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STORIA DELLA REPUBBLICA DI

STORIA DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA Venezia rimane x lungo tempo la storia di una città che non c’è. “Venetia” insieme all’Istria era una delle regioni in cui l’imperatore Augusto aveva diviso il territorio italico. Da quella grande unità veneta originaria si sarebbe distinta una seconda Venezia (lagunare) composta specialmente da isole e lidi. vari fattori k hanno portato alla formazione di una new Venezia: 569 invasione longobarda su un Italia bizantina impreparata a contenerla. la scorrerie alla metà del V sec degli Unni guidati da Attila aveva fatto si che molte persone si erano rifugiate nelle lagune. Questa tempesta passò abbastanza rapidamente senza ripercussioni sconvolgenti sul territorio Con i Longobardi avviene il contrario: migrazione violenta di un popolo deciso a permanere in Italia, anche in questo caso le persone si “riparavano” nelle lagune ma non sarebbe stato pox il ritorno. la presenza longobarda permette la trasformazione della laguna ma xk diventi una città bisognerà aspettare fino al IX secolo. la vera nascita di Venezia è l’esito di un percorso plurisecolare di lento progresso verso nuovi equilibri avviatosi nel 569 con il passaggio in laguna di genti che fuggivano dal percorso longobardo. questo trasferimento interessava tutte le fascie della società terrafermiera: essi erano persone di diverso grado che si portavano dietro diritti, funzioni e ruoli sociali. C’erano gli esponenti della gerarchia ecclesiale (patriarca di Aquileia) che porta con sé i tesori materiali e spirituali. il flusso migratorio si mantiene a lungo rinnovandosi a mano mano che i Longobardi toglievano ai Bizantini nuove fasce di territorio fino al 639 qnd con la caduta di Odenzo, il vecchio sistema difensivo bizantino si sfascia. La capitale dell’area passava a Eraclea ai margini della laguna mentre gli antichi centri municiali romani cadevano in una crisi gravissima. La lapide incisa a memoria della dedicazione della chiesa di S Maria di Torcello (639) testimonia: caduta di Oderzo Bisanzio? nuovi fondatori: massime autorità dell’Italia bizantina cioè l’esarco e il magister militium ( fx civili e militari e poteri locali cm tribuni-> base patrimoniale k forma il ceto aristocratico ) che comandava x conto dell’impero sulla Venezia e il vescovo Mauro. l’autorità laica e ecclesiastica erano impegnate insieme per l’organizzazione della società. ! la nuova Venez marittima continua a far parte dell’impero bizantino come provincia dipendente dall’esarco insediato a Ravenna che a sua volta faceva capo a Ravenna. ! i bisogni della guerra mai risolti con i Longobardi avevano fissato la predominanza del ruolo militare sul civile-> sorta di militarizzazione della società lagunare. strada verso l’autonomia: contesa iconoclastica: imperatore bizantino Leone III condanna il culto delle immagini, posizione contestata dal Papa. 726-727 conflitto tra Roma e Bisanzio e anche le truppe di Venezia insorsero schierandosi con i papa. il doge inizia ad essere espresso localmente anche se rimane cmq sotto il potere di Costantinopoli che cmq rimane per Venezia una dominazione che porta anche i suoi vantaggi alla laguna ( sovrano locale che non interferisce concret nella vita locale + integrante in un buon sistema economico.) nel 751 Re Astolfo con i suoi Longobardi entra a Ravenna conquistata, l’esarco era fatto prigioniero e il sistema di potere bizantino in Italia centro sett crolla. caduto l’esarco il pontefice istituisce una nuova alleanza, collegandosi con il regno dei Franchi e nel 774 Carlo Magno conquista il regno longobardo. il nuovo vicino è l’impero carolingio -> fase molto delicata: problemi politica interna (k prefiriva andare verso oriente, opportunità offerte dal mare/comm partito filo franco <-> interessi fondiari filo bizantino ) e sterna. si ha quasi la conquista di Venezia da parte del figlio di Alessandro (re Pipino) ma a questo punto si ha il ritorno della presenza armata bizantina. (nel 810-11 la fase carolingia è conclusa) accordo: Venezia sarbbe rimasta bizantina!! in questo periodo Venezia diventa un raccordo e cerniera tra mondi diversi: ponte fra l’occidente europeo, l’area islamica e quella bizantina. commercio che passa a V e dimodtra questa “mondialità” porpore di Tiro stoffe e pelli da oriente ferro e pellami grezzi legname commercio degli schiavi servizio di posta e trasporto persone il ritorno bizantino(810) è segnato dal trasferimento della capitale. nel 639 da Odorenzo a Eracla e nel 742 da Eracla a Malamocco e poi Agnello Particiaco e il trasferimento della sede politico amministrativa nel luogo dove ancora oggi si colloca il Palazzo Ducale affacciato sul bacino di San Marco. Successivamente venne trasferito il corpo dell’evangelista Marco, questo fu l’esito di un’operazione politica prima ancora che spiritule. San Marco proposto come simbolo e rif dell’unità spirituale di venezia. Erano gli anni in cui iniziava a nascere un’altra Venezia. 