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Sull'inversione ipotetica in russo *

Citation: Damonte, Federico e Jacopo Garzonio (2012), "Sull'inversione ipotetica in russo", mediAzioni 13, http://mediazioni.sitlec.unibo.it, ISSN 1974-4382. 1. Introduzione In russo la protasi di un periodo ipotetico è introdotta dal complementatore esli, e l'ordine delle parole è lo stesso di quello osservato nelle frasi dichiarative non marcate, in cui il soggetto precede il verbo. (1) a. esli Vanja vse rasskažet, ty pojmeš'. se V. tutto raccontare.fut.3s tu capire.fut.3s "Se Vanja racconterà tutto, capirai." b. Vanja vse rasskažet. "Vanja racconterà tutto." anche possibile però non usare il complementatore, e in questo caso il soggetto può comparire anche in posizione postverbale: (2) a. esli by ty znal, (to) ty otvetil by. se by tu sapere.pass.m.s allora tu rispondere.pass.m.s by "Se tu lo sapessi, risponderesti." b. ty znal by, (to) ty otvetil by. c. znal by ty, (to) ty otvetil by. * Gli autori desiderano ringraziare il pubbl...

Sull’inversione ipotetica in russo* Federico Damonte (Università di Cambridge), Jacopo Garzonio (Università Ca’ Foscari di Venezia) Citation: Damonte, Federico e Jacopo Garzonio (2012), “Sull’inversione ipotetica in russo”, mediAzioni 13, http://mediazioni.sitlec.unibo.it, ISSN 1974-4382. 1. Introduzione In russo la protasi di un periodo ipotetico è introdotta dal complementatore esli, e l’ordine delle parole è lo stesso di quello osservato nelle frasi dichiarative non marcate, in cui il soggetto precede il verbo. (1) a. esli Vanja vse rasskažet, ty pojmeš’. se V. tutto raccontare.fut.3s tu capire.fut.3s “Se Vanja racconterà tutto, capirai.” b. Vanja vse rasskažet. “Vanja racconterà tutto.” anche possibile però non usare il complementatore, e in questo caso il soggetto può comparire anche in posizione postverbale: (2) a. esli by ty znal, (to) ty otvetil by. se by tu sapere.pass.m.s allora tu rispondere.pass.m.s by “Se tu lo sapessi, risponderesti.” b. ty znal by, (to) ty otvetil by. c. znal by ty, (to) ty otvetil by. * Gli autori desiderano ringraziare il pubblico del 33° GLOW Colloquium e del III Incontro di Linguistica Slava per l’utile discussione sul lavoro, e un anonimo reviewer per tutti i commenti e le osservazioni. Anche se gli autori hanno elaborato e sviluppato il lavoro congiuntamente, Federico Damonte si assume la responsabilità per le sezioni 1-3, Jacopo Garzonio per le sezioni 4-6. 1 La costruzione senza complementatore e con un soggetto postverbale si trova in molte altre lingue, ed è chiamata inversione ipotetica. La letteratura su questo tipo di protasi (si vedano fra i tanti Embick & Iatridou 1993) ha trovato diverse proprietà che la distinguono dalle protasi senza inversione, riguardo sia le possibili interpretazioni di queste frasi che le loro caratteristiche sintattiche. In questo lavoro analizzeremo le protasi senza complementatore in russo per stabilire se rappresentano veramente casi di inversione ipotetica. Sulla base di questa descrizione proporremo la tesi che il russo possiede l’inversione ipotetica, ma anche che essa presenta delle differenze con la costruzione analoga che si osserva in altre lingue, come ad esempio l’inglese. Come vedremo, le differenze principali sono che in russo l’inversione ipotetica sembra essere opzionale e la costruzione è compatibile con elementi focalizzati. In questo lavoro vogliamo anche avanzare un’analisi sintattica dell’inversione ipotetica che permetta di distinguerla chiaramente da altri tipi di protasi, e che renda conto delle sue proprietà sintattiche e semantiche. In particolare, vogliamo proporre la tesi che le protasi con inversione rappresentino un caso particolare di un tipo di frase più generale, ossia le frasi [+irreali], che in russo sono marcate con la particella by. Come vedremo, in russo l’inversione ipotetica è possibile solo se è presente questa particella. La nostra ipotesi prevede che l’inversione sia un caso di movimento del verbo, assieme alla particella by, da una posizione interna alla frase vera e propria a un posizione strutturalmente più alta, nella ‘periferia sinistra’ della frase. Questa analisi sintattica spiega facilmente la posizione postverbale del soggetto ma anche altri fatti riguardanti la distribuzione e l’ordine delle particelle discorsuali. Inoltre, la nostra ipotesi è in grado di spiegare una importante caratteristica delle protasi con inversione, ossia l’impossibilità di cancellarne la controfattualità. In altre parole, una condizione fornita da una protasi con inversione in un periodo ipotetico dell’irrealtà non può essere contraddetta. Questo lavoro è organizzato come segue: nella sezione 2 riassumeremo brevemente le proprietà dell’inversione ipotetica in altre lingue. Nella sezione 3 mostreremo che i dati dal russo non sono del tutto compatibili con le generalizzazioni proposte sulla base di lingue come l’inglese, e mostreremo come in russo l’inversione ipotetica sia possibile solo in presenza di by. Nella sezione 4 proporremo la nostra analisi dell’inversione ipotetica quale movimento del verbo, assieme a by. Nella 2 sezione 5 discutiamo l’ipotesi che l’inversione abbia la funzione di marcare il focus, o più in generale una funzione discorsuale, e mostriamo che questo non sembra essere vero in russo. Nella sezione 6, infine, menzioniamo brevemente alcune conseguenze della nostra analisi, oltre a riassumere le nostre principali conclusioni. 