meglio, distrutto).
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una... more
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
NOTA DI PRESENTAZIONE Attraverso il presente file possono vengono presentati due paper depositati presso academia edu. (agli indirizzi https://www.academia.edu/9531122/8-_rep%C3%BAblica_republicanismo e... more
NOTA DI PRESENTAZIONE Attraverso il presente file possono vengono presentati due paper depositati presso academia edu. (agli indirizzi https://www.academia.edu/9531122/8-_rep%C3%BAblica_republicanismo e https://www.academia.edu/9531238/20-_estados_autorit%C3%A1rios.pdf ) con tematiche del tutto analoghe dal punto di vista filosofico-politico ma che partono dall’analisi di situazione storiche del tutto differenti. Questi due paper (ITÁLIA, NEO-REPUBLICANISMO, MODERNIDADE: UMA HISTÓRIA PARA O FUTURO e ARTE E MODERNITA’. I DUE PERCORSI COMUNI DEL FASCISMO E DELL’ ESTADO NOVO, indirizzi internet originali rispettivamente: http://digitalis-dsp.uc.pt/jspui/bitstream/10316.2/31013/1/8-%20rep%C3%BAblica%2c%20republicanismo.pdf?ln=pt-pt e http://digitalis-dsp.uc.pt/jspui/bitstream/10316.2/32218/1/20-%20estados%20autorit%C3%A1rios.pdf?ln=pt-pt ) nel percoro del pensiero filosofico-politico del loro autore, Massimo Morigi, possono essere considerati come una sorta di premessa al successivo sviluppo del suo pensiero, sfociato negli ultimi tempi con l’elaborazione di un nuovo canone repubblicano definito da Massimo Morigi come ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Per meglio definire il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, rinviamo alle parole stesse che questo autore ha scritto recentemente in proposito commentando REPVBLICANISMVS GEOPOLITICVS FONTES ORIGINES ET VIA, sempre presente nel Web. Iulivs Avropalissandro 28 novembre 2014 _______ Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa. Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014 Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.
Saggio neo-repubblicano, di Massimo Morigi
Saggio neo-marxista di Massimo Morigi sulla moralità del Repubblicanesimo Geopolitico
‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di... more
‘Teoria della Distruzione del Valore’: teoria elaborata da Massimo Morigi afferente al ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, al ‘Repubblicanesimo’, al ‘Neo-repubblicanesimo’, al ‘Marxismo’ e al ‘Neo-marxismo’. Pur condividendo la critica di Karl Marx all’individualismo metodologico dell’economia classica (in specie la critica ad Adam Smith e David Ricardo, individualismo metodologico che poi sarà in seguito trasmesso anche all’economia neoclassica o marginalismo), la ‘Teoria della Distruzione del Valore’ rovescia la teoria del plusvalore di Karl Marx, affermando che il rapporto sociale che va sotto il nome di ‘capitalismo’ non opera una sottrazione del valore del lavoro erogato dal lavoratore a vantaggio del capitale ma, invece, una distruzione del valore di questo lavoro, distruzione del valore che si evidenzia sul “libero mercato” dove s’incontrano – entrambi formalmente liberi – gli operai (decisori omega-strategici), che apportano su questo mercato un lavoro svalutato (distrutto quindi nel suo valore) originatosi proprio dalla libertà di questo mercato (ossia dalla sua mancanza di regole) e i datori di lavoro capitalisti (decisori alfa-strategici) che così possono avvalersi di questo valore-lavoro effettivamente svalutato (o, meglio, distrutto).