900 ATTO DI NASCITA PER VENEZIA CITTA’. Attorno all’anno 1000 V è una realtà consolidata, costituisce un contesto urbano ormai stratificato, potenza economica grazie al suo commercio e al fatto k è in una posizione ideale dal PDV strategico e geo politico visto k è nel mezzo delle relazioni tra oriente e occidente. Venezia riesce a sfruttare al meglio questa sua posizione e riesce a sfruttare la sua posizione in un territorio sotto la tutela di una potenza Bisanzio molto lontana che non ha un controllo diretto su di essa. Anni però di grande fermento dal PDV internazionale: gli occhi del resto del mondo iniziano ad essere puntati su V e al suo potenziale espansionismo, Anni in cui V cerca di trovare e negoziare condizioni commerca a lei favorevoli con B. Il rapporto è assi metrico ma granzie alle continue benevolenze k V ha con B inizia a ricevere delle quote amoie di mercato libero a B = capitale mercantile Veneziano k si espande tantissmo e si appoggia sui 2 mercati di rif: Bisanzio ad Oriente e il mercato della terraferma: Padova, Treviso. A V, in questa prima fase, nn interessa l’espansinismo ma I MERCATI della terraf. V inizia a guardare al suo entroterra percependo l’idea di CROCIATA. l’IDEA di croc si afferma già nel Medioevo come proiezione esterna di conflittualità interna degli stati.tentativo del pontefice dell’imperatore k sfoga questa conflit nell’andare a liberare il SS. dAll’inizio del X sec iniziano le crociate degli straccioni ( movimenti individ di cavalieri, nobili,persone senza attività). Questi movimenti erano però estremam difficoltà (tempo, trasporti, problemi di percorso). Queste crociate di fatto finiscono in niente e fiscono con lo sterminare un nemico + vicino: gli ebrei. Prime pogrom. Il fervore mistico è fortissimo coinvolge anche i bambini che diventano bande armate. Le C nascono così, in modo difficoltoso. òla decisione papale attraverso banditori pubblici e autorità locali trasmettono questa idea. Amenta espoinenz il numero dei pellegrin k vogliono andare al SS o x la via di Genova o per Venezia (concorrenza). Prima di arriavere a G c’è Bisanzio k inizia a percepire k quelle ondate di persone a lei non erano molto convenienti. B deve tenere buoni i veneziani->concessioni e benefici in modo k i V li garantiscano dal tenere a distanza questi guerrieri. Intanto Venezia aquista tantissmo potere e inizia ad avere quasi più potere di B, rapporti aspri. 1182 tutti i vene a Bis vengono uccisi = frattura. 1202 parte una C molto importante, partano tantissim da Germa, Fran,Spagna per Venezia dove ne arrivano migliai (sono molto ricchi). I V aspettano a fornire le navi. Enrico Dandolo (doge) trova un compromes con loro: i crociati avrebb sosten i venez nel riprendere Zara e i V li avrebbero trasportati gratis, conquistano Zara e si passa da Bisanzio e sfruttando una serie di pretesti i comand venez (1205) fanno cadere B (svolta epocale) e la derubano da moltissime ricchezze. Nasce Imp latini d’Oriente. questo territorio viene controllato dividendo il terr in piccoli territo dotati di buoni porti che vengono controllati a livel mercantile. l’l d’O dura molto poco ma qst territor rimagono. (base x il suo espansionismo mercantile). anni centrali del IX sec: difficoltà interne k accomp consolidamento istit del doge messo in continua 1) discussione dai delicati poteri delle famiglie importanti. 2)instabilità provocata dalla crisi del ceto tributizio. i ricambi al vertice avvine spesso in modo traumatico !!!!( doge in monastero o peggio, occhi) problemi in politica estera e controllo dei mari-> presenza bizantini in Adriatico, movimenti nei Balcani, espansione slava, dilagare dei Saraceni -> pericolose presenze k rendevano insicuro quell’Adriatico tanto necessario a Venezia-> si apre una lunga fase in cui Venzia impegna tutte le sua forze per bloccare questi pericoli. risultati: garantisce l’agibilità delle acque adriatiche presenza nella scena poliica internazionale il dogato era uscito quasi del tt dalla tutela biz il rpp con l’imper biz cambia: fedeltà di un vecchio alleato non + subordinazione. dal 881 (dogato di Giovanni II) inizia mezzo secolo di politica tranquilla e favorevole a sostanziali sviluppi ma all’orizzonte ci furono nuove bufere che si scatenano all’inizio del X sec durante l’età dei Candiano dai quali uscirono 3 dogi (932al976). Pietro IV Candiano attentissima attenzione all’occidente feudale. Abbandonata la prima moglie si imparenta con la fiaglia della massima famiglia aristocratica italiana, reclutò in terraferma truppe mercenarie -> la sua politica suscitò reazioni che esplosero in una violenta sollevazione nel 976. Guerra aspra e dura con Ottone I e Ottone II momento cruciale: inizio X sec -> UNGARI flagello di Dio si affacciano in laguna. Per proteggersi venne costruito un potente sistema di difesa della zona delicata dei centri della vita economica e politica che collegava Santa Maria Zobeniglio con l’antico castello di Olivolo. DOGADO DI PIETRO II ORSEOLO (991-1008) -> Opera di consolidamento della realtà venetica portandola fuori dalle acque agitate, da confini e lotte di fazione che turbavano il X sec. assicura condizioni favorevoli in occidente e oriente piazza di Costantinopoli posizione di prestigio ritrova pace interna politica esterna forti vittorie: vittoria sui Saraceni (1002-1003), spedizione in Dalmazia rapporti con Bisanzio -> allenza risaldata situazione della società: piccolo mondo venetico è duttile e sciolto, famiglie doganali disposte a accogliere disp e offerte del mercato e dell’attività finanziaria senza paura di rimatterci. L’aristocrazia impegna capitali, rischia. Mentre l’Europa si avviava, nei seco centra del