2. Sull’inversione ipotetica in altre lingue Embick & Iatridou (1993) hanno comparato le proprietà dell’inversione ipotetica in diverse lingue. Secondo la loro analisi, alcune proprietà di questa costruzione sono presenti in tutte le lingue in cui la costruzione è possibile, mentre altre proprietà variano da lingua a lingua. Questa variazione però non è casuale, ma segue alcune regole di implicazione. Vediamo brevemente le conclusioni cui sono giunti Embick e Iatridou. In primo luogo, una caratteristica universale è che le frasi “aggiunto” (subordinate non selezionate) con verbo in prima posizione ricevono sempre l’interpretazione di protasi di periodo ipotetico, e non altre interpretazioni che pure sarebbero possibili, come per esempio un’interpretazione temporale o causale; (3a) corrisponde a (3b) e non può corrispondere a (3b’) o (3b’’). (3) a. had John eaten the calamari, he might be better now. “Avesse J. mangiato i calamari, starebbe meglio adesso.” b. if John had eaten the calamari... “Se J. avesse mangiato I calamari…” b'. #since John had eaten the calamari... “Poiché J. ha mangiato i calamari…” b''. #when John had eaten the calamari... “Quando J. ha mangiato i calamari…” Ciò mostra chiaramente che l’inversione è legata all’interpretazione ipotetica, e quindi alla struttura sintattica e semantica delle protasi dei periodi ipotetici, e non è semplicemente un fatto stilistico o discorsuale. Per quanto riguarda invece le proprietà che non sono attestate in tutte le lingue, Iatridou ed Embick propongono le due seguenti generalizzazioni: il gruppo di lingue in cui 3 l’inversione condizionale è ammessa nei periodi ipotetici indicativi (“della realtà”) costituisce un sottogruppo di quelle in cui l’inversione condizionale è ammessa nei periodi ipotetici controfattuali1. Il tedesco ammette entrambi i casi, l’inglese no. (4) a. kommt Hans, dann geht Susanne. viene H. allora va S. “Se viene H., allora S. va via.” b. wäre Hans gekommen, dann wäre Susanne abgefahren. essere.cong H. venuto allora essere.cong S. partita “Se H. fosse venuto, allora S. sarebbe partita.” (5) *has John eaten the calamari, there will be no food left for us. ha J. mangiato i calamari ci essere.fut nessun cibo rimasto per noi “Se J. ha mangiato i calamari, non ci sarà rimasto niente per noi.” Inoltre, le lingue che ammettono l’ordine apodosi-protasi nei periodi ipotetici indicativi con inversione ipotetica, come l’islandese, costituiscono un sottoinsieme di quelle che ammettono l’ordine apodosi-protasi nei periodi ipotetici controfattuali con inversione ipotetica, come il tedesco. (6) (7) a. Susanne wäre abgefahren, wäre Hans gekommen. b. *Susanne geht, kommt Hans. a. hafi hann faridh, eg kom. (Islandese) avesse lui andato io vengo “Se lui se ne è andato, io vengo” b. eg kom, hafi hann faridh. Una discussione dettagliata di queste implicazioni è al di là degli scopi di questo lavoro. Vogliamo però far notare che esse sembrano mostrare che il periodo 1 Ai fini di questo lavoro adottiamo la terminologia di Iatridou ed Embick, che operano una suddivisione (basata prevalentemente sull’inglese) tra periodi ipotetici indicativi e controfattuali. Suddivisioni più articolate (per esempio quella tra “periodo ipotetico della realtà” e “della possibilità”, che individua tipi di condizioni non controfattuali con un vario grado di probabilità) non ci sono sembrate rilevanti per la trattazione dei dati del russo. 4 ipotetico indicativo o “della realtà” è diverso dai periodi ipotetici irreali o controfattuali (che, come si vedrà, sono da analizzare come irreali nel passato): infatti l’inversione ipotetica non è possibile con periodi ipotetici della realtà in molte lingue (5), e anche in alcune lingue in cui è possibile, non ammette l’ordine apodosi-protasi (6b), come invece fanno i periodi ipotetici controfattuali (6a). Questa diversità di comportamento sintattico corrisponde al fatto che il periodo ipotetico indicativo ha una interpretazione ben diversa da quello controfattuale. Inoltre, la distinzione usata da Iatridou ed Embick tra periodi ipotetici indicativi e periodi ipotetici controfattuali non sembra sufficiente a cogliere tutte le possibili interpretazioni delle protasi con inversione. In italiano, per esempio, una interpretazione controfattuale è possibile anche con un imperfetto congiuntivo, ma non è necessaria, ed è possibile anche interpretare la frase come la protasi di un periodo ipotetico della possibilità, secondo la classificazione tradizionale. (8) a. venisse anche b. se b'. se Gianni potesse venire alla festa, e potrebbe, ... Gianni Gianni potesse alla venire alla festa, festa, sarebbe ma non fantastico. può, … Per i nostri scopi, possiamo dunque ipotizzare che il tratto semantico rilevante perché l’inversione ipotetica sia possibile è quello [+irreale], e che l’interpretazione controfattuale sia derivata da quella irreale, in particolare attraverso l’uso del tempo passato, come vedremo in dettaglio nella sezione 5.2. Al contrario, i casi di inversione con periodi ipotetici della realtà sarebbero un fenomeno diverso, che non dipende dal fatto di comparire nella protasi di un periodo ipotetico. 