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una... more
Il presente file, titolo: Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via, contiene testi e link di Massimo Morigi sull’estetizzazione della politica e sul ‘Repubblicanesimo geopolitico’. Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ è una dottrina politologica e filosofico-politica elaborata negli ultimi anni dall’ autore in cui i sette paper copia-incollati nelle pagine di questo file costituiscono l’elaborazione storico-filosofica che ha portato all’elaborazione finale del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’, di cui si potrà prendere visione cliccando nei link posti nella parte finale del file al termine dei sette paper copia-incollati nel file. In questi precedenti paper era stato messo a fuoco, fra le altre cose, un nuovo tipo di repubblicanesimo profondamente debitore delle suggestioni dell’estetizzazione della politica, con le sue luci delle avanguardie artistiche e con le sue terribili ombre dei regimi totalitari, così come si era manifestata nel corso del Novecento (il numero della nota a piè di pagina che all’inizio di ogni nuovo paper non riparte da 1 ma aggiunge 1 all’ultimo numero di nota del precedente paper pur essendo dovuto ad un automatismo del copia-incolla è, se vogliamo, anche un accidente altamente simbolico del filo rosso, fra riflessioni sul repubblicanesimo e sulla estetizzazione della politica, che attraversa tutti questi interventi). Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ raccoglie queste suggestioni ed intende innestarle nel tronco della tradizione realista della Geopolitica. Un realismo politico quello del ‘Repubblicanesimo geopolitico’ che però, rinnovato dalla scuola costruttivista delle relazioni internazionali (Alexander Wendt), pone in primo piano una spazialità non solo geografica ma anche di natura mentale, rappresentativa e culturale (in fondo la moderna noopolitik non è che una riscrittura postmoderna dell’estetizzazione della politica novecentesca) e che, proprio perché strettamente vincolato in senso machiavelliano all’effettualità, rifiuta con irrisione tutte le ingenue, quando non interessate, visioni liberal-neopositivistiche alla Popper e si riallaccia direttamente ai grandi pensatori dialettici Hegel e Marx (da questo punto di vista, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si distacca drasticamente da tutte le vulgate neomarxiste: in primo luogo perché integralmente dialettico, in secondo luogo perché non cerca surrogati salvifici alla classe operaia ma individua, sulla scia di Gianfranco La Grassa, negli agenti strategici interni ed internazionali gli autentici operatori dell’evoluzione delle società capitalistiche – ma a differenza della versione lagrassiana del marxismo, il ‘Repubblicanesimo geopolitico’ si tiene ben stretta, ed intende sviluppare, la visione dialettica hegelo-marxiana della realtà). Possiamo così affermare che generare una profonda dialettica fra realismo politico e le mai sopite pulsioni verso l’estetizzazione della politica (impresa alla quale fu dedicata la vita del più grande rappresentante della filosofia politica del Novecento, Hannah Arendt, alla quale però fece sempre velo la sua formazione kantiana) sia il compito che si prefigge il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’. Un repubblicanesimo, quello geopolitico, che ha pertanto definitivamente abbandonato una visione della libertà intesa come non dominio che ha segnato – ed estenuato – le ormai vecchie ed attardate vulgate del neorepubblicaneismo e che è invece fermamente indirizzato alla realizzazione di una autentica, profonda ed intima Vita Activa.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.
Massimo Morigi – Ravenna, 8 ottobre 2014
Segue ora una più dettagliata descrizione del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’.
Il ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ partendo da una rieleborazione del repubblicanesimo classico, intende introdurre nell'ambito del dibattito neo-repubblicano gli apporti della scienza geopolitica e utilizza anche il concetto di ‘Lebensraum’ come pure quelli di ‘conflitto strategico’ e di ‘agenti strategici’ di matrice marxista (fondamentale nello sviluppo di queste due chiavi interpretative il grande pensatore marxista Gianfranco La Grassa). Rispetto al ‘conflitto strategico’ di marca lagrassiana, nel ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ non viene abbandonata una visione dialettica e a differenza del Lebensraum della scuola tedesca della geopolica il ‘Lebensraum republicanism’ intende lo spazio vitale non solo in senso territoriale ma anche culturale. Da questo punto di vista, il repubblicanesimo geopolitico risulta affine agli studi sulla ‘noopolitik’ e alla dottrina sulle relazioni internazionali che va sotto il nome di costruttivismo.Gli argomenti affrontati dalla dottrina politologica e filosofico-politica del Repubblicanesimo geopolitico sono il repubblicanesimo sviluppato dal punto di vista della geopolitica, il neo-repubblicanesimo, il marxismo ed il neomarxismo, la globalizzazione politica e finanziaria e gli agenti strategici nazionali ed internazionali che costituiscono la trama significativa di questa globalizzazione. Nei file qui di seguito vi sono link, saggi, articoli, interviste e dibattiti sul repubblicanesimo geopolitico in cui l’autore di questa nuova dottrina filosofico-politica e politologica, Massimo Morigi, traccia le linee-guida del ‘Repubblicanesimo Geopolitico’ e, in base a questo, giudica anche casi concreti della situazione politica internazionale, vedi il caso della crisi Ucraina, analizzata in diversi articoli raggiungibili attraverso i link presenti nel file Republicanismvs Geopoliticvs Fontes Origines et Via alla luce dei principi e linee interpretative sviluppati dal ‘Repubblicanesimo geopolitico’.