Medio, ad una radicale trasformazi e sviluppo modificano i valori etici e facendo del denaro un valore e della ricchezza un indicatore dellla qualità delle persone, Venezia è già pienamente in questo clima con indubbio anticipo. forza di V: appoggiare sulla presenza di strati intermedi dotati di capacità economica e iniziativa e in grado di far sentire la propria presenza politica VERSO I NUOVI EQUILIBRI -> L’equilibrio di Pietro II Oreolo non significò fine dei problemi pericolo dei Normanni in Adraitico forte presenza ungherese e croata in Dalmazia zona vitale x V si affacciano novità k nel giro di pochi anni turbano gli equilibri: CROCIATE all’inizio V si presenta solo come preoccupata spettatrice ma poi, dopo aver visto k città a lei rivali stavano procurand molti vantaggi, entra in battaglia per difendere i vecchi privilegi, ricerca di nuove testa di ponte. verso la metà del XII nella guerra normanno-bizantina con la conquista di Corfù porta nuovi vantaggi a V. Nel 1177 Vsi propone come luogo idoneo x l’incontro tra Federico Barbarossa e papa Alessandro III. Scenario della riappacif tra papa e imperatore k avviava la conclusione della grande crisi-> cresce la sua reputazione internazionale, vantaggio d’immagine e aumentano i riti , atti, liturge capaci di consolidare la sua immagine. Dal 1144 si può parlare di VENEZIA COMUNALE e si assiste a 2 novità importantissime, segnale di profonde modifiche: processo di compressione dei poteri relistici del doge: il doge assumeva l’immagine vivente di stato. Le fx e la sovranità impersonali dello stato si distinguono dalle prerogative personali del doge. crescita di organi nuovi: 1143 compaiono il “consilium sapientium” e “consiglio dei Savi” 1172 nuove procedure per l’elezione dogale: nel 1192 Enrico Dandolo fu tenuto a prestare la promessa-> esplicitava impegni e doveri k avrebbe dovuto rispettare nel confronto dello stato e nel 1789 Ludovico Manin ultimo doge. viene portata a termine una solida impalcatura burocratico-istitu destinata a presentare in tanti momenti un punto di forza per la Serenissima: troviamo: il Consiglio dei Savi: ampie fx legislative e di delibera altre magistrature: avogadori di Comune : difendono i diritti dello stato e della legge Giustizieri: controllo delle Arti Visdomini: vigilavano sui commerci e riscossione dei dazi Camerarii: riscossione dei pagamenti Nei primi decenn del 1200 nasceva la Quarantina: dapprima organo consultivo, poi tribunale d’appello e vertice fx giurisdizionali, prima bipartita poi 3 partita. Tra i > organi con fx legislative fu il Consiglio dei Rogati più tardi ribatt Senato. Altri uffici, corti, magistrature completarono il robusto apparto. alle novità nell’apparato statuale iniziano forti modifiche del tessuto cittadino:Venezia fin dal 1084 si organizza su base parocchiale in contrade sotto la guida di capi k rappresentano il nucleo di base x la partecipaz alle fx militari,civili,finanz. Riuniti prima in “trentacie” intorno al 1175 le contrade vengono raggruppate in 6 sestieri presenti gg ( Castello Cannaregio, Dorsoduro, Santa Croce, San Marco, San Paolo). modifiche anche sulla fisicità della città: il Palazzo Ducale: nel 976 travolto dalle fiamme e poi ricostruitoe di nuovo guastato da un incendio, subito restaurato x raccogliere pubbliche funzioni. Intanto si sistemava anche la piazza in due aree: una aperta davanti alla basilica, l’altra tra il fianco occidentale del palaz e il campanile. verso il 1060il doge Contarini ne dava una spinta orientale con mermi, mosaici. Il ponte di legno che è costruito sul Canal Grande assume un valore simbolico: uniscela civica politica,sede autorità civile e religiosa, con l’area del mercato. le novità in corso fanno emergere nuove famiglie che portano fresche energie alla vecchia classe dirigente: da esse ne escino 2 dogi come Sebastiano Ziani e Orio MAstropiero. POLITICA. ancora preoccupazioni verso l’riente: nel 1171 l’imperatore Manuele Comneno averva decretato l’arresto dei veneziani e la confisca dei loro beni, nel 1182 massacro dei Latini in Costantinopoli + difficoltà di ordine economico x la quarta spedizione crociata bloccatasi in laguna incapace di raccogliere la grande somma pattuita con Venezia x il trasporto in Terrasanta-> nuovo accordo non più pagamento ma aiuto concreto ???. il doge porta i crociati a riconquistare Zara e nell’arile del 1204 tra sacchegi distruz morti la capitale dell’impero cadeva nelle mani delle truppe giunte da occidente. Sotto tutela veneziana nasceva l’imero latino d’oriente e mentre si spartivano i territ conquistati, si cercava di aquisire teste di ponte e zone utili x il controllo dei mari. Costantinopoli, Creta, Negroponte nell’Egeo, Corone nello Ionio erano i punenti di coordinamento di un vastissimo impero coloniale. il Bottino del 1204 porta a V prezionsi marmi,ori,smalti,quattro cavalli di bronzo presi a Costantin e posti sulla facciata di San Marco. momento di splendore ma… il decennio 1261-1271 si rivelò difficile e nell’ultimo 10ennio del 200 riprende la guerra contro Genova x il controllo dei commerci orientali-> sconfitta di V ma ne esce dal conflitto nel 1299 non tropp sfavorevole. i problemi e le novità politiche e economiche alimentavano nell’ambito della società tensioni e contrasti k si riflette in sede istituz come la “serrata del Maggior consiglio” LA SERRATA DEL > CONSIGLIO negli ultimi 10enni del 200 a Venezia prese avvio un’operazione di rivoluzionamento politico intesa a rafforzare le strutture del potere, ponendole nelle mani di un gruppo, sia pure ampio, di FAMIGLIE. 