3. L’inversione in russo Il russo offre una conferma di questa interpretazione dei fatti discussi da Iatridou ed Embick, in quanto le frasi ‘aggiunto’ con verbo in prima posizione non ricevono obbligatoriamente un’interpretazione di protasi di periodo ipotetico. 5 (9) a. pridet Vanja, ja ujdu. venire.fut.3s V. io andare.fut.1s b. esli pridet Vanja... “Se viene V., me ne vado.” b’. kogda pridet Vanja... “Quando viene V…” b’’. ? iz-za togo čto pridet Vanja... “Poiché viene V…” Tuttavia, se il verbo nella frase aggiunto è [+irreale], ovvero se è marcato dalla particella-ausiliare by, la frase deve ricevere l’interpretazione ipotetica. (10) a. skazal by Vanja pravdu, my ponjali by. dire.pass.m.s by V. verità.acc noi capire.pass.p by “Se V. avesse detto la verità, avremmo capito.” b. esli by Vanja skazal pravdu... b’. *kogda by Vanja skazal pravdu… Questi fatti mostrano chiaramente che l’inversione ipotetica richiede una interpretazione irreale: infatti solo nel caso in cui l’interpretazione irreale sia marcata dalla particella by la frase con inversione è non ambigua, e riceve l’interpretazione di protasi di un periodo ipotetico. Viceversa, i casi di inversione con un verbo all’indicativo possono avere diverse interpretazioni, e sono da spiegare in maniera diversa. Noi proponiamo che siano un caso di ellissi del complementatore, seguendo l’opinione di Franks (1995, 308): “discourse recoverable elements may be freely elided”. A conferma di questa analisi, facciamo notare che in russo l’inversione ipotetica con un verbo all’indicativo risulta impossibile in casi come il seguente, con un verbo transitivo e un ordine verbo–soggetto–oggetto. (11) *dumaet on èto, on ne prav. pensare.pres.3s lui questo lui NEG nel.giusto “Se pensa questo, ha torto.” Questa restrizione non si trova nel caso in cui il verbo sia accompagnato dalla particella by, ossia nel caso in cui la frase sia marcata come [+irreale]. Questa 6 differenza si può spiegare solo ipotizzando che nei periodi ipotetici indicativi non sia ammessa l’inversione ipotetica vera e propria. Allo stesso modo, se prendiamo in considerazione i casi di ordine apodosi-protasi, si osserva che solo protasi con il verbo [+irreale] sono ammesse alla fine del periodo ipotetico. (12) a. my ponjali by, skazal by Vanja pravdu. b. *ja ujdu, pridet Vanja. Possiamo dunque concludere che in russo l’inversione ipotetica è possibile solo in presenza della particella by, e quindi del tratto semantico [+ irreale]. In questo lavoro lasciamo aperta la domanda se il legame tra inversione ipotetica e interpretazione irreale sia valido in generale per tutte le lingue che hanno l’inversione nelle protasi, come ipotizzato nella sezione precedente. Facciamo solo brevemente notare che il tratto [+irreale] sembra corrispondere a un particolare tipo di modalità, una categoria semantica che, come sappiamo è sistematicamente rappresentata nella sintassi delle lingue del mondo, e che quindi può avere come realizzazione anche l’inversione dell’ordine soggetto – verbo. Viceversa, la nozione di ‘realtà’, quale è usata nell’espressione di “periodo ipotetico della realtà”, non sembra corrispondere a nessuna nozione semantica specifica, bensì alla interpretazione di default di diversi tratti semantici, quali il tempo e il modo. Non è dunque sorprendente che questa nozione non sia marcata da un fenomeno sintattico quale l’inversione. 4. Analisi Prima di approfondire ulteriormente la nostra analisi sul rapporto tra by e l’inversione ipotetica occorre presentare alcuni altri fatti rilevanti e chiarire alcuni aspetti dell’approccio teorico che intendiamo adottare nelle sezioni successive. 4.1 Inversione e movimento del verbo L’inversione ipotetica viene spesso associata ad altri fenomeni sintattici, collegati a specifici tipi frasali, in cui si osserva l’ordine verbo-soggetto. In 7 ambito italoromanzo, per esempio, Benincà (1989) e Munaro (2010) hanno mostrato come l’enclisi del pronome soggetto2 in veneto e friulano compaia in quattro tipi di frase: le frasi interrogative principali (comprese quelle usate come esclamazioni o domande retoriche), le protasi dei periodi ipotetici non della realtà (si tratta quindi di inversione ipotetica), le frasi ottative e le strutture disgiuntive con valore concessivo (il tipo “che sia ricco o che sia povero…”). In tutti questi casi, la comparsa del verbo a sinistra del soggetto, ovvero in una posizione non canonica per una lingua SVO, è interpretabile come uno dei meccanismi previsti dalla grammatica per codificare questi tipi frasali e distinguerli così dalle corrispondenti frasi dichiarative. Nel quadro che adottiamo, la derivazione dell’ordine marcato VS è un caso di movimento del verbo attraverso la struttura frasale a una posizione gerarchicamente più alta. Più precisamente, si assume che il verbo flesso occupi la stessa posizione che in altri contesti viene occupata dal complementatore (se o che in italiano, if o that in inglese, esli o čto in russo; cfr. Chomsky 1995 sull’analisi del movimento “I-to-C” nel quadro della grammatica generativa attuale). Per esemplificare l’opposizione tra interrogativa principale e dichiarativa selezionata in inglese si può osservare il seguente esempio. Il verbo nel primo caso e il complementatore nel secondo occupano, alla fine della derivazione, la stessa posizione strutturale, qui indicata come C°. (13) a. [C°is [John [is [at home]]]]? è J. è a casa “J. è a casa?” b. you say [C° that [John [is [at home]]]. tu dici che J. è a casa “Dici che J. è a casa.” Come vedremo, alcuni aspetti di questa analisi possono essere ulteriormente affinati. Prima di sviluppare questo approccio, ci sono due precisazioni da fare. Per prima cosa, il movimento del verbo alla periferia sinistra della frase è in 2 Rimandiamo a Munaro (2010) per una discussione più approfondita dell’enclisi dei pronomi soggetto nei dialetti italiani settentrionali come fenomeno equivalente all’ordine lineare verbosoggetto lessicale. 