1297: legge k poneva una limitazione agli accessi del > C. progress l’entrata in Consiglio fu resa sempre + diff: entravano solo quelli k avevano radici nel consiglio e l’ingresso di uomini nuovi fu del tutto precluso. = il corpo sovrano veneziano era diventato ereditario e il poere politico una prerogativa di quel corpo.-> le famiglie k con la serrata avevano assunto in esclusiva il potere, diventarono le famigli patrizie e nobili veneziane. a queste si unirono un altro gruppo di famiglie: uno k entra o per meriti aquisiti o in momenti di gravi bisogni finanziario. resistenze: si tentò di rovesciare con forza il gruppo capitolato dal doge k la stava guidando 1300 un ricco popolare Bocconio compie una congiura che viene repressa senza difficoltà e così fece 10 anni dopo alcuni notabili tra i quali alcuni sedevano in consiglio. I congiurati tentarono un colpo di Stato ed erano guidati da Tiepolo e e Querini che marciarono da Rialto verso la San Marco e verso il palazzo del governo. In piazza doveva arrivare un’alra colonna che arrivava con le barche. Pur avendo diviso in 2 gli schieramenti prima i entrare in piazza, vennero intercettati e la congiura il il Tribunale del Maggiore Consiglio” giudicavano le resistenze e specif la ribellione Querini-Tiepolo. Dal 1335 divenne organismo parlamentare. Era formato da 10 membri + il Doge e sei consiglieri del Minor Consiglio e almeno uno degli Avogadori di Comun. Nel 1355 lo stesso tribunale scopre una congiura tramata dal doge stesso Fallier che venne giudicato, condannato a morte e decapitato. Il consiglio dei 10 estese le sue funzioni di sorveglianza, controllo, amministrazione politica invadendo spesso la sfera di competenza di altri organismi come la Signoria e il senato e questo porterà a momenti di forte dibattito. fondamento di un nuovo assetto aristocratico 1300-> Venezia compie una complessa azione per conquistare un posto di rilievo nel controllo dei traffici dei traffici marittimi-commerciali. Dalla 2 metà del 1200 fino alla fine del 300 Genova e Venezia, pur con intervalli, combatterono un’aspra battaglia per il controllo dei ricchissimi traffici con L’Oriente e per ottenre le condiz di mercato migliori. Lo scontro culmina nella metà del 1300 e con le guerre di Chioggia nel 1380 circa: i genovesi si impadroniscono di Chioggia ma x Venezia fu occasone x mostrare la notevole saldezza delle strutture statuali-> pace generale k, pur gravosa x V, le consente di gettare basi x l’espansione. l’economia mercantile-marittima veneziana nel 3-400 conosce importanti sviluppi visto che si impone come uno dei mercati di intermediazione + attrezzati d’Europa:transitano dall’occidente: tessuti, pellicce, ambra lavorata e manufatti dal Mediterra x l’Europa: spezie, cotone, incenso, profumi,seta,coloranti, zucchero dai paesi slavi: miele, cera, pellicce. A questo seguì la volontà di controllare il tutto al ivello legislativo-> proveddimenti legislativi-econ-militari x imporre il porto di Venezia come appodo privilegiato di una serie di operazioni marittim-comm di importanza economica + esazione di dazi in entrata e uscita + sviluppo attività di servizi e manifatt molto qualificata = entrate cospicue x lo stato, mercato del lavoro ricco e fiorente, crescita degli assetti urbani con impronta alle attività commerciali-marittime. zona di Rialto importantissima: grandi mercati, transizioni pecuniarie, magistrature cittadine, zona di macelli,deposii,artigiani,botteghe, osterie,alberghi e primi bordelli. MERCATI FAMOSI: componente decisiva società v: Marco Polo (Milione), Cesare Federici nel 1284 si era iniziato a coniare una moneta d’oro: il ducato, + terdi chiamato zecchino k divenne il prestigio dell’europa. Accanto alla moneta aurea si ebbero monete d’argento e di rame. La Zecca era il grande stabilimento statale di coniazione. divennero abbastanza fre le compagnie commerali in cui i soci partecipavano con capitali e attività e erano solidali nell’impegno per profitti e perdite nasce il conto corrente e la partita doppia Nel secondo 500 nasce nella paizza di Rialto un banco per i depositi. nascono le tecniche di tassazione diretta (decima) altrettanto decisive furono l’industria delle costruzioni navali e l’organizzazione dei trasporti navali. La navigazione di venezia si basa essenzialm su 2 tipologie di nave: navi tonde: linea a guscio di noce,castello a poppa e prua, uno-tre alberi. Portavano grande quantità di merci e richiedevano un non grande equipaggio. Tipiche navi tonde erano le cocche,coracche,galeoni,fregate. galee: lunghe e sottili a fondo piatto. Esse avevno più puntualità nei tempi di viaggio grazie ai remi ma avevano equipaggio numeroso. Galere rosse, da mercato,galere sottili,le galeazze. Un particola sistema di navigazione in fx del trasporto delle mercanzie ricche fu quello dei convogli che coniugò molto bene interesse dei privati e dello stato. questo sistema viene impiegato per una serie di navigazioni mediterr e oceaniche che costituiva un perfetto servizio di linea e preservava la sicurezza abbassando i costi dei rischi x i mercanti. Alcuni di questi viaggi erano annuali altri 2 volte all’anno. Il Senato intervenne per regolarne la gestione indicandone le rotte, i tempi,gli approdi e le merci da caricare. il successo marittimo veneziano è reso tale grazie al diretto intervento dello stato k fu molto intenso. la flotta da guerra era costituita da navi mercantili k in caso di bisogno venivano trasformate in navi da combattimento. Il reclutamento dei marinai, rematori e anche soldati era un problema che si cercava di affrontare in vari modi anche utilizzando la galera (condanna alla pena del remo!!!) Nel 1400 Venezia dovette occuparsi intensamente delle situazioni politiche k andavano creandosi nel RETROTERRA VENETO alle spalle del dogato. Alcune delle signorie cercarono di estendersi fino a raggiungere le dimensioni di uno stato regionale: gli Scaligeri di Verona nella prima metà del 1300 i De Carrara di Padova ovviamente Venezia si sente molto minacciata dalla pox k si costruisse su terra ferma uno stato generale in grado di minacciarla economicamente-> il tentativo degli Scaligeri venne ridimensionato con la forza e V si trovò il controllo di Treviso e parte del Trevigiano (1339). Il tentati dei De Carrara invecesi fece pericoloso verso la fine degli anni 70 (Chioggia) visto che dovette combattere Genovesi, Ungheresi, il patriarca di Aquileia ma a fine secolo i DE Carr si allearono con i Visconti di Milano ma essi presero Verona, Vicenza, Feltre,Belluno e Venezia abilmente non li osteggiò ma poi, visto k i Visconti si impadronivano di quasi tt il Veneto, i Veneziani tornarono a aiutare i De Carrara. Nel 1402 morì il Signore di Milano e tra 1404-1406 V ottenne di legare a sé Feltre, Belluno,Bassano, Vicenza, Padova . STATO TERRA + DOGADO + STATO MARE. dopo la morte del doge Mocenigo (k aveva esplicemnt detto di non eleggere Foscari) succedette proprio Foscari che continuò a lottare per l’espansione in Italia. Guerre logoranti e confuse META’ 1400 con la metà del 1400 i TURCHI ERANO IL NUOVO E BELLICOSO INTERLOCUTORE. Questa tribù era scesa dagli altopiani dell’Armenia e si era stabilita in Anatolia. Aveva ottenuto il controllo dell’Asia < e Maometto II disponeva di un esercito organizzato, numeroso e moderno. Nek 1453 espugna Costantinopoli mettendo fine all’impero romano d’Oriente. X i Veneziani il pericolo inizia nel periodo 1429-30 qnd gli eserciti ottomanni gli strappano Sallonico. Ma l’allarme vero venne cn la caduta di Costantinopoli. L’assedio durò circa 2 mesi e i Veneziai residenti ne vennero coinvolti. Nel 1454 I Vene stipulano una pace con i Turchi ottenendo il riconoscimento della loro colonia a Costantinopoli intanto Maomet penetra in Grecia e in Serbia. Pio II incoraggia ungheresi e veneziani a mettere in piedi una crociata antiturca. La guerra si protrasse dal 1463-79. NEL 1470 V perse l’importante base di Negroponte e la pace che chiuse il conflitto comportò per V il riconosci della presenza turca nell’Albania e nell’Egeo e l’obbligo di un contributo periodico in denaro. Nel 1480 i Turchi conquistarono Otranto. I Veneziani si rifanno delle perdite con l’acquisizione dell’importantissima isola di Cipro che oltre k base strategica era anche ricca di zucchero, sale e vini. tra 1499-503 i Veneziani perdono una nuova guerra (Zonchio) e perdono le basi di Modone e Corone. NEL 1500 Le potenti monarchie di Francia e Spagna iniziano a guardare all’ITALIA come territorio sul quale affermare la propria potenza. Carlo VIII di Francia conquista Napoli nel 1494 ma contro di lui si strinse una lega antifrancese che combatteva vicino a Parma. L’esito della battaglia fu incerto e C torna in Francia dove muore. Il regno di Napoli si libera dai francesi con l’aiuto degli spagnoli sbarcati in Calabria e dei Venez sbarcati in Puglia. -> l’impresa di Carlo VIII segnò la fase storica di crisi degli stati rinascimentali italiani e la penisola diventa teatro di scontri tra potenze europee. Francia e Spagna a Granada si erano accordate x la spartizione di Napoli ma Venezia astutamente si mantiene in disparte sapendo k quell’accordo non sarebbe durato a lungo infatti le potenze si impegano in un confitto vinto da Ferdinanfo il cattolico e si conclude con il trattato di Blois (1504) Un anno prima fallisce il tentativo di Cesare Borgia di farsi uno stato tra le Marche e la Romagna e Venezia ne approfitta prendendo città come Faenza, Rimini,Fano città strateg importanti. Dal nord si fa sentire anche l’imperatore Massimiliano d’Asburgo che cerca un’alleanza antifrancese con V ma poi è costretto lasciare in mano a V Gorizia, Trieste e Fiume. Francia, Spagna e più tardi Giulio II si accodano per sistemare i loro contrasti in varie zò,àò,àone d’Europa e d’Italia anche tramite compensi e lo smembramento dello stato veneto. l’esercito V viene sconfitto dai Francesi ad Agnadello e tuutto sembra crollare: le trupp ven erano allo sbando, Bergamo e Brescia cacciavano i loro rettori veneziani, Padova passava al nemico. A salvare la situazione concorsi il pragmatismo dell’azione politica diplomatica di V. Giulio II viene placato a V e si rende conto del pericolo francese xciò si adopera x il cambiamento delle allenaze: lega santissima (1511) di Roma, Spagna, Venezia contro Francia che cmq vincono la battaglia e poi se ne tornano oltralpe. I V si riaccostano ai Francesi e li sostengono nella battaglia dei giganti di Marignano (1515) vinta contro gli eserc dell’Imperatore, del Papa e Spagna morto