8 parte diverso da altri tipi di movimento che si ipotizzano in sintassi, come il movimento di wh o la topicalizzazione: questi ultimi, infatti, sono movimenti di sintagma, mentre il verbo si muove come testa di sintagma (rimandiamo a Roberts (2011) per tutti gli aspetti teorici del movimento di testa); in secondo luogo, la necessità del movimento nella codifica dei tipi di frase viene in genere formalizzata assumendo che vi siano dei tratti grammaticali collegati alla forza frasale che devono essere attivati nella periferia sinistra di una frase perché essa possa essere associata a un determinato tipo frasale. Il movimento del verbo è uno dei mezzi a cui le lingue naturali possono ricorrere per attivare tali tratti (un altro mezzo, per esempio, è l’inserimento di specifici elementi funzionali, come le particelle frasali). Come discuteremo in seguito, limitandosi agli strumenti di analisi appena delineati non è possibile rendere conto di alcuni aspetti dell’inversione ipotetica, in particolare della sua opzionalità. 4.2 La struttura fine della periferia sinistra e by Come abbiamo visto nella sezione 3., in russo l’inversione ipotetica è strettamente collegata alla presenza della particella by, ovvero al tratto modale [+irreale]. Analizzando la protasi dei periodi ipotetici con il tratto [+irreale] senza inversione, si nota che la particella compare di norma immediatamente alla destra del complementatore ipotetico esli. (14) esli by ja znal, ja otvetil by. se by io sapere.pass.m.s io rispondere.pass.m.s by “Se lo avessi saputo, avrei risposto” / “Se lo sapessi, risponderei.” Tuttavia, il russo parlato ammette anche altre possibilità; by può comparire dopo il soggetto o dopo il verbo e opzionalmente può essere raddoppiata: una particella compare dopo esli, l’altra in una delle altre due posizioni. (15) a. esli ja by znal… b. esli ja znal by… c. esli by ja by znal… d. esli by ja znal by… 9 Il raddoppiamento di by è una delle proprietà di questa particella che si può osservare in molti tipi frasali (Franks & King 2000). In Damonte e Garzonio (2010) abbiamo preso in esame i casi di raddoppiamento di by nelle semplici dichiarative con il tratto [+irreale] (equivalenti alle dichiarative al condizionale in italiano) e nelle ottative, oltre ai casi in cui compare by all’interno di una frase introdotta dal complementatore modale čtoby (si noti che “irreale”, come mostra questo caso, può corrispondere anche a “non ancora realizzato”; cfr. anche Brecht 1977): (16) a. ja by pošel by v teatr. io by andare.pass.m.s by a teatro “Andrei a teatro.” b. (mog by ja) pojti by v teatr! potere.pass.m.s by io andare by a teatro “Potessi andare a teatro!” c. nado čtoby ty pošel by v teatr. bisogna che.by tu andare.pass.m.s by a teatro “Bisogna che tu vada a teatro.” Nell’analisi che abbiamo proposto in Damonte e Garzonio (2010) abbiamo considerato questi casi di raddoppiamento come un’opzione ammessa nel russo parlato di lessicalizzare il tratto [+irreale] in due livelli diversi della struttura frasale, ovvero a livello della flessione verbale (la particella più a destra) e a quello del sistema della periferia sinistra (la particella più a sinistra, che arriva a incorporarsi sul complementatore nel caso delle subordinate modali, dando čtoby). L’ipotesi può essere rappresentata con una semplice formalizzazione, in cui indichiamo con C(omplementizer)P e I(nflection)P le due proiezioni funzionali: (17) …[CP čtoby [IP ty pošel by [v teatr]]] Si tratta di un caso di concordanza modale (“mood concord”) che si può trovare nelle lingue naturali (Rivero 1988 ha analizzato in questi termini le subordinate congiuntive del romeno). 10 Il fatto che vi sia una posizione per elementi che marcano il tratto [+irreale] nella periferia sinistra della frase costituisce un potenziale problema per un modello di sintassi formale che analizzi tale porzione della struttura frasale come un’unica proiezione funzionale (con una sola posizione di testa e una di specificatore). Infatti, prendendo l’esempio delle protasi non reali del russo, sorge il problema della posizione delle due teste esli e by a sinistra della posizione del soggetto. Inoltre, un simile modello della periferia sinistra non spiega in maniera soddisfacente tutti i dati di quelle lingue in cui l’ordine dei costituenti può variare con ampia libertà, come il russo, che infatti ammette costituenti dislocati tra esli by e il soggetto o anche a sinistra di esli (cfr., tra molti altri, Garzonio 2005 e Dyakonova 2009). Per un’analisi più congruente adottiamo, dunque, il modello dello “split CP”, ovvero della periferia sinistra come modulo della struttura frasale composto da più proiezioni funzionali, proposto da Rizzi (1997) e sviluppato da altri studiosi. In questo modo si può rendere conto del fatto che i vari elementi della periferia sinistra (complementatori, particelle, sintagmi topicalizzati o focalizzati) occupano una precisa posizione strutturale e compaiono in un ordine lineare fisso o comunque variabile in modo predicibile. La particella by che si trova immediatamente a destra di esli occupa la testa di una proiezione modale nella periferia sinistra, associata in maniera univoca al tratto [+irreale]. (18) [ esli [ModP [Mod° by]]] Una volta stabilite queste basi teoriche, si può passare all’analisi dei casi di inversione. 