Ferdinando il cattolico gli succede Carlo V V ribadisce il suo legame con La Francia sentendosi minacc dall’impero enorme asburgico. Il legame durò fino al 1523 quando si accostò a Carlo V che sconfigge i francesi nel 1525. nel 1537-40 V è ancora in guerra con i Turchi ma al suo fianco c’è il papa e Carlo V. viene sconfitta nello Ionio trattano una pace k implica però perdite territoriali. “Raccoglimento” “distacco” sono in sintesi le formule che espressero le linee politiche di fondo ( tendenza al neutralismo e conservazione istituzionale). ALL’INTERNO La grande Venezia della prima metà del 1500 è UNA GRANDE METROPOLI: continuavano i traffici commerciali-maritt anche se c’erano i segni di iteressi x l’ives in terraferma CITTA’ CROGIOLO: frequentata da gente da ogni dove:cospique comunità greche,albanesi,armeni,tedesche e ebraiche (1516 Ghetto) città fervida e piena di fascino sviluppo architettonico: nei primi secoli era tutta in legno(incendi), dal XIII si trasforma in città di pietra. All’inizio era stato necessario bonificare il terreno ed elavarlo per potervi posare le fondazioni più tardi divenne regola conficcare una rete fitta di pali, milioni di alberi conficcati all’ingiù sorregono Venezia vengono ricostruite case, palazzi, campanili,regolati i canali, ponti, ai moduli romani e bizantini si affaccia il gotico e infine anche V si avvia all’umanesimo e al rinascimento classicista e ciò significa Mantegna, Bellini, Carpaccio, Giorgione, Tiziano, lo sviluppo avviene anche in ambito scientifico. AUMENTA LA POPOLAZIONE da 130.000 nel 1300 a 150000, crescono le manifatture, gli atigiani, le lavorazioni tessili e chimiche, la lav del vetro (Murano) zuccherifici, orifici, gioiellerie, lavorazione del corallo, dell’ambra, delle pelli. la stampa e l’editoria raggiungono vette altissime. cresce il settore dell’assistenza. Nascono centinaia di fraterne, scuole, ospizi, ospedali che si ispiravano a religiosa carità ma erano strutturalm laiche. all’inizio del 1570 I turchi rivendicarono l’isola di Ciprio, poco dopo vi sbarcarono. Venezia che fino all’ultiko aveva cercato di trattare ed evitare il conflitto affonta militarmente gli Ottomani affiancata da Pio V e Filippo II di Spagna. Lo scontro avviene il 7/10/1571 nel golfo di Lepanto. Fu una battaglia sanguinosa vinta dai cristini e la cosa avvantaggiò anche Venezia che nel 1573 firmò una pace separata con gli Ottomani che formalizzò la perdita di Cipro ma consentì la ripresa dei commerci con il Levante. dalla seconda metà del 1500 e nel 1600 l’Europa è invasa oltre che dalla RIF PROTESTANTE da quel complesso di atti politici, dottrine religiose, configurazione di costume/culturali chiamata CONTRORIFORMA e il Concilio di Trento fu uno dei momenti culmine di qst travaglio (1545-1563). Venezia fu tra i primi stati a manifestare la propria accettazione delle decretazioni del consiglio ma succ si trovò a resistere alle pretese di Roma che aveva iniziato a dare applicazione pratiche. Intanto a V si forma un raggruppamento di intransigenti k iniziò a scontrarsi con la >anza. SI creano 2 partiti: “GIOVANI”patrizi desiderosi di una politica estera che tenti rapporti con le potenze anche protestanti, duri con Roma nella difesa delle prerogative dell Stato e decisi in politica interna a dare a importanti magistrature valenze istituzionali che le erano state tolte. I “VECCHI” : politica del raccoglimento, buoni rapporti con Roma e inclini a accettare una supremazia di organi + ristretti come il Consiglio dei 10. Un momento di crescita politica dei GIOVANI fu il 1582-83 che presero in mano gli ormai troppi poteri che stava assumedo il Cd 10. Il suo potere venne limitato, non + potere finanziario e di politica estera. RAPPORTI CON ROMA SI INASPRISCONO: controversi sulla podesta a conferire i grandi benefici ecclesistici controversie da p di V sull’immunità fiscale e giudiz ecclesistica c sul forte ruolo marittimo dei porti di V a scapito di quello di Ancona appo dal ponteficio richieste di Clemente VIII k il patriarca di V avesse la laurea in teologia o diritto canonico+ esam a R questione dei marrani cioè ebrei spagnoli e portoghesi costretti a farsi cattolici contrasto sull’applicazione dell’Indice dei libri proiiti la situazione precipita con il papato di Paolo V revoca da parte dell Repubblica di alcune leggi k avevano esteso a tutto lo stato il divieto di erezione di nuove chiese, ospedali, luoghi pii richiesta del papa di restituire al foro ecclesiatico 2 preti responsabili di gravi reati Visto che la Rep non risp alle richieste, Paolo V emana un “monitorio”: se entro 24 gg le leggi non fossero state ritirate e i 2 preti tornati ci sarebbe stata la scomunica x i governanti veneziani e l’interdetto x lo stato veneto= divieto di qualsiasi fx religiosa. Venezia risponde affiggendo un “protesto” dichiarando il monitorio veniva dichiarato contrario alle sacre scritture. ROMA mirava a mantenere i suoi privilegi VENEZIA difende le sue indipendenze da Roma e potestà di controllo e condizionamento da parte del potere statale sulle strutture ecclesistiche. Dal 1606 si sviliuppa la così detta “ guerra delle scritture” cioè la pubblicazione di un gran numero di scritti per sostenere le ragioni di Venezia o Roma. Questo dissidio nazionale provocò problemi internazionali: con il Papa erano spagna e gli Asburgo, per Venezia la Francia, i