4.3 L’inversione come movimento di [V by] Nella loro analisi dell’inversione ipotetica, Iatridou & Embick (1993) sono partiti dall’idea che la protasi di un periodo ipotetico ha sempre la stessa forma logica (la struttura che il sistema grammaticale utilizza per l’interpretazione del significato). In altre parole, il complementatore ipotetico espresso (IF in 19a.) e il verbo nei casi di inversione (19b.) occupano la stessa posizione e vengono interpretati in entrambi i casi come un elemento unico (19c.). 11 (19) a. IF …V… b. Vi …Vi… c. Vi/IF …Vi… Applicando quest’intuizione al russo, alla luce degli strumenti teorici adottati nelle sezioni precedenti, ci si trova davanti a due possibili soluzioni nell’analisi delle protasi con inversione. Il russo, a differenza delle lingue prese in esame da Iatridou & Embick (1993), ovvero inglese e tedesco, ha la possibilità di esprimere il tratto [+irreale] con la lessicalizzazione di un elemento in due posizioni diverse nella struttura frasale (opzionalmente in entrambe), la particella by. Questo vuol dire che nelle protasi con inversione, che di norma non ammettono il raddoppiamento della particella, il by realizzato può essere sia la lessicalizzazione della testa modale interna alla flessione (il by “basso”) sia quella della testa modale nella periferia sinistra (il by “alto”). In questo secondo caso, sarebbe il verbo da solo a muoversi dalla sua posizione canonica alla periferia sinistra (dove, seguendo Iatridou & Embick (1993), si può ipotizzare che vada a occupare la posizione del complementatore esli). Se invece il by realizzato fosse quello della flessione, si deve assumere che verbo e particella si muovono come un unico elemento dalla loro posizione all’interno della frase alla periferia sinistra. I due casi possono essere rappresentati come segue: (20) a. Vi by …Vi… b. [V by]i …[V by]i… Ci sono almeno due fatti che favoriscono la seconda possibilità. Per prima cosa, nei casi di inversione verbo e particella non possono essere separati, mentre nelle protasi senza inversione esli e by, come abbiamo già visto, non devono necessariamente essere attigui: per esempio, il soggetto può comparire tra i due elementi.3 L’inseparabilità è uno dei test standard per gli elementi che nel corso della derivazione sintattica vengono mossi come un elemento unico. 3 In questo caso la spiegazione data dalla teoria dello “split CP” è migliore di quelle di una teoria con CP unico, in quanto prevede, anche sulla base della comparazione linguistica, una 12 (21) a. esli ja by znal, ja otvetil by. b. znal by ja… c. *znal ja by… Il secondo fattore che favorisce l’ipotesi che [V by] sia un elemento unico mosso alla periferia sinistra riguarda l’ordine relativo delle particelle frasali. In particolare, ci interessa l’ordine di by e della particella že (Padučeva 1987). Anche se la cooccorrenza delle due particelle nella protasi di un periodo ipotetico rende la frase marginale (probabilmente perché le funzioni discorsuali di že non sono perfettamente compatibili con il tratto [+irreale] e, più in generale, perché aggiungere a una condizione, posta dalla protasi, elementi del livello discorsuale indebolisce in qualche misura l’espressione di tale condizione), si osserva una chiara differenza tra le protasi con esli e quelle con inversione. Infatti, le protasi con esli ammettono entrambi gli ordini delle particelle, mentre quelle con inversione solo l’ordine by-že. (22) a. ? esli že by on znal (by) pravdu, on otvetil by. se že by lui sapere.pass.m.s by verità.acc lui rispondere.pass.m.s by “Se proprio sapesse la verità, risponderebbe.” “Se proprio avesse saputo la verità, avrebbe risposto.” b. *? esli by že on znal (by) pravdu, on otvetil by. c. znal by že on pravdu, on otvetil by. d. *znal že by on pravdu, on otvetil by. L’analisi della sintassi di že va oltre gli scopi di questo contributo; tuttavia, per il nostro esame è necessario chiarire alcuni punti. Tale particella ha diverse funzioni, tutte comunque collegate al piano discorsuale. Per esempio, può marcare certi aspetti della valutazione del parlante riguardo al contesto dell’enunciato, o, in modo più specifico, riguardo al costituente su cui si cliticizza (un sintagma dislocato o anche un elemento wh). In ogni caso, si tratta di una particella clitica della periferia sinistra e i consueti test sintattici (impossibilità di occorrenza in isolamento, impossibilità di focalizzazione, etc.) indicano che si posizione di topic per i costituenti dislocati, anche i soggetti, a sinistra degli elementi modali ma a destra dei complementatori. 13 tratta della testa di una proiezione funzionale. Poiché l’ordine že-by è più frequente nelle protasi con esli (17 occorrenze contro 5 nel Corpus nazionale del russo (Национальный корпус русского языка)) assumiamo che la proiezione di cui že è testa sia collocata più in alto di quella modale proiettata da by. Nella seguente struttura abbiamo indicato tale proiezione come TopicP, ma si tratta ovviamente di una semplificazione poiché è evidente che la presenza di že non marca solo l’espressione di un topic ma anche quella di ulteriori tratti interpretativi (probabilmente valutativi ed evidenziali). (23) [Conditional° esli [TopicP [Topic° že ][Modal° by ]]] L’ordine opposto by-že, meno accettabile ma comunque grammaticale, è derivabile da movimenti interni alla periferia sinistra. Tale ordine, però, è non solo ammesso, ma è anche l’unico possibile nel caso di inversione ipotetica. Questo, oltre a essere un chiaro indizio che tale costruzione è derivata mediante un processo in sintassi, è anche una prova che verbo e particella by sono in questo caso un elemento unico, mosso da una posizione più incassata nella struttura della frase. 4.4 Interazione con i topic Dopo aver chiarito che l’inversione ipotetica in russo va interpretata come movimento dell’elemento complesso [V by] alla periferia sinistra della frase, è possibile esaminare più in dettaglio alcuni indizi sulla sua posizione in tale modulo. Munaro (2010) ha analizzato alcuni esempi in italiano che mostrano come la dislocazione a sinistra sia impossibile in protasi con inversione. Secondo la sua analisi (si veda anche Haegeman 2004; 2007) la topicalizzazione (ovvero la dislocazione a sinistra) è bloccata dal movimento del verbo alla posizione del complementatore nella periferia sinistra. (24) a. non avesse (mia sorella) superato gli esami finali, (allora) avrebbe potuto ritentarli. b. ?? non li avesse, gli esami finali, (*mia sorella) superati, (allora) avrebbe potuto ritentarli. 14 c. *gli esami finali non li avesse (mia sorella) superati, (allora) avrebbe potuto ritentarli. Il russo, tuttavia, non presenta incompatibilità di questo tipo. (25) takie slova ne skazal by Vanja, nikto ne sporil by. tali parole NEG dire.pass.m.s by V. nessuno discutere.pass.m.s by “Se V. non avesse detto tali parole, nessuno discuterebbe.” A un esame più attento, si nota comunque che [V by] deve seguire elementi topicalizzati. Infatti, una frase con soggetto espresso e un costituente dislocato tra di esso e [V by] risulta agrammaticale.4 (26) *ne skazal by takie slova Vanja… Anche in questo caso si osserva una sostanziale differenza rispetto alle protasi con esli: infatti, se non c’è inversione, i topic seguono esli e solo marginalmente lo possono precedere. (27) a. esli by takie slova Vanja ne skazal (by)… b. ?? takie slova esli by Vanja ne skazal (by)… Alla luce di esempi come questi, si può ipotizzare che la posizione di [V by] sia più in basso nella struttura frasale rispetto a quella del complementatore esli, e che le due proiezioni funzionali che contengono questi elementi siano separate da una o più proiezioni di topic. I casi in cui si osserva un topic più in alto di esli potrebbero essere casi di topic sospesi (“hanging topics” o “nominativi pendentes”), che, come hanno mostrato ripetute analisi comparative, precedono sempre tutti gli altri costituenti frasali. Queste osservazioni possono essere formalizzate nel modo seguente: (28) [HTopic [Conditional° esli [TopicP [ModalP [V by]…] 4 La frase può parzialmente migliorare se il soggetto è preceduto (e preferibilmente seguito) da una pausa intonativa. Questo, però, pare indicare che si tratti di un caso di inserimento parentetico del sintagma nominale soggetto, per cui si tratta probabilmente di un caso di elisione di esli e non di inversione ipotetica, come si vedrà in seguito. 15 Utilizzare un quadro teorico con una periferia sinistra “scissa” ci ha permesso di mostrare come in russo l’inversione ipotetica non comporti il movimento del verbo alla posizione di esli, ma piuttosto il movimento del verbo più by dall’interno della frase alla stessa posizione modale di by quando viene inserito nella periferia sinistra. Si noti anche che nelle protasi con esli il complementatore può essere separato dalla particella by da un topic o anche da un sotto-costituente estratto da un topic:5 (29) a. ? esli takie slova by Vanja ne skazal (by)… b. esli takie by slova Vanja ne skazal (by)… Questa possibilità non è ammessa nelle protasi senza esli, il che è un’ulteriore prova del fatto che verbo e particella costituiscono un elemento unico e si devono muovere insieme. (30) a. *takie slova by ne skazal Vanja… b. *takie by slova ne skazal Vanja… L’interazione dell’inversione con gli elementi topicalizzati è utile anche per spiegare i casi in cui esli è assente nella protasi, ma l’ordine standard SV(O) viene mantenuto. (31) Ivan znal by pravdu, otvetil by. I. sapere.pass.m.s by verità.acc rispondere.pass.m.s by “Se I. avesse saputo la verità, avrebbe risposto.” Questo tipo di costruzione è impossibile nel caso in cui il soggetto sia un quantificatore parola (per esempio nikto ‘nessuno’). stato mostrato (si veda Rizzi 1997 per una discussione) che i topic non possono essere quantificatori parola a meno che non ricevano interpretazione specifica. Questo suggerisce che nei casi in cui manca esli e il soggetto precede il verbo quest’ultimo non sia 5 Non ci occuperemo qui in dettaglio delle differenze tra i casi in cui i topic compaiono dopo esli by e quelli in cui si trovano tra complementatore e particella. Rizzi (1997) ha proposto l’esistenza di due posizioni per i topic nella periferia sinistra, ma non si può escludere che anche la particella modale si muova nel corso della derivazione. 