protestanti di Inghilterra e dell’Olanda. la mediazione francese permise di trovare un accordo: consegna dei due incriminati, sospensione ma non abrogazione delle leggi e la revoca sia del protesto e dell’interdetto. Era il 1607. GUERRA PER CANDiA E LA RICONQUISTA DELLA MOREA Nel Mediterraneo un grosso problema era rappres per Venezia dai CORSARI che era un fenomeno molto vecchio ma che nel 1600 era particolarmente pesante così come le conseguenze della guerra piratesca condotta dagli Uscocchi. Dietro questa guerra c’era anche la manovra austriaca tesa a contestare la sovranità veneziana sull’Adriatico e a provocare conflitt tra V e T. Per risolvere questa questione degli Uscocchi nel 1615, la R entrò in guerra con l’Austria mostrando la debolezza militare veneziana che dovette accet la medizione spagnola k fece finire il conflitto con l’impegno dell’Austria a far trasferire gli Uscocchi dalle coste all’interno. Prima degli anni 30 V si fece coinvolgere in 2 vicende belliche: una deriva dalla lotta x la successione dinastica nel ducato di Mantova deriva dallo sforzo del govenato di M (Spagna) per assumere il controllo della Valtellina. In ambedue le occasioni V si era schierata con la Francia e si trovò esclusa dalle trattative di pace xk il suo peso internazionale era palesemente scemato > evidente carenza militare terrestre e il tutto precipita con la peste del 1630-31 k porta distruzione demografica sociale e economica. La guerra lungh per l’inutile difesa di Candia risentì di questa situazione. Nella seconda metà de 1644 ci fu una scorreria maltese contro la flott T più grance del solito e gli Ottom darono la colpa ai Veneziani che non potendo risolvere la cosa x via diplomatiche , invece nel 1645 l’ambasciatore venez a Cost viene arrestato mentre i Turchi sbarcano a Candia. Incominciò la guerra. i Veneziani resistettero sperando in aiuti internazionali k arrivarono troppo tardi. Inconsistente u l’aiuto dei francesi. Grande emorragia di mezzi navali, uomini e denaro. 24 anni di guerra e Venezia negoziò nel 1669 una pace che comportò la cessione dell’isola!!!! Ma una serie di circostanze internazionali consentirono alla Repubblica il riaquisto della Morea. NEL 1684 V entra nella sacra lega con Austria, Polonia e Papa e intraprende una serie di fortunate spedizioni marittimo terrestri che le permesero di conquistare buona parte della Morea (Peloponneso). Sucess la Rep decise di intraprendere uno sforzo di moderna organizzazione dell’amministrazione dei territori ma nel 1714 i Turchi attaccarono nuovament i V che vennero estromessi con estrema facilità dalla Morea. Nel corso del 600 V cesso di essere il grande centro di intermediazione commerciale mediterranea, registrò difficoltà nell’armamento delle flotte commerciali e essa risentì della concorrenza dei Francesi, Olandesi e Inglesi. Successivamente sebbene la Russia di Caterina II organizza forti copagne antiturche Venezia non si fa coinvolgere e venne un po’ abbandonata anche la guerra contri i pirati. Questo dimostrava che il Senato di Venezia non voleva arrivare ad un’altra guerra e aveva compreso che la scelta del neutrale dava sempre meno garanzie. per un processo iniziato secoli precedenti la distribuzione del potere reale tra i patrizi si presentava nel 1700 organizzata in varie fasce di valenza: vi era un gruppo ristretto di case patrizie alte che aveva il dominio effettivo del governo e poi secondo folto gruppo di case medie e medio basse dove abitavano rappresentanti di organismi statali di importanza mediana e infine altri patrzi decisamente poveri sul piano economico. Le contraddizioni + evidenti k l’elite del patriziato veneziano affrontò nel 1700 furono relative all’elaborazione di linee politiche che mantenessero le strutture istituzionali del passato e dall’altra linee più moderne che sviluppassero l’economia e l’amministrazione e sopratt che andassero di pari passo con le riforma attuate dall’assolutismo illuminato. Un gruppo con a capo Angelo Querini si presenta come innovatori ma in realtà conducono una attaglia politica non in favore di qualche cambiamento ma x un ritorno alle situazioni del passato dove c’era una più equa distribuzione del potere tra i patrizi veneziani.I protagonisti vengono allontanati da Venezia. Una buona parte di patrizi ha notevole iniziativa x gli interventi riformatori utili a rafforzare le istituzioni fu cosi k nel secondo settecento si intervine con decisive riforme sulle strutture ecclesistiche venete (incameramento statale dei beni eccles, sopressione conventi, dimezz del clero regolare,controllo del clero secolare) si compiono grandi rilevazioni sociali, economiche e demografiche k confluiscono nei quadri statistici dello Stato si studiano misure di ristrutturazioni commerciali marittime (cod dell venet mercantile marina) innovazioni legislative e relative alle pene innovazioni sullo svecchiamento tecnico agricoltura, campo del sistema scolatico Rispetto a qnt progettato, concretamente poco vine realizzato ma il dibattito fu ampio. Nella seconda metà del 1700 la popol ven si aggira sui 140.000 mentre quelli dello stato 2.860.000 LA FINE DELLA REPUBBLICA E LA MUNICIPALITA’ DEMOCRATICA DEL 1797 con la Riv F si mise in moto il meccanismo degli eventi che avrebbero condotto il vecchio stato veneto fuori dalla storia. Dopo la rivoluz del 89-90 Venezia si adoperò x riprendere i rapporti diplomatici con la Francia. Dal 93 intensifica la vigilanza contro i pericoli di un’infiltrazione masiccia delle idee rivoluzionarie.