16 nella sua posizione canonica (lo specificatore della flessione) ma sia un topic (anche gli aspetti intonativi appoggiano questa soluzione). (32) a. [Topic Ivan] znal by pravdu, otvetil by. b. *[Topic nikto] ne skazal by, my ne uznali by. nessuno NEG dire.pass.m.s by noi NEG sapere.pass.p by “Se nessuno l’avesse detto, noi non lo avremmo saputo.” Quindi, anche in questi casi si è probabilmente di fronte a occorrenze di inversione ipotetica, con la differenza, rispetto ai casi standard, che il verbo e by si sono mossi alla periferia sinistra ma la posizione del soggetto non contiene un elemento realizzato fonologicamente (utilizzando la terminologia generativa del quadro ‘Government and Binding’ possiamo dire che contiene un pro, ovvero un soggetto nullo, una possibilità parametricamente ammessa dal russo). (33) Ivan, znal by pro pravdu… 5. Sulle funzioni dell’inversione ipotetica Esaminando l’opzionalità dell’inversione ipotetica, Iatridou & Embick (1993) formulano alcune ipotesi sulla funzione di questa costruzione. In particolare, si concentrano sul rapporto tra inversione ipotetica e avverbi focalizzatori (come solo, anche, perfino). Uno dei punti centrali della loro analisi è che in lingue come l’inglese o il nederlandese le protasi con inversione, a differenza di quelle con complementatore espresso, non ammettono la presenza di tali avverbi. (34) a. only if Peter had come would Susan have left. “Solo se P. fosse venuto, S. sarebbe partita.” b. *only had I thought that he was sick would I have called him. “*solo avessi pensato che era malato, l’avrei chiamato.” Sulla base di questi fatti i due autori ipotizzano che l’inversione abbia a che fare con il focus e che il movimento del verbo sia da collegare a fattori di 17 prominenza enfatica. In altre parole, l’inversione non sarebbe in realtà opzionale, ma avebbe funzioni di tipo discorsuale. Il russo, tuttavia, non presenta particolari problemi di compatibilità tra avverbi focalizzatori e inversione. (35) a. tol’ko esli by ja znal, ja otvetil by. solo se by io sapere.pass.m.s io rispondere.pass.m.s by “Solo se l’avessi saputo, avrei risposto.” “Solo se lo sapessi, risponderei.” b. esli by tol’ko ja znal… c. tol’ko znal by ja… d. znal by tol’ko ja… Va sottolineato che (35a.-b.) non sono esattamente sinonime di (35c.-d.). Nelle prime due l’avverbio modifica la restrizione del periodo ipotetico (solo se x, allora y), nelle seconde due esso attiva un tipo di interpretazione valutativa (se x (e vorrei x), allora y). Inoltre, questa interpretazione è opzionalmente possibile anche per (35b). Rimane, comunque, il fatto che focus e inversione ipotetica non si escludono a vicenda in russo. Inoltre, alla luce di esempi come il seguente, si può ipotizzare che la posizione raggiunta da [V by] sia più in alto di quella normalmente occupata dai focus all’interno della periferia sinistra (cfr. Rizzi 1997). Questa interpretazione dei fatti prevede di considerare come focus nel senso di Rizzi (1997) quei costituenti che vengono enfatizzati con l’intonazione (qui indicata in maiuscolo) e anteposti al soggetto e al verbo nelle cosiddette “emotive sentences” (Yokoyama 1986; King 1995). (36) skazal by PRAVDU Vanja, my ne sporili by. “Se V. avesse detto la VERITÀ, noi non discuteremmo.” 5.1 [V by] come testa sintattica Prima di avanzare la nostra proposta riguardo alla funzione grammaticale dell’inversione ipotetica, è necessario chiarire la natura sintattica dell’elemento complesso ‘verbo più particella’. Ci sono due possibili risposte. [V by] può 18 essere un costituente complesso, quindi una struttura massimale (XP), oppure una testa complessa (formata mediante aggiunzione del verbo a sinistra della particella). La prima possibilità è particolarmente problematica, poiché non è chiaro come tale elemento possa muoversi alla periferia sinistra senza suscitare effetti di minimalità con il soggetto. Seguiremo quindi la seconda possibilità, cercando di esaminare la formazione della testa complessa [V by]. Nelle correnti analisi sulla struttura interna della flessione in russo c’è un sostanziale accordo sul fatto che il verbo non sale tanto. A differenza di lingue come l’italiano, in cui il verbo raggiunge la proiezione di tempo (TP), ovvero la posizione più alta nella flessione, si assume che in russo il verbo raggiunga una proiezione di aspetto (AspP), strutturalmente più bassa (si veda Bailyn 1995; per il quadro generale sulla struttura interna della flessione nell’ambito della struttura frasale, rimandiamo a Cinque 1999). In particolare, Gribanova (2008), usando test di ellissi del VP, ha proposto che i verbi siano localizzati in una posizione aspettuale tra TP e vP, ovvero la proiezione più alta del campo flessionale e il limite del campo argomentale/tematico. (37) [TP [AspP Vi [vP Vi ]]] Adottando questa analisi, è possibile espanderla alle frasi che presentano la particella by. La nostra proposta è che nelle frasi con il tratto [+irreale] la particella by lessicalizzi la testa di una proiezione modale nella struttura della flessione. (38) [CP [TP [ModP by [AspP [vP V ]…] Nel corso della derivazione il verbo sale fino alla sua posizione standard e successivamente si aggiunge alla sinistra di by. Quanto fino a qui delineato è applicabile ai verbi al passato (più precisamente alle forme in –l), mentre preferiamo non trattare le forme con accordo di tipo personale, che potrebbero avere una derivazione diversa e comunque non sono qui rilevanti perché incompatibili con la particella by. (39) [CP [TP [ModP Vi+by [AspP Vi [vP Vi ]…] 19 Questa analisi prevede che [V by] siano sempre una testa complessa e predice, dunque, che si comportino come una testa anche nel corso di processi successivi, come il movimento alla proiezione modale in periferia sinistra, che produce a livello lineare l’inversione ipotetica. 5.2 Il rapporto con la controfattualità In questa sezione mostreremo come l’analisi condotta fino a questo punto possa rendere conto anche di alcuni aspetti interpretativi peculiari dell’inversione ipotetica in russo, oltre a chiarirne le funzioni grammaticali. Un fatto che consideriamo molto rilevante per la nostra analisi è l’impossibilità di cancellare la controfattualità semantica nelle protasi con inversione nei periodi ipotetici non indicativi (si veda per un’analisi all’interfaccia sintassi-semantica Bhatt-Pančeva 2006). (40) # had he broken his leg in his childhood, which, in fact, he did, he would have exactly this type of scar. “Se si fosse rotto la gamba nell’infanzia, cosa che effettivamente ha fatto, avrebbe esattamente questo tipo di cicatrice.” In altre parole, una condizione fornita da una protasi [+irreale] con inversione non può essere contraddetta, altrimenti la frase risulta non accettabile sul piano della conoscenza contestuale degli interlocutori. Questo non accade nelle protasi canoniche, con complementatore ipotetico espresso. Il russo conferma queste generalizzazioni: (41) a. a. esli by on byl bol’nym, u nego byla by temperatura…i raz ona u nego est’, on bol’noj. b. byl by on bol’nym, u nego byla by temperatura…# i raz ona u nego est’, on bol’noj. “Se fosse malato, avrebbe la febbre…e dato che ce l’ha, è malato.” 20 Questi dati trovano una spiegazione adeguata nell’ipotesi che abbiamo formulato. Infatti, poiché la controfattualità richiede tipicamente la collocazione dell’evento nel passato (con la possibile eccezione degli stativi), si può supporre che nel caso delle protasi con inversione il tratto temporale di passato sia attivo. Questo va ricollegato al movimento di [V by] dalla proiezione aspettuale (più in basso di quella temporale) alla proiezione modale in CP: la testa complessa si muove ciclicamente e passa quindi anche attraverso la testa della proiezione funzionale temporale, attivando il tratto [+passato]. Quest’analisi può essere rappresentata nel modo seguente: (42) [TopicP [ModP [Vj by]i [TP [Vj by]i [ModP [Vj by]i [AspP Vj [vP Vj]…] Prova ulteriore è data dal fatto che in un periodo ipotetico con inversione nella protasi, l’apodosi non può normalmente essere una frase interrogativa, il che può essere spiegato dalla controfattualità della condizione (per cui la domanda risulta accettabile solo nel contesto in cui gli interlocutori sanno già che tale condizione non si è verificata). (43) a. esli by on skazal pravdu, ty poveril by? se by lui dire.pass.m.s verità.acc tu credere.pass.m.s by “Se dicesse la verità, ci crederesti?” b. #skazal by on pravdu, ty poveril by? 6. Conseguenze della proposta e conclusioni I dati che abbiamo trattato per il russo mostrano che l’inversione (e forse il movimento del verbo a CP in generale) è indipendente dal movimento del verbo a T(ense). Nella nostra analisi questo è spiegato dall’idea che l’inversione riguardi il tratto [+irreale] lessicalizzato dalla particella by. L’analisi predice che nelle lingue flessive solo le forme verbali [+irreali] possano comparire in contesti di inversione ipotetica. Un fenomeno a cui abbiamo accennato è che le particelle del russo si possono agglutinare; più precisamente, sembra che le particelle come by si agglutinino, almeno in alcuni casi, al verbo anche se non sono morfemi legati. Questa ipotesi deve essere verificata con le altre particelle, 21 specialmente že, che può cooccorrere con by in contesti di inversione. La concordanza modale, come proposto in origine da Rivero (1988) e più recentemente per il russo da Damonte e Garzonio (2010), è indispensabile per l’analisi presentata, dato che garantisce il corretto ordine lineare delle particelle nelle frasi con inversione. Infine, la nostra ipotesi ha delle conseguenze per l’analisi delle frasi al passato in russo, nel senso che assumiamo che nelle frasi senza inversione il verbo non si muova a T. Questo, a sua volta, fa scaturire il problema della codifica del tratto [+passato] nelle frasi senza inversione. Una possibilità che andrà esplorata in futuro è che il tratto sia attivato da un ausiliare nullo. Bibliografia Bailyn, John Frederick (1995) “Underlying phrase structure and ‘short’ verb movement in Russian”, Journal of Slavic Linguistics 3 (1): 13–58. Benincà, Paola (1989) “Friaulisch: Interne Sprachgeschichte I. Grammatik”, in G. Holtus, M. Metzeltin e Ch. Schmidt (a cura di) Lexikon der Romanistischen Linguistik. vol. III, Tübingen: Max Niemeyer Verlag, 563-585. Bhatt, Rajesh e Roumyana Pancheva (2006) “Conditionals”, in M. Everaert e H. van Riemsdijk (a cura di) The Blackwell Companion to Syntax, vol. I, BostonOxford: Blackwell, 638-687. 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