é il periodo di Napoleone Bonaparte. Dal 1796 il rappres venez a Parig iniziò a segnalare a Venezia i preparativi bellici francesi e nello stesso anno i francesi scesero in Italia mettendo fuori gioco Piemonte, Lombardia e occuparono Milano. Venezia proclamò la propria neutralità ma non potè impedire agli Austriaci e Francesi k li seguivano di battersi in quei territori. N si conquistò lo spazio militare e politico x trattare con gli Austriaci che tra l’altro prevedeva la spartizione di terre a perdita di Venezia. Nel Veneto c’erano disagi pesantissimi per le popo requisite dai militari iniziavano a crearsi gruppetti di notabili k, con la copertura dei francesi, si impadronirono dei governi delle città stesse istaurando municipalità democratiche. I rettori veneziani avevano ceduto velocemente.Napoleone dopo provocazioni e pretesti il 1/5 dichiara guerra a Venezia intanto anche VERONA diventa una municipalità democratica e tutte le città venete. Il 12/5/1797 Andrea Spada fa avere al > C un biglietto nel quale erano riassunte le condizoni ultimative comunicate dal quartiere generale napoleonico di Milano: indispensabile istituire un governo rappresentativo, Bonapartevuol la democrazia senza ritardo. Venne approvata x 500 voti = anche a V si forma una municipalità democratica formata da 60 membri e 8 comitati. straordinario il clima politico e sociale dell’estate 1797 nelle città venete: apertura, libertà,effervescenza,ricerca di identità, sedute assembleari, enormi le raccolte di opuscoli e rendiconti. il 7/10/ a Campoformio venne firmato un trattato di paca tra N e l’Austria alla quale vengono assegnate il Veneto,Istria e Dalmazia. Con 1797 lo stato veneto era uscito dalla storia. Nel 1800 Venezia fu scena del lungo conclave che portò a Pio VII e solo dopo il 1803 Vienne proce ad una definitiva configuraz amministrat delle province venete ma alla fine del 1805 il Veneto entra a far oarte del napoleonico Regno d’Italia. Poco prima del 1810 furono prospettati x V una serie di grosso interventi di carattere economico, urbanistico, la liquidazione dell’antica rete assistenziale e corporativa e di quella ecclesiastica. Per Venezia e il Veneto iniziarono esperienze di rapporto con un governo modernamente strutturato presente, vigile e indirizzante ma dopo la disastrosa campagna napoleonica di Russia l’Italia è ancora teatro di guerre. Fra L’Ottobre 1813 e ‘aprile 1814 Venezia è assediata per mare dagli Inglesi,Austriaci. Tra 1815-1866 Venezia fece parte del Regno Lombardo Veneto dipendente dalla corona austriaca retto dal governo di Milano e di Venezia. Per Venezia, nel primo ventennio, si verificarono gravissimi peggioramenti delle condizioni sociali e demografiche, aumento disoccupazione e impoverimento delle imprese artigiane ma dalla fine degli anni 30 l’economia migliorò con l’estensione del porto franco, intrapresa di importanti opere pubbliche, costruzione ponte ferroviario translagunare del 1846 e si inizia a vedere una certa ripresa. V dovette aspettare la 3 guerra d’indipedenza e il 1866 qnd con le vittorie francesi venne ceduta al Regni d’Italia insieme al Veneto. La popolazione era scesa a meno di 130.000. NEL REGNO D’ITALIA I primi 20 anni italiani dell’amministrazione municipale di Venezia furono gestiti da moderati e conservatori che non ne riuscirono a risollevare le sorti economiche. Dopo gli anni ’90 incominciarono ad ottenere affermazioni i liberali di sinistra e i radicali k faranno il piano regolare del 1891 e il programma per lo sviluppo , la laicizzazione della scuola e dell’assistenza. Con Crispi al governo centrale la giunta progressista ebbe vita dura e nel ’95 venne battuto il “blocco popolare” e inaugurata una giunta k riuscirà a perpetuarsi per 4 lustri alla guida dell’amminstrazione comunale (1895) e in quell’anno viene inaugurata l’Esposizione internazionale d’Arte (Biennale). La grande guerra (14-18) particolarmente sofferta dal Veneto e Venezia non impedì che qnt progettato si concretizzò: nel 1917 fu avviato il polo industriale di Porto Marghera destinato a grandi sviluppi negli anni 20. Con gli anni 20 il fascismo si era imposto a liv nazionale travolgendo le altre forze politiche. Nascono nuclei di antifascismo attivo che resistettero anche a Venezia, essa venne liberata dai nazifascisti tra il 26-28 aprile 1945. Nel dopo guerra prende via una breve esperienza di sinistra ma poi dalla metà degli anni ’50 governarono le forze cattoliche che si appoggiavano al capitale e agli affari e ancora ai ceti medi. Dopo il ’68 ci furono ovvie convergenze a sinistra verso i comunisti. Dopo le elezioni del 1975 si innaugurò una giunta di sinistra che pio o meno durò fino al 1990. dal dopoguerra ai gg attuali, mentre Marghera e Mestre stavano seguendo un loro sviluppo, Venezia vedeva accentuarsi problemi derivanti dal mencato governo con le sue problematiche derivanti dal suo essere ambientale e storico. Problemi derivata da una politica indiriz quasi esclusiv al turismo. profonde contraddizioni nel mercato delle abitazioni, alterazione dell’ecosistema lagunare, calo e invecchiamento demografico, il problema del matrimonio k provoca l’allontana di giovani dal centro storico (no manodopera). che 13